RASSEGNA STAMPA 16.12.2003

 

IL MESSAGGERO
Esino arrossato, sotto accusa i prelievi all’Api

di G.M.

FALCONARA - Con quali modalità vennero compiuti i prelievi d'acqua dopo l'eco-sos del 9 marzo 2001, scattato a seguito di uno strano arrossamento del tratto di foce dell'Esino limitrofo all'Api? Nell'udienza processuale di ieri pomeriggio il pm Lionello ha ottenuto da giudice la futura acquisizione di nuove testimonianze, quelle dei tecnici (tra questi la dottoressa Silvia Piersigilli) che operarono assieme nel corso del sopralluogo funzionale alle analisi che poi individuarono una contaminazione da idrocarburi, solidi sospesi e altri valori al di sopra dei limiti di sicurezza di legge. Quattro gli imputati: l'ex direttore della raffineria Giovanni Saronne e gli attuali direttore e legale rappresentante aziendali Franco Bellucci e Clemente Napolitano, accusati di non aver impedito (complici perdite dei sistemi di scarico dell'impresa) un inquinamento alla foce del fiume nel periodo 1997 - 2001; il consulente esterno Franceasco Rossi, al quale viene contestato un certificato di collaudo: una svista superficiale e ininfluente, non un reato di falso, secondo il prof. Agostinacchio, chiamato a deporre ieri su sollecitazione della difesa di Rossi. Il processo riprende il 21 gennaio per la discussione.

Api, meno emissioni e riduzione dei rifiuti

Domani all’università la presentazione del rapporto ambientale 2002 da parte della raffineria

di LETIZIA LARICI

FALCONARA - Emissioni ridotte, miglioramento nella gestione dei rifiuti e risparmio nei consumi delle materie prime. E’quanto emerge dal rapporto ambientale 2002 della Raffineria Api, che sarà presentato integralmente domani alle 9.30 nell’aula magna dell’Università Politecnica delle Marche. E’ comunque già possibile dare alcune anticipazioni, fornite ieri dal direttore Franco Bellucci. «Il rapporto ambientale – ha sottolineato Bellucci- conferma per il 2002 la drastica riduzione degli ossidi di zolfo, passati da 4.362 a 1.970 tonnellate, per una diminuzione complessiva del 55% negli ultimi 4 anni. Performance positiva anche per gli ossidi di azoto, scesi da 1.200 a 913 tonnellate. Un dato particolarmente significativo che sta ad indicare come i limiti imposti dalla legge siano stati ampliamente rispettati, con valori inferiori di circa il 25% rispetto al livello massimo stabilito dal Ministero dell’Ambiente. Diminuite infine le emissioni di polveri sospese totali, abbattute del 54% in 4 anni, oltre a quelle di composti organici volativi(-5% rispetto al 2001)». Alla riduzione delle sostanze inquinanti fa eco il contenimento dei consumi e del quantitativo di rifiuti prodotti, scesi da 19.600 tonnellate a circa 6.700. Soddisfatto l’ingegner Bellucci, che sottolinea l’impegno dell’Api nella politica di compatibilità ambientale, testimoniata anche da ingenti investimenti economici. «Quest’anno – ha osservato – abbiamo speso 15 milioni di euro, di cui il 75% destinato alle attività di prevenzione dell’inquinamento». Iniziato nel frattempo lo smantellamento dei 7 serbatoi che costeggiano la raffineria sul lato Flaminia. Il primo dovrebbe essere eliminato entro il 23 dicembre, mentre la conclusione dell’intera operazione è fissata per la fine di aprile 2004. «Siamo in anticipo – ha concluso Bellucci- rispetto alle previsioni del protocollo d’intesa». Il rapporto completo sarà illustrato domani, nel corso di un incontro – lezione al quale prenderanno parte gli studenti di alcune scuole superiori e delle facoltà scientifiche dell’Università. Alla giornata, coordinata da Mario Tozzi, conduttore di Gaia, interverranno il presidente del Grtn Bollino, i presidi delle facoltà di ingegneria e scienze Latini e Olmo, oltre a Luciano Falocco, amministratore di Ecosistemi , Clemente Napoletano e Vincenzo Cleri della raffineria. Intanto proprio per mercoledì il Comune di Falconara ha organizzato una simulazione del piano di emergenza diretta ai cittadini disabili.

 
CORRIERE ADRIATICO
I comitati precisano "Atto dovuto altro che intesa"

FALCONARA - Lo smantellamento dei primi sette serbatoi di stoccaggio dei carburanti dall'area della Raffineria Api era un atto dovuto, in base alle prescrizioni del Comitato tecnico regionale di prevenzione incendi successive all'incendio del 25 agosto 1999, e non è effetto del Protocollo di intesa firmato da Regione, Provincia e Raffineria. Lo sostengono in una nota i Comitati cittadini, in risposta alle affermazioni dell'assessore regionale all'ambiente Marco Amagliani. Secondo la prescrizione del Ctr l'azienda doveva "rilocalizzare i depositi di benzine più prossimi alla ferrovia e alla viabilità ordinaria, ovvero diminuire la capacità di stoccaggio eliminando i depositi stessi" per garantire "adeguate condizioni di sicurezza per la popolazione". Al contrario, secondo i comitati un Protocollo tra Regione ed Api "davvero efficace avrebbe dovuto prevedere lo smantellamento di tutti e 14 i serbatoi a ridosso della SS 16 e delle case, autorizzati dal Ministero dell'Industria e costruiti dall'Api a partire dal 1973 a 100 metri dalle abitazioni del quartiere Villanova, risalenti agli anni Quaranta e Cinquanta".

La raffineria smantella l'inquinamento

L'Api inizia a togliere i serbatoi lungo la statale e presenta il quarto rapporto ambientale

MARINA MINELLI

FALCONARA - La raffineria Api presenta il suo quarto rapporto ambientale e avvia lo smantellamento dei sette serbatoi situati lungo la statale, come da accordi sottoscritti con la Regione Marche nel giugno scorso, al momento del rinnovo della concessione. Nel rapporto (che si riferisce al 2002) vengono confermati il "trend di riduzione delle emissioni, la gestione migliorativa dei rifiuti e il risparmio nei consumi delle materie prime", mentre per quanto concerne gli investimenti in fatto di ambiente e sicurezza l'azienda falconarese parla di un più 37% rispetto al '99, quasi sei milioni di euro che si aggiungono ai nove milioni dell'esercizio ordinario. I dati saranno resi noti ufficialmente domani durante un incontro con gli studenti dell'Università Politecnica delle Marche nell'aula magna della facoltà. "Mostrano - ha commentato il direttore dell'impianto, Franco Bellucci - la drastica riduzione degli ossidi di zolfo e la performance positiva registrata dagli ossidi di azoto, ridotti in quattro anni da 1200 a 913 tonnellate". Risultati positivi, a seguito della decisione di privilegiare fonti energetiche pulite (metano e gas di sintesi), sono stati registrati sul versante delle polveri sospese totali (PST) e delle emissioni di composti organici volativi (COV) diminuiti del 5% rispetto al 2001 e del 18% in quattro anni, "con un indice specifico nettamente inferiore - ha fatto notare Bellucci - al dato medio nazionale". Il quarto rapporto ambientale indica consumi di acqua complessivi inferiori rispetto al 2001 e ridotti del 24% a paragone di quattro anni fa e minori consumi energetici ed un più contenuto quantitativo di rifiuti prodotti: da 19.600 tonnellate del '99 a circa 6.700 nel 2002. "Sempre nel 2002 - ha ricordato Bellucci - la raffineria ha ottenuto la certificazione ambientale Iso 14001 e quella per la sicurezza la Ohsas 18001 a dimostrazione che il nostro obiettivo è la riduzione dell'impatto sul territorio e molto lo dobbiamo all'attivazione della centrale Igcc". Alla presentazione del rapporto ambientale prenderanno parte oltre al direttore Bellucci anche l'amministratore delegato Clemente Napolitano, il vice direttore Vincenzo Cleri e i presidi delle facoltà di Ingegneria e Scienze, Giovanni Latini ed Ettore Olmo. Nel corso dell'incontro, moderato dal conduttore della trasmissione televisiva Gaia, Mario Tozzi, gli studenti potranno confrontarsi con addetti ai lavori e tecnici su sostenibilità ed efficienza energetica. Lo smantellamento del primo serbatoio, iniziato ieri sulla parte ferrosa dopo un lavoro di bonifica di un mese, dovrebbe concludersi entro il 23 dicembre. "L'operazione è breve - ha spiegato il direttore della raffineria - ma ci sono tempi tecnici preparatori, dovremmo riuscire a rimuovere tutti e sette i serbatoi entro aprile 2004".

Così i non autosufficienti possono sfuggire al pericolo

Domani emergenza simulata dell'ufficio ambiente

FALCONARA - Domani l'ufficio Ambiente del Comune darà vita ad una "simulazione" del piano di emergenza per persone non autosufficienti con difficoltà a deambulare ed insufficiente capacità ad autoproteggersi. Il progetto redatto dall'allora Centro Emergenze nel marzo del 2000, è stato concepito per quelle persone residenti nei quartieri di Villanova e di Fiumesino che in situazioni di emergenza a seguito di incidente rilevante in Raffineria o anche per cause legate a calamità naturali, vengano a trovarsi in condizioni di disagio e di difficoltà. Il primo passo per giungere alla redazione di questo piano di emergenza, è stata la realizzazione di un'indagine conoscitiva di tutti i potenziali fruitori degli interventi programmati. All'indagine conoscitiva a suo tempo promossa dall'Ufficio Ambiente, avevano risposto 44 persone di Villanova e 31 persone di Fiumesino.Una volta svolta l'indagine conoscitiva che ha delineato la mappa di persone, strade e vie oggetto di possibili interventi, il Piano di emergenza è entrato nel vivo. Sono state individuate 3 fasi: attivazione dell'emergenza, fasi di raccolta e ricovero in luogo sicuro, cessato allarme. Caratteristiche e particolari del predetto piano di emergenza sono contenuti in un opuscolo distribuito dall'amministrazione comunale.

 
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