RASSEGNA STAMPA 04.12.2003

 

IL MESSAGGERO
«Che si indaghi anche in Regione»

EX MONTEDISON

di GIAMPAOLO MILZI

FALCONARA - La spiaggia dei veleni di fronte all'ex Montedison? All'epoca il dottor Bucci, dirigente Arpam, se ne occupò. Ma marginalmente. Ma in quale epoca? Metà anni '90, ben prima che la recente inchiesta giudiziaria (già fissato un processo contro manager e imprenditori) facesse detonare l'ecoscandalo dei 20 ettari contaminati da scorie tra Falconara e Marina di Montemarciano. Insomma - come è emerso dagli ultimi interrogatori del Corpo Forestale nell'inchiesta-bis stralcio su eventuali omissioni di atti d'ufficio da parte di amministratori e funzionari pubblici - quello delle montagne di “ceneraccio” zeppe di pirite e altre porcherie scaricate sul lido era da parecchio un segreto di Pulcinella. Le giubbe verdi, oltre al numero uno dell'area chimica Bucci, hanno sentito come persone informate sui fatti Roberto Oreficini e Paolo Raffaelli, nel 1994-1995 sindaci di Falconara e Montemarciano. Che hanno fornito due conferme: allora, dopo la dismissione dello stabilimento ma prima che fosse privatizzato, furono organizzate conferenze dei servizi sul caso inquinamento, in cui fu esaminato un progetto di bonifica dell'Enichem; allora arsenico, piombo e altri metalli micidiali per l'ambiente venivano classificati come materiale inerte, pericoloso sì, ma non più di tanto. Alla stessa conclusione era giunta ('94) un'inchiesta del pm Bilotta, archiviata dopo una parziale evacuazione di scorie. Ma per la Forestale il giallo resta. Da qui, tre giorni fa, una duplice richiesta al pm inquirente Lionello: poter interrogare di nuovo Bucci e gli altri funzionari Arpam che allora parteciparono alle conferenze e si occuparono della contaminazione e delle analisi; poter indagare a fondo anche negli uffici della Regione. Anche lì si sapeva. Tanto che la spiaggia Montedison costituì un vertice del triangolo (porto d'Ancona e bassa Vallesina gli altri) dichiarato “area ad alto rischio ambientale” dal Consiglio regionale. Con una delibera (la n° 305 del 1/3/2000) basata su uno studio di valutazione sul campo presentato in Regione prima del marzo '99. Chi fece quello studio? E perché già nel '99 non fu interessata la Magistratura? Mistero. L'Arpam ha negato di aver studiato allora la spiaggia dei veleni.

 
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