Api e Aeroporto più sicuri
Un vertice fa il punto sulle
strategie difensive dei luoghi più a rischio
di LETIZIA LARICI
FALCONARA - Aeroporto e
raffineria sotto stretta sorveglianza. E i dirigenti del
Sanzio e dell'Api garantiscono la massima protezione delle
proprie strutture. Di tutto questo si è parlato ieri nel
corso della riunione della quinta commissione consiliare,
convocata dall'assessore alla sicurezza Francesco Terranova
e da Liano Barchiesi (presidente sino a ieri quando ha
consegnato le dimissioni) per fare il punto sugli obiettivi
sensibili di Falconara. Presenti la direttrice
dell'aeroporto Giuliana Guazzati e gli ingegneri Vincenzo
Cleri e Massimo Canaricci dell'Api. Stretto riserbo sulle
misure adottate. I piani anti-terrorismo seguono procedure
imposte dal ministero dell'interno e coordinate dal
prefetto, che per ovvie ragioni sono coperte dal segreto.
«Anche se non posso scendere nei dettagli - ha riferito
Giuliana Guazzati - c'è grande attenzione alla sicurezza.
L'aeroporto è sorvegliato al suo interno dalla polizia di
frontiera e dalla guardia di finanza, mentre il servizio di
sicurezza dell'area esterna è affidato all'esercito.
Attualmente si respira un clima sereno, ma noi continuiamo a
impegnarci in vista di un miglioramento dei servizi». Dello
stesso tenore l'intervento dei dirigenti della raffineria
che assicurano preparazione dei propri addetti e un alto
livello di collaborazione delle forze dell'ordine. «Negli
ultimi tempi - ha spiegato l'ingegner Cleri - abbiamo
potenziato il sistema di sorveglianza interno e stiamo
lavorando sulla formazione del personale». Anche per la
raffineria la vigilanza esterna è affidata ai militari. Si
tratta naturalmente di un'azione coordinata che consente di
tenere sotto controllo tutti i punti critici. Una riunione
quella di ieri fortemente voluta dall'assessore Francesco
Terranova dopo quanto accaduto in Iraq per rassicurare i
falconaresi. «Ad aprile - ha detto - si è proceduto a
rinforzare l'organico della Polizia di Stato, mentre
l'ammiragliato ha istituito un servizio radar che garantisce
una vigilanza estesa da Termoli a Ravenna».
«La decisione entro un
mese»
Falconara nel Quadrilatero.
L’assessore Api: «Quali risorse dalla Regione?»
di LETIZIA LARICI
FALCONARA - Il Comune di
Falconara sta valutando l'opportunità di aderire alla
Quadrilatero spa, società pubblico-privata presieduta da
Gennaro Pieralisi incaricata di realizzare le infrastrutture
di collegamento tra Marche e Umbria. Fra un mese, assicurano
gli amministratori, potranno essere sciolte le riserve in
merito. Allora si capiranno le ripercussioni che questa
eventuale decisione potrà avere sullo sviuppo della città di
Falconara. Attualmente esiste un progetto pilota che
promuove il completamento della Statale 76 della Vallesina,
della Pedemontana, della statale 77 Val di Chienti e delle
intervallive. Ma altri assi viari possono essere inseriti
nel progetto. La segnalazione spetta ai Comuni che
sottoscriveranno il protocollo d'intesa, la cui firma è
prevista per dicembre. Le singole amministrazioni dovranno
infatti individuare attraverso un pav (piano di area vasta)
le zone produttive suscettibili di sviluppo, oltre ad
eventuali aree leader (poli fieristici, tecnologici ed
alberghieri). Il costo stimato dell'operazione è pari a 1.8
miliardi di euro, dei quali 360 milioni dovrebbero provenire
dal territorio attingendo agli oneri di urbanizzazione, di
infrastrutturazione e all'Ici, derivanti dalle nuove aree di
sviluppo, mentre per i mancati introiti si dovrebbe fare
garante lo stato. «Il discorso è ancora da valutare - spiega
l'assessore alla viabilità Fausto Api - in quanto si tratta
di un meccanismo molto complesso. Dobbiamo definire gli
interventi a livello territoriale, in pratica capire che
posizione prenderà la Regione in merito al reperimento delle
risorse. Stiamo poi considerando il contenuto del progetto.
Dobbiamo vedere se sarà possibile inserire altri assi viari,
ad esempio la variante alla Statale 16 fondamentale rispetto
alle prospettive di sviluppo delineate dal nostro piano
regolatore. Altro problema che ci preme risolvere riguarda
l'innesto allo svincolo autostradale. Tutte questioni in
fase di discussione. Entro un mese scioglieremo il nodo».
Peraltro l'ambito territoriale di Falconara, che copre il
lato nord del quadrilatero, potrebbe individuare un’area
leader con la partecipazione dei Comuni della Bassa
Vallesina (Chiaravalle, Montemarciano, Monte San Vito,
Agugliano, Camerata Picena e Polverigi). Ora occorre
verificare se l'inserimento di nuovi assi viari nel progetto
possa dar luogo a ripercussioni sulle scelte già effettuate.
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Raffineria Api e aeroporto:
tutto sotto controllo
L'invito dell'assessore
Terranova: "Manteniamo la calma" Allerta contro il terrore
di MARINA MINELLI
FALCONARA - Massima allerta
per gli "obiettivi sensibili" sul territorio (raffineria Api
ed aeroporto "Sanzio") e potrebbero essere oggetto di
attacchi terroristici. Parola dell'assessore alla sicurezza
del Comune, Francesco Terranova, che ieri durante una
riunione della V commissione consiliare (ancora presieduta
da Liano Barchiesi che comunque ha presentato le sue
dimissioni) ha assicurato il massimo interessamento da parte
dell'amministrazione. "E' tutto sotto controllo - ha
dichiarato - e il sindaco Carletti desidera avere da me,
tutti i giorni, un ragguaglio sulla situazione in un momento
così difficile. Io stesso sono, per così dire in prima
linea, visto che spessissimo mi reco di persona sui luoghi
critici per un giro di ispezione e controllo". Ai
falconaresi però l'assessore Terranova, chiede di conservare
la calma e mantenere tutte le vecchie abitudini, ma anche di
"collaborare con le forze dell'ordine segnalando qualsiasi
anomalia o situazione insolita, perché solo in questo modo
si può combattere efficacemente il terrorismo". Insomma
Falconara i suoi "obiettivi sensibili" se li sta guardando
con molta attenzione anche se non è dato, per ovvi motivi di
riservatezza, conoscere i dettagli dei piani di emergenza
redatti dai ministeri competenti su Api ed aeroporto. "La
nostra attenzione è massima - ha assicurato Giuliana
Cucchieri Guazzati, direttore del "Raffaello Sanzio" - siamo
in stretto contatto con il Ministero dei Trasporti e con
quello dell'Interno da cui dipende la Polaria, ci sono
direttive precise, ma non posso scendere nei dettagli. In
ogni caso è davanti agli occhi di tutti la presenza
dell'esercito all'ingresso ed intorno dell'aerostazione".
Relazione succinta anche per quello che riguarda l'Api dove,
come ha spiegato i l'ingegner Vincenzo Cleri, ci sono una
sorveglianza interna effettuata a cura dell'azienda ed
un'altra esterna a cui provvedono le forze dell'ordine.
"L'Api - ha ricordato Cleri - è un sito sensibile censito e
procedurato a livello nazionale e i due sistemi di
sorveglianza vengono coordinati con un protocollo
naturalmente riservato, ma non da pochi mesi, questo accade
fin dai tempi della guerra nella ex Jugoslavia anche se oggi
tutto è stato rafforzato". D'altronde la raffineria, azienda
a ciclo continuo, 24 ore su 24 non è mai sprovvista di
sorveglianza e di addetti i quali, tra l'altro, di recente
sono stati riaddestrati proprio sulle procedure di
sicurezza. Per quanto concerne i pericoli provenienti dal
cielo, tutta l'area è "no fly zone", mentre il mare è tenuto
sotto controllo radar con un sistema, coordinato
dall'ammiragliato di Ancona, che va da Termoli e Ravenna.
Assenti, benché invitati, i rappresentanti dei Carabinieri,
ma l'assessore Terranova ha ammesso che questo è un vero e
proprio punto dolente in quanto la promessa, da parte del
Prefetto, di una "rimodulazione", entro pochi mesi,
dell'organico degli uomini dell'arma (la caserma di
Falconara ha in forza una ventina di persone) a quanto pare
è rimandata al 2005 quando dovrebbe essere istituita una
tenenza o almeno una "maxi stazione". L'allerta resta
massima.
Consiglieri comunali alla
sbarra
Interrogazione al sindaco
Sono finiti in tribunale per
aver firmato, nella veste di consiglieri comunali nella
precedente legislatura, un'interrogazione che chiedeva
chiarimenti al sindaco su un incidente avvenuto all'interno
della raffineria Api. Elena Tanzarella, Alessia Cerioni,
Giuliana Di Gioacchino, di Forza Italia, Paolo Biondini e
Francesco Perugini di Alleanza nazionale sono a giudizio per
procurato allarme. Sono responsabili, a parere dell'accusa,
di aver fatto troppo clamore ed aver esagerato agli occhi
dell'opinione pubblica le possibili conseguenze di una
fiammata che, si diceva nell'interrogazione, era stata
tenuta segreta e nella quale si ipotizzava che qualcuno
potesse essere rimasto ferito. Frasi che non sono piaciute
ai dirigenti della raffineria che prepararono subito una
querela per diffamazione, poi ritirata. D'ufficio partì poi
la denuncia per procurato allarme, il reato contestato ai
cinque nel processo che ieri ha visto deporre in qualità di
testi l'ingegnere Clemente Napolitano, amministratore
delegato dell'Api che aveva stilato la denuncia-querela, e
l'ingegner Dino Poggiali dei vigili del fuoco. Il primo ha
definito un "piccolo inconveniente" la fuga di gas che
procurò la scintilla. Il secondo ha invece parlato di
"evento significativo", portando acqua al mulino della
difesa, rappresentata dagli avvocati Amos Benni, Renzo
Giantomassi, Giansi e Rino Pirani.
Falconara punta allo
sviluppo
Quadrilatero Spa
FALCONARA - Il Comune di
Falconara sta valutando l'opportunità di aderire
all'iniziativa della Quadrilatero Spa. Presieduta da Gennaro
Pieralisi e sponsorizzata dal Viceministro Mario Baldassarri,
la società pubblico-privata incaricata di realizzare le
infrastrutture di collegamento fra Marche e Umbria promuove
un progetto pilota che mira al completamento della statale
76 della Vallesina, della pedemontana, della statale 77 Val
di Chienti e delle intervallive. Finanziabile per l'80 %
dallo Stato e per il 20% dal territorio, il progetto della
Quadrilatero Spa prevede il coinvolgimento di Regioni,
Comuni, Province, Camere di commercio e Fondazioni bancarie,
alle quali "Sviluppo Italia" (che insieme all'Anas
rappresenta una costola della società) potrà cedere fino al
30% della sua quota partecipativa, pari al 49% dell'intero
capitale sociale. Ai Comuni dell'area interessata dagli
interventi, che sottoscriveranno il protocollo d'intesa la
cui firma è prevista entro dicembre, spetta il compito di
individuare attraverso un Pav le zone produttive
suscettibili di sviluppo che potrebbero apportare la
cosiddetta "cattura di valore" e di indicare le eventuali
aree leader (poli fieristici, alberghieri, tecnologici, poli
del tempo libero). Il costo stimato di tutta l'infrastrutturazione
viaria è pari a 1,8 miliardi di euro, dei quali 360 milioni
dovrebbero provenire dal territorio attingendo agli oneri di
urbanizzazione, di infrastrutturazione e all'Ici derivanti
dalle nuove aree di sviluppo. Sui mancati introiti si farà
garante lo Stato. L'ambito territoriale di Falconara, lato
nord del "quadrilatero", potrebbe candidarsi ad individuare
un'area leader con la partecipazione dei Comuni della Bassa
Vallesina (Chiaravalle, Monte Marciano, Monte San Vito,
Agugliano, Camerata Picena e Polverigi), con i quali è in
atto un processo di copianificazione a partire dalla stipula
del protocollo d'intesa del settembre 2002.
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