Il direttore dell'Api alla cena del sindaco «Ma non è
disgelo»
di Alessandra Pascucci
FALCONARA — Se l'Api apre le porte, il Comune le lascia
socchiuse. C'era, infatti, anche l'ingegner Franco Bellucci,
direttore della raffineria di Falconara, tra gli invitati
alla cena che domenica sera ha visto riunirsi attorno ai
tavoli del ristorante «Il Camino» gli amministratori
comunali, i professionisti della città (architetti,
ingegneri, avvocati, commercialisti e medici), oltre ad
esponenti del commercio e dell'imprenditoria falconarese.
Accanto a loro, alcuni sindaci dell'ambito territoriale:
Tittarelli di Camerata Picena, Cingolani di Montemarciano,
Secchi di Monte San Vito e Calducci di Polverigi. Tra gli
ospiti del sindaco Carletti c'erano l'onorevole Giacco, il
presidente della provincia Giancarli e l'ex presidente
dell'autorità portuale Alessandro Pavlidi. Nel tavolo a
fianco, il comandante della stazione dei carabinieri
Mattiacci e, appunto, l'ingegner Bellucci. Una presenza che
il primo cittadino di Falconara non ha mancato di
commentare: «Quando gli interessi in gioco sono così grandi
— ha detto — non possiamo chiudere la porta a chiave ed
ignorare una realtà che incide tanto sul nostro territorio».
Diversa l'interpretazione fornita dall'Api, dove precisano
che «il direttore dello stabilimento ha accettato l'invito a
titolo personale». I vertici della raffineria, quindi, non
colgono alcun segno di disgelo, ma precisano che le porte,
per il professore, rimangono aperte. «Il protocollo d'intesa
— fanno sapere — è ancora lì, pronto da firmare. I nomi di
D'Ambrosio e Giancarli ci sono già, manca solo quello
Carletti. Un'apertura da parte del sindaco sarebbe
nell'interesse di tutti i cittadini, ma dietro l'invito a
partecipare ad una degustazione di vini non intravediamo
alcun appello al dialogo». Eppure, con l'appuntamento di
domenica il sindaco ha voluto creare un'occasione di
incontro e confronto fra quanti vivono e lavorano in città.
«Così è se vi pare», questo il titolo dell'appuntamento,
andava oltre la promozione della cultura dei vini novelli,
presentati dalla somelier Anna Epifani ed «illustrati» dal
vignettista Roberto Mangosi. Davanti alle prelibatezze
preparate dagli chef del Camino, dell'Arnia del Cuciniere e
della Taverna dei Guelfi è stato possibile assaporare lo
«spirito di stare insieme», introdotto nel convegno
d'apertura dai testi scelti dal professor Massimo Raffaeli e
recitati da Giorgio Sebastianelli. Il tutto sottolineato
dalla musica di Andrea Massaccesi, Roberta Balzani, Marco
Grilli e Marcello Moscoloni. |
«Serbatoi da dissequestrare»
istanza della raffineria alla procura.
Parte lunedì la petizione di
An per bonificare il territorio
di M.C.G.
Lotta contro il tempo per
evitare la fermata degli impianti della raffineria prevista
per domani in concomitanza con le operazioni di sequestro
dei 97 serbatoi di stoccaggio accusati dalla magistratura di
essere « colabrodo». La Raffineria ieri mattina tramite i
suoi legali ha inviato alla Procura di Gela un'istanza di
revisione delle modalità di sequestro dei serbatoi che
dovrebbe consentire e lo svolgimento delle indagini e
l'utilizzo di alcuni serbatoi per poter mantenere così in
marcia gli impianti. La Procura esaminerà oggi l'istanza
della Raffineria ma bisognerà vedere in caso di
accoglimento, se i consulenti, tutti non gelesi, riusciranno
ad essere a Gela in tempo utile. Aspetti che si chiariranno
oggi. La Fulc ieri mattina ha illustrato al prefetto
Vincenzo Santoro un suo piano per scongiurare la fermata. Si
tratta di un programma di ispezione dei serbatoi da parte
dei consulenti della Procura da svolgersi in quattro tappe.
Si comincerebbe da un gruppo di serbatoi che possono essere
controllati subito perché vuoti o dotati di doppio fondo e
che, dopo le verifiche potrebbero essere riconsegnati alla
Raffineria per procedere poi al controllo degli altri tre
gruppi di serbatoi. Così almeno la Raffineria potrebbe
contare subito su un gruppo di serbatoi di stoccaggio e
tenere in marcia gli impianti. Oggi si profila una giornata
cruciale. Alle 14 c'è l'incontro a Roma presso la task force
dell'occupazione presieduta dall'on. Borghini. Gela
rivendicherà investimenti sulle bonifiche. Sul piano
politico varie iniziative. I due consiglieri di Alleanza
nazionale Angela Galioto e Ciccio Liardo hanno annunciato
che da lunedì a piazza Umberto - avvieranno una petizione
popolare da inviare al Ministero dell'Ambiente volta a
reclamare vere bonifiche per il territorio. Prima che
scoppiasse l'emergenza «ecogiudiziaria» An aveva denunciato
che nell'ambito dei piani di caratterizzazione presentati
dalle Aziende dell'Eni per ottenere i fondi sulle bonifiche,
si stava operando un tipo di bonifica a macchia di leopardo
cioè circoscritta « ai cancelli» delle singole aziende. Un
grave danno ed una beffa per il territorio che verrebbe
bonificato solo parzialmente. « Sulla questione delle
bonifiche - dicono i due esponenti di An - chiediamo una
ricompattazione delle forze politiche e sociali per una
battaglia comune del territorio per vedere riconosciuti i
suoi diritti. Chiediamo a tutte le forze politiche di
partecipare alla raccolta di firme. Ai sindacati chiediamo
di costruire insieme alle forze politiche un nuovo sistema
di tutela del lavoro non incompatibile con la salvaguardia
ambientale». Sulla situazione al petrolchimico è intervenuta
anche l'associazione studentesca universitaria
«Inflessibili». |