MESSAGGERO |
Nuovo interporto, il Governo
studia il progetto
JESI - Il commissario
straordinario del governo incontra i vertici dell'Interporto
di Jesi. «Il progetto di realizzazione dell'Interporto di
Jesi acquista un maggiore interesse perché collegato al
progetto che porterà a trasferire lo scalo ferroviario merci
di Falconara nell'area dell'interporto» ha detto con
soddisfazione Alessandro Rizzardi commissario straordinario
del governo per le opere strategiche della Legge Obiettivo
per l'Umbria, le Marche e la Sardegna al termine
dell'incontro con Ignazio Ezio Callari vice-presidente della
società Interporto Marche spa. «Seguirò attentamente la
realizzazione dell'Interporto di Jesi, che potrà avere
certamente un ruolo strategico per lo sviluppo dell'economia
marchigiana». Il nostro progetto è infatti una tra le 70
grandi opere infrastrutturali in corso di realizzazione
inserito su richiesta della Regione Marche nella Legge
Obiettivo. Per il commissario Rizzardi si è trattato del
primo contatto con lo stato di attuazione dell'opera al
quale faranno seguito prossimi incontri con i vertici della
società Interporto Marche spa già in calendario per la fine
del mese di novembre a Roma. G. Mo
Fascino, soldi, lazialità
ecco Brachetti Peretti
Vita e opere del signor Api
di GUGLIELMO QUAGLIAROTTI
ROMA - Romano, 39 anni,
laureato negli Stati Uniti in Business and Amministration
alla Columbia University, Ugo Brachetti Peretti, new entry
del cda del club bianco-celeste, oltre ad essere vice
presidente dell’Api (Anonima Petroli italiana spa) vanta una
solida tradizione sportiva. Appassionato di motociclette, di
auto, di volo (possiede perfino un elicottero di
Aerospaziale), ha sempre respirato in famiglia la passione
per la squadra laziale. Senza trascurare di frequantare
donne dotate di fascino (sul settimanale Chi è comparsa di
recente una sua fotografia con la famosa indossatrice Linda
Evangelista) e amici di rango, come Matteo Marzotto, Edoardo
Teodorani (figlio di Maria Sole Agnelli) e Paolo Barilla. A
trasmettergli il «virus» per il club bianco-celeste (insieme
all’impegno per l’attività industriale dell’Api che quest’anno
ha festeggiato con 1700 punti vendita in Italia i suoi 70
anni di attività) è stato soprattutto il padre Aldo.
Imprenditore originario di Fermo, Aldo Brachetti Peretti ha
dato vita infatti in Italia «all’unica società veramente
privata del settore petrolifero in Italia» (il presidente
Ciampi lo ha nominato di recente cavaliere del lavoro
insieme a Romiti). In realtà, l’Api ha sempre avuto un ruolo
di primo piano in campo sportivo. Il periodo a cavallo tra
gli anni ’60 e ’70 è stato ricco di successi grazie a
Giacomo Agostini, pluricampione del mondo di motociclismo e
testimonial di prestigio dei lubrificanti Api. Sempre nelle
due ruote, nel 1991 Api è stata presente con la
sponsorizzazione del pilota Paolo Casoli del team
Yamaha-Agostini, partecipante al campionato mondiale classe
250 cc. Nella motonautica, il marchio Api è stato inoltre
presente con Giulio De Angelis più volte campione del mondo
su entrobordo corsa, classe 2500 cc e, in tempi più recenti,
nel 1995, con una imbarcazione vittoriosa nella
Viareggio-Bstia-Viareggio. Per anni Api è stata sponsor
della squadra di pallavolo di Falconara. Un lungo percorso
sportivo che ora è approdato alla squadra biancazzurra.
«Forse perché - osserva con garbata ironia Aldo Brachetti -
sentivamo parlare troppo spesso del mito imbattibile della
Roma magica...».
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RESTO DEL CARLINO |
L'interporto cresce
JESI — Primo incontro, ieri
mattina, tra il Commissario straordinario del Governo ed i
vertici dell'Interporto di Jesi. A questo primo contatto ne
seguirà, alla fine di questo mese, un secondo a Roma. «Il
progetto di realizzazione dell'Interporto di Jesi acquista
un maggiore interesse perché collegato al progetto che
porterà a trasferire lo scalo ferroviario merci di Falconara
nell'area dell'Interporto”. E' quanto affermato dall'ing.
Alessandro Rizzardi, Commissario straordinario del Governo
per le opere strategiche della legge Obiettivo per l'Umbria,
Marche e Sardegna, al termine dell'incontro con l'ing.
Ignazio Ezio Callari, vice presidente della società
Interporto Marche Spa, che sostituiva il presidente, Roberto
Pesaresi, a Milano per altri impegni. Nel corso della
giornata marchigiana l'ing. Rizzardi aveva in agenda anche
l'incontro con i vertici della Giunta Regionale e con quelli
dell'Autorità del Porto. «Non è la prima volta che vengo
nelle Marche — ha affermato il Commissario — e di certo non
sarà l'ultima. Seguirò attentamente la realizzazione dei
progetti rientranti nelle legge Obiettivo e tra questi anche
quello dell'Interporto di Jesi che potrà avere certamente un
ruolo strategico per lo sviluppo dell'economia marchigiana».
Il progetto per la realizzazione dell'Interporto, in
località Coppetella, rientra nel novero delle 70 grandi
opere infrastrutturali in corso di realizzazione ed è stato
inserito, su richiesta della Regione Marche, nelle Legge
Obiettivo in virtù anche del soddisfacimento di uno dei
requisiti essenziali, che si basa sulla presentazione del
progetto preliminare. Per il Commissario Rizzardi si è
trattato, come detto, di un primo contatto con lo stato di
attuazione dell'opera; ad esso ne seguiranno altri, primo
dei quali quello che vedrà i vertici della società
Interporto Marche Spa alla fine di novembre a Roma. Insomma
un incontro interlocutorio, ma è importante che qualcosa si
metta finalmente in movimento.
Udc rinnovato, Silvino
Brunori segretario
FALCONARA – Si è riunito lo
scorso 30 ottobre il Comitato comunale dell'Unione
democratici cristiani. L'assemblea degli iscritti,
presieduta dal responsabile organizzativo provinciale del
partito Lucconi, ha proceduto all'elezione del Segretario e
della Direzione del Partito. La votazione è stata preceduta
da una relazione di Lucconi, che ha introdotto un dibattito,
con un importante intervento dell'avvocato Proto,
consigliere comunale. Proto ha illustrato la situazione
politico-amministrativa del Comune, evidenziando le
problematiche di Falconara. In particolare, l'assemblea ha
condiviso le iniziative poste in essere dal consigliere in
ordine al rinnovo della concessione all'Api, stigmatizzando
nel contempo «l'assurda posizione tenuta
dall'amministrazione comunale, in palese opposizione ad una
scelta di duraturo sviluppo economico della comunità». Al
termine della conferenza, l'assemblea, all'unanimità dei
voti, ha eletto Segretario Silvino Brunori, mentre la
Direzione è composta da Alfredo Vastola, Lorenzo Cusumano,
Benedetto Orselli, Salvatore Dell'Anno, Mirella Andreanelli,
Carlo Giuliani e Calogero Rallo.
FERRARA
Turbogas «La legge non ci
difende»
«La legge è inadeguata e non
protegge la salute pubblica»: l'allarme è arrivato ieri con
una nota del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che fa
proprie e rilancia le tesi degli studi sulle emissioni delle
centrali a turbogas elaborati da Nicola Armaroli,
ricercatore del Cnr di Bologna, e dal medico Claudio Po. I
maxi-impianti da 780 megawat, come quello previsto nel
petrolchimico alle porte di Ferrara, sarebbero «altamente
inquinanti» e la normativa non sarebbe in grado di difendere
i cittadini. «Per ottenere l'autorizzazione di nuove
centrali — dichiara Armaroli nel documento del Consiglio
nazionale delle Ricerche — si richiede la stima di
particolato ultragrossolano emesso direttamente dai camini.
Questo approccio è idoneo a stimare le polveri degli
impianti a olio combustibile o a carbone ma si rivela
inutile per valutare l'inquinamento da polveri di centrali a
gas che producono particolato di piccola taglia». Il
ricercatore Cnr ricorda come una centrale da 780 megawatt
bruci un miliardo di metri cubi di gas all'anno e produca
centinaia di tonnellate di polveri fini e ultrafini. «In
nessuno dei progetti per nuovi impianti, inclusi quelli già
autorizzati dal ministero dell'ambiente, si fa menzione
della produzione di questi pericolosi inquinanti» si legge
nel documento. E l'apertura dei turbogas (oltre a Ferrara ne
sono previsti a Ravenna, Parma, Mantova e altri sono ancora
in fase di studio) andrebbe ad aggravare una situazione
della Pianura Padana già critica sul piano ambientale. «La
lacuna nei progetti italiani di centrali è molto grave —
sottolinea ancora Armaroli — perché è dimostrato che proprio
dal particolato di taglia minuta arrivano i danni maggior
alla salute: più le particelle sono piccole più penetrano
lungo le vie respiratorie». Secondo il ricercatore dunque la
costruzione di questo tipo di impianti «non può essere
disgiunta da severe misure compensative — come previsto, ad
esempio dalla legislazione della California — per non
peggiorare la qualità dell'aria nelle aree dove i turbogas
vengono realizzati». |
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CORRIERE ADRIATICO |
"I Tir del porto se li tenga
Ancona"
Il progetto di Chiesi con il
doppio scalo incuriosisce. Ma il sindaco di Falconara non
cambia idea
di AL. CAM.
Soprattutto ha destato
curiosità. Il rivoluzionario progetto del falconarese Nino
Chiesi, che prevede tra l'altro lo spostamento del porto
merci da Ancona a Falconara, apparso ieri sul Corriere
Adriatico, ha fatto il giro delle stanze delle
amministrazioni comunali e della politica. Per piacere,
piace. Ma i Comuni hanno già messo in moto gli ingranaggi di
altri progetti. Ancona sta per approvare il piano di
sviluppo del porto, che prevede una riorganizzazione delle
funzioni dello scalo, in particolare con il trasferimento
della movimentazione delle merci alla nuova darsena. E
attende il responso dall'Anas e dal Governo sul collegamento
diretto tra lo scalo e la grande viabilità. Anche Falconara
ha avviato i suoi progetti, che pure per certi versi vanno
di pari passo con il progetto Chiesi. Vedi l'arretramento
dei binari ferroviari, che permetterebbe di meglio
recuperare ad uso turistico il litorale e di utilizzare gli
attuali binari per la sola metropolitana di superficie in
via di realizzazione con nuove fermate. Stazione centrale
diventerebbe il polo Aspio-Osimo. "Il progetto è ben
definito - spiega il sindaco Giancarlo Carletti - ha già
ottenuto pareri favorevoli. Inoltre, l'orientamento del
ministero sembra andare nella stessa nostra direzione. Per
l'area ex Montedison, è stato affidato l'incarico per un
progetto di recupero a Bohigas. Lì, intanto si pone un
problema di recupero dei fabbricati, che sono archeologia
industriale. Per il resto, bisogna individuare la soluzione
migliore per un progetto turistico e ricettivo". L'idea del
porto Carletti l'aveva già accarezzata. "Ma per i Tir
neanche se ne parla", risponde. L'idea di Chiesi, realizzato
il porto all'ex Montedison, è quella di realizzare un
collegamento rapido tra lo scalo e l'autostrada con la
realizzazione di un casello Falconara nord. "La nostra idea
- precisa dal canto suo il primo cittadino - era quella di
spalmare le attività portuali lungo la costa, ma noi
prevediamo un porto commerciale, che porti passeggeri. E
poi, della questione dei Tir si occupa l'interporto,
realizzato proprio per risolvere questo tipo di problemi".
Un nuovo casello autostrada, dunque, non sembra nelle
previsioni. "Piuttosto - spiega Carletti - stiamo lavorando
per rendere più lineare la statale, nell'obiettivo di
affiancarla all'autostrada. Stiamo discutendo della
possibilità di inserire il progetto nell'ambito del
Quadrilatero". Operazione fattibile? "A quanto pare sì,
tanto che c'è il consenso del ministero".
Interporto Incontro al
vertice
"Sì" dal Commissario
"Il progetto di realizzazione
dell'Interporto di Jesi acquista un maggiore interesse
perché collegato al progetto che porterà a trasferire lo
scalo ferroviario merci di Falconara nell'area
dell'interporto".
Così ha commentato
l'ingegnere Alessandro Rizzardi - Commissario straordinario
del governo per le opere strategiche della Legge Obiettivo
per l'Umbria, le Marche e la Sardegna - al termine
dell'incontro con l'ingegner Ignazio Ezio Callari,
vice-presidente della società Interporto Marche spa, assente
invece il presidente Roberto Pesaresi a Milano per impegni
professionali. Nel corso della giornata marchigiana di ieri
il commissario aveva in agenda anche l'incontro con i
vertici della giunta regionale e con quelli dell'Autorità
Portuale. "Non è la prima volta che vengo nelle Marche e di
certo non sarà l'ultima", ha commentato Rizzardi. "Seguirò
attentamente la realizzazione dei progetti rientranti nella
Legge Obiettivo e tra questi anche quello dell'Interporto di
Jesi, che potrà avere certamente un ruolo strategico per lo
sviluppo dell'intera economia marchigiana". Il progetto
dell'Interporto di Jesi è una tra le 70 grandi opere
infrastrutturali in corso di realizzazione ed stato inserito
su richiesta della Regione Marche nella Legge Obiettivo, in
virtù anche del soddisfacimento di uno dei requisiti
essenziali, che si basa sulla presentazione del progetto
preliminare. Per il commissario Rizzardi si è trattato del
primo contatto con lo stato di attuazione dell'opera al
quale faranno seguito prossimi incontri con i vertici della
società Interporto Marche spa già in calendario per la fine
del mese di novembre a Roma. |
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