Incidente all’Api. «Ora si
faccia chiarezza»
Lorenzo Altana è stato
investito da vapore bollente mentre lavorava all’impianto
Igcc Le reazioni il giorno dopo
I sindacati: «Vogliamo sapere
cosa è successo». Migliora intanto l’operaio ferito
di ROBERTA MACCAGNANI
FALCONARA - Migliorano le
condizioni di Fernando Altana, almeno secondo quanto riporta
la Paresa. L’operaio della ditta appaltatrice Paresa Spa di
Cesena rimasto coinvolto l’altro pomeriggio in un incidente
all’Igcc della raffineria resta in condizioni delicate, ma
in via di miglioramento. Potrebbe essere dimesso
dall’ospedale di Torrette, dove è ricoverato, alla fine
della prossima settimana. Lo rende noto in un comunicato la
Paresa. Sulle cause dell’incidente è stata già attivata la
commissione interna della raffineria e gli stessi sindacati
hanno chiesto un incontro con i vertici dello stabilimento
per avere chiarimenti. «Vogliamo sapere cosa è successo -
spiega Andrea Fiordelmondo della Uil - Sappiamo comunque, da
fonte Api, che l’operaio sta meglio. La nostra
preoccupazione è sempre stata garantire la sicurezza sia
degli operai Api che delle ditte appaltatrici. La nostra
soglia di attenzione sugli incidenti è sempre al massimo
livello e devo dire che fino all’altro pomeriggio era stata
totalizzata una buona media: oltre 340 giorni di attività
senza che si fossero verificati infortuni». Sulla stessa
lunghezza d’onda Daniele Paolinelli (Cisl): «Una volta
conosciute le cause dell’incidente, prenderemo posizione su
quanto accaduto». Critico, invece, il Comune di Falconara.
«Spente le luci della recente festa dell’Api - commenta
Giancarlo Scortichini, assessore all’ambiente - questo
episodio ci riporta alla realtà, ovvero che la comunità di
Falconara si deve confrontare ogni giorno con un’azienda ad
alto rischio. Esprimiamo solidarietà all’operaio ferito e
rinnoviamo ai lavoratori la disponibilità del nostro ufficio
ambiente per indagini volte ad assicurare maggior tutela».
Dispiaciuti per l’incidente, ma sollevati per la risoluzione
positiva si dicono al comitato cittadino di Fiumesino.
«Episodi simili - sottolinea Massimo de Paolis del comitato
di quartiere - dovrebbero far capire a chi ha rinnovato la
concessione l’inopportunità di una simile struttura in
questo contesto cittadino». Stempera le polemiche, invece,
l’assessore regionale all’ambiente, Marco Amagliani. «Sono
preoccupato per l’accaduto che spero non si ripeta più.
Esprimo anche la mia solidarietà all’operaio coinvolto
nell’incidente. Tuttavia, ricordo che col rinnovo della
concessione abbiamo messo in piedi una serie di strumenti
per garantire il massimo livello di sicurezza». Intanto ad
Altana arrivano gli auguri per una pronta guarigione dal
Presidente di Paresa e dai suoi colleghi. «E’ comprensibile
- prosegue la nota dell’azienda - lo stato di forte shock
subito da Fernando. Le sue affermazioni sono state
probabilmente dettate dal forte stress emotivo subito. Non è
vero infatti che nessun rappresentante della raffineria si è
fatto vivo, c’è stata in realtà da subito una comunicazione
costante e una totale collaborazione da parte dell’Api». Nel
comunicato, la Paresa ringrazia quindi la dirigenza della
raffineria «per l’assistenza fornita e la sollecitudine
dimostrata nei confronti dell’operaio e della Paresa che,
come altre ditte che lavorano all’interno della raffineria,
tiene direttamente i rapporti con i propri dipendenti e
provvede a qualsiasi esigenza in ogni occasione». La ditta
appaltatrice precisa inoltre che, appena sciolta la prognosi
di Altana, ha provveduto a metterlo in contatto coi suoi
familiari.
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Scortichini: «Basta con le
campagne pubblicitarie da 'bollini' ora serve un impegno
preciso per risolvere i tanti problemi»
FALCONARA — E' duro
l'intervento dell'assessore all'ambiente e segretario dei Ds
di Falconara, Giancarlo Scortichini in merito allo
sversamento accaduto martedì scorso. «E' giusto precisare —
dice Scortichini — che solo per quanto riguarda gli episodi
di sversamento in mare questo è il quarto nell'arco degli
ultimi sei mesi. Spenti i riflettori sulla festa, riposti i
gadgets ed i palloncini, finita la parata delle autorità ed
il consueto elenco delle buone intenzioni, a Falconara resta
ciò che i festeggiamenti hanno, invano cercato di
'nascondere sotto il tappeto'». Per l'esponente comunale «si
è voluto evitare il confronto quotidiano di una comunità di
cittadini con un'industria ad alto rischio d'incidente, la
raffineria, collocata in un posto nel quale quel genere di
attività non avrebbe dovuto essere autorizzate». Poi
Scortichini passa a 'batteccare' le istituzioni che hanno
reso possibile il rinnovo della concessione all'impianto
petrolifero. «La Regione, concorde con la Provincia ha
deciso che il Comune non ha diritto di decidere sul futuro
del proprio territorio — sottolinea Scortichini —. La
sicurezza degli impianti, la bonifica del suolo e del
sottosuolo nell'area della raffineria, l'attuazione del Prg
di Falconara — aggiunge l'assessore all'ambiente — sono i
temi sui quali occorre avviare una riflessione seria con
tutti i soggetti coinvolti, mettendo da parte i metodi da
campagna pubblicitaria permanente adottata dall'azienda Api.
Per quella — conclude — bastano i 'bollini'; per risolvere i
problemi serve ben altro impegno».
Altri due incidenti in
raffineria
di Alessandra Pascucci
FALCONARA — Altri due
infortuni, di lieve entità, hanno funestato la mattinata di
ieri alla raffineria Api di Falconara. Coinvolta, ancora, la
Paresa di Cesena, che sta apportando migliorie al nuovo
impianto di cogenerazione dell'energia elettrica. Il
sinistro è avvenuto alle 10 circa: due dipendenti della
ditta appaltatrice stavano movimentando una valvola che,
rimasta sospesa, ha dondolato, colpendo entrambi. Gli uomini
hanno riportato ferite lacerocontuse e sono stati
accompagnati all'ospedale di Chiaravalle, dove i traumi sono
stati giudicati guaribili in meno di 7 giorni. Dimezzata,
intanto, la prognosi per Fernando Altana, l'altro operaio
della Paresa rimasto ustionato mercoledì pomeriggio sempre
nell'area dell'Igcc di Apienergia. Dichiarato inizialmente
guaribile in 3 settimane, il tecnico meccanico, di origine
sarda, potrebbe uscire già alla fine della prossima
settimana. L'uomo di 47 anni stava lavorando nell'area
Turbogas quando prima delle 16 da un tubo che stava
tagliando si è improvvisamente sprigionato un getto d'acqua
bollente che lo ha investito alla schiena, alle natiche e
alle cosce. Immediatamente soccorso dai colleghi, Altana è
stato subito trasportato al pronto soccorso della
raffineria, dove il medico di guardia gli ha prestato le
prime cure, quindi trasferito all'ospedale di Torrette. Le
ustioni, di II e III grado, avevano inizialmente allarmato i
medici, poi il quadro clinico è stato rivalutato. La
raffineria, intanto, ha avviato un'inchiesta interna per
chiarire la dinamica dell'incidente. L'ipotesi più
accreditata è quella dell'errore umano. Non è escluso,
comunque, che nel tubo incriminato si fosse formata una
sacca di acqua bollente, rilasciata poi senza controllo. Sul
caso interviene anche Alberto Palladino, presidente di
Paresa Spa, che da 25 anni lavora con la raffineria.
Palladino sottolinea che questo incidente viene ad
interrompere un lungo periodo di tempo senza infortuni, 343
giorni. «Un risultato — scrive la Paresa — che testimonia la
consapevolezza di tutti i nostri operatori e la continua
pressione della raffineria al rispetto integrale delle
procedure di sicurezza.
Non c'è stato nessuno
sversamento
Non c'è stato nessuno
sversamento di liquido in mare». E' questa la versione che
la raffineria Api ha fornito ieri spiegando anche come sono
state eseguite le operazioni di di intervento. «E' giusto
sottolineare — rende noto l'Api in una nota — la rapidità
con cui i tecnici sono intervenuti non appena hanno notato
il semplice trasudamento di una manichetta. La stessa
raffineria ha informato la Capitaneria e gli uffici
competenti di Comune e Regione». L'azienda sottolinea poi
come «appena avvertita l'anomalia i tecnici hanno
immediatamente sospeso la discarica del liquido».
Truffa, «non ritirate quel
plico»
FALCONARA — Attenti ad aprire
quei plichi. Non contiene nulla di pericoloso, ma nasconde
una truffa a danno di chi lo ritira. E' questo l'appello che
ha raccolto il comitato cittadino 25 agosto a seguito di
alcune segnalazioni pervenute dai cittadini falconaresi e
che ha diffuso ieri a tutti gli organi di stampa. Si tratta
di una busta apparentemente inviata da Incass.comunale dei
contribuenti, via Piave 61, 00187 Roma. Molti potrebbero
essere illusi dall'ipotesi di una riscussione di tributi o
rimborso di somme erroneamente versate al fisco. Ma al
contrario nella busta non è contenuto nulla solo che per
ritirarla occorre corrispondere al postino 10,33 euro.
L'appello raccolto dal Comitato viene dall'Agenzia delle
entrate che sottolinea come all'interno della busta siano
contenuti solo fogli privi di valore, rispetto ai quali il
fisco è, naturalmente, totalmente estraneo. La avvertenza è
dunque quella di non pagare e non ritirare quindi nessun
plico perché non contiene nessun rimborso o riscossione di
tributi. Nel caso in cui qualcuno sia già caduto nella
trappola, l'Agenzia delle entrate invita a segnalare al più
presto la truffa in procura o alla polizia postale.
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Migliora l'ustionato dell'Api
Operaio ferito, i Verdi: "La
raffineria è dannosa"
FALCONARA - Migliorano le
condizioni di Ferdinando Altana, 47 anni, l'operaio rimasto
ferito l'altro giorno nella raffineria Api. ne dà notizia la
Paresa, l'azienda di Cesena del quale l'operaio è
dipendente, in una nota nella quale si ringrazia l'azienda
"per l'assistenza e la sollecitudine dimostrata nei
confronti dell'operatore colpito". Paresa ricorda infine che
l'incidente interrompe un "lungo periodo di giorni, 343,
senza infortuni". L'Api interviene sugli episodi di
mercoledì affermando "che non c'è stato alcuno sversamento
di greggio". Invece i Verdi delle Marche, tramite il
presidente Luciano Montesi, ritengono che l'incidente
all'operaio e la macchia di greggio in mare siano "la
dimostrazione che la raffineria è dannosa per l'ambiente". I
Verdi chiedono perciò alla Provincia di "riflettere sulla
efficacia del protocollo d'intesa che l'azienda sta per
firmare con l'ente". |