RASSEGNA STAMPA 17.10.2003

 

MESSAGGERO
Incidente all’Api. «Ora si faccia chiarezza»

Lorenzo Altana è stato investito da vapore bollente mentre lavorava all’impianto Igcc Le reazioni il giorno dopo

I sindacati: «Vogliamo sapere cosa è successo». Migliora intanto l’operaio ferito

di ROBERTA MACCAGNANI

FALCONARA - Migliorano le condizioni di Fernando Altana, almeno secondo quanto riporta la Paresa. L’operaio della ditta appaltatrice Paresa Spa di Cesena rimasto coinvolto l’altro pomeriggio in un incidente all’Igcc della raffineria resta in condizioni delicate, ma in via di miglioramento. Potrebbe essere dimesso dall’ospedale di Torrette, dove è ricoverato, alla fine della prossima settimana. Lo rende noto in un comunicato la Paresa. Sulle cause dell’incidente è stata già attivata la commissione interna della raffineria e gli stessi sindacati hanno chiesto un incontro con i vertici dello stabilimento per avere chiarimenti. «Vogliamo sapere cosa è successo - spiega Andrea Fiordelmondo della Uil - Sappiamo comunque, da fonte Api, che l’operaio sta meglio. La nostra preoccupazione è sempre stata garantire la sicurezza sia degli operai Api che delle ditte appaltatrici. La nostra soglia di attenzione sugli incidenti è sempre al massimo livello e devo dire che fino all’altro pomeriggio era stata totalizzata una buona media: oltre 340 giorni di attività senza che si fossero verificati infortuni». Sulla stessa lunghezza d’onda Daniele Paolinelli (Cisl): «Una volta conosciute le cause dell’incidente, prenderemo posizione su quanto accaduto». Critico, invece, il Comune di Falconara. «Spente le luci della recente festa dell’Api - commenta Giancarlo Scortichini, assessore all’ambiente - questo episodio ci riporta alla realtà, ovvero che la comunità di Falconara si deve confrontare ogni giorno con un’azienda ad alto rischio. Esprimiamo solidarietà all’operaio ferito e rinnoviamo ai lavoratori la disponibilità del nostro ufficio ambiente per indagini volte ad assicurare maggior tutela». Dispiaciuti per l’incidente, ma sollevati per la risoluzione positiva si dicono al comitato cittadino di Fiumesino. «Episodi simili - sottolinea Massimo de Paolis del comitato di quartiere - dovrebbero far capire a chi ha rinnovato la concessione l’inopportunità di una simile struttura in questo contesto cittadino». Stempera le polemiche, invece, l’assessore regionale all’ambiente, Marco Amagliani. «Sono preoccupato per l’accaduto che spero non si ripeta più. Esprimo anche la mia solidarietà all’operaio coinvolto nell’incidente. Tuttavia, ricordo che col rinnovo della concessione abbiamo messo in piedi una serie di strumenti per garantire il massimo livello di sicurezza». Intanto ad Altana arrivano gli auguri per una pronta guarigione dal Presidente di Paresa e dai suoi colleghi. «E’ comprensibile - prosegue la nota dell’azienda - lo stato di forte shock subito da Fernando. Le sue affermazioni sono state probabilmente dettate dal forte stress emotivo subito. Non è vero infatti che nessun rappresentante della raffineria si è fatto vivo, c’è stata in realtà da subito una comunicazione costante e una totale collaborazione da parte dell’Api». Nel comunicato, la Paresa ringrazia quindi la dirigenza della raffineria «per l’assistenza fornita e la sollecitudine dimostrata nei confronti dell’operaio e della Paresa che, come altre ditte che lavorano all’interno della raffineria, tiene direttamente i rapporti con i propri dipendenti e provvede a qualsiasi esigenza in ogni occasione». La ditta appaltatrice precisa inoltre che, appena sciolta la prognosi di Altana, ha provveduto a metterlo in contatto coi suoi familiari.

 
RESTO DEL CARLINO
Scortichini: «Basta con le campagne pubblicitarie da 'bollini' ora serve un impegno preciso per risolvere i tanti problemi»

FALCONARA — E' duro l'intervento dell'assessore all'ambiente e segretario dei Ds di Falconara, Giancarlo Scortichini in merito allo sversamento accaduto martedì scorso. «E' giusto precisare — dice Scortichini — che solo per quanto riguarda gli episodi di sversamento in mare questo è il quarto nell'arco degli ultimi sei mesi. Spenti i riflettori sulla festa, riposti i gadgets ed i palloncini, finita la parata delle autorità ed il consueto elenco delle buone intenzioni, a Falconara resta ciò che i festeggiamenti hanno, invano cercato di 'nascondere sotto il tappeto'». Per l'esponente comunale «si è voluto evitare il confronto quotidiano di una comunità di cittadini con un'industria ad alto rischio d'incidente, la raffineria, collocata in un posto nel quale quel genere di attività non avrebbe dovuto essere autorizzate». Poi Scortichini passa a 'batteccare' le istituzioni che hanno reso possibile il rinnovo della concessione all'impianto petrolifero. «La Regione, concorde con la Provincia ha deciso che il Comune non ha diritto di decidere sul futuro del proprio territorio — sottolinea Scortichini —. La sicurezza degli impianti, la bonifica del suolo e del sottosuolo nell'area della raffineria, l'attuazione del Prg di Falconara — aggiunge l'assessore all'ambiente — sono i temi sui quali occorre avviare una riflessione seria con tutti i soggetti coinvolti, mettendo da parte i metodi da campagna pubblicitaria permanente adottata dall'azienda Api. Per quella — conclude — bastano i 'bollini'; per risolvere i problemi serve ben altro impegno».

Altri due incidenti in raffineria

di Alessandra Pascucci

FALCONARA — Altri due infortuni, di lieve entità, hanno funestato la mattinata di ieri alla raffineria Api di Falconara. Coinvolta, ancora, la Paresa di Cesena, che sta apportando migliorie al nuovo impianto di cogenerazione dell'energia elettrica. Il sinistro è avvenuto alle 10 circa: due dipendenti della ditta appaltatrice stavano movimentando una valvola che, rimasta sospesa, ha dondolato, colpendo entrambi. Gli uomini hanno riportato ferite lacerocontuse e sono stati accompagnati all'ospedale di Chiaravalle, dove i traumi sono stati giudicati guaribili in meno di 7 giorni. Dimezzata, intanto, la prognosi per Fernando Altana, l'altro operaio della Paresa rimasto ustionato mercoledì pomeriggio sempre nell'area dell'Igcc di Apienergia. Dichiarato inizialmente guaribile in 3 settimane, il tecnico meccanico, di origine sarda, potrebbe uscire già alla fine della prossima settimana. L'uomo di 47 anni stava lavorando nell'area Turbogas quando prima delle 16 da un tubo che stava tagliando si è improvvisamente sprigionato un getto d'acqua bollente che lo ha investito alla schiena, alle natiche e alle cosce. Immediatamente soccorso dai colleghi, Altana è stato subito trasportato al pronto soccorso della raffineria, dove il medico di guardia gli ha prestato le prime cure, quindi trasferito all'ospedale di Torrette. Le ustioni, di II e III grado, avevano inizialmente allarmato i medici, poi il quadro clinico è stato rivalutato. La raffineria, intanto, ha avviato un'inchiesta interna per chiarire la dinamica dell'incidente. L'ipotesi più accreditata è quella dell'errore umano. Non è escluso, comunque, che nel tubo incriminato si fosse formata una sacca di acqua bollente, rilasciata poi senza controllo. Sul caso interviene anche Alberto Palladino, presidente di Paresa Spa, che da 25 anni lavora con la raffineria. Palladino sottolinea che questo incidente viene ad interrompere un lungo periodo di tempo senza infortuni, 343 giorni. «Un risultato — scrive la Paresa — che testimonia la consapevolezza di tutti i nostri operatori e la continua pressione della raffineria al rispetto integrale delle procedure di sicurezza.

Non c'è stato nessuno sversamento

Non c'è stato nessuno sversamento di liquido in mare». E' questa la versione che la raffineria Api ha fornito ieri spiegando anche come sono state eseguite le operazioni di di intervento. «E' giusto sottolineare — rende noto l'Api in una nota — la rapidità con cui i tecnici sono intervenuti non appena hanno notato il semplice trasudamento di una manichetta. La stessa raffineria ha informato la Capitaneria e gli uffici competenti di Comune e Regione». L'azienda sottolinea poi come «appena avvertita l'anomalia i tecnici hanno immediatamente sospeso la discarica del liquido».

Truffa, «non ritirate quel plico»

FALCONARA — Attenti ad aprire quei plichi. Non contiene nulla di pericoloso, ma nasconde una truffa a danno di chi lo ritira. E' questo l'appello che ha raccolto il comitato cittadino 25 agosto a seguito di alcune segnalazioni pervenute dai cittadini falconaresi e che ha diffuso ieri a tutti gli organi di stampa. Si tratta di una busta apparentemente inviata da Incass.comunale dei contribuenti, via Piave 61, 00187 Roma. Molti potrebbero essere illusi dall'ipotesi di una riscussione di tributi o rimborso di somme erroneamente versate al fisco. Ma al contrario nella busta non è contenuto nulla solo che per ritirarla occorre corrispondere al postino 10,33 euro. L'appello raccolto dal Comitato viene dall'Agenzia delle entrate che sottolinea come all'interno della busta siano contenuti solo fogli privi di valore, rispetto ai quali il fisco è, naturalmente, totalmente estraneo. La avvertenza è dunque quella di non pagare e non ritirare quindi nessun plico perché non contiene nessun rimborso o riscossione di tributi. Nel caso in cui qualcuno sia già caduto nella trappola, l'Agenzia delle entrate invita a segnalare al più presto la truffa in procura o alla polizia postale.

 
CORRIERE ADRIATICO
Migliora l'ustionato dell'Api

Operaio ferito, i Verdi: "La raffineria è dannosa"

FALCONARA - Migliorano le condizioni di Ferdinando Altana, 47 anni, l'operaio rimasto ferito l'altro giorno nella raffineria Api. ne dà notizia la Paresa, l'azienda di Cesena del quale l'operaio è dipendente, in una nota nella quale si ringrazia l'azienda "per l'assistenza e la sollecitudine dimostrata nei confronti dell'operatore colpito". Paresa ricorda infine che l'incidente interrompe un "lungo periodo di giorni, 343, senza infortuni". L'Api interviene sugli episodi di mercoledì affermando "che non c'è stato alcuno sversamento di greggio". Invece i Verdi delle Marche, tramite il presidente Luciano Montesi, ritengono che l'incidente all'operaio e la macchia di greggio in mare siano "la dimostrazione che la raffineria è dannosa per l'ambiente". I Verdi chiedono perciò alla Provincia di "riflettere sulla efficacia del protocollo d'intesa che l'azienda sta per firmare con l'ente".

 
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