MESSAGGERO |
“Un festival inopportuno”.
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di LETIZIA LARICI
FALCONARA - “Un festival
inopportuno”. Così recitano i circa 40 manifesti che da
venerdì scorso tappezzano la città. Si tratta della risposta
della giunta ad Apincontra, l'iniziativa della raffineria
che sabato ha aperto le proprie porte al pubblico. Ma la
battaglia contro l'Api non si ferma qui. Sono infatti pronti
altri 250 manifesti che presto verranno affissi ad Ancona,
Chiaravalle, Montemarciano, Monte San Vito, Camerata Picena,
Agugliano e Polverigi. «Il Comune di Falconara si è dotato
di un piano regolatore - si legge - in cui la qualità
dell'ambiente urbano costituisce l'obiettivo primario e
strategico. E' quindi indiscutibile che la prospettiva
rimanga quella di una generale riconversione dell'area della
raffineria per attività di basso impatto ambientale,
compatibili con il nuovo assetto territoriale. Pertanto è
necessario che l'Api prenda atto dello scenario che si
configura nel lungo periodo e che per il medio periodo
l'azienda, nella sua produzione di energia necessaria a
sostenere lo sviluppo di una parte del territorio regionale,
accompagni un processo di riconversione produttiva che
preveda la progressiva dismissione delle attività di
raffinazione del petrolio». Muovendo da questa premessa il
Comune formula due interrogativi: «L'azienda conviene su
questo scenario di lungo termine? Condivide le scelte di
trasformazione contenute nel piano regolatore? Solo le
risposte a tali domande forniranno il vero significato
dell'operazione “Porte Aperte”. Immediata la replica
dell'Api: «Altro che festival inopportuno - afferma il
portavoce dell'azienda, Giancarlo Fré - piuttosto
opportunissimo. Considerati la grande affluenza di pubblico
e i consensi riscontrati siamo ampiamente soddisfatti
dell'operazione trasparenza. In questo senso teniamo a
ricordare i commenti del presidente della Provincia
Giancarli (“Siamo contrari a scelte aprioristiche”) e
dell'assessore regionale all'ambiente Marco Amagliani
(“Abbiamo rinnovato la concessione dopo un'istruttoria
rigorosa”)». Quanto al forfait del sindaco Carletti, l'Api
assicura di aver fatto recapitare a mano l'invito personale
del presidente Brachetti Peretti al primo cittadino, mentre
questi sostiene il contrario. In ogni caso Carletti fa
sapere di non aver presenziato ad Apincontra in quanto non
aveva nulla da spiegare, né da apprendere in merito.
I cittadini al Cam:
«Ridateci i soldi» Pronte 300 diffide
Contestazioni per l’Iva del
gas
di LETIZIA LARICI
FALCONARA - Si aggirano
intorno alle 300 le diffide inoltrate al Cam dai cittadini
che chiedono la riduzione dell’iva al 10% sull’erogazione
del gas metano durante i mesi estivi. Forti della sentenza
del giudice di pace di Ancona, che nell’accoglimento del
ricorso, proposto dal consigliere Maurizio Amagliani,
invitava il Cam all’adeguamento della propria fatturazione
all’effettivo uso del gas metano erogato, attraverso
l’applicazione dell’iva al 20% solo nel periodo invernale,
altri falconaresi ora minacciano di passare a vie legali,
qualora l’azienda non recepisca il contenuto della sentenza.
Insomma pare che la battaglia portata avanti da oltre un
anno da Rifondazione Comunista stia coinvolgendo ampi strati
della popolazione. « Questa sentenza - afferma il capogruppo
consiliare Massimo Marcelli Flori - costituisce un
importante precedente, tanto che molte associazioni di
consumatori ci stanno contattando per averne copia e molti
cittadini stanno rovistando nei cassetti alla ricerca delle
vecchie bollette. Abbiamo vinto, ma ci chiediamo se il
sindaco Carletti, che il 29 marzo 2002 aveva votato contro
la mozione presentata in consiglio per ottenere
l’adeguamento dei contratti da parte del Cam, non avesse
fatto meglio ad ascoltare le sacrosante rivendicazioni dei
cittadini. Ripresenteremo l’ordine del giorno, sperando che
il buon senso abbia il sopravvento». Intanto è fissata per
dopodomani alle 21 al Circolo Arci “Leopardi” l’assemblea
pubblica indetta da Rifondazione per fare il punto della
situazione e decidere la strategia da attuare. «La diffida
spedita al Cam – prosegue Marcelli Flori- è la diretta
conseguenza di una nostra operazione di sensibilizzazione.
Nei mesi scorsi abbiamo distribuito tra la cittadinanza il
fac-simile del modulo che i cittadini avrebbero potuto
inviare all’azienda per rivendicare i propri diritti. Pare
che ci abbiano ascoltato visto che il Cam è stato invaso da
vere diffide. Ora però occorre verificare quanti falconaresi
sarebbero effettivamente disposti ad intraprendere un’azione
legale. Noi in linea di massima siamo pronti a sostenere
tutti coloro che intendono proporre ricorso al giudice di
pace». Intanto la posizione della società resta ferma. «La
legge parla chiaro - aveva commentato il legale avvocato
Gianrico Principe in occasione della pubblicazione della
sentenza - In caso di erogazione promiscua,l’aliquota iva è
tassativamente fissata al 20%. Se modificassimo le aliquote
fiscali saremmo inevitabilmente passibili di sanzioni».
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RESTO DEL CARLINO |
Api: 'Non è stato un festival
inutile'
FALCONARA – La raffineria Api
risponde al manifesto fatto affiggere dal sindaco Giancarlo
Carletti a Falconara, Ancona, Montemarciano, Chiaravalle,
Monte San Vito, Camerata Picena, Agugliano e Polverigi. «In
più di 3mila – sottolinea l'azienda – hanno preso parte alla
nostra iniziativa e i commenti ci fanno credere che l'open
day di sabato non sia stato un “Festival inopportuno”», come
l'aveva definito Carletti nel suo messaggio alla
popolazione. I visitatori, fa sapere l'Api, sono stati in
minima parte dipendenti dell'impianto; tutti hanno mostrato
il massimo interesse per il funzionamento della raffineria,
manifestando il proprio apprezzamento per la tecnologia
impiegata nello stabilimento e le misure di sicurezza
adottate. «Questa occasione di incontro, che risponde al
bisogno di trasparenza dei cittadini, è stata la prima, ma
non sarà l'ultima», garantisce la società. «Persino
Provincia e Regione – sottolineano all'Api – hanno
riconosciuto il rapporto imprescindibile che lega la
raffineria allo sviluppo del territorio. Il sindaco Carletti
non dovrebbe rimanere arroccato nella sua torre».
Senso unico sulla Flaminia
aree verdi e look moderno
di Alessandra Pascucci
FALCONARA — Istituzione del
senso unico nel tratto di Flaminia che attraversa Villanova,
creazione di spazi pubblici, aree verdi e servizi al
cittadino, collegamento tra il rione e la città tramite il
potenziamento delle vie di comunicazione e la creazione di
nuovi percorsi pedonali e ciclabili. Questo ed altro ancora
nel contratto di quartiere per Villanova e Falconara Nord,
arrivato alla sua terza settimana di lavoro. Sono infatti
ripartiti lunedì i Tavoli tematici previsti dal processo di
partecipazione “dal basso” voluto dall'amministrazione per
il “Contratto di quartiere II”, programma di
riqualificazione urbana del Ministero delle infrastrutture e
dei trasporti. Dopo aver avanzato alcune proposte durante la
prima fase, gli abitanti, ora, sono chiamati a verificare in
che modo le aspettative siano state tradotte in planning.
Soddisfatti i partecipanti, ai quali è stato assicurato
l'impegno a dare risposte rapide alle problematiche più
sentite. Le ipotesi di intervento più interessanti mirano a
potenziare i collegamenti tra le due zone; per Villanova si
vuole inoltre recuperare il concetto di “quartiere”,
aumentando la dotazione di spazi e servizi rivolti al
cittadino. Tra le proposte, l'idea di istituire il senso
unico (in direzione nord) in via Flaminia è strettamente
correlato alla creazione di una nuova strada, che corra
parallela allo scalo merci. E' stato poi proposto il
recupero del fabbricato “Filipponi”: il piano terra
ospiterebbe locali ad uso pubblico, i livelli superiori
sarebbero destinati agli alloggi, mentre l'area antistante
verrebbe adibita a piazza. Prevista anche un'area verde
all'uscita del sottopasso. A Falconara Nord, gli interventi
più consistenti riguardano la riqualificazione di spazi
pubblici tra cui piazza Catalani, il recupero di alcuni
edifici a destinazione residenziale e servizi, oltre alla
creazione di parcheggi anche di tipo sotterraneo. Intanto,
la Regione ha indetto il bando. Le risorse stanziate per le
Marche ammontano a circa 23milioni di euro, ma l'ente locale
accorda poca rilevanza alla condivisione popolare del
progetto: su un massimo di 15 punti attribuibili, le Marche
non ne assegnano più di 3 all'indicatore che include le
forme di partecipazione. Un po' delusi, quindi, i
falconaresi, che sulla collaborazione tra Comune e residenti
avevano puntato molto. La consultazione per il recupero di
Villanova e Falconara Nord era infatti partita 5 mesi fa per
garantire la massima condivisione. Un'esperienza molto
apprezzata tanto dai tecnici comunali quanto dai cittadini.
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CORRIERE ADRIATICO |
Api-Carletti ai ferri corti
Botta e risposta sull'assenza
del sindaco all'operazione porte aperte
FALCONARA - Lascia strascichi
polemici il successo dell'iniziativa "Apiincontra" che si è
svolta sabato scorso. In particolare l'assenza del sindaco
Giancarlo Carletti ha fatto discutere. In merito,
l'amministrazione comunale ha diffuso una nota. "La scelta
del Sindaco di Falconara Marittima prof. Giancarlo Carletti
era, anche per una particolare riluttanza a presenziare
nelle kermesse pubblicitarie, di non partecipare in quanto
non aveva nulla da spiegare ne da apprendere (in queste
circostanze) poiché per entrambi i casi c'è abbondanza di
atti ufficiali sull'argomento. Stravagante è l'affermazione,
più volte confidenzialmente confessato alla stampa,
dell'invito personale fatto al prof. Carletti che sembra
essere solo un espediente retorico per ricavare chissà quali
spazi nei giudizi di chi ascolta e di chi legge. Comunque -
termina la nota dell'amministrazione comunale - se di "porte
aperte" si deve parlare queste attengono alla discussione su
progetti e su prospettive in un contesto di buon senso e di
credibilità. Che in fondo siamo sicuri che sia il desiderio
finale di entrambe le parti". Dal canto suo, l'azienda
ribadisce che la lettera con l'invito personale a Carletti è
stata recapitata alla sua segreteria e che sono stati fatti
numerosi tentativi per avere una conferma telefonica. Per
quanto attiene più direttamente la manifestazione, secondo
Api le 3 mila persone che hanno partecipato, di cui almeno
l'80 per cento di Falconara, confermano come l'operazione
trasparenza voluta dalla raffineria abbia colto nel segno
tanto che i cancelli sono dovuti restare aperti due ore più
del previsto. Infine, l'Api rileva che sia Giancarli sia
Amagliani hanno ribadito come la proposta di sviluppo
dell'impianto sia compatibile con il territorio. |
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