RASSEGNA STAMPA 14.10.2003

 

MESSAGGERO
Turbogas, decibel senza padrone

La rabbia dei tre comitati Fiumesino, Villanova e 25 agosto: ricorreremo contro la Procura

Non c’è certezza che i sibili notturni arrivino dalla Igcc, esposti archiviati

di GIAMPAOLO MILZI

FALCONARA Non c’è prova che provengano dalla Turbogas gli "ululati" notturni che da anni rovinano il sonno a molti falconaresi. E comunque, per il futuro, la centrale di cogenerazione che trasforma in preziosa energia elettrica gli scarti di produzione (tar) della raffineria Api non ”fischierà” più. Parola dell'azienda, che alla vigilia del fermo mensile di straordinaria manutenzione dell'impianto Igcc concertato col ministero per chiudere per sempre il suo "rodaggio infinito", incassa la decisione della procura di Repubblica di archiviare una buona sfilza (più della metà) degli esposti che i comitati dei residenti, a partire dalle prime prove di funzionamento della Turbogas, nel 1999, le avevano "sparato" contro. Un orientamento assolutorio della magistratura che non va giù alla gente dei quartieri di Villanova e Fiumesino. I comitati, appena si sono visti notificare la richiesta d'archiviazione, hanno subito preannunciato un mega-ricorso. «Le cartucce con le quali avevamo caricato i nostri esposti erano potenti e motivatissime» hanno commentato in sostanza, e a caldo, alcuni leader dei comitati, che in attesa di approfondire le motivazioni della procura puntano già il dito contro l'Arpam, i cui monitoraggi sono richiamati nell'atto giudiziario. Che citerebbe, in particolare, una relazione di un anno fa, in cui i tecnici dell'Arpam fanno presente come le fonti alla base del complessivo eccesso di decibel nell'area abitata ai confini col complesso della raffineria siano molteplici: certo, tra i sospetti c'è il rumore della Turbogas, ma anche il caotico traffico veicolare della Ss16, i fischi e lo sferragliare dei treni lungo i binari, i boati dei velivoli all'aeroporto; troppa confusione all'origine, insomma, e nessuna prova mirata contro la centrale elettrica, al quale non può essere imposto il ruolo di capro espiatorio. Ma almeno un passaggio della relazione sugli esiti dei controlli fonometrici sul campo, appare un po' sibillino. Là dove l'Arpam si dichiara impossibilitata a discernere le fonti d'inquinamento acustico in base alla strumentazione tecnica attualmente in suo possesso. Un "attualmente" che dovrebbe riferirsi a un paio d'anni fa, visto che l'archiviazione della procura riguarderebbe gli esposti (oltre una decina) presentati fino al giugno 2001 ed esaminati dai pm Mansi e Minunni. E che quindi lascerebbe una porta aperta al contropiede oppositivo dei comitati "Fiumesino", "Villanova" e "25 agosto". Convinti che all'origine di fischi e boati ci sia proprio la torcia a mare annessa alla centrale Igcc.

L’Api: «La gente ci vuol bene»

L’azienda “punge” Carletti assente: «Ha perso un’occasione»

di LETIZIA LARICI

FALCONARA Grande soddisfazione da parte dell’ Api per l’esito dell’iniziativa Apincontra. Oltre 3000 persone sabato scorso hanno accolto l’invito della raffineria, che per la prima volta ha aperto le proprie porte al pubblico. «Un’ affluenza – commentano dalla raffineria - che va oltre le più rosee previsioni, considerato soprattutto che su 3000 visitatori, a sorpresa, l’80% proveniva da Falconara. Un dato significativo che sta ad indicare l’interesse degli abitanti del territorio limitrofo, intenzionati a comprendere a pieno la realtà odierna senza pregiudizi. Così anche gli stessi falconaresi, attraverso la visita degli impianti, si sono potuti rendere conto della trasformazione subita dalla raffineria nel corso degli ultimi anni». E ”l’operazione trasparenza”, questa la definizione dell’iniziativa, che verrà sicuramente ripetuta, pare abbia fatto centro, tanto che la chiusura delle porte è stata posticipata dalle 17 alle 19. Tra i politici c’erano davvero tutti, dal presidente della Provincia Enzo Giancarli all’assessore regionale all’ambiente Marco Amagliani. Unico assente, il sindaco di Falconara Giancarlo Carletti, personalmente invitato a partecipare dal presidente dell’Api Aldo Brachetti Peretti. «Riteniamo – dicono dall’Api- che abbia perso una grande opportunità. Siamo rammaricati per la sua defezione. Avrebbe potuto spiegare pubblicamente le proprie ragioni e soprattutto ascoltare i commenti positivi dei propri concittadini».

IL SUPERESPERTO Biancani: centrale che non inquina

FALCONARA «La tecnologia dell'impianto Igcc si conferma particolarmente pulita», le sue «prestazioni ottime», «migliorabile l'affabilità». Firmato Nedo Biancani, coordinatore della commissione "super partes" che su sollecitazione e non su decreto del ministero dell'Ambiente (interessato a valutare la correttezza e validità di alcuni esposti cittadini) nel primo semestre 2002 ha verificato, appunto, l'affidabilità dell'impianto di cogenerazione elettrica Turbogas in tutte le sue componenti. Come risultato di molteplici sopralluoghi effettuati sul sito e di attenti esami di tutte le documentazioni necessarie, con la piena collaborazione dell'Api - precisa e chiarisce Biancani - la commissione ha prodotto nel giugno 2002 un rapporto preliminare che nelle sue "Osservazioni conclusive" promuove la centrale Igcc, suggerendo continue analisi, controlli e "migliorie". Gli interventi effettuati dall'azienda «hanno già significativamente migliorato la regolarità di esercizio dell'impianto e, segnatamente, l'impatto sull'ambiente interno ed esterno in termini di disturbi arrecati e rumore (...) con emissioni specifiche ben al di sotto dei limiti autorizzativi», si legge nelle osservazioni. «Migliorie per eliminare alcune problematiche secondarie erano già state individuate dalla società, che ne aveva affidato progettazione e realizzazione, e la commissione ne ha verificato l'efficacia - ha aggiunto Biancani - dando altresì suggerimenti per migliorare ulteriormente l'affidabilità dell'impianto». In tal senso, nel 2003, «la commissione ha preso atto della piena disponibilità dell'azienda» e, per quanto riguarda gli «interventi già studiati e da realizzare nel corso della fermata programmata per ottobre 2003 (...), a valle del riavviamento dell'impianto verificherà e validerà gli obiettivi raggiunti che saranno evidenziati in un rapporto finale». G.M.

 

 
RESTO DEL CARLINO
 
 
CORRIERE ADRIATICO
 
 
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