RASSEGNA STAMPA 13.10.2003

 

MESSAGGERO
I Comitati “offesi”: «Dal sindaco ingiuste illazioni»

Una lettera aperta a Carletti

FALCONARA - Non ci stanno quelli dei comitati a farsi etichettare dal sindaco Carletti come portatori di “argomentazioni infantili, senza fondamento né alcuna traccia di capacità politica e strategica”. E replicano on una lunga lettera aperta che proviamo a sintetizzare. «Lei sa bene signor sindaco - avvertono i comitati - che il nostro agire non è dettato da alcuna politica di partito: noi difendiamo la nostra salute, la qualità della nostra vita, la tranquillità delle nostre notti, il valore delle nostre abitazioni nonché una vera “riqualificazione” del nostro quartiere, perché in questo quartiere siamo noi ad abitarci e non lei». Espressa forte delusione sul progetto Fiumesino 2000 e relative promesse non ancora mantenute: «Abbiamo visto disegni per la realizzazione di barriere tra noi e l'Api, abbiamo sentito progettare palestre, piazze, spiazzi verdi in riva al fiume. Ma in circa sette anni come ci troviamo? Sempre accerchiati e tormentati da decine e decine di autocisterne con la presenza, nella zona Nord di ruderi, di aree abbandonate, incolte e piene di materiale di scarto; ormai assediati dall'Api fino al 2020 (salvo esito ricorso amministrativo), dall'aeroporto e dal depuratore; ed ora minacciati dal completamento dell’assedio con la realizzazione di un by pass fs che ci schiaccerà definitivamente». Altro argomento di critica la difficoltà ad avere contatti: I comitati sostengono che il confronto è ormai affidato solo ai giornali. Una “distanza” che i comitati non comprendono perché ogni volta che c’è stato da manifestare entusiasmo per un intervento del Comune, questo è accaduto. Invece, come è successo in occasione del cosiddetto Contratto di Quartiere il sindaco - sottolineano i comitati - non li ha interpellati ufficialmente così come previsto da una specifica normativa. Alla giunta è riconosciuto l’impegno sul programma di recupero delle aree urbanistiche degradate ma i comitati manifestano anche la paura che «dal degrado urbanistico si passi al degrado sociale considerata l'espressa volontà esclusivamente dell'Amministrazione di realizzare solo alloggi di edilizia popolare con il rischio di creare più un ghetto che un quartiere dove ritrovare un'identità sociale perduta, così come dètta chiaramente la normativa dei Contratti di Quartiere». Possibile rischio del ghetto sarebbe accentuato - incalzano i comitati - sia dall’ipotesi di una sorta di campo profughi presso l'ex aeroporto militare, sia dal probabile prolungamento della presenza della raffineria, sia dall'isolamento territoriale a cui sarà costretto il quartiere con la progettata realizzazione del by-pass fs. I Comitati si dicono offesi da quelle che definiscono insinuazioni e illazioni di Carletti: «Noi non ci siamo mai “incoronati” - concludono - ma se le cose non cambieranno drasticamente la corona ce la darà lei signor sindaco, ma di spine!».

 
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