I Comitati “offesi”: «Dal
sindaco ingiuste illazioni»
Una lettera aperta a Carletti
FALCONARA - Non ci stanno
quelli dei comitati a farsi etichettare dal sindaco Carletti
come portatori di “argomentazioni infantili, senza
fondamento né alcuna traccia di capacità politica e
strategica”. E replicano on una lunga lettera aperta che
proviamo a sintetizzare. «Lei sa bene signor sindaco -
avvertono i comitati - che il nostro agire non è dettato da
alcuna politica di partito: noi difendiamo la nostra salute,
la qualità della nostra vita, la tranquillità delle nostre
notti, il valore delle nostre abitazioni nonché una vera
“riqualificazione” del nostro quartiere, perché in questo
quartiere siamo noi ad abitarci e non lei». Espressa forte
delusione sul progetto Fiumesino 2000 e relative promesse
non ancora mantenute: «Abbiamo visto disegni per la
realizzazione di barriere tra noi e l'Api, abbiamo sentito
progettare palestre, piazze, spiazzi verdi in riva al fiume.
Ma in circa sette anni come ci troviamo? Sempre accerchiati
e tormentati da decine e decine di autocisterne con la
presenza, nella zona Nord di ruderi, di aree abbandonate,
incolte e piene di materiale di scarto; ormai assediati
dall'Api fino al 2020 (salvo esito ricorso amministrativo),
dall'aeroporto e dal depuratore; ed ora minacciati dal
completamento dell’assedio con la realizzazione di un by
pass fs che ci schiaccerà definitivamente». Altro argomento
di critica la difficoltà ad avere contatti: I comitati
sostengono che il confronto è ormai affidato solo ai
giornali. Una “distanza” che i comitati non comprendono
perché ogni volta che c’è stato da manifestare entusiasmo
per un intervento del Comune, questo è accaduto. Invece,
come è successo in occasione del cosiddetto Contratto di
Quartiere il sindaco - sottolineano i comitati - non li ha
interpellati ufficialmente così come previsto da una
specifica normativa. Alla giunta è riconosciuto l’impegno
sul programma di recupero delle aree urbanistiche degradate
ma i comitati manifestano anche la paura che «dal degrado
urbanistico si passi al degrado sociale considerata
l'espressa volontà esclusivamente dell'Amministrazione di
realizzare solo alloggi di edilizia popolare con il rischio
di creare più un ghetto che un quartiere dove ritrovare
un'identità sociale perduta, così come dètta chiaramente la
normativa dei Contratti di Quartiere». Possibile rischio del
ghetto sarebbe accentuato - incalzano i comitati - sia
dall’ipotesi di una sorta di campo profughi presso l'ex
aeroporto militare, sia dal probabile prolungamento della
presenza della raffineria, sia dall'isolamento territoriale
a cui sarà costretto il quartiere con la progettata
realizzazione del by-pass fs. I Comitati si dicono offesi da
quelle che definiscono insinuazioni e illazioni di Carletti:
«Noi non ci siamo mai “incoronati” - concludono - ma se le
cose non cambieranno drasticamente la corona ce la darà lei
signor sindaco, ma di spine!». |