Montemarciano avverte
Senigallia «Erosione, oggi a me domani a te»
di GIULIA MANCINELLI
MONTEMARCIANO - E' saltato il
vertice previsto per ieri tra i comuni di Senigallia,
Montemarciano e Falconara, interessati dal fenomeno erosivo.
Un “intoppo” non dipeso dalla volontà dei tre enti, quanto
piuttosto da impegni dei rappresentati della Regione Marche
che avrebbero dovuto essere presenti e che invece sono stati
trattenuti nel capoluogo dorico. L'appuntamento slitterà a
domani, alle 12,30, quando i tre primi cittadini si
siederanno attorno ad un tavolo nell'intento di trovare
osservazioni congiunte da avanzare al Piano Regionale di
tutela della fascia costiera. Divergenti le posizioni fra
Senigallia e Montemariano perché diversi sono gli impatti
del fenomeno erosivo sulle spiagge dei due Comuni. Ma il
sindaco Gerardo Cingolani invita a “guardare lontano” e a
riflettere in un'ottica di lungo periodo. «Il problema
dell'erosione adesso riguarda soprattutto Marina di
Montemarciano ma quando la nostra spiaggia sarà
completamente erosa, allora anche Marzocca inizierà a
guardare al fenomeno erosivo con più preoccupazione -
avverte Cingolani - l'assessore Mangialardi ha parlato di
inghiaiamento ma bisogna pensare che a Marzocca qualche
tempo fa c'era la sabbia per cui il fenomeno è assolutamente
in movimento verso nord e a breve arriverà anche al Ciarnin
di Senigallia. Non voglio alimentare alcun tipo di polemica
ma caldeggio fortemente un accordo con Senigallia altrimenti
Montemarciano farà comunque le sue osservazioni alla
Regione». Il primo cittadino tira in ballo anche gli
abitanti e gli operatori del lungomare, toccati direttamente
dall'erosione. «Nel caso in cui non si incontri un certo
spirito di solidarietà, allora non so quale potrà essere la
reazione degli abitanti di Marina, le cui case sono
praticamente a un passo dalla spiaggia, e degli operatori
del lungomare» avverte. «Bisogna sì tenere conto delle
caratteristiche delle nostre spiaggia ma pensare anche al
futuro». Come dire salvare la spiaggia di Marina per
tutelare quella di Senigallia mentre Falconara attualmente
ha poco di cui preoccuparsi dal momento che il suo tratto di
costa è interamente protetto dall'erosione. Le osservazioni
che Montemarciano intende avanzare al P.A.I. regionale si
basano su un progetto ben specifico. «Sono d'accordo nel
salvaguardare il patrimonio paesaggistico e naturale ma
lungo tutta la costa marchigiana, ad eccezione dei tratti di
Marina e Pedaso, ci sono le scogliere - osserva il primo
cittadino - allora sarebbe meglio ragionare in termini di
minor impatto ambientale. La nostra proposta è quella di
intervenire con pennelli lunghi, all'insenatura dalla nostra
costa, che arrivino fino a Marzocca e al Ciarnin in modo da
creare un grande golfo che proteggerebbe la spiaggia di
Senigallia. Non si tratterebbe di scogliere ma di un molo
che metterebbe al riparo la spiaggia di Senigallia dall'inghiaiamento
riuscendo a riparare anche dai venti». |
Ennio Mencarelli (An):
«l'accordo di programma va rivisto»
di Fabrizio Ilacqua
CHIARAVALLE — « L'accordo di
programma sottoscritto fra la nostra amministrazione e
quella di Falconara e che vede il coinvolgimento di Monte
San Vito, Montemarciano e Camerata Picena va assolutamente
rinegoziato, ed è quello che chiederemo al sindaco Montali
con una mozione del gruppo Cdl, che presenteremo al prossimo
consiglio». Così Ennio Mencarelli interviene sulle questioni
inerenti le scelte di coopianificazione e di gestione del
territorio. «Siamo un vaso di coccio in mezzo a vasi di
ferro. L'accordo di programma doveva portare alla
coopianificazione territoriale, ma per il nostro comune si è
trasformato in un cappio al collo. Essendo infatti, il
comune capofila Falconara, il sindaco Carletti deve essersi
sentito investito da una sorta di mandato irrevocabile a
trattare nell'interesse di tutti. Così –continua Mencarelli-
dalla questione Api a quella della viabilità per arrivare
fino al problma ferroviario ed alla tutela e sicurezza
ambientale, l'Amministrazione falconarese ha agito come se
gli altri comuni non esistessero. Basti pensare che
Chiaravalle corre il rischio reale di vedere portato sul
proprio territorio con il by pass ferroviario anche lo snodo
ferroviario oggi presente a Falconara, mentre, nel
frattempo, i cittadini chiaravallesi hanno già potuto
accorgersi dell'aumentato tasso d'inquinamento acustico
dovuto alla mutata direzione di decollo ed atterraggio degli
aerei dal vicino aeroporto. Ciò significa –conclude
Mencarelli- che mentre Falconara sta risolvendo, anche
grazie all'intervento finanziario di Provincia, Regione e
Governo centrale, i suoi problemi, Chiaravalle e gli altri
comuni ruschiano di vedersi aggravare i propri. Con la
mozione del nostro gruppo Casa delle libertà- Manzoni
Sindaco, vogliamo impegnare il sindaco a rinegoziare
l'accordo». |
Falconara, il mare non è in
gran forma
I dati di Falco Azzurro.
"Servono le fogne"
di MARINA MINELLI
FALCONARA - Come sta il mare
di Falconara? Non in splendida forma, almeno secondoi gli
ultimi dati diffusi da "Il Falco Azzurro" con i risultati
delle analisi effettuate da un laboratorio specializzato e
certificato su commissione e a spese della stessa
associazione. Gli esami sull'acqua marina segnalano la
presenza di olii minerali in una percentuale superiore del
120 % rispetto a quanto consentito dalla legge e
streptococchi fecali in una concentrazione il cui valore
tecnico è 140, con 100 come limite per legge. "I
campionamenti - spiega il presidente di Falco Azzurro
Massimo Fanelli - sono del 7 luglio per gli olii e del primo
settembre per gli streptococchi. Dagli esami emerge che i
batteri sono in quantità superiori del 40% a quello ammesso
dal decreto legislativo. E va ricordato che il prelievo è
stato effettuato alle 14 e 30, poco prima del un violento
temporale causò lo straripamento delle fogne oggetto di
controllo. Mi chiedo cosa sarebbe emerso se avessimo
effettuato le analisi il giorno dopo". "E' una iniziativa di
privati - commenta il dirigente dell'ufficio ambiente del
comune, Paolo Angeloni - noi ci dobbiamo attenere alle
notizie che ci pervengono dal nostro organismo di controllo
e di verifica che è l'Arpam i cui tecnici effettuano
campionamenti ogni 15 giorni e a seguito di queste indagini
ci comunicano qual è la situazione della balneabilità".
Nessun commento, da parte di Angeloni, per quanto concerne i
dati diffusi dal "Falco Azzurro". "Il nostro obiettivo
primario - ribadisce Fanelli - è quello di avere finalmente
un sistema fognario a norma di legge. Per fortuna molti
privati, insieme ad altre associazioni e a diverse attività
commerciali, si sono auto tassati per consentirci di avviare
questo progetto di analisi di analisi continue e programmate
che speriamo possa diventare ancora più intenso per l'inizio
della stagione balneare 2004". Fanelli però si dice
particolarmente preoccupato dalla constatazione che,
"nonostante la petizione, la denuncia a Strasburgo ed alle
forze di Polizia, le due trasmissioni Radiofoniche da
Oliviero Beha su 'Radio a colori' di Rai 1, le proposte di
soluzione al sistema fognario, le interrogazioni alla giunta
comunale promosse dai Verdi, non vi sia stato alcun progetto
concreto, ma soltanto delle dichiarazioni di intenti".
Quanto alle chiazze di idrocarburi l'ultimo avvistamento è
del 18 agosto scorso con tanto di verbale della Capitaneria
di Porto che ha effettuato delle verifiche al largo della
costa di Falconara dove era stato avvistato un largo "velo
iridescente" di cui però non è stato possibile capire
l'origine.
Sottopasso di Villanova
"Terra sul marciapiede"
Il capogruppo dello Sdi:
"Cespugli da sistemare"
FALCONARA - Sulla situazione
del sottopasso di Villanova e la sistemazione dell'arredo
urbano lungo via Flaminia è intervenuto in questi giorni il
capo gruppo dello Sdi in consiglio comunale, Romeo Maiolini.
"La piantumazione dei cespugli di lavanda lungo le aiuole a
Villanova - scrive Maiolini a Comune e Cam - necessita di un
intervento di sistemazione della terra per evitare che essa
vada ad imbrattare il marciapiede. Il suggerimento è quello
di togliere la terra in eccesso lungo il margine lato
marciapiede, lasciando che il cordolo sporga di 8-10 cm dal
terreno su ogni lato. A questo punto il terreno attorno alle
giovani piantine può essere ricoperto da un telo detto
'antialga' ancorato a terra con todini di ferro ripiegati.
Il telo consente il contenimento del terreno, una minore
manutenzione evitando la continua crescita di erbacce ed una
minore necessità di acqua". Quanto al sottopasso, per il
quale Maiolini, in una interrogazione presentata il 28
gennaio scorso, aveva evidenziato problemi legati alle
infiltrazioni di acqua, alla carenza dell'illuminazione ed
all'avvallamento che provoca un notevole ristagno di acque
piovane, l'amministrazione comunale di recente ha risposto
che sono in corso una serie di interventi. In particolare
sono state sostituite le lampade non funzionanti ed è stata
predisposta una verifica per il potenziamento dei punti
luce, mentre per le infiltrazioni è in corso la programma
l'esecuzione di lavori che dovrebbero eliminare del tutto
l'inconveniente evidenziato dal rappresentante dello Sdi.
"Chiaravalle alzi la voce"
Ipotesi di variante alla
Statale, Favilla di Rc chiede chiarimenti
di G. F.
CHIARAVALLE - E' da tempo in
discussione un'ipotesi di variante alla strada statale 16
"Adriatica" che da Marina di Montemarciano dovrebbe
congiungersi alla zona di Ancona Sud, tagliando fuori il
centro urbano di Falconara. C'è anche una proposta ulteriore
dell'Anas e sembra che l'amministrazione comunale di
Falconara abbia ipotizzato un altro tracciato che, se
approvato, interesserebbe gran parte del territorio di
Chiaravalle. In Regione, Falconara ha sostenuto il proprio
progetto, affermando che sarebbe condiviso dai Comuni
interessati ed in particolare dal Comune di Chiaravalle.
Nella recente seduta del consiglio comunale, il capogruppo
di Rc, Franco Favilla, ha inoltrato un'interrogazione al
sindaco di Chiaravalle per chiedere chiarimenti in merito.
"C'è il rischio - ha detto Favilla - che Chiaravalle subisca
un'altra infrastruttura di forte impatto ambientale in una
zona già pesantemente interessata, quindi è necessario che
l'amministrazione comunale vigili e sia inflessibile. Il
sindaco Montali mi ha detto che non concorda con il sindaco
falconarese Carletti ma ciò non basta perché un argomento
così importante intanto dovrebbe essere dibattuto in
consiglio comunale e con i cittadini ed inoltre il Comune di
Chiaravalle dovrebbe far sentire le proprie ragioni in
Regione, ai tavoli tecnici da cui spesso è assente". |