RASSEGNA STAMPA 17.09.2003

 

MESSAGGERO
Montemarciano avverte Senigallia «Erosione, oggi a me domani a te»

di GIULIA MANCINELLI

MONTEMARCIANO - E' saltato il vertice previsto per ieri tra i comuni di Senigallia, Montemarciano e Falconara, interessati dal fenomeno erosivo. Un “intoppo” non dipeso dalla volontà dei tre enti, quanto piuttosto da impegni dei rappresentati della Regione Marche che avrebbero dovuto essere presenti e che invece sono stati trattenuti nel capoluogo dorico. L'appuntamento slitterà a domani, alle 12,30, quando i tre primi cittadini si siederanno attorno ad un tavolo nell'intento di trovare osservazioni congiunte da avanzare al Piano Regionale di tutela della fascia costiera. Divergenti le posizioni fra Senigallia e Montemariano perché diversi sono gli impatti del fenomeno erosivo sulle spiagge dei due Comuni. Ma il sindaco Gerardo Cingolani invita a “guardare lontano” e a riflettere in un'ottica di lungo periodo. «Il problema dell'erosione adesso riguarda soprattutto Marina di Montemarciano ma quando la nostra spiaggia sarà completamente erosa, allora anche Marzocca inizierà a guardare al fenomeno erosivo con più preoccupazione - avverte Cingolani - l'assessore Mangialardi ha parlato di inghiaiamento ma bisogna pensare che a Marzocca qualche tempo fa c'era la sabbia per cui il fenomeno è assolutamente in movimento verso nord e a breve arriverà anche al Ciarnin di Senigallia. Non voglio alimentare alcun tipo di polemica ma caldeggio fortemente un accordo con Senigallia altrimenti Montemarciano farà comunque le sue osservazioni alla Regione». Il primo cittadino tira in ballo anche gli abitanti e gli operatori del lungomare, toccati direttamente dall'erosione. «Nel caso in cui non si incontri un certo spirito di solidarietà, allora non so quale potrà essere la reazione degli abitanti di Marina, le cui case sono praticamente a un passo dalla spiaggia, e degli operatori del lungomare» avverte. «Bisogna sì tenere conto delle caratteristiche delle nostre spiaggia ma pensare anche al futuro». Come dire salvare la spiaggia di Marina per tutelare quella di Senigallia mentre Falconara attualmente ha poco di cui preoccuparsi dal momento che il suo tratto di costa è interamente protetto dall'erosione. Le osservazioni che Montemarciano intende avanzare al P.A.I. regionale si basano su un progetto ben specifico. «Sono d'accordo nel salvaguardare il patrimonio paesaggistico e naturale ma lungo tutta la costa marchigiana, ad eccezione dei tratti di Marina e Pedaso, ci sono le scogliere - osserva il primo cittadino - allora sarebbe meglio ragionare in termini di minor impatto ambientale. La nostra proposta è quella di intervenire con pennelli lunghi, all'insenatura dalla nostra costa, che arrivino fino a Marzocca e al Ciarnin in modo da creare un grande golfo che proteggerebbe la spiaggia di Senigallia. Non si tratterebbe di scogliere ma di un molo che metterebbe al riparo la spiaggia di Senigallia dall'inghiaiamento riuscendo a riparare anche dai venti».

 
RESTO DEL CARLINO
Ennio Mencarelli (An): «l'accordo di programma va rivisto»

di Fabrizio Ilacqua

CHIARAVALLE — « L'accordo di programma sottoscritto fra la nostra amministrazione e quella di Falconara e che vede il coinvolgimento di Monte San Vito, Montemarciano e Camerata Picena va assolutamente rinegoziato, ed è quello che chiederemo al sindaco Montali con una mozione del gruppo Cdl, che presenteremo al prossimo consiglio». Così Ennio Mencarelli interviene sulle questioni inerenti le scelte di coopianificazione e di gestione del territorio. «Siamo un vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro. L'accordo di programma doveva portare alla coopianificazione territoriale, ma per il nostro comune si è trasformato in un cappio al collo. Essendo infatti, il comune capofila Falconara, il sindaco Carletti deve essersi sentito investito da una sorta di mandato irrevocabile a trattare nell'interesse di tutti. Così –continua Mencarelli- dalla questione Api a quella della viabilità per arrivare fino al problma ferroviario ed alla tutela e sicurezza ambientale, l'Amministrazione falconarese ha agito come se gli altri comuni non esistessero. Basti pensare che Chiaravalle corre il rischio reale di vedere portato sul proprio territorio con il by pass ferroviario anche lo snodo ferroviario oggi presente a Falconara, mentre, nel frattempo, i cittadini chiaravallesi hanno già potuto accorgersi dell'aumentato tasso d'inquinamento acustico dovuto alla mutata direzione di decollo ed atterraggio degli aerei dal vicino aeroporto. Ciò significa –conclude Mencarelli- che mentre Falconara sta risolvendo, anche grazie all'intervento finanziario di Provincia, Regione e Governo centrale, i suoi problemi, Chiaravalle e gli altri comuni ruschiano di vedersi aggravare i propri. Con la mozione del nostro gruppo Casa delle libertà- Manzoni Sindaco, vogliamo impegnare il sindaco a rinegoziare l'accordo».

 
CORRIERE ADRIATICO
Falconara, il mare non è in gran forma

I dati di Falco Azzurro. "Servono le fogne"

di MARINA MINELLI

FALCONARA - Come sta il mare di Falconara? Non in splendida forma, almeno secondoi gli ultimi dati diffusi da "Il Falco Azzurro" con i risultati delle analisi effettuate da un laboratorio specializzato e certificato su commissione e a spese della stessa associazione. Gli esami sull'acqua marina segnalano la presenza di olii minerali in una percentuale superiore del 120 % rispetto a quanto consentito dalla legge e streptococchi fecali in una concentrazione il cui valore tecnico è 140, con 100 come limite per legge. "I campionamenti - spiega il presidente di Falco Azzurro Massimo Fanelli - sono del 7 luglio per gli olii e del primo settembre per gli streptococchi. Dagli esami emerge che i batteri sono in quantità superiori del 40% a quello ammesso dal decreto legislativo. E va ricordato che il prelievo è stato effettuato alle 14 e 30, poco prima del un violento temporale causò lo straripamento delle fogne oggetto di controllo. Mi chiedo cosa sarebbe emerso se avessimo effettuato le analisi il giorno dopo". "E' una iniziativa di privati - commenta il dirigente dell'ufficio ambiente del comune, Paolo Angeloni - noi ci dobbiamo attenere alle notizie che ci pervengono dal nostro organismo di controllo e di verifica che è l'Arpam i cui tecnici effettuano campionamenti ogni 15 giorni e a seguito di queste indagini ci comunicano qual è la situazione della balneabilità". Nessun commento, da parte di Angeloni, per quanto concerne i dati diffusi dal "Falco Azzurro". "Il nostro obiettivo primario - ribadisce Fanelli - è quello di avere finalmente un sistema fognario a norma di legge. Per fortuna molti privati, insieme ad altre associazioni e a diverse attività commerciali, si sono auto tassati per consentirci di avviare questo progetto di analisi di analisi continue e programmate che speriamo possa diventare ancora più intenso per l'inizio della stagione balneare 2004". Fanelli però si dice particolarmente preoccupato dalla constatazione che, "nonostante la petizione, la denuncia a Strasburgo ed alle forze di Polizia, le due trasmissioni Radiofoniche da Oliviero Beha su 'Radio a colori' di Rai 1, le proposte di soluzione al sistema fognario, le interrogazioni alla giunta comunale promosse dai Verdi, non vi sia stato alcun progetto concreto, ma soltanto delle dichiarazioni di intenti". Quanto alle chiazze di idrocarburi l'ultimo avvistamento è del 18 agosto scorso con tanto di verbale della Capitaneria di Porto che ha effettuato delle verifiche al largo della costa di Falconara dove era stato avvistato un largo "velo iridescente" di cui però non è stato possibile capire l'origine.

Sottopasso di Villanova "Terra sul marciapiede"

Il capogruppo dello Sdi: "Cespugli da sistemare"

FALCONARA - Sulla situazione del sottopasso di Villanova e la sistemazione dell'arredo urbano lungo via Flaminia è intervenuto in questi giorni il capo gruppo dello Sdi in consiglio comunale, Romeo Maiolini. "La piantumazione dei cespugli di lavanda lungo le aiuole a Villanova - scrive Maiolini a Comune e Cam - necessita di un intervento di sistemazione della terra per evitare che essa vada ad imbrattare il marciapiede. Il suggerimento è quello di togliere la terra in eccesso lungo il margine lato marciapiede, lasciando che il cordolo sporga di 8-10 cm dal terreno su ogni lato. A questo punto il terreno attorno alle giovani piantine può essere ricoperto da un telo detto 'antialga' ancorato a terra con todini di ferro ripiegati. Il telo consente il contenimento del terreno, una minore manutenzione evitando la continua crescita di erbacce ed una minore necessità di acqua". Quanto al sottopasso, per il quale Maiolini, in una interrogazione presentata il 28 gennaio scorso, aveva evidenziato problemi legati alle infiltrazioni di acqua, alla carenza dell'illuminazione ed all'avvallamento che provoca un notevole ristagno di acque piovane, l'amministrazione comunale di recente ha risposto che sono in corso una serie di interventi. In particolare sono state sostituite le lampade non funzionanti ed è stata predisposta una verifica per il potenziamento dei punti luce, mentre per le infiltrazioni è in corso la programma l'esecuzione di lavori che dovrebbero eliminare del tutto l'inconveniente evidenziato dal rappresentante dello Sdi.

"Chiaravalle alzi la voce"

Ipotesi di variante alla Statale, Favilla di Rc chiede chiarimenti

di G. F.

CHIARAVALLE - E' da tempo in discussione un'ipotesi di variante alla strada statale 16 "Adriatica" che da Marina di Montemarciano dovrebbe congiungersi alla zona di Ancona Sud, tagliando fuori il centro urbano di Falconara. C'è anche una proposta ulteriore dell'Anas e sembra che l'amministrazione comunale di Falconara abbia ipotizzato un altro tracciato che, se approvato, interesserebbe gran parte del territorio di Chiaravalle. In Regione, Falconara ha sostenuto il proprio progetto, affermando che sarebbe condiviso dai Comuni interessati ed in particolare dal Comune di Chiaravalle. Nella recente seduta del consiglio comunale, il capogruppo di Rc, Franco Favilla, ha inoltrato un'interrogazione al sindaco di Chiaravalle per chiedere chiarimenti in merito. "C'è il rischio - ha detto Favilla - che Chiaravalle subisca un'altra infrastruttura di forte impatto ambientale in una zona già pesantemente interessata, quindi è necessario che l'amministrazione comunale vigili e sia inflessibile. Il sindaco Montali mi ha detto che non concorda con il sindaco falconarese Carletti ma ciò non basta perché un argomento così importante intanto dovrebbe essere dibattuto in consiglio comunale e con i cittadini ed inoltre il Comune di Chiaravalle dovrebbe far sentire le proprie ragioni in Regione, ai tavoli tecnici da cui spesso è assente".

 
inizio pagina   rassegna stampa