MESSAGGERO |
Termosifoni spenti, ma l’iva
è bollente
Aliquota del 20% in estate. I
cittadini chiedono il rimborso al Cam
di LETIZIA LARICI
FALCONARA - La battaglia tra
il Comitato cittadino di Villanova e il Cam sembra non
volgere al termine. E’ di giugno la sentenza del Giudice di
Pace di Ancona che accogliendo il ricorso di un utente,
Maurizio Amagliani, ha condannato lo stesso Cam al
risarcimento dei danni, 100 euro, oltre al rimborso delle
spese processuali. Oggetto del giudizio l’applicazione
dell’aliquota iva del 20% sull’erogazione di gas metano,
contestata dal comitato cittadino in base ad un orientamento
giurisprudenziale che impone alle società di erogazione dei
servizi l’applicazione di una aliquota meno gravosa, nel
periodo estivo. Lo scorso anno il Comitato di Villanova
aveva più volte sollecitato il Cam ad adeguare le tariffe.
Richieste cadute nel vuoto a quanto pare sino all’azione
giudiziaria intrapresa da Amagliani, sostenuto da
Rifondazione Comunista. La sentenza non comporta alcun
obbligo a carico della società, a parte la modesta condanna
pecuniaria, ma forse crea un precedente favorevole alla
cittadinanza di Falconara. Tra le motivazioni si legge
infatti che la società «dovrebbe adeguare la propria
fatturazione all’effettivo uso del gas metano erogato,
attraverso l’applicazione dell’iva al 20% solo nel periodo
invernale (da maggio ad aprile). Da maggio ad ottobre invece
l’aliquota dovrebbe scendere al 10%». Così 103 utenti del
quartiere hanno immediatamente inviato al Cam una lettera
per ottenere la riduzione delle bollette. Ma la società fa
sapere tramite il proprio legale, l’avvocato Gianrico
Prencipe, di non poter esaudire la richiesta. «La legge è
chiara – commenta l’avvocato Prencipe - In caso di
erogazione promiscua l’aliquota iva è del 20%. Se
modificassimo le aliquote fiscali saremmo inevitabilmente
passibili di sanzioni».
Dall’autolavaggio
all’Esino, in 4 a giudizio
Acque reflue nel fiume e
smaltimento irregolare di fanghiglia. Fra gli imputati i
legali di Cam e Gorgovivo
di GIAMPAOLO MILZI
FALCONARA - Ancora uno sbocco
in tribunale per uno dei tanti “rivoli” inquinanti scaturiti
dall'area Api. Ma stavolta l'azienda petrolifera non
c'entra. C'entra invece, come epicentro della
contaminazione, l'autolavaggio localizzato accanto al parco
sosta dei camion e vicino alla pompa di benzina della
raffineria. E c'entra, come spesso è accaduto, il povero
Esino, dove per un pezzo è finita l'acqua utilizzata per
pulire le automobili, mentre ondate di fanghiglia sarebbero
state trattate con un ciclo di smaltimento irregolare che
faceva capo al Cam di Falconara e al depuratore Vallechiara
dell'acquedotto Gorgovivo. Il 20 ottobre saranno processati
per vari reati ambientali quattro imputati: Silvano Manuali,
titolare della ditta Mac che gestisce l'impresa meccanizzata
di pulizie; Luciano Poggi, responsabile della Carima, la
società di Ravenna che ha installato l'autolavaggio (in
concessione al Manuali) dopo aver affittato la piattaforma
dall'Api; Patrizio Ciotti e Gianni Marescia, rispettivamente
legali rappresentanti dell'acquedotto Gorgovivo e del
consorzio Cam di Falconara. Un caso d'inquinamento scoperto
dai carabinieri. Le analisi su campioni del fiume avevano
evidenziato contaminanti legati al ciclo di produzione della
raffineria, ma anche sostanze tossiche originate
dall'attività di pulizia di Manuali. Da qui l'impulso
all'inchiesta, chiusa nel settembre 2002 dal pm Mansi e poi
suggellata da un decreto di citazione a giudizio del pm
Lionello. Due i fronti di inquinamento oggetto del processo:
quello delle acque reflue di tipo industriale, che dopo il
lavaggio dei veicoli finivano nei tombini delle fogne e
quindi direttamente nel fiume Esino (scarico non autorizzato
in violazione dell'art.59 del Dl 152/99); e quello dei
fanghi, anch'essi di risulta dall'autolavaggio, che secondo
l'accusa venivano prelevati dai camion del Cam e veicolati
nel depuratore Vallechiara di Gorgovivo senza che questo
avesse l'autorizzazione per trattarli (smaltimento di
rifiuti speciali non pericolosi - art. 51 del Dl 22/97 -
Ronchi). Quanto alla difesa, l'imprenditore Manuali -
concessionario dell'autolavaggio (con Ciotti accusato sia
per l'inquinamento delle acque fluite nelle strutture
fognarie dell'Api e quindi nel fiume, sia per il trattamento
irregolare della fanghiglia di spurgo) - ha sempre confidato
nell'efficienza delle vasche di decantazione e
pre-depurazione di cui la sua attività era stata dotata
dalla Carima. Senza contare la “beffa” dei costi che dice di
aver sostenuto per il trasporto dei rifiuti assicurato dal
Cam in direzione Vallechiara. Un impianto, quest'ultimo, che
non sarebbe abilitato per filtrare quel blob maleodorante,
che per l'Arpam conteneva elevate quantità di sostanze
tossiche, tra cui saponi, tensioattivi e idrocarburi. L'Api,
proprietaria dell'area dell'autolavaggio, già in fase
d'inchiesta era stata incaricata di ripristinarne la
corretta funzionalità. |
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RESTO DEL CARLINO |
Sì al risparmio sull'Iva
FALCONARA — I falconaresi
potranno risparmiare il 10 per cento dell'Iva applicata
all'erogazione del gas metano nei mesi che vanno da maggio
ad ottobre, periodo in cui è vietata l'accensione del
riscaldamento. E' il risultato di una campagna portata
avanti dal comitato cittadino di Villanova che l'anno
scorso, forte dell'esempio di altre realtà italiane, aveva
suggerito agli abitanti del quartiere di chiedere al Cam la
riduzione dal 20 al 10 per cento dell'imposta. La richiesta,
avanzata da circa 50 famiglie, aveva ricevuto risposta
negativa e l'associazione aveva quindi deciso di rivolgersi
al giudice di pace. Risultato: la sentenza 445/03,
deliberata il 20 giugno scorso dalla dottoressa Anna Salice,
ha dato ragione agli utenti, stabilendo che «la Cam Spa deve
attivarsi per adeguare la propria fatturazione all'effettivo
uso del gas metano erogato, che questo giudice ritiene equo
con l'applicazione dell'Iva al 20 per cento da novembre ad
aprile e dell'Iva al 10 per cento da maggio ad ottobre». Il
comitato cittadino di Villanova, dopo aver informato i
residenti circa il riconoscimento ottenuto, ha diffuso il
testo base del sollecito-richiesta individuale da inviare
all'azienda multiservizi di Falconara affinché recepisca
l'indirizzo espresso dal giudice di pace di Ancona ed adegui
al più presto la fatturazione del gas metano. «A tutt'oggi –
scrive Loris Calcina, rappresentante dell'associazione –
sono 103 le famiglie che hanno inviato la domanda di
adeguamento predisposta dal comitato». Il modello di
sollecito da inviare al Cam è pubblicato sul sito
www.comitati-cittadini.net, alla pagina di Villanova, link
“diritti dei cittadini”. |
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CORRIERE ADRIATICO |
Il giudice dà ragione al
comitato L'Iva va calcolata sul gas erogato
Sono oltre cento le istanze
di adeguamento dell'aliquota
FALCONARA - Sono oltre cento
le richieste di adeguamento dell'aliquota Iva sul gas metano
inviate in questi giorni al Cam dagli utenti di Villanova.
"Lo scorso anno - spiega il portavoce Loris Calcina - in
seguito all'informazione svolta dal comitato di quartiere 50
utenti di Villanova avevano inviato al Cam una richiesta per
l'applicazione dell'aliquota Iva del 10% alla fornitura di
gas metano per usi domestici nel periodo in cui è vietata
l'accensione del riscaldamento e l'applicazione dell'Iva al
10% su tutte le fatture future per la quota di consumi
stimati destinati all'uso domestico, comprensivi di imposta
fissa e addizionale regionale. La richiesta, nonostante a
livello nazionale alcune sentenze fossero favorevoli agli
utenti, non era stata soddisfatta". Oggi, per una sentenza
del Giudice di pace, il Cam deve attivarsi per adeguare la
propria fatturazione all'effettivo uso del gas metano
erogato, con l'Iva al 20% da novembre ad aprile e del 10% da
maggio ad ottobre.
Scarichi dell'autolavaggio
In quattro davanti al giudice
Anche Gorgovivo e Cam
coinvolti nell'inchiesta
Ci sarà un processo per gli
scarichi della Mac, l'autolavaggio situato accanto al parco
sosta della raffineria Api. Il 20 ottobre prossimo, davanti
al tribunale monocratico di Ancona, saranno processati per
contravvenzione alle norme sulla protezione delle acque e
sullo smaltimento dei rifiuti i quattro presunti
responsabili individuati da un'inchiesta della procura della
Repubblica sui liquidi finiti nelle fogne e da lì nel fiume
Esino. Sotto processo, citati direttamente a giudizio dalla
procura, ci sono Silvano Manuali, titolare della ditta Mac,
Luciano Poggi, legale rappresentante della società di
Ravenna che ha installato l'autolavaggio, e i numeri uno di
due società di smaltimento dei rifiuti che avrebbero violato
le normative sui di rifiuti speciali non pericolosi: si
tratta di Gianni Marescia, presidente del Cam di Falconara,
e di Patrizio Ciotti, direttore di Gorgovivo. L'inchiesta
risale al 2002 e riguarda un presunto smaltimento diretto
nel sistema fognario degli scarichi dell'autolavaggio, poi
confluiti nelle acque del Fiume Esino attraverso un fosso di
scarico. |
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ECONEWS (Verdi) |
Commissione parlamento UE:
diesel piu' pulito
Motori diesel piu' puliti, in
particolare quelli per treni e navi fluviali, per ridurre
l'impatto ambientale a livello europeo. Questo l'obiettivo
di una serie di emendamenti a una direttiva Ue approvati
ieri dalla commissione per l'ambiente del Parlamento
europeo. Gli eurodeputati mirano a diminuire l'emissione di
sostanze inquinanti gassose e di particolato dei motori
diesel. La direttiva, tuttavia, non comprende i mezzi che
viaggiano su strada. L'UE cerca di incoraggiare il trasporto
di merci su ferrovia e su vie fluviali. "Nei prossimi 10
anni e' stato calcolato che sulle linee ferroviarie europee
viaggeranno 10.000 nuove locomotive" ha spiegato
l'eurodeputato Bernd Lange, relatore degli emendamenti. Con
l'allargamento dell'UE a dieci nuovi paesi, previsto per
maggio del 2004, "aumentera' il traffico delle merci" in
modo consistente e, dunque, i rischi legati
all'inquinamento. Sono gli Stati Uniti "il piu' grande
partner commerciale dell'UE per quanto riguarda i motori
diesel che non viaggiano su strada" ha ricordato Lange.
Negli Usa, ha aggiunto, "e' stata avanzata una proposta che
va nella stessa direzione di quella dell'Unione europea". I
produttori di motori per locomotive, navi e altri mezzi di
trasporto (tranne quelli su strada), ha precisato
l'eurodeputato, "avranno il tempo di adeguarsi", visto che
la direttiva dovrebbe entrare in vigore a partire dal 2011. |
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