RASSEGNA STAMPA 10.09.2003

 

MESSAGGERO
Termosifoni spenti, ma l’iva è bollente

Aliquota del 20% in estate. I cittadini chiedono il rimborso al Cam

di LETIZIA LARICI

FALCONARA - La battaglia tra il Comitato cittadino di Villanova e il Cam sembra non volgere al termine. E’ di giugno la sentenza del Giudice di Pace di Ancona che accogliendo il ricorso di un utente, Maurizio Amagliani, ha condannato lo stesso Cam al risarcimento dei danni, 100 euro, oltre al rimborso delle spese processuali. Oggetto del giudizio l’applicazione dell’aliquota iva del 20% sull’erogazione di gas metano, contestata dal comitato cittadino in base ad un orientamento giurisprudenziale che impone alle società di erogazione dei servizi l’applicazione di una aliquota meno gravosa, nel periodo estivo. Lo scorso anno il Comitato di Villanova aveva più volte sollecitato il Cam ad adeguare le tariffe. Richieste cadute nel vuoto a quanto pare sino all’azione giudiziaria intrapresa da Amagliani, sostenuto da Rifondazione Comunista. La sentenza non comporta alcun obbligo a carico della società, a parte la modesta condanna pecuniaria, ma forse crea un precedente favorevole alla cittadinanza di Falconara. Tra le motivazioni si legge infatti che la società «dovrebbe adeguare la propria fatturazione all’effettivo uso del gas metano erogato, attraverso l’applicazione dell’iva al 20% solo nel periodo invernale (da maggio ad aprile). Da maggio ad ottobre invece l’aliquota dovrebbe scendere al 10%». Così 103 utenti del quartiere hanno immediatamente inviato al Cam una lettera per ottenere la riduzione delle bollette. Ma la società fa sapere tramite il proprio legale, l’avvocato Gianrico Prencipe, di non poter esaudire la richiesta. «La legge è chiara – commenta l’avvocato Prencipe - In caso di erogazione promiscua l’aliquota iva è del 20%. Se modificassimo le aliquote fiscali saremmo inevitabilmente passibili di sanzioni».

Dall’autolavaggio all’Esino, in 4 a giudizio

Acque reflue nel fiume e smaltimento irregolare di fanghiglia. Fra gli imputati i legali di Cam e Gorgovivo

di GIAMPAOLO MILZI

FALCONARA - Ancora uno sbocco in tribunale per uno dei tanti “rivoli” inquinanti scaturiti dall'area Api. Ma stavolta l'azienda petrolifera non c'entra. C'entra invece, come epicentro della contaminazione, l'autolavaggio localizzato accanto al parco sosta dei camion e vicino alla pompa di benzina della raffineria. E c'entra, come spesso è accaduto, il povero Esino, dove per un pezzo è finita l'acqua utilizzata per pulire le automobili, mentre ondate di fanghiglia sarebbero state trattate con un ciclo di smaltimento irregolare che faceva capo al Cam di Falconara e al depuratore Vallechiara dell'acquedotto Gorgovivo. Il 20 ottobre saranno processati per vari reati ambientali quattro imputati: Silvano Manuali, titolare della ditta Mac che gestisce l'impresa meccanizzata di pulizie; Luciano Poggi, responsabile della Carima, la società di Ravenna che ha installato l'autolavaggio (in concessione al Manuali) dopo aver affittato la piattaforma dall'Api; Patrizio Ciotti e Gianni Marescia, rispettivamente legali rappresentanti dell'acquedotto Gorgovivo e del consorzio Cam di Falconara. Un caso d'inquinamento scoperto dai carabinieri. Le analisi su campioni del fiume avevano evidenziato contaminanti legati al ciclo di produzione della raffineria, ma anche sostanze tossiche originate dall'attività di pulizia di Manuali. Da qui l'impulso all'inchiesta, chiusa nel settembre 2002 dal pm Mansi e poi suggellata da un decreto di citazione a giudizio del pm Lionello. Due i fronti di inquinamento oggetto del processo: quello delle acque reflue di tipo industriale, che dopo il lavaggio dei veicoli finivano nei tombini delle fogne e quindi direttamente nel fiume Esino (scarico non autorizzato in violazione dell'art.59 del Dl 152/99); e quello dei fanghi, anch'essi di risulta dall'autolavaggio, che secondo l'accusa venivano prelevati dai camion del Cam e veicolati nel depuratore Vallechiara di Gorgovivo senza che questo avesse l'autorizzazione per trattarli (smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi - art. 51 del Dl 22/97 - Ronchi). Quanto alla difesa, l'imprenditore Manuali - concessionario dell'autolavaggio (con Ciotti accusato sia per l'inquinamento delle acque fluite nelle strutture fognarie dell'Api e quindi nel fiume, sia per il trattamento irregolare della fanghiglia di spurgo) - ha sempre confidato nell'efficienza delle vasche di decantazione e pre-depurazione di cui la sua attività era stata dotata dalla Carima. Senza contare la “beffa” dei costi che dice di aver sostenuto per il trasporto dei rifiuti assicurato dal Cam in direzione Vallechiara. Un impianto, quest'ultimo, che non sarebbe abilitato per filtrare quel blob maleodorante, che per l'Arpam conteneva elevate quantità di sostanze tossiche, tra cui saponi, tensioattivi e idrocarburi. L'Api, proprietaria dell'area dell'autolavaggio, già in fase d'inchiesta era stata incaricata di ripristinarne la corretta funzionalità.

 
RESTO DEL CARLINO
Sì al risparmio sull'Iva

FALCONARA — I falconaresi potranno risparmiare il 10 per cento dell'Iva applicata all'erogazione del gas metano nei mesi che vanno da maggio ad ottobre, periodo in cui è vietata l'accensione del riscaldamento. E' il risultato di una campagna portata avanti dal comitato cittadino di Villanova che l'anno scorso, forte dell'esempio di altre realtà italiane, aveva suggerito agli abitanti del quartiere di chiedere al Cam la riduzione dal 20 al 10 per cento dell'imposta. La richiesta, avanzata da circa 50 famiglie, aveva ricevuto risposta negativa e l'associazione aveva quindi deciso di rivolgersi al giudice di pace. Risultato: la sentenza 445/03, deliberata il 20 giugno scorso dalla dottoressa Anna Salice, ha dato ragione agli utenti, stabilendo che «la Cam Spa deve attivarsi per adeguare la propria fatturazione all'effettivo uso del gas metano erogato, che questo giudice ritiene equo con l'applicazione dell'Iva al 20 per cento da novembre ad aprile e dell'Iva al 10 per cento da maggio ad ottobre». Il comitato cittadino di Villanova, dopo aver informato i residenti circa il riconoscimento ottenuto, ha diffuso il testo base del sollecito-richiesta individuale da inviare all'azienda multiservizi di Falconara affinché recepisca l'indirizzo espresso dal giudice di pace di Ancona ed adegui al più presto la fatturazione del gas metano. «A tutt'oggi – scrive Loris Calcina, rappresentante dell'associazione – sono 103 le famiglie che hanno inviato la domanda di adeguamento predisposta dal comitato». Il modello di sollecito da inviare al Cam è pubblicato sul sito www.comitati-cittadini.net, alla pagina di Villanova, link “diritti dei cittadini”.

 
CORRIERE ADRIATICO
Il giudice dà ragione al comitato L'Iva va calcolata sul gas erogato

Sono oltre cento le istanze di adeguamento dell'aliquota

FALCONARA - Sono oltre cento le richieste di adeguamento dell'aliquota Iva sul gas metano inviate in questi giorni al Cam dagli utenti di Villanova. "Lo scorso anno - spiega il portavoce Loris Calcina - in seguito all'informazione svolta dal comitato di quartiere 50 utenti di Villanova avevano inviato al Cam una richiesta per l'applicazione dell'aliquota Iva del 10% alla fornitura di gas metano per usi domestici nel periodo in cui è vietata l'accensione del riscaldamento e l'applicazione dell'Iva al 10% su tutte le fatture future per la quota di consumi stimati destinati all'uso domestico, comprensivi di imposta fissa e addizionale regionale. La richiesta, nonostante a livello nazionale alcune sentenze fossero favorevoli agli utenti, non era stata soddisfatta". Oggi, per una sentenza del Giudice di pace, il Cam deve attivarsi per adeguare la propria fatturazione all'effettivo uso del gas metano erogato, con l'Iva al 20% da novembre ad aprile e del 10% da maggio ad ottobre.

Scarichi dell'autolavaggio In quattro davanti al giudice

Anche Gorgovivo e Cam coinvolti nell'inchiesta

Ci sarà un processo per gli scarichi della Mac, l'autolavaggio situato accanto al parco sosta della raffineria Api. Il 20 ottobre prossimo, davanti al tribunale monocratico di Ancona, saranno processati per contravvenzione alle norme sulla protezione delle acque e sullo smaltimento dei rifiuti i quattro presunti responsabili individuati da un'inchiesta della procura della Repubblica sui liquidi finiti nelle fogne e da lì nel fiume Esino. Sotto processo, citati direttamente a giudizio dalla procura, ci sono Silvano Manuali, titolare della ditta Mac, Luciano Poggi, legale rappresentante della società di Ravenna che ha installato l'autolavaggio, e i numeri uno di due società di smaltimento dei rifiuti che avrebbero violato le normative sui di rifiuti speciali non pericolosi: si tratta di Gianni Marescia, presidente del Cam di Falconara, e di Patrizio Ciotti, direttore di Gorgovivo. L'inchiesta risale al 2002 e riguarda un presunto smaltimento diretto nel sistema fognario degli scarichi dell'autolavaggio, poi confluiti nelle acque del Fiume Esino attraverso un fosso di scarico.

 
ECONEWS  (Verdi)
Commissione parlamento UE: diesel piu' pulito

Motori diesel piu' puliti, in particolare quelli per treni e navi fluviali, per ridurre l'impatto ambientale a livello europeo. Questo l'obiettivo di una serie di emendamenti a una direttiva Ue approvati ieri dalla commissione per l'ambiente del Parlamento europeo. Gli eurodeputati mirano a diminuire l'emissione di sostanze inquinanti gassose e di particolato dei motori diesel. La direttiva, tuttavia, non comprende i mezzi che viaggiano su strada. L'UE cerca di incoraggiare il trasporto di merci su ferrovia e su vie fluviali. "Nei prossimi 10 anni e' stato calcolato che sulle linee ferroviarie europee viaggeranno 10.000 nuove locomotive" ha spiegato l'eurodeputato Bernd Lange, relatore degli emendamenti. Con l'allargamento dell'UE a dieci nuovi paesi, previsto per maggio del 2004, "aumentera' il traffico delle merci" in modo consistente e, dunque, i rischi legati all'inquinamento. Sono gli Stati Uniti "il piu' grande partner commerciale dell'UE per quanto riguarda i motori diesel che non viaggiano su strada" ha ricordato Lange. Negli Usa, ha aggiunto, "e' stata avanzata una proposta che va nella stessa direzione di quella dell'Unione europea". I produttori di motori per locomotive, navi e altri mezzi di trasporto (tranne quelli su strada), ha precisato l'eurodeputato, "avranno il tempo di adeguarsi", visto che la direttiva dovrebbe entrare in vigore a partire dal 2011.

 
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