RASSEGNA STAMPA 03.09.2003

 

MESSAGGERO
Ricorso al Tar contro l’Api I Comitati con il Comune

FALCONARA - Due giornate di lavoro per i Comitati Cittadini di Falconara “25 Agosto, “Villanova” e “Fiumesino” che hanno fatto il punto su alcune questioni legate al futuro della città dopo il rinnovo della concessione alla Raffineria Api. Innanzitutto, come primo atto, è stato deciso «di appoggiare completamente l’amministrazione comunale di Falconara nella sua presa di posizione contro il rinnovo della concessione all’Api, presentando un ricorso “ad adiuvandum” del ricorso inoltrato al Tar dal Comune contro l’atto di rinnovo redatto dalla Regione. In secondo luogo - continua la nota dei Comitati - si è deciso di continuare ad informare capillarmente tutti i cittadini sulle deleterie conseguenze che derivano e/o possono derivare dall’attività della raffineria e dall’impiego di alcune sue attrezzature». Nel corso del convegno, che si è svolto al’hotel Jolly di Ancona, sono state inoltre definite le linee di condotta da seguire su alcuni aspetti strategici come: «il prosieguo della lotta condotta dai suddetti comitati contro il rinnovo della concessione alla Raffineria Api e quindi contro la sua permanenza sul territorio di Falconara; contro la realizzazione del by-pass così come progettato e sostenuto dall’amministrazione regionale, a favore della realizzazione del nuovo Prg, con particolare riguardo ai quartieri di Fiumesino e Villanova e specificatamente all’area ora occupata dagli impianti della raffineria; a difesa della qualità della vita dei cittadini residenti in tutta Falconara e non solo.

 
CORRIERE ADRIATICO
Dall'assise dei Comitati l'appoggio al Comune

Sul ricorso al Tar

I comitati cittadini 25 Agosto Villanova e Fiumesino hanno tenuto un seminario all'hotel Jolly di Ancona, a cui hanno partecipato tra gli altri il coordinatore dei consulenti, il professor Giorgio Cortellessa, alcuni rappresentanti politici di Regione e Provincia; uno del Wwf e di Medicina Democratica. Nel corso del convegno, si legge in una nota, si sono studiate e definite le linee di condotta da seguire soprattutto "per il prosieguo della lotta condotta dai comitati contro il rinnovo della concessione alla raffineria Api e, quindi, contro la sua permanenza sul territorio di Falconara; contro la realizzazione del by-pass; a favore invece della realizzazione del nuovo Prg, con particolare riguardo ai quartieri di Fiumesino e Villanova e specificatamente all'area ora occupata dagli impianti della raffineria; a difesa della qualità della vita dei cittadini residenti in tutta Falconara e non solo". L'assise dei comitati ha deciso poi "di appoggiare completamente l'amministrazione comunale di Falconara nella sua presa di posizione contro il rinnovo della concessione all'Api, presentando un ricorso ad adiuvandum del ricorso inoltrato al Tar dallo stesso Comune contro l'atto di rinnovo della Regione". I comitati continueranno inoltre "ad informare capillarmente i cittadini, sulla base di documenti di cui sono venuti in possesso, sulle conseguenze dell'attività della raffineria e dall'impiego di alcune sue attrezzature".

"L'Api è incompatibile con la città"

Critiche all'amministrazione comunale: "Evidente l'atteggiamento contraddittorio"

Forza Italia: "Nei prossimi venti anni lo stabilimento va riconvertito"

di Marina Minnelli

"Pur non rinnegando il nostro programma elettorale che prevedeva la dismissione della raffineria Api nel 2008, abbiamo deciso durante l'ultima seduta del consiglio comunale di non votare l'approvazione della controdeduzione alla deliberazione della Provincia che sposta al 2020 il termine ultimo per la delocalizzazione dell'impianto". Forza Italia piuttosto evidenzia le contraddizioni emerse nell'atteggiamento complessivo del Comune di Falconara, il quale "già a partire dalla scorsa legislatura avrebbe dovuto iniziare a creare le alternative necessarie in termini di occupazione e di infrastrutture, affinché questo progetto non rimanesse pura utopia". "Tutto ciò non è stato fatto - commentano i rappresentanti di Fi - e gli anni sono trascorsi senza segnali tangibili che si stesse operando su questa linea. Ora ci domandiamo: quale è oggi la reale intenzione dell'amministrazione? Forse quella di costringere l'industria a sedersi di nuovo al tavolo della negoziazione?". Gli azzurri inoltre osservano che su una questione del genere (come sul ricorso al Tar contro le concessione ed il protocollo d'intesa Regione-Api) ci sarebbe dovuta essere una maggiore collegialità, d'altronde, però, "le stesse accuse di non venire interpellati ma di essere bypassati su molte, troppe decisioni, sono state mosse anche da alcuni componenti della attuale maggioranza". Secondo Alleanza Nazionale la controdeduzione per la variante al Prg proposta dalla Provincia non sarebbe mai dovuta arrivare in consiglio comunale, se "amministratori e politici di Regione e Provincia avessero mantenuto la parola data agli elettori e non avessero smentito o modificato (oltretutto in maniera illegittima) gli indirizzi e le normative già decise ed approvate in passato". "Il nostro partito - affermano Matteo Astolfi e Lucio Virgulti - ha da tempo chiarito la posizione ufficiale sia in Regione che in Provincia. L'incompatibilità tra raffineria e città è innegabile; bisogna proseguire sulla linea dell'area ad elevato rischio di crisi ambientale, ma vanno anche programmati, in maniera certa e puntuale, i passi per arrivare al massimo in venti anni, alla completa riqualificazione dell'area ed alla riconversione di parte dello stabilimento in attività eco-compatibili".

"Centraline, troppi misteri"

"Perché pagare all'Arpam un lavoro di monitoraggio dell'aria eseguito in sua vece?"

Interrogazione di Montali (Fi), chieste spiegazioni al sindaco

A Gianni Montali - consigliere comunale di Forza Italia e segretario cittadino degli Azzurri -, le motivazioni addotte dall'assessore all'ambiente sulle centraline che il consorzio Jesi-Energia (Turbogas) che funzionano ma i cui dati sono top secret, non sono state esaustive. Allora Montali, dopo aver preso visione della convenzione a suo tempo stipulata dal Comune con il consorzio, ha inoltrato una particolareggiata interrogazione al sindaco Belcecchi per avere chiarimenti nella prossima seduta del Consiglio comunale. Dopo aver premesso che le centraline comunali (fornite dal consorzio Jesi Energia) per il monitoraggio della qualità dell'aria sono ubicate al Murri, alla Zipa, alla Coppetella e nell'ex seminario, Montali vuol sapere quale funzione svolga la centralina della Provincia ubicata davanti alla concessionaria Fiat Autoesina. Poi Montali entra nel vivo della querelle, chiedendo di sapere "perché l'Arpam dovrebbe essere pagata per certificare i risultati dei dati forniti dalle quattro centraline del Comune, visto che le stesse svolgono un lavoro che dovrebbe essere svolto dall'Arpam stessa?" Montali conosce bene la convenzione Comune - Jesi Energia e specifica come l'Arpam chiede 27.350 euro per i dati dell'inquinamento atmosferico; 5.000 euro per dati meteo ed eolico; 9.000 euro per l'elettromagnetico, e 6.000 euro per l'inquinamento acustico. "Se Jesi Energia ha concesso un contributo annuo di 200 milioni di vecchie lire per monitorare l'inquinamento atmosferico, perché il Comune ha inserito altre tipologie analitiche che fanno aumentare a dismisura le richieste dell'Arpam?" Più in generale, il consigliere di Forza Italia chiede cosa l'amministrazione intende fare con i 200 milioni l'anno "e se non sia meglio firmare una convenzione con l'Arpam per il solo inquinamento atmosferico che costerebbe 26 mila euro". E conclude Montali, chiedendo al sindaco "se è vero che verrà installato in piazza un display luminoso dove leggere i dati sulla qualità dell'aria in tempo reale"

 

 
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