Ricorso al Tar contro l’Api I
Comitati con il Comune
FALCONARA - Due giornate di
lavoro per i Comitati Cittadini di Falconara “25 Agosto,
“Villanova” e “Fiumesino” che hanno fatto il punto su alcune
questioni legate al futuro della città dopo il rinnovo della
concessione alla Raffineria Api. Innanzitutto, come primo
atto, è stato deciso «di appoggiare completamente
l’amministrazione comunale di Falconara nella sua presa di
posizione contro il rinnovo della concessione all’Api,
presentando un ricorso “ad adiuvandum” del ricorso inoltrato
al Tar dal Comune contro l’atto di rinnovo redatto dalla
Regione. In secondo luogo - continua la nota dei Comitati -
si è deciso di continuare ad informare capillarmente tutti i
cittadini sulle deleterie conseguenze che derivano e/o
possono derivare dall’attività della raffineria e
dall’impiego di alcune sue attrezzature». Nel corso del
convegno, che si è svolto al’hotel Jolly di Ancona, sono
state inoltre definite le linee di condotta da seguire su
alcuni aspetti strategici come: «il prosieguo della lotta
condotta dai suddetti comitati contro il rinnovo della
concessione alla Raffineria Api e quindi contro la sua
permanenza sul territorio di Falconara; contro la
realizzazione del by-pass così come progettato e sostenuto
dall’amministrazione regionale, a favore della realizzazione
del nuovo Prg, con particolare riguardo ai quartieri di
Fiumesino e Villanova e specificatamente all’area ora
occupata dagli impianti della raffineria; a difesa della
qualità della vita dei cittadini residenti in tutta
Falconara e non solo. |
Dall'assise dei Comitati
l'appoggio al Comune
Sul ricorso al Tar
I comitati cittadini 25
Agosto Villanova e Fiumesino hanno tenuto un seminario
all'hotel Jolly di Ancona, a cui hanno partecipato tra gli
altri il coordinatore dei consulenti, il professor Giorgio
Cortellessa, alcuni rappresentanti politici di Regione e
Provincia; uno del Wwf e di Medicina Democratica. Nel corso
del convegno, si legge in una nota, si sono studiate e
definite le linee di condotta da seguire soprattutto "per il
prosieguo della lotta condotta dai comitati contro il
rinnovo della concessione alla raffineria Api e, quindi,
contro la sua permanenza sul territorio di Falconara; contro
la realizzazione del by-pass; a favore invece della
realizzazione del nuovo Prg, con particolare riguardo ai
quartieri di Fiumesino e Villanova e specificatamente
all'area ora occupata dagli impianti della raffineria; a
difesa della qualità della vita dei cittadini residenti in
tutta Falconara e non solo". L'assise dei comitati ha deciso
poi "di appoggiare completamente l'amministrazione comunale
di Falconara nella sua presa di posizione contro il rinnovo
della concessione all'Api, presentando un ricorso ad
adiuvandum del ricorso inoltrato al Tar dallo stesso Comune
contro l'atto di rinnovo della Regione". I comitati
continueranno inoltre "ad informare capillarmente i
cittadini, sulla base di documenti di cui sono venuti in
possesso, sulle conseguenze dell'attività della raffineria e
dall'impiego di alcune sue attrezzature".
"L'Api è incompatibile con
la città"
Critiche all'amministrazione
comunale: "Evidente l'atteggiamento contraddittorio"
Forza Italia: "Nei prossimi
venti anni lo stabilimento va riconvertito"
di Marina Minnelli
"Pur non rinnegando il nostro
programma elettorale che prevedeva la dismissione della
raffineria Api nel 2008, abbiamo deciso durante l'ultima
seduta del consiglio comunale di non votare l'approvazione
della controdeduzione alla deliberazione della Provincia che
sposta al 2020 il termine ultimo per la delocalizzazione
dell'impianto". Forza Italia piuttosto evidenzia le
contraddizioni emerse nell'atteggiamento complessivo del
Comune di Falconara, il quale "già a partire dalla scorsa
legislatura avrebbe dovuto iniziare a creare le alternative
necessarie in termini di occupazione e di infrastrutture,
affinché questo progetto non rimanesse pura utopia". "Tutto
ciò non è stato fatto - commentano i rappresentanti di Fi -
e gli anni sono trascorsi senza segnali tangibili che si
stesse operando su questa linea. Ora ci domandiamo: quale è
oggi la reale intenzione dell'amministrazione? Forse quella
di costringere l'industria a sedersi di nuovo al tavolo
della negoziazione?". Gli azzurri inoltre osservano che su
una questione del genere (come sul ricorso al Tar contro le
concessione ed il protocollo d'intesa Regione-Api) ci
sarebbe dovuta essere una maggiore collegialità, d'altronde,
però, "le stesse accuse di non venire interpellati ma di
essere bypassati su molte, troppe decisioni, sono state
mosse anche da alcuni componenti della attuale maggioranza".
Secondo Alleanza Nazionale la controdeduzione per la
variante al Prg proposta dalla Provincia non sarebbe mai
dovuta arrivare in consiglio comunale, se "amministratori e
politici di Regione e Provincia avessero mantenuto la parola
data agli elettori e non avessero smentito o modificato
(oltretutto in maniera illegittima) gli indirizzi e le
normative già decise ed approvate in passato". "Il nostro
partito - affermano Matteo Astolfi e Lucio Virgulti - ha da
tempo chiarito la posizione ufficiale sia in Regione che in
Provincia. L'incompatibilità tra raffineria e città è
innegabile; bisogna proseguire sulla linea dell'area ad
elevato rischio di crisi ambientale, ma vanno anche
programmati, in maniera certa e puntuale, i passi per
arrivare al massimo in venti anni, alla completa
riqualificazione dell'area ed alla riconversione di parte
dello stabilimento in attività eco-compatibili".
"Centraline, troppi
misteri"
"Perché pagare all'Arpam un
lavoro di monitoraggio dell'aria eseguito in sua vece?"
Interrogazione di Montali (Fi),
chieste spiegazioni al sindaco
A Gianni Montali -
consigliere comunale di Forza Italia e segretario cittadino
degli Azzurri -, le motivazioni addotte dall'assessore
all'ambiente sulle centraline che il consorzio Jesi-Energia
(Turbogas) che funzionano ma i cui dati sono top secret, non
sono state esaustive. Allora Montali, dopo aver preso
visione della convenzione a suo tempo stipulata dal Comune
con il consorzio, ha inoltrato una particolareggiata
interrogazione al sindaco Belcecchi per avere chiarimenti
nella prossima seduta del Consiglio comunale. Dopo aver
premesso che le centraline comunali (fornite dal consorzio
Jesi Energia) per il monitoraggio della qualità dell'aria
sono ubicate al Murri, alla Zipa, alla Coppetella e nell'ex
seminario, Montali vuol sapere quale funzione svolga la
centralina della Provincia ubicata davanti alla
concessionaria Fiat Autoesina. Poi Montali entra nel vivo
della querelle, chiedendo di sapere "perché l'Arpam dovrebbe
essere pagata per certificare i risultati dei dati forniti
dalle quattro centraline del Comune, visto che le stesse
svolgono un lavoro che dovrebbe essere svolto dall'Arpam
stessa?" Montali conosce bene la convenzione Comune - Jesi
Energia e specifica come l'Arpam chiede 27.350 euro per i
dati dell'inquinamento atmosferico; 5.000 euro per dati
meteo ed eolico; 9.000 euro per l'elettromagnetico, e 6.000
euro per l'inquinamento acustico. "Se Jesi Energia ha
concesso un contributo annuo di 200 milioni di vecchie lire
per monitorare l'inquinamento atmosferico, perché il Comune
ha inserito altre tipologie analitiche che fanno aumentare a
dismisura le richieste dell'Arpam?" Più in generale, il
consigliere di Forza Italia chiede cosa l'amministrazione
intende fare con i 200 milioni l'anno "e se non sia meglio
firmare una convenzione con l'Arpam per il solo inquinamento
atmosferico che costerebbe 26 mila euro". E conclude
Montali, chiedendo al sindaco "se è vero che verrà
installato in piazza un display luminoso dove leggere i dati
sulla qualità dell'aria in tempo reale"
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