RASSEGNA STAMPA 30.08.2003

 

MESSAGGERO
Gasolio in mare, un altro sversamento

Nel tratto di fronte all’Api, la petroliera Rapallo perde 10 litri di carburante

FALCONARA - Gasolio in mare. Una quantità fra i 5 e i 10 litri fuorusciti durante le operazioni di carico e scarico della petroliera Rapallo presso il terminal della raffineria Api di Falconara. Secondo l'azienda lo sversamento è stato causato da un'incrinatura in un tubo o di un guasto a una manichetta. Le operazioni di eliminazione della macchia oleosa si sono concluse senza problemi. Non è ancora chiara invece la causa dell'incidente. Il capogruppo dei Verdi nel consiglio regionale Marco Moruzzi ricorda in una nota che quello di ieri «è il terzo incidente nel giro di pochi mesi che riguarda il sistema di carico e scarico di petrolio dalla raffineria alle petroliere e viceversa, ma è la quarta chiazza di idrocarburi al largo di Falconara in questa stagione balneare». Per Moruzzi «la continua rottura delle manichette evidenzia che queste sono un punto critico su cui l'Api non è intervenuta garantendo quella sicurezza assoluta che viene continuamente sbandierata». L'esponente ambientalista riepiloga i precedenti incidenti: «Il 31 marzo 2003 si è verificata una rottura ad una manichetta con sversamento di petrolio in mare; il 15 luglio scorso altro spargimento di petrolio alla monoboa rotante al largo della raffineria nel corso di operazioni di manutenzione alle manichette; il 18 agosto si è rilevata una chiazza di idrocarburi larga 150-200 mq di fronte al quartiere Villanova di Falconara».

 
RESTO DEL CARLINO
Allarme Api, gasolio in mare

FALCONARA — Uno sversamento di gasolio in mare si è verificato durante le operazioni di carico e scarico della petroliera «Rapallo» presso il terminal della raffineria Api di Falconara. Secondo l'azienda, una quantità tra i 5 e i 10 litri di greggio è fuoriuscita, forse a causa di un'incrinatura in un tubo o di un guasto a una manichetta. Sul posto è immediatamente intervenuta una motovedetta della guardia costiera, che ha assistito alle operazioni di contenimento della chiazza oleosa con l'applicazione di panne da parte dell'Api.

Fessura in una condotta: sversamento di gasolio in mare

FALCONARA — Una microfessurazione di 2 o 3 millimetri all'oleodotto che conduce dalla raffineria Api alla prima isola ha causato ieri, attorno alle 15, uno sversamento in mare di circa dieci litri di gasolio, una macchia lunga 15 metri e larga cinque. Lo sversamento si è verificato al momento della fase di carico della motonave Rapallo di piccole dimensioni (sotto le 5mila tonnellate). Dalla raffineria sono state subito allertate le unità operative della Capitaneria di Porto e del Comune, l'ufficio ambiente. Proprio la Capitaneria ha inviato sul luogo due motovedette e un tecnico dell'Arpam. L'irrisorio episodio, appunto per le sue caratteristiche, non ha reso necessaria la circoscrizione dello sversamento. Non è stata quindi mobilitata la Grecale I dell'Api e non sono state utilizzate le panne galleggianti, ma le eliche che consentono la dispersione del gasolio e l'ossigenazione dell'acqua. «Ci siamo adoperati con i vigili ambientali - ha spiegato il dirigente dell'ufficio ambiente Palo Angeloni - e abbiamo consultato la Capitaneria di porto che ci ha rassicurato su quanto accaduto tanto che non è stato necessario circoscrivere lo sversamento». Un altro episodio molto simile a quello accaduto ieri si era verificato lo scorso 15 luglio.

Sull'Api «parole grosse» tra Prc e Ds

di Maria Gloria Frattagli

FALCONARA — L'Api divide e «inacidisce» ancora una volta il momento di confronto del Consiglio comunale: ieri la prima seduta dopo l'interruzione estiva. Una infinita serie di botta e risposta robusti hanno intercalato momenti di pacifico commento alle controdeduzioni che il Comune presenterà alla Provincia che ha richiesto, a seguito del rinnovo della concessione alla raffineria Api, di modificare nel piano regolatore la data di permanenza dell'industria petrolifera nel territorio falconarese. Ed è proprio questa opposizione dell'amministrazione, a quanto richiesto invece dall'ente provinciale, la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Rifondazione comunista per voce del suo capogruppo Massimo Marcelli Flori non ha esitato ne limitato, nel suo intervento, l'uso di parole forti e di attacco nei confronti di un'unica persona: il sindaco. A lui, Flori ha imputato lo strappo con Regione e Provincia e che dal 1987, anno di insediamento del Governo Carletti, nel palazzo municipale «si è fatto tutto tranne che politica». «Il rinnovo - ha detto Marcelli Flori - era l'unica cosa giusta da fare e mai nessuno, fino ad oggi, è stato in grado di dire perché è stata una cosa sbagliata e come la Regione potesse soddisfare, una volta estirpata la raffineria, il medesimo fabbisogno energetico. Nessuno - ha proseguito - è riuscito a fornire un'alternativa e l'isolamento scelto dal Comune non favorisce di certo l'amministrazione». L'invito di Carletti ad attenersi a quanto doveva essere commentato non ha tardato a venire. Più impulsivo e accorato è stato invece l'intervento dell'assessore all'urbanistica, Fausto Api che ha ricordato ai due esponenti del Prc, i manifesti affissi in città, in tempi non sospetti, dove Rifondazione manifestava la sua contrarietà alla raffineria. «Rivendico quel manifesto - ha detto rispondendo alle accuse, il capogruppo Flori - perché in quel momento era opportuno farlo». Una serie di altri commenti, questa volta però da parte dei membri della maggioranza si sono susseguiti: l'intervento di Barchiesi (Ds) è stato quello che ha fatto comprendere il malessere ormai diffuso tra i banchi del Consiglio comunale e soprattutto nelle file della maggioranza: partecipare in modo democratico alle decisioni prese dall'amministrazione comunale e non, al contrario, conoscere le intenzioni quando già sono state attuate. Con sedici voti favorevoli dei partiti della maggioranza e quelli dei due esponenti di Alleanza nazionale, Astolfi e Virgulti le controdeduzioni del Comune sono state approvate. Tre, invece, i voti contrari: Proto (Lista Chiari e Coerenti) e Rifondazione comunista (Marcelli Flori e Amagliani). Cerioni e Brandoni di Forza Italia, Cosimi (Margherita) e Barchiesi (Ds) si sono astenuti.

 
CORRIERE ADRIATICO
Nuvole di fumo dall'Api Ma era un'esercitazione

Intanto il consiglio comunale approva la controdeduzione per le decisioni assunte dalla Provincia E un micro sversamento di gasolio in mare

di Marina Minnelli

FALCONARA - Un falso allarme, un micro sversamento di gasolio in mare e il dibattito del consiglio comunale hanno messo la raffineria dell'Api tre volte al centro dell'attenzione nella giornata di ieri. In mattinata, alcuni cittadini si sono allarmati per un fumo nero proveniente dall'impianto. Si è subito temuto il peggio. L'allarme, come il fumo, si è dissipato quando è stato chiarito che si trattava di un'esercitazione. Lo sversamento di gasolio in mare si è verificato invece durante le operazioni di carico e scarico della petroliera "Rapallo" presso il terminal della raffineria Api di Falconara. Circa 15 litri di greggio sono fuoriusciti forse a causa di un'incrinatura in un tubo o di un guasto a una manichetta. Sul posto è immediatamente intervenuta una motovedetta della guardia costiera, che ha assistito alle operazioni di contenimento della chiazza oleosa con l'applicazione di panne da parte dell'Api. E di Api si è parlato anche in consiglio comunale dove è passata con i voti favorevoli della maggioranza (astenuti il diessino Barchiesi e Cosimo della Margherita) dei Verdi e di Alleanza Nazionale la "controdeduzione" del consiglio comunale di Falconara alla deliberazione della Provincia di Ancona che sposta al 2020 il termine ultimo per la delocalizzazione della raffineria, violando, secondo i tecnici legali ed urbanistici dell'amministrazione cittadina, strumenti normativi già adottati. Dopo il ricorso al Tar di inizio agosto, contro il rinnovo della concessione ed il protocollo d'intesa sottoscritto da Regione Marche, Provincia ed azienda, il comune di Falconara si muove ancora una volta contro le decisioni degli enti territoriali evidenziando la "contraddittorietà" fra le azioni avviate, che parlano di riqualificazione e tutela ambientale, e "il depennamento delle frasi che all'interno dei documenti prevedevano la rimozione degli impianti della raffineria Api alla scadenza delle vigenti concessioni". Sulla vicenda, comunque, la discussione è stata lunga e, a tratti, anche vivace.

 
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