RASSEGNA STAMPA 29.08.2003

 

MESSAGGERO
La Raffineria: bandite le “carrette del mare”

ROMA - «Chiederemo i danni a quanti ci diffamano e alimentano dicerie sull’inquinamento del mare lungo la costa romana». Maurizio Martinelli - responsabile della Salute, sicurezza e ambiente ”Raffineria di Roma” - replica così ai Verdi regionali che avevano denunciato i rischi derivanti dall’andirivieni di petroliere a Fiumicino. «Dai primi anni ’90 dice abbiamo bandito le ”carrette del mare”. Alle nostre piattaforme ormeggiano solo petroliere moderne con doppio scafo, requisiti di affidabilità e si opera solo in condizioni di mare calmo, in presenza di navi antinquinamento e sotto sistema di videoripresa collegata alla Capitaneria di Porto. Chi vuole lavare le cisterne non lo fa in rada ma viaggiando, un’impresa inutile e rischiosa poichè con le riprese satellitari sarebbe davvero facile risalire ai responsabili».

 
RESTO DEL CARLINO
Un organismo per «studiare» la viabilità e il trasporto urbano

FALCONARA — Una commissione ad hoc sulla viabilità e trasporto urbano. Si è costituito il nuovo organismo a supporto dell'attività dell'amministrazione comunale che valuterà gli accorgimenti da apportare in materia, appunto, di viabilità, traffico cittadino e trasporto urbano. I gruppi di opposizione in diverse occasioni avevano sollecitato l'istituzione di un gruppo di rappresentanti di tutte le categorie produttive alle quali fare riferimento in caso di difficoltà logistiche e di percorrenza della città. Oggi, la commissione esiste e sarà costituita dal sindaco Carletti, dal dirigente dell'area sicurezza, Paolo Angeloni, dal dirigente del settore urbanistica, Furio Durpetti, dal comandante della polizia municipale, Romolo Cipolletti e da un rappresentante di Confcommercio, Confartigianato e Consorzio Falcomar. Alla commissione, così come era stato stabilito, prenderà parte anche un rappresentante della maggioranza e uno dell'opposizione: questi ultimi saranno nominati dal Consiglio comunale. Alla commissione spetterà dunque un compito gravoso. Infatti, cercare di rimodellare la contorta viabilità cittadina e garantire un trasporto urbano efficiente non è cosa facile. L'intento più volte manifestato dall'amministrazione, in quest'ultimo caso, è quello di agevolare i falconaresi ad utilizzare i mezzi pubblici, evitando in tal modo un uso indiscriminato delle auto private che creano delle vere strozzature in diversi punti della città.

Arriva lo scalo merci

JESI — L'interporto potrebbe ospitare i binari dello scalo merci di Falconara. Per realizzare il progetto manca solo il parere del Consiglio comunale della città. E per sapere cosa ne pensano i rappresentanti non occorrerà attendere molto tempo visto che il punto sarà discusso proprio nel prossimo ordine del giorno. Intanto la società che gestisce l'area della Coppetella e la Regione hanno già acceso il semaforo verde, segno che tra le diverse forze politiche c'è un accordo sulla realizzazione di quello scambio gomma-rotaia che per il centro intermodale rappresenta un passaggio determinante. Tutto ciò rientra in quel discorso molto più ampio che il Consiglio comunale dovrà affrontare sul Piano regolatore generale, o meglio sulla variante generale che il centrosinistra si accinge ad approvare. Ovviamente il primo passaggio è politico, nel senso che nelle cartelle i consiglieri troveranno il programma che precede gli interventi veri e propri. Ma già dalla piega che prenderà il programma si capirà se nella coalizione che sostiene Fabiano Belcecchi c'è sintonia. Viabilità, nuovi insediamenti, ambiente, servizi: ecco le tappe del Prg. «Al progetto di una mobilità sostenibile — sostiene l'amministrazione comunale — va data assoluta priorità alla soluzione dei gravi problemi di viabilità e traffico esistenti nella parte sud della città che, partendo anche dalle ipotesi progettuali esistenti, consenta di offrire in tempi ragionevolmente rapidi e certi, soluzioni efficaci e di basso impatto ambientale sui centri abitati. Analoga attenzione dovrà essere rivolta agli stessi problemi esistenti a nord della città». Detto così appare semplice, in realtà tutto è molto complesso. Perché per la parte meridionale non si fa cenno al by pass del Verziere (che tanto piace ai Ds ma non a Rifondazione), men che meno a quale soluzione adottare per la parte settentrionale (collegamento via Murri-Viale del Lavoro). Ma non mancano indicazioni sui siti edificabili: «Garantendo quella qualità urbana che caratterizzerà il nuovo piano, sarà dato in ogni modo seguito alla realizzazione di quelle Schede Secchi di cui esistono le condizioni per la loro attuazione, quali ad esempio: Pieralisi, Fater, Cartiere Vecchie, S. Maria del Piano 1 e 2. Inoltre si dovrà continuare la realizzazione di importanti progetti cittadini quali quelli del “Campus Boario” ed il completamento-riqualificazione dell'Asse Sud fino al congiungimento con la Provinciale in località S. Ubaldo di Monsano». A mettere mano alla variante sarà il Dipartimento di architettura e pianificazione del Politecnico di Milano, e tale scelta è così motivata: «L'amministrazione comunale è consapevole di come sia innovativo progettare il nuovo disegno cittadino e contemporaneamente ragionare in modo partecipato sul ruolo di Jesi nel medio periodo attraverso il Piano Strategico integrando, in questo percorso, l'esperienza di Agenda 21L. Proprio per questa dimensione sperimentale, che richiede capacità scientifiche e culturali d'elevato spessore, l'orientamento è quello di avvalersi della consulenza di chi oggi, in Italia, è tra le più autorevoli espressioni in questo campo».

 
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