Un organismo per «studiare» la viabilità e il trasporto
urbano
FALCONARA — Una commissione ad hoc sulla viabilità e
trasporto urbano. Si è costituito il nuovo organismo a
supporto dell'attività dell'amministrazione comunale che
valuterà gli accorgimenti da apportare in materia, appunto,
di viabilità, traffico cittadino e trasporto urbano. I
gruppi di opposizione in diverse occasioni avevano
sollecitato l'istituzione di un gruppo di rappresentanti di
tutte le categorie produttive alle quali fare riferimento in
caso di difficoltà logistiche e di percorrenza della città.
Oggi, la commissione esiste e sarà costituita dal sindaco
Carletti, dal dirigente dell'area sicurezza, Paolo Angeloni,
dal dirigente del settore urbanistica, Furio Durpetti, dal
comandante della polizia municipale, Romolo Cipolletti e da
un rappresentante di Confcommercio, Confartigianato e
Consorzio Falcomar. Alla commissione, così come era stato
stabilito, prenderà parte anche un rappresentante della
maggioranza e uno dell'opposizione: questi ultimi saranno
nominati dal Consiglio comunale. Alla commissione spetterà
dunque un compito gravoso. Infatti, cercare di rimodellare
la contorta viabilità cittadina e garantire un trasporto
urbano efficiente non è cosa facile. L'intento più volte
manifestato dall'amministrazione, in quest'ultimo caso, è
quello di agevolare i falconaresi ad utilizzare i mezzi
pubblici, evitando in tal modo un uso indiscriminato delle
auto private che creano delle vere strozzature in diversi
punti della città.
Arriva lo scalo merci
JESI — L'interporto potrebbe ospitare i binari dello
scalo merci di Falconara. Per realizzare il progetto manca
solo il parere del Consiglio comunale della città. E per
sapere cosa ne pensano i rappresentanti non occorrerà
attendere molto tempo visto che il punto sarà discusso
proprio nel prossimo ordine del giorno. Intanto la società
che gestisce l'area della Coppetella e la Regione hanno già
acceso il semaforo verde, segno che tra le diverse forze
politiche c'è un accordo sulla realizzazione di quello
scambio gomma-rotaia che per il centro intermodale
rappresenta un passaggio determinante. Tutto ciò rientra in
quel discorso molto più ampio che il Consiglio comunale
dovrà affrontare sul Piano regolatore generale, o meglio
sulla variante generale che il centrosinistra si accinge ad
approvare. Ovviamente il primo passaggio è politico, nel
senso che nelle cartelle i consiglieri troveranno il
programma che precede gli interventi veri e propri. Ma già
dalla piega che prenderà il programma si capirà se nella
coalizione che sostiene Fabiano Belcecchi c'è sintonia.
Viabilità, nuovi insediamenti, ambiente, servizi: ecco le
tappe del Prg. «Al progetto di una mobilità sostenibile —
sostiene l'amministrazione comunale — va data assoluta
priorità alla soluzione dei gravi problemi di viabilità e
traffico esistenti nella parte sud della città che, partendo
anche dalle ipotesi progettuali esistenti, consenta di
offrire in tempi ragionevolmente rapidi e certi, soluzioni
efficaci e di basso impatto ambientale sui centri abitati.
Analoga attenzione dovrà essere rivolta agli stessi problemi
esistenti a nord della città». Detto così appare semplice,
in realtà tutto è molto complesso. Perché per la parte
meridionale non si fa cenno al by pass del Verziere (che
tanto piace ai Ds ma non a Rifondazione), men che meno a
quale soluzione adottare per la parte settentrionale
(collegamento via Murri-Viale del Lavoro). Ma non mancano
indicazioni sui siti edificabili: «Garantendo quella qualità
urbana che caratterizzerà il nuovo piano, sarà dato in ogni
modo seguito alla realizzazione di quelle Schede Secchi di
cui esistono le condizioni per la loro attuazione, quali ad
esempio: Pieralisi, Fater, Cartiere Vecchie, S. Maria del
Piano 1 e 2. Inoltre si dovrà continuare la realizzazione di
importanti progetti cittadini quali quelli del “Campus
Boario” ed il completamento-riqualificazione dell'Asse Sud
fino al congiungimento con la Provinciale in località S.
Ubaldo di Monsano». A mettere mano alla variante sarà il
Dipartimento di architettura e pianificazione del
Politecnico di Milano, e tale scelta è così motivata:
«L'amministrazione comunale è consapevole di come sia
innovativo progettare il nuovo disegno cittadino e
contemporaneamente ragionare in modo partecipato sul ruolo
di Jesi nel medio periodo attraverso il Piano Strategico
integrando, in questo percorso, l'esperienza di Agenda 21L.
Proprio per questa dimensione sperimentale, che richiede
capacità scientifiche e culturali d'elevato spessore,
l'orientamento è quello di avvalersi della consulenza di chi
oggi, in Italia, è tra le più autorevoli espressioni in
questo campo».
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