RASSEGNA STAMPA 10.08.2003

 

MESSAGGERO
«Carletti non è solo»

Maggioranza sul rinnovo

FALCONARA - Le forze politiche di maggioranza al Comune di Falconara (Ds, Margherita, Sdi, Re) intervengono con una nota sulla oramai nota vicenda del rinnovo della concessione alla Raffineria Api e sulle dichiarazioni che si sono susseguite in questi ultimi giorni. «Il ricorso del Comune di Falconara contro il Decreto Regionale di rilascio della concessione fino al 2020 ed il protocollo di intesa - affermano - è una scelta consapevole e condivisa della Giunta, dei gruppi consiliari e delle forze politiche di maggioranza e non può essere ridotta ad una personale posizione del sindaco. In concreto non emerge dal protocollo di intesa un progetto credibile di riconversione sostenibile ed ecocompatibile della Raffineria nel medio-lungo periodo, finalizzato agli obiettivi generali del Prg per un nuovo modello di sviluppo. I contenuti del protocollo di intesa si caratterizzano per la loro genericità ed indeterminatezza che nulla aggiungono alle previsioni delle normative vigenti in materia ambientale ed alle prescrizioni del Ctr Marche. Esemplare per tutti è l’articolo che impegna l’Azienda ad “accelerare” la bonifica del sito senza indicare rispetto a quale scadenza ed a quale progetto. Non emerge nessun ruolo specifico del Comune di Falconara in ordine ai controlli ed alle verifiche sugli adempimenti da attuare da parte dell’Azienda verso le azioni di bonifica necessarie. Non viene in alcun modo riconosciuto che il Comune di Falconara continuerà ad essere pesantemente condizionato nelle possibilità di sviluppo dalla presenza della raffineria. Non emerge in modo chiaro che i maggiori oneri degli interventi strutturali per migliorare le condizioni di sicurezza della Raffineria ricadranno sulla collettività. Per tali motivi le forze politiche di maggioranza ritengono inaccettabili gli accordi sottoscritti e si impegnano ad assecondare ogni iniziativa volta a modificarli e integrarli nell’interesse di tutta la città di Falconara».

 
RESTO DEL CARLINO
«Maggioranza unita sul ricorso»

FALCONARA — Dopo aver presentato ricorso al Tar e dopo che la Giunta ha approvato l'appello al tribunale amministrativo regionale contro la Regine, i partiti della maggioranza (Ds, Margherita, Sdi e Re) spiegano i motivi che hanno condotto il Comune ad intraprendere questo tipo di azione. La maggioranza spiega che il ricorso contro il rilascio della concessione fino al 2020 ed il protocollo di intesa è una scelta consapevole e condivisa della Giunta, dei Gruppi Consiliari e delle forze politiche di maggioranza e non può essere ridotta ad una personale posizione del sindaco, in quanto è la logica conseguenza di scelte amministrative e urbanistiche contenute nel programma elettorale presentato ai cittadini nel 2001. Per l'amministrazione, in concreto, non emerge dal protocollo di intesa un progetto credibile di riconversione sostenibile ed ecocompatibile della raffineria nel medio-lungo periodo, finalizzato agli obiettivi generali del Prg. «I contenuti del tanto sbandierato protocollo di intesa — viene reso noto da un comunicato ufficiale del Comune — si caratterizzano per la loro genericità ed indeterminatezza che nulla aggiungono alle previsioni delle normative vigenti in materia ambientale ed alle prescrizioni del Ctr. Esemplare per tutti — recita ancora — è l'articolo che impegna l'azienda Api ad 'accelerare' la bonifica del sito senza indicare rispetto a quale scadenza ed a quale progetto». Per il Comune, insomma, non emerge nessun ruolo specifico dell'amministrazione in ordine ai controlli e alle verifiche sugli adempimenti da attuare da parte dell'azienda, disconoscendo la funzione primaria dell'Ente preposto alla tutela ed alla sicurezza dei cittadini. Così come non viene riconosciuto che il Comune continuerà ad essere pesantemente condizionato nelle possibilità di sviluppo dalla presenza della raffineria, subendone pesantemente i costi. «Non emerge — si legge ancora nel comunicato — che invece i maggiori oneri ricadranno sulla collettività. Non va inoltre taciuto l'ulteriore sacrificio che viene richiesto al territorio di Falconara per i nuovi tracciati di tali infrastrutture». Per questi motivi, le forze politiche di maggioranza ritengono inaccettabili gli accordi sottoscritti e si impegnano ad assecondare ogni iniziativa volta a modificarli e integrarli nell'interesse di tutta la città di Falconara.

SEGRETARI E I GRUPPI politici

SEGRETARI E I GRUPPI politici di maggioranza hanno appreso la notizia del ricorso al Tar dai quotidiani locali e non dalla stessa amministrazione a cui appartengono». Questa è la posizione di Romeo Maiolini, capogruppo dei Socialisti democratici italiani (Sdi), dove emerge la netta discordanza con quanto dichiarato nel documento ufficiale emesso dal Comune. Nel partito di maggioranza — spiega Maiolini — si registra una profonda frattura tra il livello comunale e quello sovracomunale (segreteria provinciale e regionale). Per quanto riguarda la competenza per il rilascio della concessione alla raffineria Api— sottolinea — tutti gli organi istituzionali sono stati concordi nel reclamare e legittimare la Regione. Si è verificato però che l'organo competente ha deliberato in un senso che non ha soddisfatto il livello comunale, mentre ha esaudito il provinciale e il regionale».

 
CORRIERE ADRIATICO
"Tutta la maggioranza unita nel ricorso contro la Regione"

Api, nota congiunta a sostegno della posizione del sindaco

FALCONARA - Le forze politiche di maggioranza al Comune di Falconara (Ds, Margherita, Sdi e Re) ribadiscono l'unitarietà di posizione sul ricorso contro il decreto regionale di rilascio della concessione all'Api fino al 2020 ed il protocollo di intesa. "Una scelta consapevole e condivisa della giunta, dei gruppi consiliari e delle forze politiche di maggioranza", si legge in una nota, che "non può essere ridotta ad una personale posizione del sindaco, in quanto ciò è la logica conseguenza di scelte amministrative e urbanistiche contenute nel programma elettorale presentato ai cittadini nel 2001". In concreto - dicono - "non emerge dal protocollo di intesa un progetto credibile di riconversione sostenibile ed ecocompatibile della raffineria nel medio-lungo periodo, finalizzato agli obiettivi generali del Prg per un nuovo modello di sviluppo". Inoltre - sostengono tra l'altro le forze politiche - "non emerge dal protocollo nessun ruolo specifico del Comune di Falconara in ordine ai controlli ed alle verifiche sugli adempimenti da attuare da parte dell'azienda verso le azioni di bonifica necessarie", e "non viene in alcun modo riconosciuto che il Comune di Falconara continuerà ad essere pesantemente condizionato nelle possibilità di sviluppo dalla presenza della raffineria, subendo pesantemente i costi organizzativi e sociali che derivano dall'impegno quotidiano di proprie strutture e risorse per far fronte a continui controlli ed emergenze di natura ambientale".

 
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