MESSAGGERO |
«Carletti non è solo»
Maggioranza sul rinnovo
FALCONARA - Le forze
politiche di maggioranza al Comune di Falconara (Ds,
Margherita, Sdi, Re) intervengono con una nota sulla oramai
nota vicenda del rinnovo della concessione alla Raffineria
Api e sulle dichiarazioni che si sono susseguite in questi
ultimi giorni. «Il ricorso del Comune di Falconara contro il
Decreto Regionale di rilascio della concessione fino al 2020
ed il protocollo di intesa - affermano - è una scelta
consapevole e condivisa della Giunta, dei gruppi consiliari
e delle forze politiche di maggioranza e non può essere
ridotta ad una personale posizione del sindaco. In concreto
non emerge dal protocollo di intesa un progetto credibile di
riconversione sostenibile ed ecocompatibile della Raffineria
nel medio-lungo periodo, finalizzato agli obiettivi generali
del Prg per un nuovo modello di sviluppo. I contenuti del
protocollo di intesa si caratterizzano per la loro
genericità ed indeterminatezza che nulla aggiungono alle
previsioni delle normative vigenti in materia ambientale ed
alle prescrizioni del Ctr Marche. Esemplare per tutti è
l’articolo che impegna l’Azienda ad “accelerare” la bonifica
del sito senza indicare rispetto a quale scadenza ed a quale
progetto. Non emerge nessun ruolo specifico del Comune di
Falconara in ordine ai controlli ed alle verifiche sugli
adempimenti da attuare da parte dell’Azienda verso le azioni
di bonifica necessarie. Non viene in alcun modo riconosciuto
che il Comune di Falconara continuerà ad essere pesantemente
condizionato nelle possibilità di sviluppo dalla presenza
della raffineria. Non emerge in modo chiaro che i maggiori
oneri degli interventi strutturali per migliorare le
condizioni di sicurezza della Raffineria ricadranno sulla
collettività. Per tali motivi le forze politiche di
maggioranza ritengono inaccettabili gli accordi sottoscritti
e si impegnano ad assecondare ogni iniziativa volta a
modificarli e integrarli nell’interesse di tutta la città di
Falconara». |
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RESTO DEL CARLINO |
«Maggioranza unita sul
ricorso»
FALCONARA — Dopo aver
presentato ricorso al Tar e dopo che la Giunta ha approvato
l'appello al tribunale amministrativo regionale contro la
Regine, i partiti della maggioranza (Ds, Margherita, Sdi e
Re) spiegano i motivi che hanno condotto il Comune ad
intraprendere questo tipo di azione. La maggioranza spiega
che il ricorso contro il rilascio della concessione fino al
2020 ed il protocollo di intesa è una scelta consapevole e
condivisa della Giunta, dei Gruppi Consiliari e delle forze
politiche di maggioranza e non può essere ridotta ad una
personale posizione del sindaco, in quanto è la logica
conseguenza di scelte amministrative e urbanistiche
contenute nel programma elettorale presentato ai cittadini
nel 2001. Per l'amministrazione, in concreto, non emerge dal
protocollo di intesa un progetto credibile di riconversione
sostenibile ed ecocompatibile della raffineria nel
medio-lungo periodo, finalizzato agli obiettivi generali del
Prg. «I contenuti del tanto sbandierato protocollo di intesa
— viene reso noto da un comunicato ufficiale del Comune — si
caratterizzano per la loro genericità ed indeterminatezza
che nulla aggiungono alle previsioni delle normative vigenti
in materia ambientale ed alle prescrizioni del Ctr.
Esemplare per tutti — recita ancora — è l'articolo che
impegna l'azienda Api ad 'accelerare' la bonifica del sito
senza indicare rispetto a quale scadenza ed a quale
progetto». Per il Comune, insomma, non emerge nessun ruolo
specifico dell'amministrazione in ordine ai controlli e alle
verifiche sugli adempimenti da attuare da parte
dell'azienda, disconoscendo la funzione primaria dell'Ente
preposto alla tutela ed alla sicurezza dei cittadini. Così
come non viene riconosciuto che il Comune continuerà ad
essere pesantemente condizionato nelle possibilità di
sviluppo dalla presenza della raffineria, subendone
pesantemente i costi. «Non emerge — si legge ancora nel
comunicato — che invece i maggiori oneri ricadranno sulla
collettività. Non va inoltre taciuto l'ulteriore sacrificio
che viene richiesto al territorio di Falconara per i nuovi
tracciati di tali infrastrutture». Per questi motivi, le
forze politiche di maggioranza ritengono inaccettabili gli
accordi sottoscritti e si impegnano ad assecondare ogni
iniziativa volta a modificarli e integrarli nell'interesse
di tutta la città di Falconara.
SEGRETARI E I GRUPPI
politici
SEGRETARI E I GRUPPI politici
di maggioranza hanno appreso la notizia del ricorso al Tar
dai quotidiani locali e non dalla stessa amministrazione a
cui appartengono». Questa è la posizione di Romeo Maiolini,
capogruppo dei Socialisti democratici italiani (Sdi), dove
emerge la netta discordanza con quanto dichiarato nel
documento ufficiale emesso dal Comune. Nel partito di
maggioranza — spiega Maiolini — si registra una profonda
frattura tra il livello comunale e quello sovracomunale
(segreteria provinciale e regionale). Per quanto riguarda la
competenza per il rilascio della concessione alla raffineria
Api— sottolinea — tutti gli organi istituzionali sono stati
concordi nel reclamare e legittimare la Regione. Si è
verificato però che l'organo competente ha deliberato in un
senso che non ha soddisfatto il livello comunale, mentre ha
esaudito il provinciale e il regionale». |
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CORRIERE ADRIATICO |
"Tutta la maggioranza unita
nel ricorso contro la Regione"
Api, nota congiunta a
sostegno della posizione del sindaco
FALCONARA - Le forze
politiche di maggioranza al Comune di Falconara (Ds,
Margherita, Sdi e Re) ribadiscono l'unitarietà di posizione
sul ricorso contro il decreto regionale di rilascio della
concessione all'Api fino al 2020 ed il protocollo di intesa.
"Una scelta consapevole e condivisa della giunta, dei gruppi
consiliari e delle forze politiche di maggioranza", si legge
in una nota, che "non può essere ridotta ad una personale
posizione del sindaco, in quanto ciò è la logica conseguenza
di scelte amministrative e urbanistiche contenute nel
programma elettorale presentato ai cittadini nel 2001". In
concreto - dicono - "non emerge dal protocollo di intesa un
progetto credibile di riconversione sostenibile ed
ecocompatibile della raffineria nel medio-lungo periodo,
finalizzato agli obiettivi generali del Prg per un nuovo
modello di sviluppo". Inoltre - sostengono tra l'altro le
forze politiche - "non emerge dal protocollo nessun ruolo
specifico del Comune di Falconara in ordine ai controlli ed
alle verifiche sugli adempimenti da attuare da parte
dell'azienda verso le azioni di bonifica necessarie", e "non
viene in alcun modo riconosciuto che il Comune di Falconara
continuerà ad essere pesantemente condizionato nelle
possibilità di sviluppo dalla presenza della raffineria,
subendo pesantemente i costi organizzativi e sociali che
derivano dall'impegno quotidiano di proprie strutture e
risorse per far fronte a continui controlli ed emergenze di
natura ambientale". |
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