RASSEGNA STAMPA 02.08.2003

 

MESSAGGERO
Proroga Api, il sì della Provincia nero su bianco

Ad un mese di distanza dal via libera della Regione i eri è stato sottoscritto l’atteso protocollo aggiuntivo che riconcilia gli enti

Carletti, ricorso al Tar contro i Ds. Brachetti Peretti: «Peccato l’ostinazione del sindaco»

di ROBERTA MACCAGNANI

FALCONARA Anche la Provincia firma il rinnovo della concessione Api, unendosi, a distanza di un mese, alla scelta della Regione. La svolta ieri mattina in Regione dove, alla presenza di tecnici ed assessori (assente Marco Amagliani, assessore regionale all’ambiente), Enzo Giancarli, presidente della Provincia, ha siglato accanto a Vito D’Ambrosio, governatore delle Marche, e ad Aldo Maria Brachetti Peretti, presidente dell’Api, il via libera per il rinnovo della concessione allo stabilimento petrolifero per altri venti anni. Ad ufficializzare la decisione di Giancarli la firma di un protocollo aggiuntivo al protocollo d’intesa già sottoscritto il 30 giugno tra Regione e Api che, in sostanza, ripercorre le tappe del rinnovo della concessione da fine giugno a ieri. D’Ambrosio si è detto soddisfatto per tre motivi. «Il primo è la conferma della condivisione della strada intrapresa dalla Regione. Il secondo è che la questione è stata affrontata in un’ottica istituzionale, i rapporti tra enti non possono infatti esser legati a momenti peculiari, ma ad una visione di continuità. Infine, un motivo personale: il recupero di un rapporto amichevole con Giancarli con cui, per un attimo, ci siamo trovati su posizioni diverse. Anche se le divergenze che ci sono state non hanno mai intaccato i nostri rapporti personali: ci conosciamo da quando lo proclamai sindaco di Arcevia». Rammarico ha, invece, espresso Brachetti Peretti. «Mi spiace – ha detto – per la posizione del Comune di Falconara, così radicalizzata, che non va a favore dei cittadini. I comuni succedutisi per oltre 70 anni hanno fatto una scelta precisa. E l’Api ha dato lavoro a molti, anche il sindaco e sua moglie sono stati per un periodo dipendenti della raffineria. Ma vedo che non c’è volontà di confronto, le posizioni, invece, vanno motivate. Dal canto nostro, faremo tutto quello previsto dalla prescrizioni che per noi sono economicamente pesanti, ma che abbiamo accettato». Sull’importanza dei rapporti di amicizia è tornato Giancarli che ha ammesso: «Anche se per qualche giorno si sono interrotti i rapporti con il presidente della Regione, il legame di amicizia non è mai stato messo in discussione. Oggi sono soddisfatto per la mia firma al rinnovo perché sono supportato sia a livello tecnico (le prescrizioni sono state formulate anche secondo le nostre indicazioni) sia a livello politico. Nell’ultimo consiglio provinciale, infatti, mi è stato dato il via libera per questa scelta a larghissima maggioranza, con un solo voto contrario e l’astensione dei Verdi».

Arretriamo? D’accordo

Linea Fs. La Regione firma la disponibilità

FALCONARA «Il progetto del by-pass non precluderà ulteriori iniziative future che propongano un generale arretramento dell’attuale tracciato ferroviario». Questo il senso dell’intesa siglata sempre ieri mattina tra il presidente della Regione, Vito D’Ambrosio, e quello della Provincia, Enzo Giancarli. «Abbiamo concordato – ha detto il governatore delle Marche – che la realizzazione del by-pass Api non sarà alternativo o ostativo ad un futuro arretramento totale della ferrovia nell’ottica della costituzione del Corridoio adriatico». Ricordiamo, infatti, che Giancarli era stato l’unico politico a contrapporre l’idea del Corridoio adriatico al progetto del by-pass Api, una bretella ferroviaria che, innestandosi all’altezza degli attuali binari in zona Rocca, porta allo spostamento del passaggio dei treni dall’interno della raffineria Api all’esterno, passando dietro Fiumesino e Villanova per poi riallacciarsi al tracciato odierno. Un provvedimento mai appoggiato dai comitati di quartiere che hanno, invece, chiesto al presidente della Provincia di continuare la sua attività sul fronte dell’arretramento completo della ferrovia. E ieri in Regione è arrivata questa condivisione con D’Ambrosio: sì alla realizzazione a breve del by-pass per evitare il transito all’interno della raffineria dei treni, ma senza escludere a lungo termine la possibilità di investire ancora di più e realizzare il completo arretramento della ferrovia, lasciando libero tutto il fronte mare da Pesaro in giù. Idea, da tempo accarezzata, per restituire vitalità al turismo nostrano e alle coste, sempre più danneggiate dall’erosione, ma mai analizzata concretamente. Una sorta, quindi, di benestare in anticipo per eventuali stravolgimenti delle infrastrutture in futuro. Visibilmente soddisfatto Enzo Giancarli ai cui progetti è stata lasciata la porta socchiusa. Dal canto suo il Comune di Falconara, dove verrà realizzato il by-pass appoggia il progetto, ma non il rinnovo della concessione rilasciata all’Api contro cui è ricorsa al Tar. Mossa che non preoccupa la Regione, sicura che il Tribunale convaliderà la sua scelta.

 
 
RESTO DEL CARLINO
Firma anche Giancarli ma fa modificare il Prg

di Maria Gloria Frattagli

FALCONARA — Doppio scacco per il presidente della Provincia, Enzo Giancarli che ieri ha firmato innanzitutto il protocollo d'intesa aggiuntivo per il rinnovo della concessione alla raffineria Api e ha richiesto al Comune di Falconara di modificare la «variantina» al Prg nella parte che riguarda la data di permanenza dell'impianto petrolifero. Come dire invece di 2008 è necessario mettere 2020. Una «revisione» obbligatoria sottoscritta anche dai Verdi. C'era un clima disteso ieri all'ottavo piano del palazzo della Regione. D'Ambrosio affiatatissimo con Giancarli dopo i dissapori sanitari, Aldo Brachetti Peretti, presidente di Api raffineria, soddisfatto per l'adesione di Giancarli, anche se non era stata mai messa in discussione. «Con questa ulteriore adesione — ha detto il governatore D'Ambrosio — si dimostra come la strada intrapresa era quella giusta. Il procedimento di rinnovo della concessione ha tenuto in considerazione le esigenze del territorio». Parole che vanno a sostenere quanto dichiarato pochi minuti dopo da Brachetti Peretti: «Mi rallegro della posizione della Provincia, ma non comprendo quella così radicalizzata del Comune che non è nell'interesse della cittadinanza. E' importante motivare certi convincimenti, valutando anche le esigenze di un territorio. Noi — sottolinea Brachetti Peretti — abbiamo bisogno di produrre molto e vi assicuro che le prescrizioni sono di una pesantezza di carattere economico estrema». «In questo protocollo — ha aggiunto Giancarli — c'é anche la volontà di salvaguardare la sicurezza e tutelare l'ambiente». Aspri, invece, i toni verso il ricorso al Tar del Comune: «L'amministrazione falconarese — ha sottolineato D'Ambrosio — poteva agire in altri modi e con altri sistemi. Ritengo che questo ricorso sia sbagliato nel metodo e nel merito. Abbiamo lavorato nell'interesse della regione quella con la «r» minuscola e non maiuscola». E critica il comportamento della Giunta Carletti anche la segreteria dei Ds regionale: «Abbiamo compreso e condiviso la scelta del Comune di Falconara di non sottoscrivere il protocollo d'intesa, ma non condividiamo e comprendiamo la scelta di ricorrere al Tar contro il rilascio della concessione, per questo auspichiamo che l'amministrazione torni a confrontarsi con Provincia e Regione». Ieri Provincia e Regione hanno anche sottoscritto una lettera di intenti sulla infrastrutturazione ferroviaria del nodo di Falconara.

LA FIRMA DEL PROTOCOLLO

LA FIRMA DEL PROTOCOLLO d'intesa con la raffineria Api non garantisce ai cittadini e all'ambiente nulla di più di quanto previsto dalle leggi vigenti». Il capogruppo dei Verdi, Marco Moruzzi accusa la Regione di non avere avuto «il coraggio di prescrivere all'Api l'immediato arretramento degli impianti della sponda destra del fiume Esino dove i serbatoi ed altre strutture costruite sulla foce determinano un livello elevato di rischio». Per l'ambientalista la Regione si sarebbe rimangiata «il proprio piano di assetto idrogeologico e tutti gli altri studi realizzati».

Incidente per Brachetti junior

di Maria Gloria Frattagli

FALCONARA — «Mio figlio è salvo per miracolo». Un Brachetti Peretti visibilmente provato ha lasciato ieri la Capitale per firmare il protocollo aggiuntivo a quello precedentemente stilato tra l'azienda Api e la Regione Marche. Un volto triste il suo per l'incidente accaduto pochi giorni fa al suo primogenito Ferdinando (nella foto) di 43 anni. Accaduto a Roma nelle ore di punta, Ferdinando a bordo della sua moto è stato letteralmente investito da un auto che sopraggiungeva da un'opposta direzione. L'impatto è stato fortissimo tanto che il ragazzo è stato sbalzato dall'alltra parte della carreggiata che stava percorrendo. Preoccupanti erano le sue condizioni, tanto che è stato trasportato subito al Policlinico di Roma dove ha subito un intervento per bloccare le emoraggie riportate. Tre lunghissime ore per la famiglia Brachetti Peretti che ha vissuto nell'angoscia, nel pericolo che sopraggiungessero delle complicazioni. L'intervento è riuscito e ora Ferdinando, vice presidente di Api Holding, dovrà seguire un lungo periodo di convalescenza.

 
CORRIERE ADRIATICO
Concessione all'Api, sì anche della Provincia Siglato il protocollo d'intesa aggiuntivo

di MARINA MINELLI

Il presidente della Provincia, Enzo Giancarli, ha aderito al protocollo d'intesa con la raffineria Api per il rinnovo della concessione fino al 2020. Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Regione Vito D'Ambrosio per il quale la firma rappresenta il recupero di "un rapporto ultra decennale con Giancarli, un'amicizia solida mai intaccata dai problemi politici". "L'adesione della Provincia - ha precisato D'Ambrosio - dimostra, che la strada intrapresa è condivisa da due dei tre soggetti interessati e competenti sul territorio". "Noi - ha aggiunto D'Ambrosio - abbiamo seguito un percorso di ragionevolezza e tutto il reticolo di accordi e prescrizioni è stato costruito insieme ai tecnici del Comune di Falconara". Secondo il presidente della Regione, rammaricato per l'atteggiamento del sindaco Carletti su tutta la vicenda, il Tar a cui si è rivolto il comune per cancellare la concessione, "non farà altro che convalidare il nostro operato. Questa volta è Falconara ad avere sbagliato nel metodo". Impressione condivisa anche dal presidente di Apia Raffineria, Aldo Brachetti Peretti il quale, pur rallegrandosi per la posizione assunta dalla Provincia di Ancona, ha osservato che "le decisioni prese negli ultimi 70 anni da diverse amministrazioni cittadine, non possono essere cambiate da Carletti come se nulla fosse". "Il sindaco fra l'altro - ha ricordato Brachetti Peretti - è stato nostro dipendente e anche sua moglie per oltre 25 anni, ma questo non è servito a nulla, anzi porterà il Comune ad investire altro denaro in una causa". Brachetti Peretti ha anche parlato del futuro dell'azienda petrolifera che oggi fornisce alle Marche il 25 % dell'energia elettrica necessaria e sta investendo nelle fonti alternative. "Certo - ha detto il presidente dell'Api - noi non produciamo caramelle, ma stiamo facendo il possibile per la tutela del territorio e le prescrizioni sono un vincolo pesante anche dal punto di vista economico, ma il nostro obiettivo è quello di contribuire allo sviluppo complessivo della regione". Il presidente Giancarli ha fatto notare poi come la firma del protocollo d'intesa, su prescrizioni "costruite" a garanzia della sicurezza e a tutela dell'ambiente sia stata largamente condivisa dal consiglio provinciale che ha approvato la decisione con un voto contrario ed un'astensione. Ieri Regione e Provincia hanno anche sottoscritto una lettera d'intenti sulla "infrastrutturazione ferroviaria del nodo di Falconara Marittima" per la realizzazione del by-pass e per la valutazione di future iniziative su un arretramento complessivo della linea Adriatica.

I Ds contro Carletti "Sbagliato il ricorso"

Dura presa di posizione della segreteria regionale

I Ds delle Marche valutano "positivamente" la conclusione dell'iter per il rinnovo della concessione petrolifera alla Raffineria Api, rilasciata dalla Regione "definendo un complesso ed articolato sistema di obblighi, procedure e scadenze che l'azienda deve rispettare a partire dai prossimi mesi e per tutto il periodo di validità della stessa". Il rinnovo della concessione "non si è trasformato quindi, come qualcuno paventava, in un fatto burocratico. Le conclusioni sono scaturite da un serio e proficuo confronto con le aspettative dei cittadini falconaresi e dei lavoratori dell'azienda". "Nel protocollo d'intesa - ribadiscono i Ds - è stata recepita, nella sostanza se non letteralmente, gran parte delle proposte avanzate dal Comune", per questo "così come non abbiamo compreso e condiviso la scelta della giunta comunale di Falconara di non sottoscrivere il protocollo d'intesa, oggi tanto più - osservano i Ds - non condividiamo e non comprendiamo la scelta di ricorrere al Tar contro il rilascio della concessione". In questo modo la giunta comunale "ha aperto una rottura della solidarietà tra i vari livelli istituzionali (Comune, Provincia e Regione) che avevano sottoscritto un'apposita intesa". Una rottura "tanto più grave poichè avvenuta su un terreno sul quale è stato possibile raggiungere sia un avanzato e utile punto di equilibrio sia il sostegno della forze economiche e sociali, in primo luogo dei sindacati e dei lavoratori". Una "rottura istituzionale che rischia di isolare Falconara nel contesto regionale e nazionale". "Auspichiamo - concludono i Ds - e per questo continueremo a lavorare, che gli amministratori comunali di Falconara possano rivedere le decisioni adottate".

 
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