MESSAGGERO |
Schianto alla Caffetteria,
muore fanese
La vettura ha tentato un
sorpasso ma si è trovata di fronte il camion, inevitabile lo
scontro frontale. Lungo lavoro dei vigili per bonificare la
zona
Si ribalta un’autocisterna:
20 mila litri di gasolio sulla strada e variante chiusa sino
a tarda sera
di CLAUDIA GRANDI
Drammatico incidente, ieri
mattina poco prima delle 10, lungo la variante alla Statale
16, all'altezza dello svincolo per Jesi-Fabriano. Una
persona è rimasta uccisa e altre due ferite nello scontro
tra un autoarticolato con rimorchio e un'auto. Il traffico è
rimasto bloccato per diverse ore, con i vigili del fuoco
intenti a mettere in sicurezza la strada invasa da 20.000
litri di gasolio fuoriusciti dal rimorchio, mentre la strada
è stata riaperta solo a tarda serata. La vittima si chiamava
Walter Bianchi , 39 anni di Fano. Bianchi era alla guida di
una Skoda Octavia station wagon, a fianco era seduto Claudio
Bramati , 48 anni di Villabate in provincia di Palermo.
Stando ai rilievi effettuati dalla polizia stradale di
Ancona, sembra che l'Octavia, mentre era in fase di sorpasso
in direzione Falconara, abbia invaso l'altra corsia dove
sopraggiungeva, in direzione Ancona, l'autoarticolato
condotto da Franco Ferretti . Inevitabile, e terribile, lo
scontro frontale: l'auto è finita con il muso in direzione
Ancona, mentre il camion si è ribaltato. La cabina si è
girata su un lato, dalla parte del passeggero, mentre il
rimorchio è finito con le ruote all'aria. Il contenuto
dell'autoarticolato, 20.000 litri di gasolio appena
prelevati dalla raffineria Api, ha invaso la carreggiata,
spargendosi per un raggio di almeno un centinaio di metri:
situazione molto pericolosa perché, come hanno spiegato i
vigili del fuoco, sarebbe bastato il calore della batteria
del camion per far prendere fuoco al gasolio. Subito
soccorsi dal 118 i passeggeri dell'auto rimasti incastrati
tra le lamiere: inizialmente le loro condizioni non
sembravano gravi, ma mentre Bramati ha riportato un trauma
alla spalla ed è stato subito dimesso, per Bianchi il quadro
clinico è subito precipitato, tanto che per i gravi traumi
riportati, l'uomo è deceduto a Torrette in sala operatoria.
Solo lievi escoriazioni, invece, per il camionista che ha
rifiutato il trasporto in ospedale. Particolarmente lunghe
le operazioni di messa in sicurezza della sede stradale: i
vigili del fuoco si sono prodigati per neutralizzare il
gasolio utilizzando una speciale schiuma e la sabbia. La
strada è rimasta chiusa fino a tarda serata: gli operai
hanno infatti dovuto ricostruire il manto stradale,
"sciolto" dall'azione del gasolio. Una giornata d'inferno
per la viabilità: la variante è infatti rimasta chiusa
all'altezza dell'ingresso di Falconara e al taglio di
Barcaglione, mentre il traffico è stato deviato sulla
Flaminia con inevitabile formazione di lunghe code. E la
situazione è diventata particolarmente caotica con lo sbarco
di tir e auto dai supertraghetti. |
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RESTO DEL CARLINO |
Schianto sulla variante
Paralizzate tre arterie
di Sedulio Brazzini
ANCONA — Un morto, due feriti
e una giornata d'inferno sulle principali arterie della
provincia. Un bilancio pesante, quello dello schianto
avvenuto ieri mattina alle 10.15 sulla variante della
statale 16, poche centinaia di metri a nord della
«Caffetteria», in un tratto di strada dove le croci non si
contano più. Unica vittima dello spaventoso incidente il
39enne pesarese Walter Bianchi, che stava percorrendo la
variante in direzione nord alla guida della sua Skoda, in
compagnia del 49enne palermitano Claudio Bramanti. La
ricostruzione della dinamica dell'impatto è affidata ai
rilievi della polizia stradale di Jesi, ma dalle prime
testimonianze risulta che l'automobile stava effettuando un
sorpasso mentre dalla direzione opposta arrivava
l'autocisterna guidata dal 49enne Franco Ferretti, di
Montesilvano. «Avevo appena caricato — ha spiegato
l'autotrasportatore — e stavo tornando verso l'Abruzzo
quando me lo sono visto sbucare davanti all'improvviso».
Ferretti ha cercato inutilmente di evitare l'automobile
sterzando bruscamente verso destra, ma ha urtato il muretto
di cemento che divide la carreggiata dalla rampa
d'immissione della superstrada 76. L'autocisterna si è
impennata e rovesciata, fermadosi in posizione
perpendicolare alla strada, bloccando così la statale e la
rampa. L'auto invece, dopo lo scontro, si è fermata decine
di metri più avanti. Nell'abitacolo sono rimasti incastrati
sia Bianchi, il quale in passato ha avuto problemi con la
giustizia, che Bramanti, poi estratti dalle lamiere
aggrovigliate grazie all'intervento dei vigili del fuoco. Le
condizioni di Bianchi sono apparse subito gravi. L'eliambulanza
del 118 partita dal vicino ospedale di Torrette è atterrata
sulla strada per portarlo via. Nonostante il tempestivo
intervento il 39enne è morto poco dopo l'arrivo al nosocomio
regionale. Il passeggero è stato invece trasportato al
pronto soccorso da un'ambulanza della Croce Gialla. Le sue
condizioni non sono gravi. Leggermente ferito e sotto choc
anche il conducente della cisterna, che si era recato alla
raffineria Api di Falconara dove aveva caricato gasolio
agricolo. Il contenuto della cisterna e del rimorchio, in
totale 33mila litri di carburante, è finito sull'asfalto. I
vigili del fuoco di Ancona hanno lavorato in forze fino a
metà pomeriggio: dopo aver spruzzato schiumogeni sulla
strada sono iniziate le operazioni di rimozione del mezzo
pesante, sollevato con un'autogru e quindi portato via.
Tecnici dell'Arpam hanno valutato eventuali pericoli
d'inquinamento ma l'esito dei controlli è stato negativo.
Alle operazioni di soccorso hanno partecipato anche i
carabinieri. La variante è rimasta chiusa fino a tarda notte
poiché il gasolio ha danneggiato l'asfalto e l'Anas ha
dovuto completamente rifare il manto. L'incidente ha avuto
pesanti ricadute sul traffico delle arterie circostanti.
Lunghe code di veicoli si sono formate sulla superstrada
proveniente da Jesi, sulla statale Adriatica e
sull'autostrada, particolarmente affollata in questo fine
settimana di vacanza cominciato nel peggiore dei modi.
Enrico Barbetti |
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CORRIERE ADRIATICO |
Schiacciato da un Tir sulla
variante
Il tratto di Statale 16 resta
chiuso, il gasolio ha danneggiato l'asfalto Ennesima
tragedia alla Caffetteria Un disperato intervento chirurgico
non è bastato a salvare la vita a Walter Bianchi Altri due
feriti Scontro frontale, muore un uomo di 39 anni
di CATERINA CANTORI
Ennesima tragedia alla
Caffetteria, sulla variante. E' morto Walter Bianchi, fanese
di 39 anni, schiacciato da un Tir. Il camion si è ribaltato
dopo lo scontro con l'auto condotta dalla vittima e ha
provocato la paralisi sulla variante alla Statale 16. Nel
bilancio dello schianto anche due feriti. Il gasolio
contenuto nella cisterna ha danneggiato l'asfalto tanto da
renderlo insicuro, facendo scattare quindi la chiusura al
traffico di quel tratto di bretella che collega la
superstrada con Ancona. L'incidente è avvenuto attorno alle
11, poco dopo la Caffetteria, in direzione nord. Walter
Bianchi era rimasto incastrato tra l'abitacolo della vettura
e il guardrail. E' riuscito appena a sussurrare le
generalità ai soccorritori. Poi è stato trasportato
d'urgenza con l'eliambulanza all'ospedale regionale di
Torrette. Le sue condizioni non sembravano comunque così
gravi. Ma durante l'intervento chirurgico sono sopraggiunte
complicazione e Walter non ce l'ha fatta. L'altro passeggero
della Skoda station wagon condotta dal fanese e il
conducente del camion hanno riportato ferite lievi e un
forte stato di choc. L'incidente ha mandato in tilt la
viabilità lungo la variante alla Statale 16 e all'altezza
del raccordo con la 76. File e rallentamenti sono proseguiti
per tutta la giornata, con gli automobilisti costretti a
uscite obbligatorie. Ad un certo punto il traffico della
superstrada è stato deviato all'uscita di Jesi-Chiaravalle.
Subito dopo l'incidente, appena terminato di soccorrere le
tre persone coinvolte nello scontro, infatti i vigili del
fuoco si sono messi al lavoro per bonificare il tratto di
variante danneggiata dal gasolio. Per bloccare il fiume di
carburante, ben 33 mila litri appena caricati alla
raffineria Api di Falconara, i pompieri hanno dovuto
inondare la strada di una speciale schiuma che limita gli
effetti inquinanti del gasolio e allo stesso tempo mette al
riparo dalla possibile combustione. Per gli automobilisti
rimasti bloccati dall'incidente l'attesa per riprendere la
marcia è durata nel migliore dei casi un'ora. E non sono
mancate le proteste: molti di loro hanno lamentato che
nessuno si è curato di segnalare il blocco in tempo per
cambiare strada senza finire nell'intoppo. E c'è chi ha
trovato insormontabili difficoltà anche a raggiungere
l'aeroporto Raffaello Sanzio. Sono ancora in corso
accertamenti della Polstrada di Jesi per capire la dinamica
dello scontro quasi frontale tra il camion - condotto da
Franco Ferretti, 49 anni, di Montesilvano - e la Skoda, con
alla guida Walter Bianchi, la vittima, e Claudio Bramati, di
49 originario di Palermo, seduto al suo fianco. Entrambi
dimessi in giornata. I vigili del fuoco hanno estratto gli
occupanti della macchina dall'abitacolo, ridotto ad un
cumulo di lamiere. L'urto è stato violentissimo e il
rimorchio del camion si è sganciato dalla motrice,
scavalcando il new jersey e finendo sulla carreggiata. Il
carburante disperso sull'asfalto era nell'autocisterna
rimasta in carreggiata. Nonostante la schiuma stesa dai
vigili del fuoco sul gasolio per dissolvere il carburante,
il manto stradale è rimasto seriamente danneggiato.
Immediato l'intervento dell'Anas per porre riparo ai danni
provocati dal carburante all'asfalto e poter riaprire la
strada, restata chiusa la scorsa notte. Si spera di poter
riaprire almeno lo svincolo oggi per Castelferretti. |
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