RASSEGNA STAMPA 26.07.2003

 

MESSAGGERO
Schianto alla Caffetteria, muore fanese

La vettura ha tentato un sorpasso ma si è trovata di fronte il camion, inevitabile lo scontro frontale. Lungo lavoro dei vigili per bonificare la zona

Si ribalta un’autocisterna: 20 mila litri di gasolio sulla strada e variante chiusa sino a tarda sera

di CLAUDIA GRANDI

Drammatico incidente, ieri mattina poco prima delle 10, lungo la variante alla Statale 16, all'altezza dello svincolo per Jesi-Fabriano. Una persona è rimasta uccisa e altre due ferite nello scontro tra un autoarticolato con rimorchio e un'auto. Il traffico è rimasto bloccato per diverse ore, con i vigili del fuoco intenti a mettere in sicurezza la strada invasa da 20.000 litri di gasolio fuoriusciti dal rimorchio, mentre la strada è stata riaperta solo a tarda serata. La vittima si chiamava Walter Bianchi , 39 anni di Fano. Bianchi era alla guida di una Skoda Octavia station wagon, a fianco era seduto Claudio Bramati , 48 anni di Villabate in provincia di Palermo. Stando ai rilievi effettuati dalla polizia stradale di Ancona, sembra che l'Octavia, mentre era in fase di sorpasso in direzione Falconara, abbia invaso l'altra corsia dove sopraggiungeva, in direzione Ancona, l'autoarticolato condotto da Franco Ferretti . Inevitabile, e terribile, lo scontro frontale: l'auto è finita con il muso in direzione Ancona, mentre il camion si è ribaltato. La cabina si è girata su un lato, dalla parte del passeggero, mentre il rimorchio è finito con le ruote all'aria. Il contenuto dell'autoarticolato, 20.000 litri di gasolio appena prelevati dalla raffineria Api, ha invaso la carreggiata, spargendosi per un raggio di almeno un centinaio di metri: situazione molto pericolosa perché, come hanno spiegato i vigili del fuoco, sarebbe bastato il calore della batteria del camion per far prendere fuoco al gasolio. Subito soccorsi dal 118 i passeggeri dell'auto rimasti incastrati tra le lamiere: inizialmente le loro condizioni non sembravano gravi, ma mentre Bramati ha riportato un trauma alla spalla ed è stato subito dimesso, per Bianchi il quadro clinico è subito precipitato, tanto che per i gravi traumi riportati, l'uomo è deceduto a Torrette in sala operatoria. Solo lievi escoriazioni, invece, per il camionista che ha rifiutato il trasporto in ospedale. Particolarmente lunghe le operazioni di messa in sicurezza della sede stradale: i vigili del fuoco si sono prodigati per neutralizzare il gasolio utilizzando una speciale schiuma e la sabbia. La strada è rimasta chiusa fino a tarda serata: gli operai hanno infatti dovuto ricostruire il manto stradale, "sciolto" dall'azione del gasolio. Una giornata d'inferno per la viabilità: la variante è infatti rimasta chiusa all'altezza dell'ingresso di Falconara e al taglio di Barcaglione, mentre il traffico è stato deviato sulla Flaminia con inevitabile formazione di lunghe code. E la situazione è diventata particolarmente caotica con lo sbarco di tir e auto dai supertraghetti.

 
RESTO DEL CARLINO
Schianto sulla variante Paralizzate tre arterie

di Sedulio Brazzini

ANCONA — Un morto, due feriti e una giornata d'inferno sulle principali arterie della provincia. Un bilancio pesante, quello dello schianto avvenuto ieri mattina alle 10.15 sulla variante della statale 16, poche centinaia di metri a nord della «Caffetteria», in un tratto di strada dove le croci non si contano più. Unica vittima dello spaventoso incidente il 39enne pesarese Walter Bianchi, che stava percorrendo la variante in direzione nord alla guida della sua Skoda, in compagnia del 49enne palermitano Claudio Bramanti. La ricostruzione della dinamica dell'impatto è affidata ai rilievi della polizia stradale di Jesi, ma dalle prime testimonianze risulta che l'automobile stava effettuando un sorpasso mentre dalla direzione opposta arrivava l'autocisterna guidata dal 49enne Franco Ferretti, di Montesilvano. «Avevo appena caricato — ha spiegato l'autotrasportatore — e stavo tornando verso l'Abruzzo quando me lo sono visto sbucare davanti all'improvviso». Ferretti ha cercato inutilmente di evitare l'automobile sterzando bruscamente verso destra, ma ha urtato il muretto di cemento che divide la carreggiata dalla rampa d'immissione della superstrada 76. L'autocisterna si è impennata e rovesciata, fermadosi in posizione perpendicolare alla strada, bloccando così la statale e la rampa. L'auto invece, dopo lo scontro, si è fermata decine di metri più avanti. Nell'abitacolo sono rimasti incastrati sia Bianchi, il quale in passato ha avuto problemi con la giustizia, che Bramanti, poi estratti dalle lamiere aggrovigliate grazie all'intervento dei vigili del fuoco. Le condizioni di Bianchi sono apparse subito gravi. L'eliambulanza del 118 partita dal vicino ospedale di Torrette è atterrata sulla strada per portarlo via. Nonostante il tempestivo intervento il 39enne è morto poco dopo l'arrivo al nosocomio regionale. Il passeggero è stato invece trasportato al pronto soccorso da un'ambulanza della Croce Gialla. Le sue condizioni non sono gravi. Leggermente ferito e sotto choc anche il conducente della cisterna, che si era recato alla raffineria Api di Falconara dove aveva caricato gasolio agricolo. Il contenuto della cisterna e del rimorchio, in totale 33mila litri di carburante, è finito sull'asfalto. I vigili del fuoco di Ancona hanno lavorato in forze fino a metà pomeriggio: dopo aver spruzzato schiumogeni sulla strada sono iniziate le operazioni di rimozione del mezzo pesante, sollevato con un'autogru e quindi portato via. Tecnici dell'Arpam hanno valutato eventuali pericoli d'inquinamento ma l'esito dei controlli è stato negativo. Alle operazioni di soccorso hanno partecipato anche i carabinieri. La variante è rimasta chiusa fino a tarda notte poiché il gasolio ha danneggiato l'asfalto e l'Anas ha dovuto completamente rifare il manto. L'incidente ha avuto pesanti ricadute sul traffico delle arterie circostanti. Lunghe code di veicoli si sono formate sulla superstrada proveniente da Jesi, sulla statale Adriatica e sull'autostrada, particolarmente affollata in questo fine settimana di vacanza cominciato nel peggiore dei modi. Enrico Barbetti

 
CORRIERE ADRIATICO
Schiacciato da un Tir sulla variante

Il tratto di Statale 16 resta chiuso, il gasolio ha danneggiato l'asfalto Ennesima tragedia alla Caffetteria Un disperato intervento chirurgico non è bastato a salvare la vita a Walter Bianchi Altri due feriti Scontro frontale, muore un uomo di 39 anni

di CATERINA CANTORI

Ennesima tragedia alla Caffetteria, sulla variante. E' morto Walter Bianchi, fanese di 39 anni, schiacciato da un Tir. Il camion si è ribaltato dopo lo scontro con l'auto condotta dalla vittima e ha provocato la paralisi sulla variante alla Statale 16. Nel bilancio dello schianto anche due feriti. Il gasolio contenuto nella cisterna ha danneggiato l'asfalto tanto da renderlo insicuro, facendo scattare quindi la chiusura al traffico di quel tratto di bretella che collega la superstrada con Ancona. L'incidente è avvenuto attorno alle 11, poco dopo la Caffetteria, in direzione nord. Walter Bianchi era rimasto incastrato tra l'abitacolo della vettura e il guardrail. E' riuscito appena a sussurrare le generalità ai soccorritori. Poi è stato trasportato d'urgenza con l'eliambulanza all'ospedale regionale di Torrette. Le sue condizioni non sembravano comunque così gravi. Ma durante l'intervento chirurgico sono sopraggiunte complicazione e Walter non ce l'ha fatta. L'altro passeggero della Skoda station wagon condotta dal fanese e il conducente del camion hanno riportato ferite lievi e un forte stato di choc. L'incidente ha mandato in tilt la viabilità lungo la variante alla Statale 16 e all'altezza del raccordo con la 76. File e rallentamenti sono proseguiti per tutta la giornata, con gli automobilisti costretti a uscite obbligatorie. Ad un certo punto il traffico della superstrada è stato deviato all'uscita di Jesi-Chiaravalle. Subito dopo l'incidente, appena terminato di soccorrere le tre persone coinvolte nello scontro, infatti i vigili del fuoco si sono messi al lavoro per bonificare il tratto di variante danneggiata dal gasolio. Per bloccare il fiume di carburante, ben 33 mila litri appena caricati alla raffineria Api di Falconara, i pompieri hanno dovuto inondare la strada di una speciale schiuma che limita gli effetti inquinanti del gasolio e allo stesso tempo mette al riparo dalla possibile combustione. Per gli automobilisti rimasti bloccati dall'incidente l'attesa per riprendere la marcia è durata nel migliore dei casi un'ora. E non sono mancate le proteste: molti di loro hanno lamentato che nessuno si è curato di segnalare il blocco in tempo per cambiare strada senza finire nell'intoppo. E c'è chi ha trovato insormontabili difficoltà anche a raggiungere l'aeroporto Raffaello Sanzio. Sono ancora in corso accertamenti della Polstrada di Jesi per capire la dinamica dello scontro quasi frontale tra il camion - condotto da Franco Ferretti, 49 anni, di Montesilvano - e la Skoda, con alla guida Walter Bianchi, la vittima, e Claudio Bramati, di 49 originario di Palermo, seduto al suo fianco. Entrambi dimessi in giornata. I vigili del fuoco hanno estratto gli occupanti della macchina dall'abitacolo, ridotto ad un cumulo di lamiere. L'urto è stato violentissimo e il rimorchio del camion si è sganciato dalla motrice, scavalcando il new jersey e finendo sulla carreggiata. Il carburante disperso sull'asfalto era nell'autocisterna rimasta in carreggiata. Nonostante la schiuma stesa dai vigili del fuoco sul gasolio per dissolvere il carburante, il manto stradale è rimasto seriamente danneggiato. Immediato l'intervento dell'Anas per porre riparo ai danni provocati dal carburante all'asfalto e poter riaprire la strada, restata chiusa la scorsa notte. Si spera di poter riaprire almeno lo svincolo oggi per Castelferretti.

 
inizio pagina   rassegna stampa