MESSAGGERO |
Villanova, il comitato boccia
il piano Bohigas
di F.Pi
FALCONARA - Riunitosi lunedì
sera, il comitato cittadino Villanova respinge il progetto
preliminare dell’architetto spagnolo Bohigas, presentato in
Comune lo scorso 8 luglio dopo un incontro con la giunta
Carletti, i tecnici Anas, Fs, della Regione e della
Provincia, piano che tende al recupero del fronte marittimo
nell’area nord di Falconara e che contempla la costruzione
di un porto turistico, un quartiere residenziale, una nuova
stazione e la cantieristica navale all’ex caserma Saracini.
«Rimaniamo favorevoli al piano regolatore del ’99 – spiega
Alfredo Campanelli, portavoce del comitato - quello che
prevedeva un ampio rispetto delle zone verdi. La soluzione
precedente aveva un polmone verde al posto dello scalo merci
delle ferrovie, situato dal lato della Castellaraccia fino
all’ex stabilimento Liquigas. Questa era la porta della
città». La presenza dei binari dello scalo merci del lato
mare continua ad essere una delle maggiori preoccupazioni
per il comitato, mentre l’amministrazione comunale, da parte
sua, ne conferma l’interramento per l’edificazione del
quartiere residenziale. Critica la posizione anche sulla
bretella che taglierebbe il quartiere in due parti. «Le loro
proposte sono state modificate e fra due o tre mesi
cambieranno ancora – continua Campanelli - Apprendiamo dello
svolgersi dei lavori dai giornali e da parte nostra –
conclude – aspettiamo la convocazione per il nuovo contratto
di quartiere, quando avremo modo di discuterne con i
dirigenti».
Chiazze d’olio allarmano
bagnanti e turisti
CIVITANOVA Giornata
movimentata in spiaggia. Un puzzo fastidioso e grosse
macchie d'olio galleggianti hanno messo in allarme numerosi
bagnanti. E' successo ieri mattina sul litorale di
Fontespina e chi era in acqua si è precipitato verso la
riva. Il tanfo, inequivocabile, ha fatto sospettare di
trovarsi davanti all'ennesimo episodio di inquinamento
dovuto, probabilmente, a qualche illegale operazione di
lavaggio delle cisterne, effettuate a largo da petroliere di
passaggio sulle rotte dell'Adriatico. Il gioco delle
correnti fa poi sì che le chiazze d'olio arrivino fino a
riva. Non è la prima volta che accade, con notevoli danni
per l'ambiente e con un negativo ritorno di immagine
turistica. Sul litorale si è anche levato un elicottero
della Guardia di Finanza, per una perlustrazione.
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RESTO DEL CARLINO |
Giancarli incontra la Giunta
per discutere il protocollo
di Maria Gloria Frattagli
FALCONARA — E' stato un colpo
di scena l'assenza del presidente della Provincia Enzo
Giancarli il giorno della firma del protocollo d'intesa per
il rinnovo della concessione alla raffineria Api. Lunedì
prossimo però il presidente ne discuterà in Giunta, valuterà
il protocollo e la serie di prescrizioni applicate dalla
Regione all'industria petrolifera. I pro e i contro di un
documento che ha circoscritto l'attività dell'Api, anche
penalizzandola, ma che non ha soddisfatto quella parte di
popolazione che si aspettava un secco no al rinnovo della
concessione. Giancarli fin dai primi approcci formali tra
gli enti aveva manifestato l'impossibilità di un mancato
rinnovo, dichiarando che quella era l'unica soluzione
possibile, considerando anche i fattori economici regionali
che poggiano e contano sulla produzione Api. Dopo l'incontro
con la Giunta, il presidente della Provincia, dovrà
riallacciare i rapporti con il governatore D'Ambrosio per
apporre la firma su quel documento che ha ipotecato il
fututo della città. |
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IL GAZZETTINO |
«Orimulsion meglio dell'olio
combustibile»
Presa di posizione della
Bitor Italia dopo le manifestazioni a Rosolina e Lido degli
Estensi
Roma. Una singolare
escalation di iniziative contro l'Orimulsion. Così definisce
l'ing. Ezio D'Angelo amministratore unico di Bitor Italia,
società operativa della Pdvsa ente petrolifero venezuelano
che produce l'Orimulsion, sia le dichiarazioni di Antonella
Bertoli su presunti danni alla terra e all'acqua, sia l'inziaitiva
dei di stendere un telone nero sulle spiagge del Lido degli
Estensi e di Rosolina a simboleggiare la "marea nera che
deriverebbe dall'uso dell'Orimulsion". Nè Bertoli, nè gli
organizzatori, precisa, forniscono alcunchè a supporto delle
loro tesi. «Si parla, falsamente e in malafede, di carrette
del mare (che non interessano l'Orimulsion perchè come ormai
sanno tutti, meno gli organizzatori di queste iniziative, il
nostro combustibile viene trasportato da petroliere a doppio
scafo con un'età inferiore ai nove anni); ignorano per lo
più lo studio condotto da dalla cattedra di Igiene
industriale dell'Istituto di medicina del lavoro
dell'Università di Milano e firmato dai professori Carrer,
Foà e Grieco con l'obiettivo di comparare gli effetti dei
due prodotti, Ormulsion e olio combustibile, avrebbero sugli
organismi pelagici e bentonici valutando gli effetti
ecotossici su specie ittiche dell'ecosistema mediterraneo».
«La ricerca - prosegue D'Angelo - ha evidenziato che i saggi
eseguiti a simulazione delle condizioni che potrebbero
realizzarsi nella colonna d'acqua segnalano effetti
manifestatisi a carico dell'Orimulsion significativamente
più bassi se comparati con quanto osservato per l'olio
combustibile. Per favore, qualcuno potrebbe presentare uno
studio che dimostri il contrario, prima di stendere teli
neri sulle spiagge?». «Il rischio rappresentato dall'uso
annuo di milioni di tonnellate di olio combustibile è -
secondo la Bitor Italia - ben maggiore di quello
rappresentato dall'Orimulsion e non vedo nessunoi impegnato
su questo fronte nè con manifestazioni nè con teli sulle
spiagge». Ricordando che anche il professor Adolfo
Parmaliana dell'Università di Messina ha recentemente
affermato che sotto il profilo tecnico scientifico,
ambientale ed economico, l'avversità all'Orimuslion è una
fandonia che si tende a mascherare con dichiarazioni di
principi universali, che l'orimulsion è utilizzato in varie
parti del mondo con ottimi risultati, D'Angelo sostiene:
«Qualcuno potrebbe confutare i professori Carrer, Foà,
Grieco e Parmaliana con i loro stessi argomenti, prima di
acusare, falsamente, l'Orimulsion di tutte le nefandezze che
di volta in volta vengono in mente?» |
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