RASSEGNA STAMPA 23.07.2003

 

MESSAGGERO
Villanova, il comitato boccia il piano Bohigas

di F.Pi

FALCONARA - Riunitosi lunedì sera, il comitato cittadino Villanova respinge il progetto preliminare dell’architetto spagnolo Bohigas, presentato in Comune lo scorso 8 luglio dopo un incontro con la giunta Carletti, i tecnici Anas, Fs, della Regione e della Provincia, piano che tende al recupero del fronte marittimo nell’area nord di Falconara e che contempla la costruzione di un porto turistico, un quartiere residenziale, una nuova stazione e la cantieristica navale all’ex caserma Saracini. «Rimaniamo favorevoli al piano regolatore del ’99 – spiega Alfredo Campanelli, portavoce del comitato - quello che prevedeva un ampio rispetto delle zone verdi. La soluzione precedente aveva un polmone verde al posto dello scalo merci delle ferrovie, situato dal lato della Castellaraccia fino all’ex stabilimento Liquigas. Questa era la porta della città». La presenza dei binari dello scalo merci del lato mare continua ad essere una delle maggiori preoccupazioni per il comitato, mentre l’amministrazione comunale, da parte sua, ne conferma l’interramento per l’edificazione del quartiere residenziale. Critica la posizione anche sulla bretella che taglierebbe il quartiere in due parti. «Le loro proposte sono state modificate e fra due o tre mesi cambieranno ancora – continua Campanelli - Apprendiamo dello svolgersi dei lavori dai giornali e da parte nostra – conclude – aspettiamo la convocazione per il nuovo contratto di quartiere, quando avremo modo di discuterne con i dirigenti».

Chiazze d’olio allarmano bagnanti e turisti

CIVITANOVA Giornata movimentata in spiaggia. Un puzzo fastidioso e grosse macchie d'olio galleggianti hanno messo in allarme numerosi bagnanti. E' successo ieri mattina sul litorale di Fontespina e chi era in acqua si è precipitato verso la riva. Il tanfo, inequivocabile, ha fatto sospettare di trovarsi davanti all'ennesimo episodio di inquinamento dovuto, probabilmente, a qualche illegale operazione di lavaggio delle cisterne, effettuate a largo da petroliere di passaggio sulle rotte dell'Adriatico. Il gioco delle correnti fa poi sì che le chiazze d'olio arrivino fino a riva. Non è la prima volta che accade, con notevoli danni per l'ambiente e con un negativo ritorno di immagine turistica. Sul litorale si è anche levato un elicottero della Guardia di Finanza, per una perlustrazione.

 
RESTO DEL CARLINO
Giancarli incontra la Giunta per discutere il protocollo

di Maria Gloria Frattagli

FALCONARA — E' stato un colpo di scena l'assenza del presidente della Provincia Enzo Giancarli il giorno della firma del protocollo d'intesa per il rinnovo della concessione alla raffineria Api. Lunedì prossimo però il presidente ne discuterà in Giunta, valuterà il protocollo e la serie di prescrizioni applicate dalla Regione all'industria petrolifera. I pro e i contro di un documento che ha circoscritto l'attività dell'Api, anche penalizzandola, ma che non ha soddisfatto quella parte di popolazione che si aspettava un secco no al rinnovo della concessione. Giancarli fin dai primi approcci formali tra gli enti aveva manifestato l'impossibilità di un mancato rinnovo, dichiarando che quella era l'unica soluzione possibile, considerando anche i fattori economici regionali che poggiano e contano sulla produzione Api. Dopo l'incontro con la Giunta, il presidente della Provincia, dovrà riallacciare i rapporti con il governatore D'Ambrosio per apporre la firma su quel documento che ha ipotecato il fututo della città.

 
IL GAZZETTINO
«Orimulsion meglio dell'olio combustibile»

Presa di posizione della Bitor Italia dopo le manifestazioni a Rosolina e Lido degli Estensi

Roma. Una singolare escalation di iniziative contro l'Orimulsion. Così definisce l'ing. Ezio D'Angelo amministratore unico di Bitor Italia, società operativa della Pdvsa ente petrolifero venezuelano che produce l'Orimulsion, sia le dichiarazioni di Antonella Bertoli su presunti danni alla terra e all'acqua, sia l'inziaitiva dei di stendere un telone nero sulle spiagge del Lido degli Estensi e di Rosolina a simboleggiare la "marea nera che deriverebbe dall'uso dell'Orimulsion". Nè Bertoli, nè gli organizzatori, precisa, forniscono alcunchè a supporto delle loro tesi. «Si parla, falsamente e in malafede, di carrette del mare (che non interessano l'Orimulsion perchè come ormai sanno tutti, meno gli organizzatori di queste iniziative, il nostro combustibile viene trasportato da petroliere a doppio scafo con un'età inferiore ai nove anni); ignorano per lo più lo studio condotto da dalla cattedra di Igiene industriale dell'Istituto di medicina del lavoro dell'Università di Milano e firmato dai professori Carrer, Foà e Grieco con l'obiettivo di comparare gli effetti dei due prodotti, Ormulsion e olio combustibile, avrebbero sugli organismi pelagici e bentonici valutando gli effetti ecotossici su specie ittiche dell'ecosistema mediterraneo». «La ricerca - prosegue D'Angelo - ha evidenziato che i saggi eseguiti a simulazione delle condizioni che potrebbero realizzarsi nella colonna d'acqua segnalano effetti manifestatisi a carico dell'Orimulsion significativamente più bassi se comparati con quanto osservato per l'olio combustibile. Per favore, qualcuno potrebbe presentare uno studio che dimostri il contrario, prima di stendere teli neri sulle spiagge?». «Il rischio rappresentato dall'uso annuo di milioni di tonnellate di olio combustibile è - secondo la Bitor Italia - ben maggiore di quello rappresentato dall'Orimulsion e non vedo nessunoi impegnato su questo fronte nè con manifestazioni nè con teli sulle spiagge». Ricordando che anche il professor Adolfo Parmaliana dell'Università di Messina ha recentemente affermato che sotto il profilo tecnico scientifico, ambientale ed economico, l'avversità all'Orimuslion è una fandonia che si tende a mascherare con dichiarazioni di principi universali, che l'orimulsion è utilizzato in varie parti del mondo con ottimi risultati, D'Angelo sostiene: «Qualcuno potrebbe confutare i professori Carrer, Foà, Grieco e Parmaliana con i loro stessi argomenti, prima di acusare, falsamente, l'Orimulsion di tutte le nefandezze che di volta in volta vengono in mente?»

 
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