RASSEGNA STAMPA 05.07.2003

 

CORRIERE ADRIATICO
Le valutazioni della Svim "La raffineria è sotto controllo"

ANCONA - E' ormai in via di conclusione lo studio affidato dalla Regione Marche alla Svim, volto all'analisi dell' attuale situazione dell'area ad elevato rischio di crisi ambientale, delimitata dalla porzione di territorio che si estende tra Ancona, Falconara e la Bassa Valle del fiume Esino. L'attività si è articolata su tre aree tematiche: ambientale; urbanistica (sistema insediativo - infrastrutturale e pianificazione e programmazione); socio - economica. La Svim elaborerà un documento finale nel quale sarà eseguita una lettura integrata di tutte le attività svolte, ed una conseguente valutazione di sintesi. L'analisi si è soffermata in particolare sulla vicinanza del sistema porto-aeroporto e interporto e sulla questione raffineria. "Un aiuto all'intero sistema - fa notare il direttore della Svim, ing. Francesco Marchesi - potrà derivare dalla realizzazione degli interventi infrastrutturali previsti tra cui: l'uscita dal porto, il raddoppio della variante Falconara - Baraccola, lo svincolo di accesso all'Interporto, il by pass ferroviario di Falconara; quest'ultimo, soprattutto, faciliterà l'arretramento del traffico merci, ottenendo un sostanziale scarico della fascia costiera". "Un'ulteriore importante caratteristica economica - indica Marchesi - è rappresentata dalla Raffineria Api, che pur risultando un elemento piuttosto impattante, si presenta oggi sotto controllo, e di più lo sarà in futuro a seguito delle ulteriori prescrizioni della Regione Marche. La sua valenza regionale di polo energetico ambientalmente avanzato, si allarga al sistema nazionale. In particolare l'impianto Igcc ha consentito la riduzione della dipendenza della nostra Regione dall'importazione di energia elettrica dall'80% al 50 %. In definitiva dagli studi effettuati non emergono situazioni di scenari scientificamente documentati, che possono far ipotizzare in futuro assetti economici e territoriali diversi da quelli attuali. Ciò non significa che non si continueranno a seguire le dinamiche evolutive dell'area ed a predisporre, con il piano di risanamento, misure utili per il suo sviluppo sostenibile".

 
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