MESSAGGERO |
Ozono, superato il livello di
attenzione
Colpa dell’alta pressione. Il
Comune annuncia provvedimenti per l’estate
FALCONARA Il sindaco
Giancarlo Carletti fa sapere che «a causa della persistenza
dell'alta pressione, con temperature assai elevate si sono
verificati superamenti del livello di attenzione per l'ozono
sul territorio di Falconara. Elevate concentrazioni di ozono
in atmosfera possono essere responsabili di irritazioni agli
occhi, al naso e alla gola, di attacchi di tosse e di un
senso di pressione sul torace che si manifestano o si
accentuano durante gli sforzi fisici. I sintomi irritativi
sono passeggeri e cessano normalmente quando i livelli di
ozono diminuiscono». Carletti dà quindi alcuni suggerimenti
alla popolazione: «Limitare l'uso delle autovetture private
e utilizzare i mezzi di pubblico trasporto; rispettare i
limiti di velocità». Inoltre il sindaco dà consigli anche di
tipo igenico-sanitario: «Le persone con insufficienza
cardiaca e/o respiratoria e i bambini dovrebbero evitare di
uscire nelle ore più calde (indicativamente dalle 13 alle
17) quando l'ozono raggiunge concentrazioni più elevate; è
opportuno ridurre l'attività fisica all'aperto durante le
ore di massima insolazione; è opportuno inoltre curare
un'adeguata idratazione (bere, evitando bevande zuccherate)
e alimentazione (più frutta e verdura); evitare di sommare
all'inquinamento atmosferico il fumo e di sigaretta
soprattutto in ambienti chiusi». Il Comune comunque «si è
attivato per rilevare l'apporto delle diverse fonti
produttive dei precursori dell'ozono onde predisporre
conseguenti provvedimenti e programmare per l'intera
stagione estiva interventi mirati a prevenire od ottenere il
manifestarsi delle cause scatenanti del fenomeno». |
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RESTO DEL CARLINO |
Ozono, superati i livelli
FALCONARA — Il gran caldo di
questi giorni ha portato inesorabilmente al superamento dei
livelli di attenzione dell'ozono nella zona di Falconara. «A
causa della persistenza dell'alta pressione — scrive
l'amministrazione comunale — con temperature assai elevate,
si sono verificati superamenti del livello di attenzione per
l'ozono sul territorio del Comune di Falconara Marittima.
Elevate concentrazioni di ozono in atmosfera possono essere
responsabili di irritazioni agli occhi, al naso e alla gola,
di attacchi di tosse e di un senso di pressione sul torace,
che si manifestano o si accentuano durante gli sforzi
fisici. I sintomi irritativi sono passeggeri e cessano
normalmente quando i livelli di ozono diminuiscono. Si
invita pertanto la popolazione a: limitare l'uso delle
autovetture private; ricorrere, quando è possibile,
all'utilizzo dei mezzi di pubblico trasporto; rispettare i
limiti di velocità degli autoveicoli. Si raccomanda inoltre
di adottare i seguenti accorgimenti di carattere
igenico-sanitario: le persone con insufficienza cardiaca e/o
respiratoria e i bambini dovrebbero evitare di uscire dalle
abitazioni dalle ore più calde della giornata
(indicativamente dalle ore 13,00 alle ore 17,00), quando
l'ozono raggiunge concentrazioni più elevate; è opportuno
ridurre l'attività fisica all'aperto durante le ore di
massima insolazione, in quanto l'impegno muscolare provoca
una maggior ventilazione polmonare con conseguente maggior
assorbimento degli inquinanti; è opportuno inoltre curare
un' adeguata idratazione (bere, evitando bevande zuccherate)
e alimentazione (maggior consumo di frutta e verdura);
evitare di sommare all'inquinamento atmosferico il fumo e di
sigaretta, soprattutto in ambienti chiusi». L'
amministrazione si è attivata per rilevare e valutare
l'apporto delle diverse fonti produttive dei precursori
dell'ozono onde predisporre conseguenti provvedimenti e
programmare per l'intera stagione estiva interventi mirati a
prevenire od ottenere il manifestarsi delle cause scatenanti
del fenomeno. Ieri un primo summit si è tenuto in Comune tra
il sindaco, gli assessori, i dirigenti dell'ufficio ambiente
e la polizia municipale. Se la situazione dovesse
persistere, Carletti emetterà, forse oggi stesso,
un'ordinanza di blocco del traffico come avvenuto anche in
passato. |
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CORRIERE ADRIATICO |
Allarme ozono per Falconara
Superati i limiti d'attenzione,
il sindaco Carletti invita a limitare l'uso delle auto
"Bambini, anziani e malati
restino in casa nelle ore più calde"
FALCONARA - Scatta l'allarme
ozono. I livelli di questo inquinante presenti
nell'atmosfera hanno infatti superato i limiti d'attenzione
consentiti. Una situazione legata alla persistenza dell'alta
pressione, con temperature assai elevate che si registrano
in questi giorni. A dare l'allarme sul superamento del
livello di attenzione per l'ozono sul territorio di
Falconara è stato lo stesso sindaco Giancarlo Carletti che,
nella serata di ieri, ha diffuso una nota sull'argomento
annunciando anche che sono allo studio provvedimenti per
limitare l'emissione di ozono in atmosfera. Elevate
concentrazioni di ozono in atmosfera possono essere
responsabili di irritazioni agli occhi, al naso e alla gola,
di attacchi di tosse e di un senso di pressione sul torace,
che si manifestano o si accentuano durante gli sforzi
fisici. I sintomi irritativi sono passeggeri e cessano
normalmente quando i livelli di ozono diminuiscono. Il
sindaco invita la popolazione a limitare l'uso delle
autovetture private; ricorrere, quando è possibile,
all'utilizzo dei mezzi di pubblico trasporto; rispettare i
limiti di velocità degli autoveicoli. Altri accorgimenti di
carattere igienico sanitario suggeriti: le persone con
insufficienza cardiaca e/o respiratoria e i bambini
dovrebbero evitare di uscire dalle abitazioni dalle ore più
calde della giornata (indicativamente dalle 13 alle 17,00),
quando l'ozono raggiunge concentrazioni più elevate; è
opportuno ridurre l'attività fisica all'aperto durante le
ore di massima insolazione, in quanto l'impegno muscolare
provoca una maggior ventilazione polmonare con conseguente
maggior assorbimento degli inquinanti; è opportuno inoltre
curare un'adeguata idratazione (bere, evitando bevande
zuccherate) e alimentazione (maggior consumo di frutta e
verdura); evitare di sommare all'inquinamento atmosferico il
fumo e di sigaretta, soprattutto in ambienti chiusi.
"L'amministrazione - termina la nota - si è attivata per
rilevare e valutare l'apporto delle diverse fonti produttive
dei precursori dell'ozono onde predisporre conseguenti
provvedimenti e programmare per l'intera stagione estiva
interventi mirati a prevenire od ad attenuare il
manifestarsi delle cause scatenanti del fenomeno".
Carletti chiede garanzie
"Qui c'è la raffineria"
Il sindaco non crede alla
pista interna
FALCONARA - La "pista
interna" non convince il sindaco di Falconara Giancarlo
Carletti, che, ricordando in una nota la "contiguità"
dell'aeroporto con la raffineria Api, si rivolge "con
particolare fermezza agli organismi deputati alla sicurezza
perchè vengano predisposti i più sofisticati servizi di
prevenzione al fine di offrire sicurezza sia all'aeroporto
che a tutti gli obbiettivi sensibili viciniori, per ridare
tranquillità ai cittadini di Falconara". I ripetuti allarmi
- scrive Carletti - hanno suscitato "particolare
preoccupazione e tensione nella popolazione falconarese" non
solo per l'insicurezza che danneggia l'immagine
dell'aeroporto, ma soprattutto per la sua "estrema
vicinanza" al petrolchimico, "lambito dagli aerei sia in
fase di decollo che di atterraggio". Per questo motivo, in
occasione della guerra in Iraq, Carletti aveva emanato
un'ordinanza che vietava l'atterraggio agli aerei militari
delle parti belligeranti, "proprio ed essenzialmente per
evitare che un eventuale attentato da parte nemica agli
stessi potesse estendersi, volutamente o casualmente alla
adiacente raffineria con conseguenze devastanti facilmente
immaginabili". Senza fare ipotesi sulle minacce e sulla loro
provenienza, al primo cittadino falconarese non appare, per
altro, che la "pista interna" nell'ambito del personale o
degli addetti ai lavori "abbia piena fondatezza", dato che
"le vertenze dei dipendenti in atto sono di carattere
generale". E poi "non si comprende perché le minacce sulla
sicurezza dovrebbero essere dirette unicamente sull'
aeroporto di Falconara, importante sì, ma certo non fra i
primi in Italia. Dovranno essere svolte accurate indagini -
conclude - per venirne a capo in modo più convincente". |
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LA NUOVA VENEZIA |
Misteriosa moria di rondini a
Dolo
Decine gli uccelli trovati
senza vita. Indagine dell'Asl 13 sulle cause
di Alessandro Abbadir
DOLO. Decine e decine di
rondini muoiono ogni anno a Dolo senza un perché e la Lipu
(Lega Italiana Protezione Uccelli) denuncia il fatto all'Arpav,
all'Asl 13 al corpo forestale dello stato e alla provincia
di Venezia settore caccia e Pesca. La Lipu chiede
chiarimenti al più presto perché un analogo episodio si era
verificato un anno fa. Le rondini morte erano state
esaminate ma poi i risultati non erano stati resi noti dalle
autorità competenti. A spiegare il fenomeno è la signora
Rebecca Ruvoletto che abita a Dolo in via Dauli. «Nel mese
di maggio - dice - si è ripetuto lo stesso fenomeno
dell'altro anno. Ogni giorno nei dintorni della mia
abitazione ho rinvenuto almeno una rondine morta e questo
per oltre un mese. Abbiamo avvertito la Lipu e sappiamo che
l'Asl 13 sta facendo dei test per capire la causa di questa
moria». Ma dalla Lipu viene anche la richiesta di esami più
approfonditi volti ad indagare sulla reale natura delle
morti delle rondini. «Viene il sospetto - spiega Giampaolo
Pamio presidente della Lipu di Venezia - che le morie
interessino tantissimi animali e non solo quelli rinvenuti.
Un anno fa il servizio veterinario delle autorità competenti
disposero che venissero fatte delle indagini, ora invece ad
un anno di distanza non si sa niente di quegli esami.
Chiediamo di nuovo all'Asl di intervenire e di rendere note
le analisi». Il problema per La Lipu è complesso e va oltre
la morte degli animali. «Le rondini - spiega Pamio - sono un
eccezionale indicatore di salute ambientale. Non possiamo
fare nessuna ipotesi ma il fatto che Dolo e Mira si trovino
sottovento rispetto alle emissioni della Mira Lanza e di
Porto Marghera la dice lunga sulle possibili cause della
morte degli animali. Per cercare di capire le cause, tre
esemplari di queste rondini sono state messe in freezer per
analisi più precise da parte dell'Asl 13». Sulla vicenda
esprime riserbo l'assessore all'Ambiente del comune di Dolo
Vittorio Bisso. «La questione della morte delle rondini -
dice Bisso - sarà risolta dalle analisi dell'azienda
sanitaria locale. Io e il sindaco Claudio Bertolin verremo
informati di quanto sta succedendo quando le analisi saranno
disponibili». Intanto il mistero sulla morte delle rondini
resta più fitto che mai e preoccupa i residenti. |
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IL MANIFESTO |
A Bruxelles contro le
carrette del mare
di a.d'ar.
Contro tutti i Prestige,
passati e futuri, Bruxelles ha vissuto ieri una giornata
fatta di manifestazione, conferenza e concerto, una festa
pensante voluta dalla Piattaforma gallega Nunca Mais,
appoggiata dai verdi e Legambiente e a cui hanno aderito
anche organizzazioni ecologiste da Francia, Svizzera,
Olanda, Germania e Belgio. Testimonial di eccezione Manu
Chao, che ha poi condiviso l'onere di montare una festa
lunga quattro ore con Fermin Muguruza, icona musicale basca.
Nunca Mais è atterrata a Bruxelles per chiedere l'effettiva
pulizia delle coste galleghe e il recupero delle tonnellate
di petrolio ancora stipate nel Prestige. Atterra in Europa
perché in patria il governo racconta di una Galizia pulita
ed inventata, ma anche perché il problema riguarda
assolutamente tutti e si riassume in due priorità: immediata
attuazione delle misure necessarie a limitare i rischi di
un'ennesima marea nera e assicurare il principio della
responsabilità per chi inquina. Il problema è anche
italiano, assicura Marco Moruzzi, a capo di una folta
delegazione di Verdi di Ancona, «da anni contestiamo il
pericolo e il rischio del petrolio in mare, sia del
trasporto nell'Adriatico che è un mare chiuso sia della
presenza nella costa di impianti petrolchimici e raffinerie,
in special modo a Ravenna e Falconara». |
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