RASSEGNA STAMPA 04.06.2003

 

MESSAGGERO
Api, verso il rinnovo del 15 Verdi: «Sì, ma dopo lo Svim»

di Roberta Maccagnani

FALCONARA - Via libera al rinnovo della concessione Api a patto di rigide prescrizioni. Riconfermata la posizione dell’assessore Marco Amagliani e analizzate in modo approfondito le prescrizioni allo stabilimento petrolifero, definite “severe”. E’ quanto emerso, ieri pomeriggio, nella riunione di maggioranza in Regione. Un tour de force di oltre quattro ore che, a detta di Marco Lucchetti (Margherita), ha visto la maggioranza compatta, tranne i Verdi che chiedono di rimandare la decisione sul rinnovo, prevista per il 15 giugno, al termine degli studi Svim ed epidemiologici. «Hanno mantenuto la loro posizione – ha detto Lucchetti - pur riconoscendo la serietà delle prescrizioni. Alla fine penso che la loro sia più una posizione politica che di merito». Non confermano però i Verdi. Marco Moruzzi definisce, infatti, inadeguate le misure prese dalla Regione. «Qualcosa è stato fatto, ma è insufficiente per affrontare la situazione soprattutto perché non si possono fissare prescrizioni senza un contestuale percorso di dismissione. Ricordiamo che il programma di questa maggioranza prevede l’incompatibilità della raffineria».

 
CORRIERE ADRIATICO
"By pass da bloccare"

I comitati cittadini scrivono al presidente Giancarli

"Spostare i binari sarebbe uno sfregio al territorio"

"Adesso vogliamo chiarezza, esigiamo che i nostri amministratori cessino di rimbalzarsi notizie ed affermazioni e chiediamo un incontro pubblico urgente". Con un'ennesima lettera aperta i comitati 25 agosto, Fiumesino e Villanova tornano sulla questione del by-pass ferroviario per domandare al presidente della Provincia Enzo Giancarli di prendere una posizione netta ed inequivocabile sulla vicenda. "Durante un colloquio con i nostri rappresentanti - scrivono i delegati dei comitati - Giancarli ci ha assicurato che avrebbe continuato con determinazione nella sua azione diretta ad ottenere la realizzazione dell'arretramento della linea ferroviaria come da progetto compreso nel Piano Territoriale, nonché nel Piano dei Trasporti approvato dai consigli provinciali di ben due legislature". I comitati poi ricordano che il cinque maggio scorso era stata richiesta la convocazione urgente di un'assemblea pubblica (con la partecipazione dei parlamentari marchigiani. Abbondanzieri, Duca, Lion e Calvi) al fine di bloccare l'attuale progetto per la realizzazione del by-pass, scongiurando pertanto lo sfregio al territorio ed i danni che con esso verrebbero perpetrati, e, nel contempo, promuovere e sollecitare la realizzazione del progetto dell'arretramento della linea ferroviaria così come prospettato dalla stessa Provincia. "Nel frattempo però - proseguono i portavoce dei comitati - non solo non c'era stata nessuna riunione, e in più il presidente Giancarli sembrava aver sposato la realizzazione del by-pas così come Regione e Comune intendono realizzarlo ora". Tutto questo, aggiungono i delegati dei cittadini, "si somma alle dichiarazioni dell'assessore regionale all'ambiente Marco Amagliani il quale ha affermato che il progetto così come voluto da Regione Marche e comune di Falconara, è ormai cosa fatta, in quanto programmato da tempo e facente parte di un accordo sottoscritto dalla Regione e dal viceministro Baldassarri e che nessun altro progetto potrà essere realizzato. Ed ha aggiunto che chiunque sostenga il contrario sostiene delle cose infondate ed impossibili".

le lettere integrali inviate dai comitati

Cecchini: "Nullaosta all'Api Parliamone in consiglio"

L'esponente di Rc: Problema da discutere insieme

Un passo istituzionale nel tentativo di bloccare il rinnovo della concessione ventennale alla Raffineria Api: lo tenta la consigliera regionale del Gruppo misto Cristina Cecchini, che in una lettera invita i colleghi dell'assemblea a sottoscrivere con lei la richiesta di convocare una seduta del consiglio su questo tema, in base all' art. 28 del Regolamento interno. "Tre anni fa - scrive la Cecchini - le forze politiche del centro sinistra e il Prc avevano inserito la dismissione della raffineria tra gli impegni da realizzare nel corso della legislatura". Oggi invece, "tutto è pronto per un rinnovo ventennale della concessione, anticipata addirittura di cinque anni rispetto alla scadenza". Il dibattito, continua Cecchini, ruota ormai solo sulla natura dei vincoli da apporre al contratto, ma la questione "è molto rilevante per la vita dei cittadini e l' economia delle Marche", e merita un approfondimento in consiglio. E il rinnovo della concessione all'Api, dunque, continua a tenere banco anche se i giochi ormai sembrano fatti. Rinnovo si ma con una serie di paletti che l'azienda petrolchimica dovrà rispettare. Paletti che vanno dal recupero del territorio ad un piano serio di riconversione aziendale.

Falconara nei siti più inquinati d'Italia

L'onorevole Lion "A questo punto sarebbe insensato rinnovare la concessione alla raffineria così come vuole la Regione" L'intervento ai privati

I territori da bonificare stabiliti dal ministero per l'Ambiente

di Marina Minelli

Pubblicato nei giorni scorsi nella Gazzetta Ufficiale, il decreto di perimetrazione dei siti inquinati di Falconara sarà presentato il prossimo 10 giugno dal Ministero per l'Ambiente a Regione, Provincia, Comune, Arpam e a tutti gli altri enti interessati. Insieme a Falconara ci sono altre nove aree da "assoggettare ad una cura di pulizia" ed in totale sono quasi cinquanta le zone individuate dal Ministero che dovranno essere sottoposte a bonifica. Per quanto riguarda i finanziamenti, queste 10 aree hanno un destino diverso. Per i 7 inclusi nel Piano nazionale delle bonifiche ci sono risorse pari a 146 miliardi delle vecchie lire per le prime attività di messa in sicurezza e censimento degli inquinanti, mentre per i restanti tre, tra cui anche Falconara, diventati siti di interesse nazionale le risorse dovranno essere reperite presso i privati. Proprio il collegato ambientale ha stabilito infatti un nuovo meccanismo per le bonifiche. In caso di inerzia del proprietario, la bonifica può essere affidata, attraverso una procedura a evidenza pubblica, ad un privato che potrà sfruttare il plusvalore acquistato dai terreni una volta bonificati. "Una procedura altamente innovativa - fanno notare i responsabili del Ministero per l'Ambiente - che viene sperimentata per la prima volta in Italia e sposta l'onere della bonifica dallo Stato al privato. E' esclusa la possibilità che chi ha inquinato possa partecipare al programma di valorizzazione del sito e naturalmente l'utilizzazione del sito deve essere compatibile con l'ambiente". Per questi tre siti, insieme agli altri individuati dal collegato ambientale e già perimetrati, si dovranno ora aprire le gare. "Con questo intervento legislativo - osserva il deputato Verde Marco Lion che si è battuto perché Falconara fosse inserita nell'elenco - per città ci sono prospettive molto diverse e decisamente interessanti perché la strada scelta dal Ministero è stata quella di offrire ai privati, in cambio della bonifica, la possibilità di gestire poi delle aree molto appetibili, dal punto di vista della collocazione geografica e delle infrastrutture". Una novità che, secondo Lion, rimette con maggior vigore in gioco i progetti legati alla dismissione della raffineria ed al recupero dell'intera zona e rende "del tutto insensata" l'idea di andare al rinnovo della concessione così come prospettato dalla Regione. "Un privato - dice Lion - potrebbe guardare con estremo interesse all'area oggi occupata dall'impianto petrolchimico, certo con un rinnovo ventennale le cose cambierebbero radicalmente e proprio per questo motivo non deve essere presa nessuna decisione avventata. Con l'inserimento di Falconara in questo intervento viene dato per la prima volta uno strumento pratico e lineare per anticipare tutte le pratiche legate alla riconversione del sito". Qualche contrarietà sul fatto che per la bonifica non sono previsti fondi pubblici l'hanno espressa i rappresentanti dei comitati cittadini, ma la domanda a meno di una settimana dalla data ufficiale per la decisione sul rinnovo della concessione è: "come si pone adesso la Regione?". Il Wwf da parte sua chiede al governo regionale "un interessamento attivo per avviare, di concerto con gli organi competenti, una rapida politica virtuosa per arrivare in tempi brevi agli interventi di disinquinamento delle aree marchigiane individuate e cioè Falconara e il basso bacino del Chienti". "Non rinviabile - prosegue la nota dell'associazione ambientalista - è inoltre il coinvolgimento dei privati in tali opere, soprattutto delle proprietà e di coloro che hanno inquinato, secondo il consolidato principio europeo 'chi inquina paga".

L'incontro "Fermate le carrette"

ANCONA - Si terrà anche ad Ancona, domani, come in altre 16 città d'Europa, una conferenza stampa per illustrare la mobilitazione internazionale del prossimo 14 giugno a Bruxelles, contro il petrolio in mare e le carrette dei mari, promossa dai comitati Nunca Mais della Galizia, con l'appoggio di comitati ambientalisti delle Marche e della Bretagna. Lo annuncia un comunicato del gruppo consiliare verde alla Regione, organizzatore dell' appuntamento italiano. L'incontro con gli organi d'informazione, in concomitanza con iniziative analoghe a Ginevra, Berlino, Madrid, Parigi, Londra, avverrà alle 12:00 sulla nave "Alma I" una carretta del mare di 90 metri ormeggiata da anni al molo 17 del Porto di Ancona.

 
IL CENTRO
Negata la sospensiva Il Tar non frena la Turbogas

di Paola Calvano

GISSI. La Turbogas si farà. Si è concluso a favore della "Abruzzo energia" il primo round della controversia sorta nella vallata del Sinello contro la realizzazione di una centrale da 800 megawatt che verrebbe ubicata nel comune di Gissi. La richiesta di sospensiva presentata ai giudici del tribunale amministrativo regionale di Pescara, dai sindaci di Casalanguida e Carpineto non è stata accolta. I ricorrenti dovranno provvedere a depositare ora una istanza di fissazione delle udienza di merito e subito dopo il tribunale amministrativo stabilirà la data in cui discutere la vertenza. «Nel frattempo la società andrà avanti con il procedimento avviato,in osservanza alla normativa vigente, riservandosi di comunicare periodicamente le dovute verifiche compiute alle autorità competenti. Agli abitanti della vallata del Sinello saranno fornite tutte le garanzie necessarie», ha dichiarato a nome della società Abruzzo Energia, l'avvocato Antonio Boschetti. Sono in molti a ritenere a questo punto che i lavori di realizzazione dell'impianto, considerato anche il parere favorevole della Regione, possano cominciare a fine estate. Il legale della società comunque assicura. «Il luogo scelto è compatibile e non esiste timore di impatto ambientale. Anche per questo il Tar, sulla base delle considerazioni fatte e valutando la regolarità degli adempimenti amministrativi non ha ritenuto di concedere la sospensiva», ha rimarcato l'avvocato Boschetti. Una piega quella presa dalla vicenda che non piace affatto al consigliere regionale di rifondazione comunista Angelo Orlando, che si riserva di intervenire nel merito nel prossimi giorni. Pacato il commento del sindaco di Gissi. «Voglio ricordare che l'istruttoria avviata in merito all'insediamento ha riscontrato fino ad oggi i pareri tecnici favorevoli sia della Regione Abruzzo che di altri enti dello Stato. Fra questi anche la Sovirntendenza che non ha eccepito nulla», commenta Giovanni Di Martino,che torna a ricordare. «In base al decreto Marzano il Comune che rappresento comunque, può soltanto esprimere un parere in proposito. Parere che in sede decisionale non è vincolante. Ho invocato lo stato precauzionale proprio per evitare problemi alla popolazione. Nessuno deve quindi temere niente», conclude il sindaco.

Turbogas, altri veleni

Orlando (Rifondazione): Coniv fra i partner

di a.b.

GISSI. C'è anche il Coniv, la società mista che fa capo al Consorzio industriale, tra i partner che costituiscono "Abruzzo Energia", la Spa intenzionata a installare una centrale termoelettrica da 800 megawatt in contrada Selva, nella zona industriale della Val Sinello. Il particolare è stato rivelato dal consigliere regionale di Rifondazione comunista, Angelo Orlando. Il capogruppo di Rifondazione ha riferito del particolare nel corso della manifestazione popolare organizzata domenica a Gissi dai consiglieri di minoranza. Un incontro che ha fatto registrare la partecipazione di circa duecento cittadini. «L'area sulla quale dovrebbe sorgere la centrale», ha affermato Orlando, «sito che è ad alto rischio di alluvione, è stata assegnata dal Consorzio industriale del Vastese qualche giorno prima che scadesse il mandato al commissario Francesco Troilo. L'ente, attraverso il Coniv, fa parte di Abruzzo energia. In pratica, il Consorzio ha assegnato i terreni a se stesso». Oltre alla spa consortile fanno parte di "Abruzzo Energia" le seguenti società: Metanizzazione meridionali srl, Di Vincenzo Dino, Sms srl, Asm Brescia spa. La procedura per l'installazione della centrale è in fase avanzata: la Regione ha dato il via libera alla valutazione d'impatto ambientale (Via) e ci sarebbero trattative in corso con il comune di Gissi per la quantificazione della somma da erogare a titolo di "ristoro ambientale" (100mila euro all'anno?). Molto presto le ruspe potrebbero entrare in azione. Da qui la mobilitazione dei consiglieri comunali d'opposizione per dire "no" alla centrale: i tecnici che domenica si sono avvicendati sul palco allestito nella frazione di Piano ospedale hanno parlato di rischi ambientali, alterazioni climatiche e patologie tumorali.

 
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