MESSAGGERO |
Bohigas, la città è quasi
fatta
Conclusa la fase preliminare
del progetto. Presentazione il 15 giugno
di ROBERTA MACCAGNANI
FALCONARA - Conclusa la fase
preliminare dei progetti con la definizione dei nuovi
collegamenti viari e pedonali tra la città e il futuro
porto. Questo il risultato della trasferta spagnola di
Fausto Api, assessore all’urbanistica, Furio Durpetti,
dirigente ufficio urbanistico, e i consulenti del Comune di
Falconara, Riccardo Picciafuoco e Gialleonardo, andati a
Barcellona per incontrare Oriol Bohigas. Il noto
professionista, incaricato dal Comune di Falconara di
ridisegnare il futuro della città, ha ormai definito gli
accessi al porto e sta per ultimare gli studi di fattibilità
per la trasformazione del territorio. «Siamo soddisfatti -
ha spiegato Fausto Api – le nostre richieste sono state
recepite e l’architetto Bohigas ha fatto un buon lavoro,
compresi gli studi di fattibilità che non compromettono la
realizzazione dei nostri progetti. E’ quindi terminata la
fase preliminare del progetto che ci verrà consegnato entro
il 15 giugno. Poi daremo il via alla fase due, quella della
predisposizione delle varianti urbanistiche per
concretizzare il lavoro che si attuerà con i progetti
definitivi». Ma Bohigas non tornerà più in città? «Forse
entro l’estate per la presentazione alla città del progetto
completo». Ma quale sarà il volto di questa nuova parte di
Falconara? «Abbiamo definito il trasferimento della stazione
nel cono individuato dietro Villanova e Fiumesino dallo
spostamento dei binari Fs, e i grandi accessi viari alla
zona del porto che sorgerà tra la spiaggetta di Villanova e
l’attuale stazione ferroviaria, estendendosi sia a nord che
a sud. All’altezza dell’attuale svincolo alla variante alla
statale 16, dove c’è la caserma per intenderci, partirà una
rete viaria verso l’area portuale. Sul viadotto, quindi,
verranno inserite altre rampe con corsie laterali, dotate di
accessi ed uscite alla statale. Saranno, inoltre, realizzati
sottopassi sotterranei, a nord e a sud del porto, per
consentire l’accesso sia dei veicoli che delle persone». Un
esempio concreto? «Vicino al ristorante “I Gemelli", dove
c’è la piazzetta, si innesterà un sottopasso, il che
comporterà anche l’eliminazione di vecchi edifici».
Rimangono da chiarire solo alcune questioni con le Ferrovie
sul by pass Api relative alla nuova linea adriatica e a
quella romana. Un by pass che i cittadini dei due quartieri,
a ridosso della raffineria, osteggiano. Sempre a proposito
di Api, è prevista per martedì prossimo, in Regione, la
riunione di maggioranza per prendere una posizione sulla
concessione, in vista del parere da dare entro il 15 giugno.
Appena consegnati anche i preliminari dello studio Svim, che
individuerebbe alternative al by pass e alla raffineria.
Riguardo, poi, alle dichiarazioni dell’altro giorno di
Alfonso Pecoraro Scanio, portavoce nazionale dei Verdi, che
chiede di rimandare la decisione sul futuro della raffineria
al termine della conclusione di questi studi, il sindaco di
Falconara, Giancarlo Carletti, si dice d’accordo. «E’
un’idea diffusamente condivisa – confessa - ma lui ha avuto
il merito di gridarla». |
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CORRIERE ADRIATICO |
Cgia: "Rinnovate la
concessione all'Api"
Gasparoni chiede il
coinvolgimento delle parti sociali. E alla Regione: "Nessun
ritardo sulla decisione"
Una delegazione di
Confartigianato Trasporti ha partecipato alla consultazione
indetta dall'assessore all'ambiente ed ai trasporti
Amagliani della Regione Marche per consultare le forze
sociali, economiche ed ambientalistiche. Gilberto Gasparoni,
segretario di Confartigianato Trasporti Marche, ha
annunciato il parere favorevole della Confartigianato Marche
al rinnovo della concessione all'Api anche per le
disponibilità manifestate sia dall'Api che dalle istituzioni
locali a ricercare punti di convergenza per garantire sia la
sicurezza dei lavoratori interni alla raffineria che dei
cittadini. "Il rinnovo è importante - sostiene Gasparoni -
anche per sostenere l'esigenza di salvaguardare sia i posti
di lavoro che per sviluppare la sicurezza interna ed esterna
al sito industriale e mettere in campo tutte le opportunità
per migliorare l'ambiente circostante alla raffineria". Per
Gasparoni la Regione deve decidere comunque entro il 15
giugno la proroga della concessione, coinvolgendo, come sta
facendo, tutte le parti sociali attraverso il tavolo di
concertazione. "Un polo energetico come l'Api è di rilevante
interesse non solo per i lavoratori, che debbono avere
prospettive occupazionali, ma anche per tutta la comunità da
quella della zona di Falconara all'intera regione dato che
l'Api fornisce energia all'intera area". E' ancora
importante per Confartigianato Trasporti, il mantenimento
della raffineria, "perché proseguendo nel piano di
investimenti non solo potrà fornire prodotti
eco-compatibili, ma consentirà, se opportunamente coinvolta,
di creare ricchezza per tutta la comunità locale divenendo
una opportunità per la popolazione ed il sistema
produttivo". Secondo Gasparoni la Regione dovrà decidere
quanto prima senza rinviare ulteriormente la scelta anche
perché "le imprese - 300 solo i trasportatori con 350/400
addetti - che sono chiamate a fare investimenti debbono
avere un quadro di certezze, come altrettanto chiedono i
lavoratori". "Oggi - conclude - con gli studi realizzati
dalla Regione, con le intese intercorse tra Regione, Comune,
Provincia ed Api è possibile rinnovare la concessione fino
al 2002 mettendo in atto tutti gli interventi che saranno
ritenuti necessari per migliorare le condizioni di lavoro,
le condizioni ambientali della bassa Vallesina, continuando
a produrre energia ed a creare ricchezza per l'intera
regione". |
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IL CENTRO |
Turbogas, oggi la protesta
Manifestazione popolare per
dire no alla centrale Trattative per un "ristoro ambientale"
al Comune
di a.b.
GISSI (Vasto). Una
manifestazione popolare per dire no alla centrale turbogas.
L'hanno organizzata per oggi, alle 16,30, i consiglieri di
minoranza al Comune di Gissi. L'appuntamento è in contrada
Piano Ospedale, alle porte del paese. «Con questa iniziativa
vogliamo spiegare le ragioni della nostra contrarietà
all'installazione dell'impianto in Val Sinello. Non sono gli
altri che devono decidere il nostro futuro e del nostro
territorio», spiegano gli organizzatori che annunciano la
partecipazione di amministratori locali, esponenti di
comitati nazionali e di associazioni regionali. Non a caso
lo slogan coniato per la manifestazione è "Perché no alla
Turbogas". Da mesi a Gissi infuria la polemica sulla
centrale che, salvo ripensamenti, dovrebbe essere installata
nella zona industriale. In paese sono tanti ad essere
contrari all'impianto, tant'è che i cittadini si sono
mobilitati a più riprese organizzando una raccolta di firme
ed altre iniziative di sensibilizzazione come convegni ed
assemblee. Lo stesso consiglio comunale nei mesi scorsi ha
preso posizione dichiarando la propria netta contrarietà e
chiamando in causa la Regione. Un ordine del giorno
approvato all'unanimità, al quale, secondo le minoranze e
qualche esponente della maggioranza che per protesta ha
abbandonato il gruppo consiliare dei Ds - è il caso di Enzo
Petrucci - non hanno fatto seguito altre iniziative volte a
contrastare l'installazione della centrale. Al contrario,
sarebbero in corso trattative quantificare la somma da
liquidare al Comune a titolo di ristoro ambientale. Si parla
di 100mila euro annui. Con la manifestazione di oggi, le
minoranze tornano alla carica nel tentativo di bloccare la
paventata installazione. «Ai cittadini chiediamo di
partecipare numerosi perché la difesa del territorio dipende
da ciascuno di noi», è l'appello lanciato dagli
organizzatori che sperano di riuscire a coinvolgere anche
gli abitanti dei paesi limitrofi. |
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