RASSEGNA STAMPA 01.06.2003

 

MESSAGGERO
Bohigas, la città è quasi fatta

Conclusa la fase preliminare del progetto. Presentazione il 15 giugno

di ROBERTA MACCAGNANI

FALCONARA - Conclusa la fase preliminare dei progetti con la definizione dei nuovi collegamenti viari e pedonali tra la città e il futuro porto. Questo il risultato della trasferta spagnola di Fausto Api, assessore all’urbanistica, Furio Durpetti, dirigente ufficio urbanistico, e i consulenti del Comune di Falconara, Riccardo Picciafuoco e Gialleonardo, andati a Barcellona per incontrare Oriol Bohigas. Il noto professionista, incaricato dal Comune di Falconara di ridisegnare il futuro della città, ha ormai definito gli accessi al porto e sta per ultimare gli studi di fattibilità per la trasformazione del territorio. «Siamo soddisfatti - ha spiegato Fausto Api – le nostre richieste sono state recepite e l’architetto Bohigas ha fatto un buon lavoro, compresi gli studi di fattibilità che non compromettono la realizzazione dei nostri progetti. E’ quindi terminata la fase preliminare del progetto che ci verrà consegnato entro il 15 giugno. Poi daremo il via alla fase due, quella della predisposizione delle varianti urbanistiche per concretizzare il lavoro che si attuerà con i progetti definitivi». Ma Bohigas non tornerà più in città? «Forse entro l’estate per la presentazione alla città del progetto completo». Ma quale sarà il volto di questa nuova parte di Falconara? «Abbiamo definito il trasferimento della stazione nel cono individuato dietro Villanova e Fiumesino dallo spostamento dei binari Fs, e i grandi accessi viari alla zona del porto che sorgerà tra la spiaggetta di Villanova e l’attuale stazione ferroviaria, estendendosi sia a nord che a sud. All’altezza dell’attuale svincolo alla variante alla statale 16, dove c’è la caserma per intenderci, partirà una rete viaria verso l’area portuale. Sul viadotto, quindi, verranno inserite altre rampe con corsie laterali, dotate di accessi ed uscite alla statale. Saranno, inoltre, realizzati sottopassi sotterranei, a nord e a sud del porto, per consentire l’accesso sia dei veicoli che delle persone». Un esempio concreto? «Vicino al ristorante “I Gemelli", dove c’è la piazzetta, si innesterà un sottopasso, il che comporterà anche l’eliminazione di vecchi edifici». Rimangono da chiarire solo alcune questioni con le Ferrovie sul by pass Api relative alla nuova linea adriatica e a quella romana. Un by pass che i cittadini dei due quartieri, a ridosso della raffineria, osteggiano. Sempre a proposito di Api, è prevista per martedì prossimo, in Regione, la riunione di maggioranza per prendere una posizione sulla concessione, in vista del parere da dare entro il 15 giugno. Appena consegnati anche i preliminari dello studio Svim, che individuerebbe alternative al by pass e alla raffineria. Riguardo, poi, alle dichiarazioni dell’altro giorno di Alfonso Pecoraro Scanio, portavoce nazionale dei Verdi, che chiede di rimandare la decisione sul futuro della raffineria al termine della conclusione di questi studi, il sindaco di Falconara, Giancarlo Carletti, si dice d’accordo. «E’ un’idea diffusamente condivisa – confessa - ma lui ha avuto il merito di gridarla».

 
CORRIERE ADRIATICO
Cgia: "Rinnovate la concessione all'Api"

Gasparoni chiede il coinvolgimento delle parti sociali. E alla Regione: "Nessun ritardo sulla decisione"

Una delegazione di Confartigianato Trasporti ha partecipato alla consultazione indetta dall'assessore all'ambiente ed ai trasporti Amagliani della Regione Marche per consultare le forze sociali, economiche ed ambientalistiche. Gilberto Gasparoni, segretario di Confartigianato Trasporti Marche, ha annunciato il parere favorevole della Confartigianato Marche al rinnovo della concessione all'Api anche per le disponibilità manifestate sia dall'Api che dalle istituzioni locali a ricercare punti di convergenza per garantire sia la sicurezza dei lavoratori interni alla raffineria che dei cittadini. "Il rinnovo è importante - sostiene Gasparoni - anche per sostenere l'esigenza di salvaguardare sia i posti di lavoro che per sviluppare la sicurezza interna ed esterna al sito industriale e mettere in campo tutte le opportunità per migliorare l'ambiente circostante alla raffineria". Per Gasparoni la Regione deve decidere comunque entro il 15 giugno la proroga della concessione, coinvolgendo, come sta facendo, tutte le parti sociali attraverso il tavolo di concertazione. "Un polo energetico come l'Api è di rilevante interesse non solo per i lavoratori, che debbono avere prospettive occupazionali, ma anche per tutta la comunità da quella della zona di Falconara all'intera regione dato che l'Api fornisce energia all'intera area". E' ancora importante per Confartigianato Trasporti, il mantenimento della raffineria, "perché proseguendo nel piano di investimenti non solo potrà fornire prodotti eco-compatibili, ma consentirà, se opportunamente coinvolta, di creare ricchezza per tutta la comunità locale divenendo una opportunità per la popolazione ed il sistema produttivo". Secondo Gasparoni la Regione dovrà decidere quanto prima senza rinviare ulteriormente la scelta anche perché "le imprese - 300 solo i trasportatori con 350/400 addetti - che sono chiamate a fare investimenti debbono avere un quadro di certezze, come altrettanto chiedono i lavoratori". "Oggi - conclude - con gli studi realizzati dalla Regione, con le intese intercorse tra Regione, Comune, Provincia ed Api è possibile rinnovare la concessione fino al 2002 mettendo in atto tutti gli interventi che saranno ritenuti necessari per migliorare le condizioni di lavoro, le condizioni ambientali della bassa Vallesina, continuando a produrre energia ed a creare ricchezza per l'intera regione".

 
IL CENTRO
Turbogas, oggi la protesta

Manifestazione popolare per dire no alla centrale Trattative per un "ristoro ambientale" al Comune

di a.b.

GISSI (Vasto). Una manifestazione popolare per dire no alla centrale turbogas. L'hanno organizzata per oggi, alle 16,30, i consiglieri di minoranza al Comune di Gissi. L'appuntamento è in contrada Piano Ospedale, alle porte del paese. «Con questa iniziativa vogliamo spiegare le ragioni della nostra contrarietà all'installazione dell'impianto in Val Sinello. Non sono gli altri che devono decidere il nostro futuro e del nostro territorio», spiegano gli organizzatori che annunciano la partecipazione di amministratori locali, esponenti di comitati nazionali e di associazioni regionali. Non a caso lo slogan coniato per la manifestazione è "Perché no alla Turbogas". Da mesi a Gissi infuria la polemica sulla centrale che, salvo ripensamenti, dovrebbe essere installata nella zona industriale. In paese sono tanti ad essere contrari all'impianto, tant'è che i cittadini si sono mobilitati a più riprese organizzando una raccolta di firme ed altre iniziative di sensibilizzazione come convegni ed assemblee. Lo stesso consiglio comunale nei mesi scorsi ha preso posizione dichiarando la propria netta contrarietà e chiamando in causa la Regione. Un ordine del giorno approvato all'unanimità, al quale, secondo le minoranze e qualche esponente della maggioranza che per protesta ha abbandonato il gruppo consiliare dei Ds - è il caso di Enzo Petrucci - non hanno fatto seguito altre iniziative volte a contrastare l'installazione della centrale. Al contrario, sarebbero in corso trattative quantificare la somma da liquidare al Comune a titolo di ristoro ambientale. Si parla di 100mila euro annui. Con la manifestazione di oggi, le minoranze tornano alla carica nel tentativo di bloccare la paventata installazione. «Ai cittadini chiediamo di partecipare numerosi perché la difesa del territorio dipende da ciascuno di noi», è l'appello lanciato dagli organizzatori che sperano di riuscire a coinvolgere anche gli abitanti dei paesi limitrofi.

 
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