MESSAGGERO |
Salpa la petroliera a doppio
scafo
La “Cosmo” è stata
commissionata dall’Api. Brachetti Peretti: «E’ supersicura»
di LETIZIA LARICI
Presentata ufficialmente ieri
nel corso del convegno internazionale "Adriatico e Jonio
come risorse del Mediterraneo", l'ultima "nata" della
raffineria Api di Falconara, la motocisterna Cosmo. Agli
interventi del presidente dell'Api Aldo Brachetti Peretti,
di Paolo Cagnoni amministratore delegato della compagnia
Mediterranea di Navigazione, di Antonio Pingiori, direttore
tecnico del Rina (registro navale) e dell'onorevole Luigi
Giacco, che hanno illustrato ai congressisti le
caratteristiche della petroliera, ha fatto seguito una vera
e propria visita guidata all'interno della nave, attraccata
per l'occasione nel porto di Ancona. A fare da cicerone, il
direttore di macchina Giancarlo Ardelli. Dalla plancia di
comando, alla sala di controllo del carico, sino alla sala
macchine, tutto appare rigorosamente concepito per garantire
la sorveglianza di ogni punto critico della nave. «Un
monitoraggio costante - sottolinea Ardelli- legato ad un
articolato e sofisticato insieme di sistemi automatici di
sicurezza, che permettono il controllo continuo dei
principali parametri». Al di là delle specifiche notazioni
tecniche, le principali caratteristiche della Cosmo, che ne
fanno una motocisterna all'avanguardia, progettata per
garantire la piena compatibilità ambientale sono il doppio
scafo, il sistema di propulsione e manovra e la
certificazione Green star, come ha spiegato Brachetti
Peretti: «Massime garanzie di sicurezza contro il rischio di
sversamento in mare di prodotto combustibile sono assicurate
dalla dotazione del doppio scafo, un’intercapedine che nella
Cosmo si estende anche alla protezione del bunker.
L'adozione del sistema di propulsione alternativa assicura
poi la piena governabilità della nave anche in caso di
avaria. Alta tecnologia, semplicità e ridondanza, queste in
generale le peculiarità della petroliera». Lunga 100 metri e
larga circa 17, equipaggio di 15 persone, la Cosmo si
contraddistingue anche per la possibilità di attraccare in
porti con bassi fondali. Dotata di 12 cisterne di carico, in
grado di trasportare 12 prodotti diversi, sarà utilizzata
dalla raffineria di Falconara per rifornire i suoi depositi
costieri.
LE CARATTERISTICHE
Un gioiello turco
Dopo un periodo di viaggi di
prova lungo le rotte dell'Adriatico, la motocisterna Cosmo è
entrata in esercizio definitivo presso la raffineria Api di
Falconara. Progettata dalla Marine Engineering Service di
Trieste e costruita nei cantieri turchi della Celik Tekne,
la petroliera è lunga 100 metri, larga 17 ed ha una portata
lorda di 5.884 tonnellate. E' dotata inoltre di 12 cisterne
di carico in grado di contenere 6.600 mm. cubi di prodotto.
«By-pass e Api, la Regione
vigila sulla città» L’assessore Amagliani invita al
confronto
FALCONARA - Dall’assessore
regionale all’ambiente Marco Amagliani, riceviamo e
pubblichiamo. «Un dovere primario di un amministratore
pubblico sta nel saper ascoltare e confrontarsi con i
cittadini. L'ascolto deve però essere reciproco. Ancor oggi
come amministratore regionale mi confronto con tematiche di
grande rilievo che interessano la stessa e lo faccio a viso
aperto come è mio costume! Si dubita di ciò o si vuol far
credere che da parte mia non vi sia stato o non vi sia il
coraggio di affrontare la popolazione falconarese in merito
alle questioni “By-pass ferroviario” o “nuova concessione
Raffineria Api”? Ho sempre pensato e operato nella
consapevolezza che la Raffineria fosse e sia incompatibile
con la città, e il territorio che la circonda! Continuo a
pensare ciò! Detto questo, il problema non può essere
esorcizzato o ancor più irrazionalmente cancellato con
populistiche quando non ipocrite affermazioni. E a proposito
di by-pass, la bretella di Falconara nasceva dall'esigenza
di collegare la linea Romana a quella Adriatica nord senza
entrare nella Stazione di Falconara. Le Fs prima e Rfi poi
hanno sempre sostenuto questa soluzione. Tale bretella, se
non consentisse anche l'eliminazione del tratto di linea
Adriatica che corre entro la Raffineria Api, non
raggiungerebbe lo scopo di togliere la pericolosità
all'attraversamento Api e neppure di eliminare gli scali
merci compresi nell'abitato falconarese a monte e a valle di
Villanova. In pratica non darebbe alcun vantaggio a
Falconara ma risolverebbe solo il problema trasportistico.
Viceversa la soluzione bretella+ by pass certamente elimina
una criticità derivante dalla concomitanza
raffineria/ferrovia. L'opera non è tombale per nessuno, come
hanno riconosciuto il Comune di Falconara e la Provincia.
Non intende peggiorare le condizioni di vita dei cittadini
di Fiumesino e Villanova e tantomeno sacrificare qualcuno
allo sviluppo della Raffineria. La Regione intende vigilare
perché nessuno approfitti dei cittadini falconaresi». |
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RESTO DEL CARLINO |
Amagliani replica a mesi di
«accuse»
di Maria Gloria Frattagli
Dall'assessore regionale
all'ambiente, Marco Amagliani (foto), riceviamo e
pubblichiamo Un dovere primario di un amministratore
pubblico quando non anche una vera e propria virtù dello
stesso, sta nel saper ascoltare e confrontarsi con i
cittadini e con tutte quelle espressioni della società
civile. L'ascolto deve essere però reciproco. Questa città
l'ho amministrata, bene o male non spetta a me dirlo, ma
l'ho amministrata con estrema onestà. Si dubita però, o si
vuol far credere che da parte mia non vi sia stato o non vi
sia il coraggio di affrontare la popolazione falconarese in
merito alle questioni del «by pass ferroviario» o «nuova
concessione alla raffineria Api». Ho sempre pensato e
continuo a pensare nella consapevolezza che la raffineria
Api fosse e sia incompatibile con la città e il territorio
che la circonda. Detto questo il problema non può essere
esorcizzato o ancor più irrazionalmente cancellato con
populistiche quando non ipocrite affermazioni utili nel
breve periodo al personaggio o gruppo che le rappresenta, ma
certamente poco consone alla portata del problema e la sua
reale soluzione. Prima che il sottoscritto «scoperchiasse la
pentola» e indicasse a tutti la scadenza dell'11 gennaio
2003, oltre la quale sarebbe scattato il silenzio assenso in
merito al rinnovo anticipato della concessione, dove erano «lor
signori»?. E a proposito del «by pass», vogliamo discutere o
il sentenziare basta a salvarci l'anima nel mentre altri (il
sottoscritto) vengono accusati di improbabili connivenze.
Tale bretella, se non consentisse anche l'eliminazione del
tratto di linea Adriatica che corre dentro la raffineria,
non raggiungerebbe lo scopo di togliere la pericolosità
all'attraversamento Api e neppure di eliminare gli scali
merci compresi nell'abitato falconarese. In definitiva
l'opera non è tombale per nessuno, come hanno già
riconosciuto Provincia e Comune. Non intende peggiorare le
condizioni di vita dei cittadini di Villanova e Fiumesino e
tantomeno sacrificare qualcuno allo sviluppo della
raffineria.
Adriatico, arriva la
«Cosmo»
di Maria Gloria Frattagli
FALCONARA — «Con la «Cosmo»
l'Api dà avvio ad un progressivo piano di ammodernamento
della propria flotta di navi cisterna di piccolo
tonnellaggio, confermando anche nei trasporti marittimi,
come in tutte le sue attività, una politica di rapporto con
il territorio incentrata sulla trasparenza e la ricerca
continua di soluzioni tecnicamente avanzate e rispettose
dell'ambiente». Anche se il debutto ufficioso della
petroliera «Cosmo» non è stato dei migliori, quello
ufficiale, con le parole del presidente di Api raffineria,
Aldo Brachetti Peretti è stato di tutto rispetto. Dopo un
periodo di viaggi di prova lungo le rotte dell'Adriatico, la
motocisterna è entrata in esercizio definitivo all'impianto
petrolifero. Ieri la presentazione al pubblico in occasione
della 63esima edizione della Fiera della Pesca. Nel
padiglione dell'auditorium sono state descritte le
caratteristiche tecniche della «doppio scafo» e di tutta una
serie di sistemi di sicurezza e prevenzione «volontariamente
adottati in quantità superiore a quelli stabiliti dalla
legge». Progettata tre anni fa, realizzata in 22 mesi e
varata nell'agosto 2002, la motocisterna «Cosmo» è stata
consegnata alla compagnia armatrice, la Mediterranea di
Navigazione di Ravenna, all'inizio del 2003. E' lunga 100
metri per una larghezza di 17. Ha una portata lorda di 5.884
tonnellate ed è dotata di 12 cisterne di carico e una
capacità di carico di circa 6.600 metri cubi. Ha anche
ricevuto da parte del Rina (registro italiano navale) la
prestigiosa notazione di «Green Star» concessa
esclusivamente alle navi che si distinguono per il loro
contributo alla tutela e alla sicurezza del mare e finora
rilasciata soltanto a navi da crociera. A bordo della
«Cosmo» operano quindici membri di equipaggio. Le «massime
garanzie» contro il rischio di sversamento in mare
dovrebbero essere proprio assicurate dal doppio scafo: un
intercapedine di sicurezza (1,15 metri di spessore nel
doppio fondo e un metro nei doppi fianchi). «L'Api — ha
continuato Brachetti Peretti — ha adottato una politica in
materia di trasporti marittimi molto severa basata
sull'adesione a tutti gli accordi volontari sottoscritti dal
settore petrolifero e sull'utilizzo di navi che rispettino
altrettanti severi requisiti di sicurezza. Con un contratto
di noleggio la «Cosmo» opererà in Api per un periodo di
cinque anni rinnovabile per altri quattro. Alla
presentazione della nuova motocisterna erano presenti anche
l'amministratore delegato della «Mediterranea di
Navigazione», Paolo Cagnoni e il direttore navale «Rina»,
Antonio Pingiori. «La notazione 'Green Star' — ha detto
Pingiori — rappresenta una sorta di evento, in quanto la
'Cosmo' è una delle prime navi a fregiarsi di un certificato
concesso solo a navi passeggeri».
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CORRIERE ADRIATICO |
"Sulla concessione all'Api
avanti insieme e in fretta"
L'assessore regionale Marco
Amagliani
di MARINA MINELLI
L'assessore regionale
all'ambiente Marco Amagliani, in merito alle attività
politico-istituzionali e tecnico-amministrative sulla
procedura di nuova concessione petrolifera all'Api precisa
che "si è concordato tra Regione, Provincia e Comune di
Falconara di tenere contatti per procedere insieme, nel più
breve tempo possibile, alle verifiche per il rilascio di una
nuova concessione". Tale atto "può essere abbinato ad un
protocollo d'intesa tra i quattro soggetti, che, annullando
il contenzioso legale in corso, definisca un percorso di
medio-lungo termine, che collega lo sviluppo industriale
dell'azienda all'ulteriore incremento degli standards di
sicurezza, al continuo miglioramento delle prestazioni
ambientali a partire dalla bonifica del suolo e dalla
qualità dell'aria, alla riconversione innovativa e rapida
verso produzioni ecocompatibili centrate sul binomio
energia-ambiente". Sono aperti altri due tavoli permanenti.
Uno sulle possibili prescrizioni tecniche tendenti a
precisare il miglioramento degli obiettivi su ambiente e
sicurezza, a cura del responsabile del procedimento con il
coordinamento tra i soggetti tecnici con specifiche
competenze e con il supporto dei servizi legislativo-legali,
di Arpam, Wwf, Università, in stretto contatto e rispetto
delle competenze istituzionali di Regione, Provincia e
Comune. L'altro tavolo permanente è quello con l'azienda
"per la definizione, auspicata da tutti, del protocollo
d'intesa tra le parti, necessario per voltare pagina dopo i
circa quattro anni seguiti al tragico incidente dell'agosto
1999 e per costruire un processo virtuoso ed innovativo, che
valorizzi le aspettative legittime della comunità locale
senza negare il soddisfacimento di importanti fabbisogni
dell'intera economia e società regionale". "E' un percorso
difficile - continua Amagliani - compresso in tempi stretti,
abbinato alla redazione del preliminare del piano di
risanamento dell'intera area dichiarata a rischio di crisi
ambientale ed alla richiesta degli stanziamenti statali per
ulteriori interventi di risanamento e sviluppo sostenibile".
Salpa la sicurezza
In acqua la motocisterna
"Cosmo". Modello di affidabilità in navigazione garantisce
piena governabilità anche in caso di avaria Brachetti
Peretti: "Anche nei trasporti siamo attenti al rapporto col
territorio" Sono aperti due tavoli permanenti per migliorare
gli obiettivi in tema di ambiente e al fine di stipulare il
protocollo d'intesa tra tutti i soggetti interessati.
"Percorso difficile e dai tempi ristretti" La flotta navale
della raffineria si rinnova
di MARINA MINELLI
Nata specificatamente per
operare in massima sicurezza tra i porti dell'Adriatico, la
motocisterna "Cosmo" è entrata in esercizio definitivo
presso la raffineria Api e ieri è stata presentata
ufficialmente ad autorità ed addetti ai lavori dal
presidente stesso della società petrolifera, Aldo Brachetti
Peretti.
"Con Cosmo - ha spiegato
Brachetti Peretti - Api dà avvio ad un progressivo piano di
ammodernamento della propria flotta di navi cisterna di
piccolo tonnellaggio, confermando anche nel settore dei
trasporti marittimi, come in tutte le sue attività, una
politica di rapporto con il territorio incentrata sulla
trasparenza e la ricerca continua di soluzioni tecnicamente
avanzate e rispettose dell'ambiente, come provano anche le
certificazioni ottenute nel luglio 2002".
La Cosmo (5800 tonnellate di
portata lorda, quindici uomini di equipaggio) è dotata di
doppio scafo e di tutta una serie di sistemi di sicurezza e
prevenzione che, durante la visita alla nave ancora
ormeggiata al porto di Ancona, sono stati illustrati dal
comandante Francesco Giacalone e dal direttore macchine
Giancarlo Ardelli. Gli standard della nave, costruita in
Turchia, sono stati definiti congiuntamente da Api,
noleggiatore in esclusiva e dall'armatore, Mediterranea di
Navigazione, ne è derivata un'imbarcazione che, per
prestazioni ambientali e garanzie di sicurezza, rappresenta,
"un punto di arrivo per l'esperienza maturata fino ad oggi
nella realizzazione delle imbarcazioni di questo tipo ed un
punto di riferimento internazionale". Tra le caratteristiche
che rendono la Cosmo un esempio di alta tecnologia in mare
(tale da meritare la prestigiosa certificazione Green Star
concessa dal Rina il Registro Italiano Navale), l'adozione
di un sistema di propulsione alternativa elettrica che
garantisce la piena governabilità della nave anche in caso
di avaria e l'impiego del doppio scafo previsto anche a
protezione del bunker andando quindi ben oltre quanto
stabilito dalla normativa. "Dotazioni specifiche - hanno
commentato i tecnici - sono state scelte ed adottate per
garantire alla Cosmo i massimi standard di compatibilità
ambientale, tra cui i motori ecologici a basse emissioni di
ossidi di azoto, muniti di sistemi di abbattimento della
rumorosità, sia per quanto riguarda i motori principali che
quelli ausiliari. Un sistema di gestione delle acque di
zavorra evita il rischio di contaminazione tra i diversi
habitat marini toccati dalla nave, inoltre sono state
impiegate solo verniciature ecologiche". "L'Api che
movimenta l'8% del greggio italiano - ha sottolineato
Brachetti Peretti - ha adottato una politica molto severa in
materia di trasporti marittimi, basata sull'adesione a tutti
gli accordi volontari sottoscritti dal settore petrolifero e
sull'utilizzo di navi che rispettino severi requisiti di
sicurezza, certificati da primari enti di controllo, e
selezionate in base all'età, allo stato di mantenimento,
all'affidabilità della società armatrice ed alla
professionalità degli equipaggi". Gli standard "volontari"
tra l'altro stanno permettendo, come ha fatto notare Paolo
Cagnoni, amministratore delegato di Mediterranea di
Navigazione, "di consolidare i rapporti con i noleggiatori
primari". Alla inaugurazione della Cosmo, organizzata
nell'ambito del convegno "Adriatico e Jonio come risorse del
Mediterraneo" hanno preso parte anche l'onorevole Luigi
Giacco e l'europarlamentare Luciana Sbarbati e il direttore
navale della Rina Antonio Pingitori, il quale ha evidenziato
l'importanza dell'operazione Cosmo visto "l'impatto emotivo
connesso alla percezione del rischio". |
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LA NUOVA FERRARA |
Serve prudenza
Egregio sindaco, ho seguito
la vicenda della centrale a turbogas. Non sono
pregiudizialmente contrario ma mi ha colpito la vostra
decisione di sospendere tutto in attesa di nuovi elementi
sulla nocività o meno. Non potevano essere fatti prima le
indagini? Gianni Gianoglio Gentile signor Gianoglio, prima
di tutto una precisazione, breve ma essenziale: noi non
abbiamo sospeso nulla! L'iter relativo alla centrale a
turbogas è regolarmente in corso. Siamo alla fase di
valutazione del piano particolareggiato e d'accordo con le
forze politiche presenti in consiglio comunale, abbiamo
semplicemente condiviso l'opportunità di ritardare di
qualche settimana l'analisi del piano e la discussione in
aula per procedere a un supplemento di istruttoria che si è
reso necessario a seguito di recenti segnalazioni che
emergono da studi scientifici di ricercatori americani. Il
progetto, fin dalla sua prima elaborazione, è stato
analizzato e studiato con la massima attenzione da tecnici
ampiamente qualificati. Se oggi ci troviamo a compiere un
approfondimento di indagine non è perché si sia proceduto
con superficialità in precedenza, ma perché emergono, da
indagini rese pubbliche dalla stampa, dati che non sono
conformi neppure a quelli indicati dalla normativa e dalla
letteratura scientifica accreditata dalla comunità europea.
C'è quindi una discrepanza che va chiarita. Per quanto ci
riguarda abbiamo formulato una serie di ipotesi che
renderebbero ragione della difformità, facendole risalire a
differenze di tecnologie e di processo, e siamo in attesa di
probanti verifiche. L'argomento è molto serio, tocca il
nervo sensibile della coscienza ambientale e va trattato con
rigore e senso di responsabilità. Per parte nostra ci
ispiriamo a principi di prudenza e di cautela e ci sentiamo
di raccomandare a tutti analogo atteggiamento, rinunciando a
un uso strumentale del tema. L'obiettivo che ispira l'azione
dell'amministrazione comunale è quello di determinare, con
la messa in funzione del nuovo impianto, una situazione che
sia migliorativa dell'attuale impatto ambientale. Sulla base
di questa determinazione definiremo gli atti da compiere. |
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IL TEMPO |
Si torna ad urlare «No alla
turbogas»
VENAFRO Nuova manifestazione
questa mattina contro la installazione
di ANTONIO ATELLA
Da Venafro a Termoli un solo
grido: no alle turbogas! Oggi infatti è giornata di protesta
e dissenso popolare da un capo all’altro della regione, cioè
sia nel centro adriatico che nella città dell’estremo Molise
occidentale, per le concomitanti manifestazioni di lotta
contro le realizzazioni di impianti ritenuti nocivi,
pericolosi e poco utili alla collettività. A Venafro si
scende in piazza dal primo mattino, a Termoli dal
pomeriggio. Nella cittadina altomolisana sarà idealmente in
corteo, accanto ai manifestanti, anche l’attore Beppe Grillo
che ha faxato agli organizzatori del Valle del Volturno, il
Comitato del no, il seguente testo : "Impegnato in Italia
del nord per spettacoli-si legge nel fax-sono idealmente con
voi. Dobbiamo opporci alla costruzione di cattedrali nel
deserto assolutamente inutili. In Italia purtroppo regna una
mentalità che continua a disperdere tempo per la
realizzazione di opere che risultano assolutamente prive di
qualsiasi utilità sociale, contribuendo a creare situazioni
di forte disagio nella penisola. C’è un dispendio di energia
dieci volte superiore alla quota massima consentita in
Svezia, per la mentalità che tende a speculare. Se
continueranno a parlarvi dell’installazione di centrali
turbogas inutili e inquinanti, verrò di persona a sostenere
i vostri diritti. Opponetevi fortemente a questi strumentali
e speculanti progetti. Vostro Beppe Grillo". Intanto
continuano a fioccare adesioni alla protesta antiturbogas di
Venafro. Le ultime in ordine di tempo sono arrivate dal
Gruppo Scout Venafro I dell’Agesci, dalla Società Ciclistica
Venafro, dal Varvarusa Golf Club di Filignano e dalla
Confederazione Italiana Agricoltori. Per i politici, da
segnalare le adesioni di Augusto Massa, Presidente della
Provincia di Campobasso, del Sindaco di Filignano, Michel
Rongione, dell’ex sindaco di Venafro Nicandro Testa, del
primo cittadino di Capriati al Volturno (Caserta),
territorio confinante col Venafrano, Antonio Graziano e
dell’ennesimo consigliere regionale del Molise, in aggiunta
ai tanti già da tempo dichiaratisi contrari alla centrale,
Nicola D’Ascanio. Il programma della manifestazione : ore 8
concentramento di trattori e mezzi agricoli in località "La
Madonnella", ore 9 raduno delle persone sul piazzale della
stazione ferroviaria, quindi corteo unitario per le strade e
le piazze principali di Venafro, ore 12 conclusione in
piazza Cimorelli.
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