RASSEGNA STAMPA 23.05.2003

 

MESSAGGERO
Api, Falconara mette fretta

Concessione. Carletti: «Sulle osservazioni ci si esprima prima di andare al tavolo»

di ROBERTA MACCAGNANI

«Verificare le prescrizioni all’Api in itinere per non rischiare di arrivare a ridosso della scadenza per dare un parere, il 15 Giugno, con provvedimenti inadeguati. Situazione che ci costringerebbe a dire di no al rinnovo? La pensa così il sindaco di Falconara, Giancarlo Carletti, che ha mandato una lettera al presidente della Regione, Vito D’Ambrosio, e all’assessore regionale all’ambiente, Marco Amagliani chiedendo un coinvolgimento all’elaborazione delle prescrizioni di cui, comunque, si riserva ogni verifica. «Il recente incontro istituzionale tra Regione Marche, Provincia di Ancona, Comune di Falconara Marittima, in merito all’esame della richiesta dell’Api per il conseguimento del rinnovo della concessione - scrive il sindaco nella lettera alla Regione - ha evidenziato la necessità, in caso di orientamento verso la concessione del rinnovo, di imporre all’azienda rigorose prescrizioni al fine di assicurare agli abitanti del Comune di Falconara accettabili condizioni di sicurezza, salubrità e vivibilità ambientale?». Per questo l’ente locale chiede «di poter valutare tali prescrizioni fin d’ora, in fase di elaborazione, per verificarne l’efficacia così da garantire la salute e la vivibilità dei propri cittadini. Questa la ricetta del Comune sui contenuti delle prescrizioni che «dovranno stabilire fasi, contenuti, modi e tempi della bonifica del suolo, sottosuolo, acqua di superficie e di profondità sulla base di fondati studi di ordine tecnico-scientifico che ne garantiscano la piena fattibilità, in corso di attività di raffinazione, per l’eliminazione di cinque serbatoi prospicienti la via Flaminia previa acquisizione di adeguato parere tecnico-scientifico, per lo spostamento e arretramento dei serbatoi dell’area sif dalla sponda destra del fiume Esino, dietro parere tecnico-scientifico». Poi ancora le prescrizioni «imporranno l’osservanza dei limiti, per tutto il corso dell’anno, delle emissioni degli ossidi di azoto e degli altri idrocarburi, seguendo i protocolli di intesa intercorsi tra gli enti istituzionali e l’Api nei periodi estivi degli ultimi anni, le prescrizioni imporranno, anche per ridurre il grado in rumorosità delle emissioni e delle immissioni, l’applicazione nell’area della raffineria della zonizzazione di classe 4°, recentemente approvata dal Comune, predisponendo la raffineria i necessari accorgimenti tecnici». Infine, per il Comune il rispetto di queste disposizioni «dovrà essere tutelato da puntuali regole sanzionatorie che intervengano con immediatezza in caso di inadempimento». Senza dimenticare, poi, la definizione di un protocollo di intesa direttamente tra il Comune e l’Api che dovrà essere compreso tra i contenuti dell’atto di rinnovo della concessione». Sull’opportunità di coinvolgere fin da ora il Comune nella stesura delle prescrizioni l’assessore Amagliani, comunque, non vede impedimenti. «I tecnici dell’ente sono già presenti al tavolo che discute di questo, quindi possono già verificare la situazione da adesso».

Provincia, accordo quadro

Al via 27 progetti per oltre un miliardo di euro Prusst

All' indomani della firma dell' accordo-quadro col Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, riguardante il Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio (Prusst), la Provincia di Ancona annuncia la realizzazione da qui al 2012, di 27 interventi, per un investimento totale che supera il miliardo di euro. In un incontro stampa, il presidente Enzo Giancarli e il vicepresidente Giancarlo Sagramola, assieme all' assessore all' urbanistica e ambiente Patrizia Casagrande e a quello ai lavori pubblici Donatella Linguiti, hanno precisato che il Prusst, coordinato dalla Provincia per conto di 15 soggetti pubblici e privati, tra cui i Comuni, la società aeroportuale Aerdorica, l' Interporto e la Zipa. «I fondi ministeriali stanziati con l' accordo - ha affermato Giancarli - pari ad un milione e mezzo di euro, sono il punto di partenza e l' attestato di riconoscimento dato alla Provincia dal governo nazionale, che ha finanziato proprio nel nostro territorio due dei 78 Prusst italiani». In programma, opere infrastrutturali come il raddoppio della statale 16 «Adriatica» dallo svincolo di Falconara alla Baraccola, contemplato dall' accordo Stato-Regioni, con l' Anas come soggetto attuatore, il cui progetto è già pronto per essere portato al Cipe; la costruzione del «raccordo autostradale asse attrezzato» tra il porto di Ancona e il casello A14 di Ancona-Sud; il completamento dell' asse sud Jesi e il potenziamento del parcheggio dell' aeroporto Raffaello Sanzio, i cui lavori sono già stati avviati. A questo comparto va anche ascritta la realizzazione della «metropolitana di superficie», con il potenziamento delle linee ferroviarie per il trasporto locale delle persone e la sistemazione delle tre fermate di Falconara-Stadio, Varano (Ancona-Stadio) e Aspio.

 
RESTO DEL CARLINO
Api, il «verdetto» arriverà il 9 giugno

di Maria Gloria Frattagli

FALCONARA — «Il 9 giugno si terrà il prossimo incontro del Tavolo istituzionale e per quel giorno, con molte probabilità, decideremo per il rinnovo o meno della concessione alla raffineria Api e annunceremo tutte le prescrizioni». Così l'assessore regionale all'ambiente, Marco Amagliani commenta i «lavori in corso» tra Regione, Provincia e Comune. Allora e solo allora, dunque, si conosceranno nei dettagli, i risultati di mesi di lavoro fra i tre Enti. «Per il momento stiamo ancora lavorando — ha aggiunto Amagliani — raccogliendo gli studi e le indagini effettuate». E' possibile quindi che con un anticipo di poco meno di una settimana si giunga al «verdetto» che disegnerà il futuro economico, sociale, ambientale di Falconara e di tutta la provincia. Intanto, Carletti, rende nota la lettera che ha inviato al presidente della Regione Vito D'Ambrosio dove vengono elencati gli aspetti «imprenscindibili e irrinunciabili» per garantire la salute e la vivibilità dei cittadini. Al primo punto il sindaco chiede che vengano stabilite «fasi, contenuti, modi e tempi della bonifica del suolo, sottosuolo e acqua di superficie e l'eliminazione dei cinque serbatoi prospicenti la via Flaminia e dall'area Sif nella sponda destra dell'Esino». E ancora «l'osservanza dei limiti delle emissioni degli ossidi di azoto e degli altri idrocarburi; la riduzione del grado di rumorosità delle emissioni e delle immissioni, l'applicazione nell'area della raffineria della zonizzazione di classe quarta e che, infine, le prescrizioni siano tutelate da puntuali regole sanzionatorie che intervengano con immediatezza in caso di inadempimento».

Variante, via libera per i lavori

di Maria Gloria Frattagli

ANCONA — La Provincia ha definitivamente dato l'avvio alla progettazione del suo futuro. Un traguardo ambito dall'Ente, soprattutto per la quantità e la gravosità degli interventi previsti (27 su tutto il territorio) nel Prusst (programma di riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del territorio). Costo complessivo dell'operazione che presumibilmente verrà portata a termine nel 2012, è di oltre un miliardo di euro. Ma il presidente Giancarli e i membri della giunta (all'incontro di ieri erano presenti il vicepresidente Sagramola, gli assessori Patrizia Casagrande e Donatella Linguiti, oltre agli ingegneri Renzi e Manarini) che hanno partecipato alla realizzazione dello strumento di programmazione tecnico-finanziaria vantano anche un altro primato: essersi aggiudicati l'approvazione del Prusst consci del fatto che solo 78 ne sono stati aggiudicati in tutta Italia. Sostanzialmente viene suddiviso in tre grandi filoni di progettazione: sistema infrastrutturale, quello degli insediamenti produttivi e quello ambientale. La vera peculiarità che caratterizza il piano in ogni sua parte e che lo contestualizza con le finalità illustrate è che molti dei progetti pensati, messi nero su bianco e proposti al ministero delle Infrastrutture, sono già cantieri aperti.

I progetti
Tanti gli interventi previsti, tutti allo stesso modo di rilevante importanza. Tra questi degno di essere citato è sicuramente il raddoppio della variante di Ancona che consiste nell'ampliamento a quattro corsie del tratto fra lo svincolo di Falconara e la Baraccola. «La Provincia — ha detto il presidente Giancarli — ha fatto la sua parte, ha ultimato la progettazione che è giunta al Cipe. Possiamo quindi dire che l'arteria è cantierabile». Degna di risalto, poi, la metropolitana di superificie (le fermate saranno Falconara Stadio, Varano e Aspio) di cui sono stati affidati i lavori. A queste progettazioni si unisce il collegamento della viabilità stradale e ferroviaria dei piazzali della nuova darsena e i lavori di adeguamento della statale 76 e degli svincoli per il casello di Ancona nord e per l'aeroporto di Falconara. E ancora il completamento dell'asse sud Jesi, la creazione di una piattaforma logistica per la mobilità delle merci. Le «Tre Valli» Contrastare l'insufficienza del livello di servizio offerto dagli attuali percorsi, abbattere la diffusa congestione dovuta all'aumento dei flussi di traffico, residenziale e produttivo sono le cause che hanno portato al concepimento del collegamento interno delle «Tre Valli» tra Misa, Esino e Musone. Si tratta di oltre 50 chilometri di tracciato che parte da Castelfidardo e giunge fino a Senigallia. Un'arteria che si appresta ad accogliere un movimento di 6.800 vetture giornaliere in entrambe le direzioni. «Il nuovo percorso stradale — hanno spiegato contestualmente l'ingegner Paolo Manarini e l'assessore Donatella Linguiti — sfrutterà anche strade comunali e si vuole proporre come la giusta alternativa alle strade attualmente presenti». La creazione di questa infrastruttura, che è anche l'intervento più sostanzioso, prevede un investimento economico di 70 milioni di euro a cui ne vanno sommati altri 29 milioni relativi alla parte trasversale che collegherà Pianello a Passo di Ripe.

Ambiente
 «Abbiamo previsto — ha spiegato Giancarli — interventi di riqualificazione sull'area della bassa valle dell'Esino, sulla vallata dell'Aspio e sul litorale del Parco del Cònero, adottando sistemi di controllo dell'aria e delle acque».

 
CORRIERE ADRIATICO
Il trasporto correrà su rotaia

Firmato il Prusst, si punta sulla metropolitana di superficie

di GILBERTO MASTROMATTEO

Entra nella fase operativa il Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio, approvato nel '99 dalla Provincia, il secondo nel territorio sui 78 approvati a livello nazionale. Dopo il Protocollo d'Intesa stilato nel marzo 2002 con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Lunardi, c'è la firma dell'accordo-quadro, che vincola i 15 soggetti proponenti a concludere le progettazioni per le quali è arrivato il cofinanziamento. Sono 27 gli interventi previsti dal Programma, di cui 24 di natura pubblica e 3 di tipo privato, per un ammontare complessivo degli investimenti pari a circa 1 miliardo di euro, di cui 665 milioni per interventi pubblici. "I principi guida che ispireranno gli interventi - spiega il presidente Giancarli - saranno tre, relativi a infrastrutture, sviluppo produttivo e salvaguardia ambientale". Manutenzione, monitoraggio e riprofilatura degli alvei fluviali riguarderanno il torrente Aspio così come il fiume Esino, accanto al quale, nella città di Falconara, nascerà un vero e proprio "parco fluviale urbano" con tanto di aree verdi e percorsi ciclabili. Sul versante infrastrutture l'obiettivo è favorire il passaggio dalla gomma alla rotaia. Ci penserà la metropolitana leggera di superficie che in una prima progettazione riguarderà le fermate di Falconara-stadio, Varano e Aspio. Ma il vero anello fondamentale per la creazione di una piattaforma logistica che incentivi l'utilizzo della ferrovia per la mobilità delle merci sarà l'atteso Interporto di Jesi. "Il tentativo - spiega l'assessore ai lavori pubblici Donatella Linguiti - è integrare strategie ambientali e produttive, partendo dai tracciati esistenti ed utilizzando il territorio senza sprechi". In tale quadro si inserisce l'ormai celebre "raddoppio" della variante alla SS16 tra lo svincolo di Falconara e la zona industriale della Baraccola, la cui progettazione è già inserita nel Cipe ed è contemplata anche nell'accordo Stato-Regione. Ciliegina sulla torta la creazione della provinciale interna, cosiddetta delle "Tre Valli", che con piccole varianti utilizzerà strade già esistenti per collegare la SS16, all'interno del comune di Castelfidardo, alla nuova provinciale Arceviese nei pressi di Pianello di Ostra. Come ha illustrato l'ingegner Paolo Menarini, dirigente dei lavori pubblici, l'intervento renderà fruibile all'intera provincia una nuova strada di tipo C1, su due corsie con ampia sede stradale e pendenze contenute, al costo di circa 100 milioni di euro quasi completamente resi disponibili dai fondi ex Anas. Alcuni tratti sono già in fase di attuazione. Per questo come per gli altri interventi del Prusst il cronoprogramma della Provincia recita comunque la data del 2012 per la consegna dei lavori.

 
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