MESSAGGERO |
Api, Falconara mette fretta
Concessione. Carletti: «Sulle
osservazioni ci si esprima prima di andare al tavolo»
di ROBERTA MACCAGNANI
«Verificare le prescrizioni
all’Api in itinere per non rischiare di arrivare a ridosso
della scadenza per dare un parere, il 15 Giugno, con
provvedimenti inadeguati. Situazione che ci costringerebbe a
dire di no al rinnovo? La pensa così il sindaco di
Falconara, Giancarlo Carletti, che ha mandato una lettera al
presidente della Regione, Vito D’Ambrosio, e all’assessore
regionale all’ambiente, Marco Amagliani chiedendo un
coinvolgimento all’elaborazione delle prescrizioni di cui,
comunque, si riserva ogni verifica. «Il recente incontro
istituzionale tra Regione Marche, Provincia di Ancona,
Comune di Falconara Marittima, in merito all’esame della
richiesta dell’Api per il conseguimento del rinnovo della
concessione - scrive il sindaco nella lettera alla Regione -
ha evidenziato la necessità, in caso di orientamento verso
la concessione del rinnovo, di imporre all’azienda rigorose
prescrizioni al fine di assicurare agli abitanti del Comune
di Falconara accettabili condizioni di sicurezza, salubrità
e vivibilità ambientale?». Per questo l’ente locale chiede
«di poter valutare tali prescrizioni fin d’ora, in fase di
elaborazione, per verificarne l’efficacia così da garantire
la salute e la vivibilità dei propri cittadini. Questa la
ricetta del Comune sui contenuti delle prescrizioni che
«dovranno stabilire fasi, contenuti, modi e tempi della
bonifica del suolo, sottosuolo, acqua di superficie e di
profondità sulla base di fondati studi di ordine
tecnico-scientifico che ne garantiscano la piena
fattibilità, in corso di attività di raffinazione, per
l’eliminazione di cinque serbatoi prospicienti la via
Flaminia previa acquisizione di adeguato parere
tecnico-scientifico, per lo spostamento e arretramento dei
serbatoi dell’area sif dalla sponda destra del fiume Esino,
dietro parere tecnico-scientifico». Poi ancora le
prescrizioni «imporranno l’osservanza dei limiti, per tutto
il corso dell’anno, delle emissioni degli ossidi di azoto e
degli altri idrocarburi, seguendo i protocolli di intesa
intercorsi tra gli enti istituzionali e l’Api nei periodi
estivi degli ultimi anni, le prescrizioni imporranno, anche
per ridurre il grado in rumorosità delle emissioni e delle
immissioni, l’applicazione nell’area della raffineria della
zonizzazione di classe 4°, recentemente approvata dal
Comune, predisponendo la raffineria i necessari accorgimenti
tecnici». Infine, per il Comune il rispetto di queste
disposizioni «dovrà essere tutelato da puntuali regole
sanzionatorie che intervengano con immediatezza in caso di
inadempimento». Senza dimenticare, poi, la definizione di un
protocollo di intesa direttamente tra il Comune e l’Api che
dovrà essere compreso tra i contenuti dell’atto di rinnovo
della concessione». Sull’opportunità di coinvolgere fin da
ora il Comune nella stesura delle prescrizioni l’assessore
Amagliani, comunque, non vede impedimenti. «I tecnici
dell’ente sono già presenti al tavolo che discute di questo,
quindi possono già verificare la situazione da adesso».
Provincia, accordo quadro
Al via 27 progetti per oltre
un miliardo di euro Prusst
All' indomani della firma
dell' accordo-quadro col Ministero delle Infrastrutture e
Trasporti, riguardante il Programma di Riqualificazione
Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio (Prusst), la
Provincia di Ancona annuncia la realizzazione da qui al
2012, di 27 interventi, per un investimento totale che
supera il miliardo di euro. In un incontro stampa, il
presidente Enzo Giancarli e il vicepresidente Giancarlo
Sagramola, assieme all' assessore all' urbanistica e
ambiente Patrizia Casagrande e a quello ai lavori pubblici
Donatella Linguiti, hanno precisato che il Prusst,
coordinato dalla Provincia per conto di 15 soggetti pubblici
e privati, tra cui i Comuni, la società aeroportuale
Aerdorica, l' Interporto e la Zipa. «I fondi ministeriali
stanziati con l' accordo - ha affermato Giancarli - pari ad
un milione e mezzo di euro, sono il punto di partenza e l'
attestato di riconoscimento dato alla Provincia dal governo
nazionale, che ha finanziato proprio nel nostro territorio
due dei 78 Prusst italiani». In programma, opere
infrastrutturali come il raddoppio della statale 16
«Adriatica» dallo svincolo di Falconara alla Baraccola,
contemplato dall' accordo Stato-Regioni, con l' Anas come
soggetto attuatore, il cui progetto è già pronto per essere
portato al Cipe; la costruzione del «raccordo autostradale
asse attrezzato» tra il porto di Ancona e il casello A14 di
Ancona-Sud; il completamento dell' asse sud Jesi e il
potenziamento del parcheggio dell' aeroporto Raffaello
Sanzio, i cui lavori sono già stati avviati. A questo
comparto va anche ascritta la realizzazione della
«metropolitana di superficie», con il potenziamento delle
linee ferroviarie per il trasporto locale delle persone e la
sistemazione delle tre fermate di Falconara-Stadio, Varano
(Ancona-Stadio) e Aspio. |
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RESTO DEL CARLINO |
Api, il «verdetto» arriverà
il 9 giugno
di Maria Gloria Frattagli
FALCONARA — «Il 9 giugno si
terrà il prossimo incontro del Tavolo istituzionale e per
quel giorno, con molte probabilità, decideremo per il
rinnovo o meno della concessione alla raffineria Api e
annunceremo tutte le prescrizioni». Così l'assessore
regionale all'ambiente, Marco Amagliani commenta i «lavori
in corso» tra Regione, Provincia e Comune. Allora e solo
allora, dunque, si conosceranno nei dettagli, i risultati di
mesi di lavoro fra i tre Enti. «Per il momento stiamo ancora
lavorando — ha aggiunto Amagliani — raccogliendo gli studi e
le indagini effettuate». E' possibile quindi che con un
anticipo di poco meno di una settimana si giunga al
«verdetto» che disegnerà il futuro economico, sociale,
ambientale di Falconara e di tutta la provincia. Intanto,
Carletti, rende nota la lettera che ha inviato al presidente
della Regione Vito D'Ambrosio dove vengono elencati gli
aspetti «imprenscindibili e irrinunciabili» per garantire la
salute e la vivibilità dei cittadini. Al primo punto il
sindaco chiede che vengano stabilite «fasi, contenuti, modi
e tempi della bonifica del suolo, sottosuolo e acqua di
superficie e l'eliminazione dei cinque serbatoi prospicenti
la via Flaminia e dall'area Sif nella sponda destra
dell'Esino». E ancora «l'osservanza dei limiti delle
emissioni degli ossidi di azoto e degli altri idrocarburi;
la riduzione del grado di rumorosità delle emissioni e delle
immissioni, l'applicazione nell'area della raffineria della
zonizzazione di classe quarta e che, infine, le prescrizioni
siano tutelate da puntuali regole sanzionatorie che
intervengano con immediatezza in caso di inadempimento».
Variante, via libera per i
lavori
di Maria Gloria Frattagli
ANCONA — La Provincia ha
definitivamente dato l'avvio alla progettazione del suo
futuro. Un traguardo ambito dall'Ente, soprattutto per la
quantità e la gravosità degli interventi previsti (27 su
tutto il territorio) nel Prusst (programma di
riqualificazione urbana e di sviluppo sostenibile del
territorio). Costo complessivo dell'operazione che
presumibilmente verrà portata a termine nel 2012, è di oltre
un miliardo di euro. Ma il presidente Giancarli e i membri
della giunta (all'incontro di ieri erano presenti il
vicepresidente Sagramola, gli assessori Patrizia Casagrande
e Donatella Linguiti, oltre agli ingegneri Renzi e Manarini)
che hanno partecipato alla realizzazione dello strumento di
programmazione tecnico-finanziaria vantano anche un altro
primato: essersi aggiudicati l'approvazione del Prusst
consci del fatto che solo 78 ne sono stati aggiudicati in
tutta Italia. Sostanzialmente viene suddiviso in tre grandi
filoni di progettazione: sistema infrastrutturale, quello
degli insediamenti produttivi e quello ambientale. La vera
peculiarità che caratterizza il piano in ogni sua parte e
che lo contestualizza con le finalità illustrate è che molti
dei progetti pensati, messi nero su bianco e proposti al
ministero delle Infrastrutture, sono già cantieri aperti.
I progetti
Tanti gli interventi previsti, tutti allo stesso modo di
rilevante importanza. Tra questi degno di essere citato è
sicuramente il raddoppio della variante di Ancona che
consiste nell'ampliamento a quattro corsie del tratto fra lo
svincolo di Falconara e la Baraccola. «La Provincia — ha
detto il presidente Giancarli — ha fatto la sua parte, ha
ultimato la progettazione che è giunta al Cipe. Possiamo
quindi dire che l'arteria è cantierabile». Degna di risalto,
poi, la metropolitana di superificie (le fermate saranno
Falconara Stadio, Varano e Aspio) di cui sono stati affidati
i lavori. A queste progettazioni si unisce il collegamento
della viabilità stradale e ferroviaria dei piazzali della
nuova darsena e i lavori di adeguamento della statale 76 e
degli svincoli per il casello di Ancona nord e per
l'aeroporto di Falconara. E ancora il completamento
dell'asse sud Jesi, la creazione di una piattaforma
logistica per la mobilità delle merci. Le «Tre Valli»
Contrastare l'insufficienza del livello di servizio offerto
dagli attuali percorsi, abbattere la diffusa congestione
dovuta all'aumento dei flussi di traffico, residenziale e
produttivo sono le cause che hanno portato al concepimento
del collegamento interno delle «Tre Valli» tra Misa, Esino e
Musone. Si tratta di oltre 50 chilometri di tracciato che
parte da Castelfidardo e giunge fino a Senigallia.
Un'arteria che si appresta ad accogliere un movimento di
6.800 vetture giornaliere in entrambe le direzioni. «Il
nuovo percorso stradale — hanno spiegato contestualmente
l'ingegner Paolo Manarini e l'assessore Donatella Linguiti —
sfrutterà anche strade comunali e si vuole proporre come la
giusta alternativa alle strade attualmente presenti». La
creazione di questa infrastruttura, che è anche l'intervento
più sostanzioso, prevede un investimento economico di 70
milioni di euro a cui ne vanno sommati altri 29 milioni
relativi alla parte trasversale che collegherà Pianello a
Passo di Ripe.
Ambiente
«Abbiamo previsto — ha spiegato Giancarli — interventi di riqualificazione
sull'area della bassa valle dell'Esino, sulla vallata dell'Aspio
e sul litorale del Parco del Cònero, adottando sistemi di
controllo dell'aria e delle acque».
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CORRIERE ADRIATICO |
Il trasporto correrà su
rotaia
Firmato il Prusst, si punta
sulla metropolitana di superficie
di GILBERTO MASTROMATTEO
Entra nella fase operativa il
Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile
del Territorio, approvato nel '99 dalla Provincia, il
secondo nel territorio sui 78 approvati a livello nazionale.
Dopo il Protocollo d'Intesa stilato nel marzo 2002 con il
ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Lunardi, c'è
la firma dell'accordo-quadro, che vincola i 15 soggetti
proponenti a concludere le progettazioni per le quali è
arrivato il cofinanziamento. Sono 27 gli interventi previsti
dal Programma, di cui 24 di natura pubblica e 3 di tipo
privato, per un ammontare complessivo degli investimenti
pari a circa 1 miliardo di euro, di cui 665 milioni per
interventi pubblici. "I principi guida che ispireranno gli
interventi - spiega il presidente Giancarli - saranno tre,
relativi a infrastrutture, sviluppo produttivo e
salvaguardia ambientale". Manutenzione, monitoraggio e
riprofilatura degli alvei fluviali riguarderanno il torrente
Aspio così come il fiume Esino, accanto al quale, nella
città di Falconara, nascerà un vero e proprio "parco
fluviale urbano" con tanto di aree verdi e percorsi
ciclabili. Sul versante infrastrutture l'obiettivo è
favorire il passaggio dalla gomma alla rotaia. Ci penserà la
metropolitana leggera di superficie che in una prima
progettazione riguarderà le fermate di Falconara-stadio,
Varano e Aspio. Ma il vero anello fondamentale per la
creazione di una piattaforma logistica che incentivi
l'utilizzo della ferrovia per la mobilità delle merci sarà
l'atteso Interporto di Jesi. "Il tentativo - spiega
l'assessore ai lavori pubblici Donatella Linguiti - è
integrare strategie ambientali e produttive, partendo dai
tracciati esistenti ed utilizzando il territorio senza
sprechi". In tale quadro si inserisce l'ormai celebre
"raddoppio" della variante alla SS16 tra lo svincolo di
Falconara e la zona industriale della Baraccola, la cui
progettazione è già inserita nel Cipe ed è contemplata anche
nell'accordo Stato-Regione. Ciliegina sulla torta la
creazione della provinciale interna, cosiddetta delle "Tre
Valli", che con piccole varianti utilizzerà strade già
esistenti per collegare la SS16, all'interno del comune di
Castelfidardo, alla nuova provinciale Arceviese nei pressi
di Pianello di Ostra. Come ha illustrato l'ingegner Paolo
Menarini, dirigente dei lavori pubblici, l'intervento
renderà fruibile all'intera provincia una nuova strada di
tipo C1, su due corsie con ampia sede stradale e pendenze
contenute, al costo di circa 100 milioni di euro quasi
completamente resi disponibili dai fondi ex Anas. Alcuni
tratti sono già in fase di attuazione. Per questo come per
gli altri interventi del Prusst il cronoprogramma della
Provincia recita comunque la data del 2012 per la consegna
dei lavori. |
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