RASSEGNA STAMPA 16.05.2003

 

MESSAGGERO
Api, sul tavolo dei tre tutte le prescrizioni

Aspettando il 15 giugno. Oggi l’incontro fra gli enti. L’assessore di Falconara Scortichini: «Vogliamo sapere se le nostre posizioni sono state accolte»

La Regione dovrà indicare le condizioni da rispettare per il rinnovo della concessione

di ROBERTA MACCAGNANI

FALCONARA - Si va avanti nonostante tutto. Anche se il sindaco di Falconara Giancarlo Carletti è ricoverato a Torrette per un’improvvisa e forte labirintite - dovrà restare in ospedale per qualche giorno - i lavori del tavolo istituzionale per decidere del futuro della raffineria Api non si interrompono. Soprattutto perché la Regione dovrà pronunciarsi tra un mese esatto, il 15 giugno, e si devono ancora fissare le prescrizioni da far osservare al petrolifero per restare. La riunione era già prevista da una settimana per questa mattina. «Abbiamo informato gli altri enti – ha detto Giancarlo Scortichini, assessore all’ambiente del Comune di Falconara – dello stato di salute del sindaco. Ma non vogliamo certo venir meno agli accordi presi». Cosa vi aspettate da quest’incontro? «Di vedere come procedono i lavori dei tavoli tecnici regionali sull’individuazione e la stesura delle prescrizioni e come le posizioni espresse dal Comune di Falconara siano state accolte in questo ambito». E’ questa mattina, quindi, il giorno della nuova convocazione del tavolo istituzionale tra Regione, Provincia e Comune per decidere del futuro della raffineria Api. In realtà, la Regione ha già detto come la pensa. «Non ci sono le condizioni oggi e le ragioni – aveva dichiarato tempo fa l’assessore regionale all’ambiente Marco Amagliani - per non rinnovare la concessione all’Api». Parole che non lasciano certo molto spazio a incertezze sulla permanenza dell’industria petrolifera a Falconara. Da parte sua, però, il Comune non era restato guardare e aveva messo le mani avanti, presentando le prescrizioni che l’Api, secondo l’ente locale, deve rispettare per rimanere. Tra le tante segnalate, l’interramento di cinque serbatoi e il controllo diretto da parte del Comune all’interno della raffineria. Oggi, probabilmente, il giorno della verità. La Provincia, invece, fin dall’inizio aveva manifestato impazienza per la lentezza con cui era stato avviato il tavolo istituzionale. Dopo la firma del 5 novembre 2002, che appunto sanciva l’avvio dell’intesa, la prima riunione si era svolta solo all’inizio del 2003: tempo prezioso, quindi, andato perso quello intercorso tra la decisione di avviare il tavolo e il suo effettivo insediamento. Per Marco Amagliani, la riunione di oggi «ripartirà da dove era stata interrotta per confrontarsi sulla richiesta di rinnovo della concessione, avanzata dall’Api, parlando anche delle prescrizioni». Intanto sull’argomento Api pullulano i convegni a Falconara. Stasera alle 15 alla sala dei convegni è in programma quello organizzato dai Verdi, mentre il prossimo 25 maggio, sempre nello stesso luogo, alle 17, si svolgerà quello di Rifondazione Comunista.

Prg 99, ora è ufficiale

di ROBERTA MACCAGNANI

FALCONARA - Approvato definitivamente il prg 99 di Falconara. Votato, ieri in consiglio comunale, da tutta la maggioranza Carletti, ma con i voti contro di An e Fi e quelli astenuti dei Verdi e Rc, il prg 99 è ufficialmente in vigore. Manca solo la presa d’atto del consiglio provinciale e la pubblicazione nel Bur. Atti, comunque, di pura formalità. Insomma, è fatta. Nel bene e nel male, tra la soddisfazione e le critiche, questo strumento urbanistico ridisegna il futuro di Falconara e questo futuro, anche se non si sa quando, è senza Api. Lo stesso sindaco Carletti, informato personalmente dall’assessore all’ambiente Scortichini, andato a trovarlo in ospedale, ha espresso soddisfazione. «E’ il coronamento del lavoro portato avanti fino ad oggi. L’esito della votazione del prg conclude l’impegno profuso in tanti anni, dando contorni definiti ad un meccanismo finora dalle linee incerte». Questo quello che avrebbe detto il sindaco, almeno secondo quanto ci hanno riferito. Una svolta, quindi, per la sinistra di Falconara che da sempre in campagna elettorale aveva fatto del prg un suo cavallo di battaglia. Ora si è concretizzato senza intaccare i piani predisposti per la città. «Le osservazioni fatte dalla Provincia al documento – spiega Marco Salustri, presidente del consiglio comunale – non impattano sulla sua filosofia. Questo per noi è un segnale molto positivo».

 
RESTO DEL CARLINO
Consiglio comunale, approvato il Prg Contrari Forza Italia e Rifondazione

di Maria Gloria Frattagli

FALCONARA — L'ultimo atto per l'approvazione del piano regolatore generale è stato consumato ieri, nella seduta del Consiglio comunale. Con quindici voti favorevoli, contrari Forza Italia e Rifondazione comunista, e l'astensione dei Verdi, lo strumento urbanistico ha subito l'ennesimo «visto»: quello dei rappresentanti dei cittadini. Questo, l'ultimo ordine del giorno, è stato preceduto da diverse interrogazioni. La prima dei Verdi, per voce del capogruppo Sergio Badialetti che ha richiesto la sistemazione e il riutilizzo della torre dell'acquedotto e dell'area circostante in via Pietro Mauri 29 a Castelfferretti. In un primo momento il consigliere di opposizione aveva proposto che nell'area fosse consentito l'accesso e il passeggio dei cani. Un indirizzo poi modificato dopo l'intervento del dirigente del settore infrastrutture, Walter Pricnipi. L'amministrazione ha infatti espresso la volontà di riappropriarsi dello stabile e della zona circostante, attualmente in proprietà di Gorgovivo. «Dopo diversi sopralluoghi — ha detto Principi — abbiamo riscontrato la necessità di eseguire dei lavori di sfalcio dell'erba e di pulizia dei detriti intorno alla torre. Con l'occasione stiamo verificando con alcuni dirigenti di Gorgovivo, la possibilità di utilizzare i locali e l'area circostante». E' stata poi la volta del Prc che ha chiesto spiegazioni sulla mancata costituzione della consulta ambientale, motivata dall'assessore all'ambiente, Giancarlo Scortichini con il fatto che già sussistono diversi organismi che si occupano della materia. Si è poi affrontato il problema della caserma Saracini, sollevato dal consigliere dello Sdi, Romeo Maiolini. L'amministrazione sembra avere compiuto un ulteriore passo avanti avendo richiesto al Ministero della difesa ulteriori dettagli sulla procedura di alienazione dell'immobile.

Un altro sviluppo Verdi a convegno

FALCONARA — Oltre tre ore di dibattito, confronto e discussione su «Un altro sviluppo è possibile». Questo è infatti il titolo del convegno organizzato dai Verdi che si terrà questo pomeriggio, a partire dalle 15, alla sala auditorium del Castello di Falconara Alta. I lavori saranno aperti da Giorgio Marchetti, presidente dei Verdi di Ancona.

 
CORRIERE ADRIATICO
Api e sviluppo compatibile Un convegno

I Verdi: "Bisogna capire"

"Api Falconara - Un altro sviluppo è possibile". E' il titolo di un convegno promosso dai Verdi che si svolgerà oggi dalle 15 alla Sala Auditorium del Castello di Falconara Alta. "Abbiamo tutti bisogno di riflettere e di capire", dichiara Luciano Montesi, presidente della Federazione regionale dei Verdi. Al convegno prenderanno la parola tra gli altri Marco Moruzzi, capogruppo in consiglio regionale, Antonio Minetti dell'Autorità ambientale della Regione, l'assessore provinciale Massimo Binci e Pietro D'Angelo, presidente della IV commissione del consiglio regionale.

 
LA SICILIA
Una lettera aperta di Concetta Somma (Cgil)

Con il Forum ambiente, salute e sviluppo Incontro su «Petrolchimico morti senza colpevoli?»

«Petrolchimico: morti senza colpevoli» è il tema dell'incontro che oggi alle 17 si svolgerà presso la Casa del turista, promosso dal Forum ambiente, salute e sviluppo, in collaborazione con Acli, LegAmbiente e Medicina Democratica. Introduce e conclude il coordinatore del Forum , avv. Carlo De Carlo, mentre a moderare gli interventi di Maurizio Portaluri (Medicina democratica), di Giorgio Assennato (Docente di Medicina del Lavoro) di Carlo Bracci (medico legale del Patronato nazionale Acli) e di Francesco Ferrante (direttore generale Legambiente) sarà il magistrato Michele Di Schiena. Durante l'incontro - dice l'invito - sarà presentato un documento con alcune annotazioni critiche sulla vicenda. Ed intanto, una lettera aperta al Forum è stata inviata dal segretario generale della Cgil Brindisi, Concetta Somma. «Voglio - esordisce -, prendere parte alla vostra importante iniziativa visto che non potrò personalmente parteciparvi in quanto impegnata in un'iniziativa pubblica della Cgil, sugli stessi temi che vi vedono così fortemente impegnati nel territorio: la salute, diritto universale. A Mesagne - aggiunge - discutiamo di contrattazione della salute nei luoghi di lavoro, per assicurare interventi di prevenzione a tutela della sicurezza e della salute delle persone che rappresentiamo, voi vi interrogate sulle cause che hanno portato alla morte dei lavoratori e se sarà data risposta ai tanti quesiti con lo svolgimento di un processo». Quindi prosegue: «In questo momento, che vede uno dei tre poteri portanti della nostra democrazia così fortemente messo in discussione nella sua autonomia ed autorevolezza, mi sento di dover rinnovare ancor di più la fiducia nell'operato e nelle scelte della magistratura. Da cittadina e da rappresentante del mondo del lavoro - dice -, mi sento garantita dall'esercizio dei poteri dello Stato e dalla loro autonomia, così come li ha definiti la Costituzione repubblicana». Ed afferma: «É indubbio che la materia in oggetto è così delicata da meritare un dibattimento adeguato che solo la celebrazione di un processo può garantire: credo che il questo momento particolare si abbia bisogno di avere certezza che ci sia la volontà di offrire verità, sia pure relative come possono essere quelle processuali. Il dibattimento consente, attraverso il contraddittorio, di appagare il sentimento di giustizia e di verità che anima la maggior parte dei cittadini della nostra comunità». Ed aggiunge: «Auspico per la serenità delle famiglie nei confronti delle quali esprimo solidarietà e condivisione del dolore per quelle perdite incolmabili, che questo bisogno possa in ogni caso esprimersi in iniziative finalizzate a favorire la conoscenza sui diritti e doveri che vanno esercitati per garantire la sicurezza e la vivibilità dei luoghi di lavoro e dell'ambiente, contribuendo così - conclude - ad elevare la cultura del rispetto della dignità delle persone, anche di quelle di chi non può che essere difeso e rappresentato da chi gli sopravvive».

 
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