MESSAGGERO |
Api, sul tavolo dei tre tutte
le prescrizioni
Aspettando il 15 giugno. Oggi
l’incontro fra gli enti. L’assessore di Falconara
Scortichini: «Vogliamo sapere se le nostre posizioni sono
state accolte»
La Regione dovrà indicare le
condizioni da rispettare per il rinnovo della concessione
di ROBERTA MACCAGNANI
FALCONARA - Si va avanti
nonostante tutto. Anche se il sindaco di Falconara Giancarlo
Carletti è ricoverato a Torrette per un’improvvisa e forte
labirintite - dovrà restare in ospedale per qualche giorno -
i lavori del tavolo istituzionale per decidere del futuro
della raffineria Api non si interrompono. Soprattutto perché
la Regione dovrà pronunciarsi tra un mese esatto, il 15
giugno, e si devono ancora fissare le prescrizioni da far
osservare al petrolifero per restare. La riunione era già
prevista da una settimana per questa mattina. «Abbiamo
informato gli altri enti – ha detto Giancarlo Scortichini,
assessore all’ambiente del Comune di Falconara – dello stato
di salute del sindaco. Ma non vogliamo certo venir meno agli
accordi presi». Cosa vi aspettate da quest’incontro? «Di
vedere come procedono i lavori dei tavoli tecnici regionali
sull’individuazione e la stesura delle prescrizioni e come
le posizioni espresse dal Comune di Falconara siano state
accolte in questo ambito». E’ questa mattina, quindi, il
giorno della nuova convocazione del tavolo istituzionale tra
Regione, Provincia e Comune per decidere del futuro della
raffineria Api. In realtà, la Regione ha già detto come la
pensa. «Non ci sono le condizioni oggi e le ragioni – aveva
dichiarato tempo fa l’assessore regionale all’ambiente Marco
Amagliani - per non rinnovare la concessione all’Api».
Parole che non lasciano certo molto spazio a incertezze
sulla permanenza dell’industria petrolifera a Falconara. Da
parte sua, però, il Comune non era restato guardare e aveva
messo le mani avanti, presentando le prescrizioni che l’Api,
secondo l’ente locale, deve rispettare per rimanere. Tra le
tante segnalate, l’interramento di cinque serbatoi e il
controllo diretto da parte del Comune all’interno della
raffineria. Oggi, probabilmente, il giorno della verità. La
Provincia, invece, fin dall’inizio aveva manifestato
impazienza per la lentezza con cui era stato avviato il
tavolo istituzionale. Dopo la firma del 5 novembre 2002, che
appunto sanciva l’avvio dell’intesa, la prima riunione si
era svolta solo all’inizio del 2003: tempo prezioso, quindi,
andato perso quello intercorso tra la decisione di avviare
il tavolo e il suo effettivo insediamento. Per Marco
Amagliani, la riunione di oggi «ripartirà da dove era stata
interrotta per confrontarsi sulla richiesta di rinnovo della
concessione, avanzata dall’Api, parlando anche delle
prescrizioni». Intanto sull’argomento Api pullulano i
convegni a Falconara. Stasera alle 15 alla sala dei convegni
è in programma quello organizzato dai Verdi, mentre il
prossimo 25 maggio, sempre nello stesso luogo, alle 17, si
svolgerà quello di Rifondazione Comunista.
Prg 99, ora è ufficiale
di ROBERTA MACCAGNANI
FALCONARA - Approvato
definitivamente il prg 99 di Falconara. Votato, ieri in
consiglio comunale, da tutta la maggioranza Carletti, ma con
i voti contro di An e Fi e quelli astenuti dei Verdi e Rc,
il prg 99 è ufficialmente in vigore. Manca solo la presa
d’atto del consiglio provinciale e la pubblicazione nel Bur.
Atti, comunque, di pura formalità. Insomma, è fatta. Nel
bene e nel male, tra la soddisfazione e le critiche, questo
strumento urbanistico ridisegna il futuro di Falconara e
questo futuro, anche se non si sa quando, è senza Api. Lo
stesso sindaco Carletti, informato personalmente
dall’assessore all’ambiente Scortichini, andato a trovarlo
in ospedale, ha espresso soddisfazione. «E’ il coronamento
del lavoro portato avanti fino ad oggi. L’esito della
votazione del prg conclude l’impegno profuso in tanti anni,
dando contorni definiti ad un meccanismo finora dalle linee
incerte». Questo quello che avrebbe detto il sindaco, almeno
secondo quanto ci hanno riferito. Una svolta, quindi, per la
sinistra di Falconara che da sempre in campagna elettorale
aveva fatto del prg un suo cavallo di battaglia. Ora si è
concretizzato senza intaccare i piani predisposti per la
città. «Le osservazioni fatte dalla Provincia al documento –
spiega Marco Salustri, presidente del consiglio comunale –
non impattano sulla sua filosofia. Questo per noi è un
segnale molto positivo». |
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RESTO DEL CARLINO |
Consiglio comunale, approvato
il Prg Contrari Forza Italia e Rifondazione
di Maria Gloria Frattagli
FALCONARA — L'ultimo atto per
l'approvazione del piano regolatore generale è stato
consumato ieri, nella seduta del Consiglio comunale. Con
quindici voti favorevoli, contrari Forza Italia e
Rifondazione comunista, e l'astensione dei Verdi, lo
strumento urbanistico ha subito l'ennesimo «visto»: quello
dei rappresentanti dei cittadini. Questo, l'ultimo ordine
del giorno, è stato preceduto da diverse interrogazioni. La
prima dei Verdi, per voce del capogruppo Sergio Badialetti
che ha richiesto la sistemazione e il riutilizzo della torre
dell'acquedotto e dell'area circostante in via Pietro Mauri
29 a Castelfferretti. In un primo momento il consigliere di
opposizione aveva proposto che nell'area fosse consentito
l'accesso e il passeggio dei cani. Un indirizzo poi
modificato dopo l'intervento del dirigente del settore
infrastrutture, Walter Pricnipi. L'amministrazione ha
infatti espresso la volontà di riappropriarsi dello stabile
e della zona circostante, attualmente in proprietà di
Gorgovivo. «Dopo diversi sopralluoghi — ha detto Principi —
abbiamo riscontrato la necessità di eseguire dei lavori di
sfalcio dell'erba e di pulizia dei detriti intorno alla
torre. Con l'occasione stiamo verificando con alcuni
dirigenti di Gorgovivo, la possibilità di utilizzare i
locali e l'area circostante». E' stata poi la volta del Prc
che ha chiesto spiegazioni sulla mancata costituzione della
consulta ambientale, motivata dall'assessore all'ambiente,
Giancarlo Scortichini con il fatto che già sussistono
diversi organismi che si occupano della materia. Si è poi
affrontato il problema della caserma Saracini, sollevato dal
consigliere dello Sdi, Romeo Maiolini. L'amministrazione
sembra avere compiuto un ulteriore passo avanti avendo
richiesto al Ministero della difesa ulteriori dettagli sulla
procedura di alienazione dell'immobile.
Un altro sviluppo Verdi a
convegno
FALCONARA — Oltre tre ore di
dibattito, confronto e discussione su «Un altro sviluppo è
possibile». Questo è infatti il titolo del convegno
organizzato dai Verdi che si terrà questo pomeriggio, a
partire dalle 15, alla sala auditorium del Castello di
Falconara Alta. I lavori saranno aperti da Giorgio Marchetti,
presidente dei Verdi di Ancona. |
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CORRIERE ADRIATICO |
Api e sviluppo compatibile Un
convegno
I Verdi: "Bisogna capire"
"Api Falconara - Un altro
sviluppo è possibile". E' il titolo di un convegno promosso
dai Verdi che si svolgerà oggi dalle 15 alla Sala Auditorium
del Castello di Falconara Alta. "Abbiamo tutti bisogno di
riflettere e di capire", dichiara Luciano Montesi,
presidente della Federazione regionale dei Verdi. Al
convegno prenderanno la parola tra gli altri Marco Moruzzi,
capogruppo in consiglio regionale, Antonio Minetti
dell'Autorità ambientale della Regione, l'assessore
provinciale Massimo Binci e Pietro D'Angelo, presidente
della IV commissione del consiglio regionale. |
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LA SICILIA |
Una lettera aperta di
Concetta Somma (Cgil)
Con il Forum ambiente, salute
e sviluppo Incontro su «Petrolchimico morti senza
colpevoli?»
«Petrolchimico: morti senza
colpevoli» è il tema dell'incontro che oggi alle 17 si
svolgerà presso la Casa del turista, promosso dal Forum
ambiente, salute e sviluppo, in collaborazione con Acli,
LegAmbiente e Medicina Democratica. Introduce e conclude il
coordinatore del Forum , avv. Carlo De Carlo, mentre a
moderare gli interventi di Maurizio Portaluri (Medicina
democratica), di Giorgio Assennato (Docente di Medicina del
Lavoro) di Carlo Bracci (medico legale del Patronato
nazionale Acli) e di Francesco Ferrante (direttore generale
Legambiente) sarà il magistrato Michele Di Schiena. Durante
l'incontro - dice l'invito - sarà presentato un documento
con alcune annotazioni critiche sulla vicenda. Ed intanto,
una lettera aperta al Forum è stata inviata dal segretario
generale della Cgil Brindisi, Concetta Somma. «Voglio -
esordisce -, prendere parte alla vostra importante
iniziativa visto che non potrò personalmente parteciparvi in
quanto impegnata in un'iniziativa pubblica della Cgil, sugli
stessi temi che vi vedono così fortemente impegnati nel
territorio: la salute, diritto universale. A Mesagne -
aggiunge - discutiamo di contrattazione della salute nei
luoghi di lavoro, per assicurare interventi di prevenzione a
tutela della sicurezza e della salute delle persone che
rappresentiamo, voi vi interrogate sulle cause che hanno
portato alla morte dei lavoratori e se sarà data risposta ai
tanti quesiti con lo svolgimento di un processo». Quindi
prosegue: «In questo momento, che vede uno dei tre poteri
portanti della nostra democrazia così fortemente messo in
discussione nella sua autonomia ed autorevolezza, mi sento
di dover rinnovare ancor di più la fiducia nell'operato e
nelle scelte della magistratura. Da cittadina e da
rappresentante del mondo del lavoro - dice -, mi sento
garantita dall'esercizio dei poteri dello Stato e dalla loro
autonomia, così come li ha definiti la Costituzione
repubblicana». Ed afferma: «É indubbio che la materia in
oggetto è così delicata da meritare un dibattimento adeguato
che solo la celebrazione di un processo può garantire: credo
che il questo momento particolare si abbia bisogno di avere
certezza che ci sia la volontà di offrire verità, sia pure
relative come possono essere quelle processuali. Il
dibattimento consente, attraverso il contraddittorio, di
appagare il sentimento di giustizia e di verità che anima la
maggior parte dei cittadini della nostra comunità». Ed
aggiunge: «Auspico per la serenità delle famiglie nei
confronti delle quali esprimo solidarietà e condivisione del
dolore per quelle perdite incolmabili, che questo bisogno
possa in ogni caso esprimersi in iniziative finalizzate a
favorire la conoscenza sui diritti e doveri che vanno
esercitati per garantire la sicurezza e la vivibilità dei
luoghi di lavoro e dell'ambiente, contribuendo così -
conclude - ad elevare la cultura del rispetto della dignità
delle persone, anche di quelle di chi non può che essere
difeso e rappresentato da chi gli sopravvive». |
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