MESSAGGERO |
«Attenti a quel by-pass» A
rischio i monumenti
di ROBERTA MACCAGNANI
FALCONARA - «Una preghiera
particolare al presidente della Società Italiana per la
Protezione dei Beni Culturali e ai suoi collaboratori
affinché intervengano al più presto perché l’inizio della
costruzione del by-pass, ormai imminente, non rischi di
danneggiare le opere della zona di alto interesse
storico-architettonico, il castello medievale di Rocca
Priora e la Chiesa di S.Lorenzo Martire annoverata tra i
beni archeologici e culturali della nostra Regione». Così i
comitati dei cittadini di Villanova, Fiumesino e 25 Agosto
cercano di opporsi alla realizzazione del by pass
ferroviario, studiato per evitare il passaggio dei treni
all’interno della raffineria. I residenti della zona
osteggiano da sempre l’intervento, considerandolo
deturpativo del territorio, negativo dal punto di vista
dell’impatto ambientale, della salute e del patrimonio
personale di quanti abitano nell’area dove si intende
costruire il by pass. Il progetto, in pratica, è così
strutturato. L’innesto sarà all’altezza di Marina per poi
tagliare verso l’interno, in direzione Rocca, passare dietro
Fiumesino e riallacciarsi al normale tratto della ferrovia.
E su questo i comitati vogliono sapere di più. Una soluzione
su cui i cittadini vogliono discutere apertamente con gli
amministratori locali, provinciali e regionali che hanno
invitato per domani alle 21.15 al circolo Leopardi dello
stadio ad un’assemblea pubblica dal tema “L’impatto sulla
città di Falconara del progettato by-pass ferroviario". Un
tema caldo su cui si ridisegna la nuova Falconara, tra
progetti di Bohigas, rinnovi alla raffineria Api,
problematiche ambientali e posti di lavoro da difendere. Un
tema caldo questoi del by-pass ferroviario su cui dovranno
trovare un’intesa, un punto d’accordo i cittadini esasperati
e gli amministratori degli Enti locali.
La televisione di strada
si prepara all’estate: «In onda dal 1° giugno»
Il fondatotre di Disco
volante è deciso
di M.Pag.
L’onorevole Luigi Giacco ha
assunto ufficialmente la carica di presidente
dell'associazione Disco volante e la redazione assicura:
«Andremo in onda il primo giugno». E' al lavoro lo staff
della prima televisione di strada della provincia di Ancona
che ha steso un palinsesto tutto in funzione dell'estate.
«Il promo è già pronto - spiega il fondatore di Disco
volante Enea Discepoli - e dal primo giugno sarà nell'etere.
La bozza del palinsesto dell'estate 2003 è pressoché
finita». La televisione di strada, conosciuta anche come
telestreet, nasce appunto come televisione di quartiere per
la sua limitatissima diffusione e si interessa di piccole, e
al tempo stesso grandi, problematiche della vita cittadina.
Inoltre le tv di quartiere per il ministero delle
Telecomunicazioni sarebbero illegali perché prive di
concessioni. Ma chi opera nel settore si trincera sia dietro
l'articolo 21 della Costituzione italiana che recita: «Tutti
hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero
con la parola, lo scritto e ogni forma di attività», sia
dietro l'assenza di regolamentazione per quegli spazi nelle
frequenze televisive denominati "coni d'ombra". In
parlamento sono state presentate numerose le proposte di
legge per far uscire dall'illegalità le televisioni di
strada. E in attesa che qualcosa cambi, Disco volante si
prepara alle trasmissioni. «Per il primo periodo andremo in
onda dalle 17. Il materiale verrà raccolto nel corso della
mattinata». E per la prossima estate Disco volante sarà
anche itinerante: «E' nostra intenzione piazzare un tenda in
piazza Roma e dividerla in quattro zone. Nella prima le
attrezzature e la regia. Due, una per i giovani e una per i
giovani di ieri, saranno le aree adibite per tutti coloro
che avranno da dire qualcosa: chi non ricorda "videobox"
dove chiunque, senza censure, ha la facoltà di dire ciò che
vuole? Nel quarto spazio una megascreen composto da più
apparecchi televisivi dove oltre a Disco volante si potranno
vedere trasmissioni via satellite, altre tv di strada e
televisioni marchigiane». Disco volante avrà anche una
rassegna stampa che ogni giorno sarà condotta da un
rappresentate delle varie testate giornalistiche. In
previsione anche interventi con l'associazione stranieri,
vita in famiglia, vita da spiaggia e "raid" notturni in
luoghi dove appunto si lavora di notte. |
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CORRIERE ADRIATICO |
Assemblea pubblica dei
comitati Villanova e Fiumesino "No al by pass ferroviario"
Si riparla del by-pass
ferroviario e questa volta per iniziativa dei comitati "25
agosto", Villanova e Fiumesino che il prossimo 5 maggio
hanno convocato un'assemblea pubblica al quartiere Stadio
(circolo "Leopardi" ore 21 e 15) per discutere di "impatto e
conseguenze del progetto sulla vita della città". "Alla
riunione - spiegano i portavoce Franco Budini e Loris
Calcina - sono stati invitati gli Assessori della Regione,
della Provincia e del Comune di Falconara per l'Ambiente ed
i Trasporti, nonché quelli dei Comuni di Ancona, Pesaro,
Senigallia e Montemarciano visto che il problema toccherà
molte realtà diverse. Inoltre vorremmo confrontarci anche
con funzionari della Soprintendenza per i Beni Ambientali ed
Architettonici delle Marche, il Presidente della Lega
Regionale per le Autonomie e Poteri Locali, il Presidente
dell'Associazione Alberghi e Turismo ed i rappresentanti di
tutte le Associazioni ambientaliste nonché di tutte le
Associazioni e di tutti i Comitati che perseguono in
generale od in particolare la tutela del territorio". Tra
l'altro proprio in questi giorni i comitati cittadini hanno
inviato alle istituzioni competenti alcune osservazioni su
due siti che potrebbero venire pesantemente compromessi
dalla realizzazione del by-pass ferroviario e cioè la chiesa
di S. Lorenzo Martire di Fiumesino ed il castello di Rocca
Priora. "A Falconara - scrivono i portavoce - esistono due
monumenti di notevole importanza storico-culturale che sono
minacciati da un by-pass ferroviario sulla linea
Senigallia-Ancona, il quale dovrebbe essere concretizzato
nelle loro immediate vicinanze, scegliendo il posto
peggiore, secondo la nostra opinione, per essere effettuato,
mentre esiste già un altra progettazione (fra l'altro
sostenuta dal Presidente della Provincia di Ancona) di più
ampio respiro che prevede l'arretramento della ferrovia,
unitamente alla statale, in una zona molto più a monte di
suddette opere architettoniche. Entrambi gli edifici, vanto
della popolazione locale e non solo, corrono il rischio, noi
lo temiamo fortemente, di essere offuscate, ottenebrate se
non addirittura deturpate, sfigurate, ovvero perfino
danneggiate dal suddetto by-pas ferroviario al quale si
aggiungerà anche l'arretramento della S.S Flaminia".
"Infatti - proseguono Budini e Calcina - per liberare la
raffineria Api, insediata sul litorale falconarese, dal
tratto di ferrovia che essa stessa ha inglobato, a suo
tempo, l'Azienda delle Ferrovie ha progettato una deviazione
(by-pass) della linea ferrata che verrà realizzata a ridosso
di tali importanti opere di valore storico, artistico e
culturale, a poche decine di metri dalle stesse, 'tagliando'
il territorio su cui esse insistono, non solo oscurandone,
secondo il nostro modesto avviso, la vista, ma, forse, anche
minacciando l'integrità delle loro strutture murarie, con il
transito dei treni, a causa della certa propagazione delle
vibrazioni derivanti dal passaggio dei convogli con
frequenza e velocità elevate. Un'incongruenza, visto che poi
la Regione si vanta di tutelare e proteggere il territorio
ed i suoi beni". |
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