RASSEGNA STAMPA 03.05.2003

 

MESSAGGERO
Marina sarebbe “saltata" grazie a una sopraelevata

Un accordo coi Comuni vicini «Ma non faremo da soli, siamo pronti al confronto con Senigallia»

di MARCELLO PAGLIARI

MONTEMARCIANO — La statale deve diventare una strada urbana. Un sogno? Forse, ma intanto il sindaco fa sul serio. «Porterò la pratica in Consiglio comunale perché desidero che sia condivisa dalla comunità». Gerardo Cingolani ha fissato come unico punto all'ordine del giorno del Consiglio di martedì la discussione sullo studio preliminare di un nuovo assetto di viabilità del nodo di Falconara alla confluenza delle direttrici nord-sud (statale 16) ed Est ovest (statale 76). «Per noi - spiega - la statale adriatica 16 deve diventare una strada urbana. Sono poche le località europee che hanno un traffico così elevato al proprio interno; mezzi pesanti e auto che hanno destinazioni diverse da quel luogo passano all'esterno». Bypassare Montemarciano, e quindi la frazione di Marina, è l'obiettivo del primo cittadino che ha anche siglato un protocollo d'intesa con Chiraravalle, Monte San Vito, Polverigi e Camerata Picena per trovare una soluzione al nodo-traffico senza deturpare l'ambiente. «Naturalmente anche i problemi di Senigallia, e della frazione Marzocca in particolare, non devono essere tralasciate. C’è una proposta che punta ad alleggerire sia la statale 76 che la 16, tenendo ben presente il movimento di mezzi provocato dall'Api di Falconara». In pratica, spiega il sindaco, si ipotizzano varianti che spostano all'interno i tracciati stradali partendo dal casello di Ancona nord. Dall'uscita della A-14 sorgerebbe una ulteriore variante parallela all'autostrada e naturalmente alla statale 16. Marina di Montemarciano sarebbe "saltata" da una sopraelevata all’altezza della zona artigianale che proseguirebbe con una galleria; una prima uscita sulla statale 16 sarebbe indicata nell'area compresa tra il deposito della Conero bus e la salita della Marcianella. «E’ un’ipotesi che risolverebbe in sostanza il problema di Marina ma aggraverebbe quello di Marzocca fino alle porte di Senigallia». Va detto che nella discussione del Piano territoriale di coordinamento della provincia il Comune di Senigallia ha sempre parlato di una variante che colleghi la zona Ciarnin con la Cesanella ai confini con la provincia di Pesaro. Per quanto riguarda invece il tratto Senigallia-Marzocca l'unica soluzione sarebbe un allargamento della statale. «Non intendiamo fare da soli ma condividere proposte e idee anche con Senigallia. I progetti li abbiamo confrontati e vogliamo farlo ancora. Avere città più a misura d’uomo è obiettivo di tutti».

 
RESTO DEL CARLINO
Assemblea pubblica sul by pass ferroviario

FALCONARA — I comitati cittadini di Villanova e Fiumesino, insieme all'associazione '25 agosto', hanno indetto un'assemblea cittadina dal titolo 'L'impatto sulla città di Falconara del progettato by-pass ferroviario'. I residenti dei quaritieri di Villanova e Fiumesino ritornano dunque ad affrontare lo spinoso problema che li coninvolge direttamente e che vedrebbe la realizzazione di una bretella ferroviaria che dovrebbe, appunto attraversare i quartieri a nord della città. Un progetto contestato fin da quando era stato annunciato. Un disegno che secondo i cittadini peggiorerebbe ancor più le condizioni di vivibilità su quella porzione di territorio. In un certo qual modo si sentirebbero strozzati tra l'incudine (la raffineria Api) e il martello (appunto il by pass ferroviario). L'appuntamento è fissato per lunedì 5 maggio alle 21.15, presso il circolo Arci 'Giacomo Leopardi'. Sono stati invitati gli assessori all'ambiente ed ai trasporti di Regione, Provincia e Comune di Falconara, oltre a quelli di Ancona, Pesaro, Senigallia e Montemarciano. I comitati contano inoltre sulla presenza del presidente della Lega Regionale per le Autonomie e Poteri Locali e di quello dell'associazione alberghi e turismo. Saranno poi benvenute tutti i rappresentanti degli organismi che perseguono la tutela del territorio. Atteso anche il funzionario della Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici delle Marche: gli organizzatori vogliono infatti evidenziare come la deviazione della ferrovia «verrebbe ad inserirsi pesantemente fra le abitazioni falconaresi», compromettendo nel contempo la salvaguardia di due edifici storici: la Rocca Priora e la Chiesa di San Lorenzo Martire.

«La riqualificazione? Un sogno»

di Alessandra Pascucci

Area 'Nord Legno'
Ciò che rimane dell'edificio e dell'annesso cortile un tempo appartenuti alla vecchia impresa di legnami segna l'ingresso sud di Villanova, all'uscita del sottopasso di via Flaminia. Il cortile è ora invaso dalla vegetazione, mentre l'edificio é stato abbattuto. Nonostante le proposte di recupero avanzate da alcuni residenti, la zona rimane desolatamente inutilizzata.

Scuole Lorenzini
«La scuola … ha sviluppato una specifica vocazione e professionalità per l'accoglienza e l'integrazione culturale, e può essere in tal senso una risorsa per tutto il territorio falconarese, valorizzabile anche con opportune iniziative ed incentivazioni». E' il giudizio espresso dal Comune nel settembre 2001. La storia delle Lorenzini è andata però nella direzione opposta: «nel 2005 verranno licenziati gli alunni della quinta, dopodiché per l'edificio non si intravedono destinazioni alternative».

Cattedrale nel deserto
E' il soprannome della struttura realizzata 3 anni fa presso l'ex tiro a volo, sul litorale confinante con l'Api. Doveva accogliere una serie di attività a servizio della spiaggia e del vicino rimessaggio di imbarcazioni, ma sembra che, a causa di intoppi burocratici, il Comune non possa affidarne la gestione. Vetri rotti e trascuratezza ne stanno intanto segnando il decadimento: un caso da 'Striscia la Notizia'.

Porto turistico
Il progetto Bohigas prevede l'interramento del tratto di mare antistante il quartiere e la creazione di un complesso residenziale sul terreno così ricavato. Il Comune presenta la struttura come il primo passo verso la 'riqualificazione' del quartiere; i residenti, invece, la avversano, perché toglierà a Villanova la fruibilità del mare e comporterà un caos viario.

Gli abitanti di Villanova

FALCONARA — Gli abitanti di Villanova sono stufi di promesse disattese e paventati sconvolgimenti travestiti da 'riqualificazione', e lo hanno messo nero su bianco. E' infatti cominciato con un volantinaggio porta a porta lo stato di agitazione proclamato ad aprile dal comitato di quartiere, che intende evidenziare i punti nevralgici della zona. Dietro la protesta si cela il bisogno di un dialogo aperto con il Comune, cui viene rivolta, in sintesi, un'unica grande domanda: «qual è il futuro di Villanova? Area Antonelli Capannoni fatiscenti, circondati da una zona solo in parte recuperata». Così si presenta l'area che corre lungo via Monte Tognetti: dopo la costruzione di due strutture sportive, l'interesse dell'amministrazione sembra ora in stand-by. Il recupero degli edifici era stato programmato nel '99, ma i lavori di ristrutturazione sono stati rimandati di anno in anno e la data di inizio è ora fissata al novembre 2004.

 
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