Oscurata la televisione di
strada Se trasmette
rischia il sequestro del materiale l’emittente fondata da
Enea Discepoli: «Ma il 1° giugno partiamo»
«Non avete la concessione».
Il ministero diffida “Disco Volante"
di MARCELLO PAGLIARI
«Se andante in onda vi
sequestriamo il materiale». Una diffida bella e buona quella
di un funzionario anconetano del ministero delle
comunicazioni che lo scorso primo aprile ha fatto visita
negli studi di “Disco Volante", la prima televisione di
strada della provincia di Ancona perché ritenuta illegale.
La televisione di strada, conosciuta anche come Tv di strada
(telestreet), nasce appunto come televisione di quartiere
per la sua limitatissima diffusione e si interessa di
piccole, e al tempo stesso grandi, problematiche della vita
cittadina. «Non si è trattato di uno scherzo - commenta il
responsabile della tv di strada Enea Discepoli riferendosi
alla data dell'ispezione ministeriale - dato che il
funzionario è stato molto preciso. Subito dopo la visita ho
attivato il “tam tam" del circuito telestreet e già siamo
assistiti da un ufficio legale». Le tv di quartiere secondo
il ministero sarebbero illegali perché prive di concessioni.
Di tutt' altro avviso chi opera nel settore e la prima
“autorizzazione" giungerebbe dal primo comma dell'articolo
21 della Costituzione Italiana che sancisce : «Tutti hanno
diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con
la parola, lo scritto e ogni forma di attività». Il
fondatore di Disco Volante aggiunge: «Esiste un vuoto
normativo per quegli spazi (conosciuti tecnicamente come
coni d'ombra, ndr) tra una frequenza televisiva e l'altra.
Proprio in questi spazi va ad inserirsi la televisione di
strada. La problematica dei coni d'ombra è oggetto di
discussione in Parlamento». Enea Discepoli non ha dubbi
sulla propria ragione e annuncia: la trasmissione numero uno
di Disco Volante andrà in onda il primo giugno. «Una
striscia quotidiana di 4 ore. Copriremo il quartiere porto e
il centro storico. L' antenna sarà posizionata sul campanile
della chiesa parrocchiale. La sede sarà quella dello studio
Zelig e l'investimento sarà di 2500 euro». Lo studio Zelig è
un gruppo ricreativo di intervento dove persone con handicap
mentali si cimentano nell'arte, artigianato e molte altre
iniziative. Enea Discepoli ha anche tenuto a precisare che
telestreet non è finanziata dal Comune di Senigallia. «Lo
Studio Zelig ha rapporti con il comune esclusivamente per
suoi progetti per il sociale». Tutt' altra storia è Disco
Volante che è autofinanziato: «Disco Volante è un
televisione di servizio. Avremo materiale del circuito
telestreet ma molte saranno le produzioni di casa nostra.
Tutto andrà in onda in presa diretta senza montaggio (ecco
perché vengono abbattuti i costi) con un operatore che
girerà per la città e per il quartiere. Tra le nostre
intenzioni ad esempio quella di diffondere le sedute del
Consiglio Comunale per coloro che non possono muoversi da
casa ma hanno l'interesse a sapere cosa viene discusso
oppure spiegare alla cittadinanza e anche agli
extracomunitari quali procedure seguire per pratiche
burocratiche». Grande l'attenzione al senso civico: «Siamo
in contatto con numerose scuole della città per iniziative
importanti per gli adulti di oggi e di domani. La prima
iniziativa che ci è venuta in mente è quella di far lasciare
a dei ragazzi dei fac-simile di contravvenzione sui
parabrezza delle automobili parcheggiate in malo modo, e
purtroppo a Senigallia sono molte». |
Carrette del
mare: «Più controlli»
di Alessandra Pascucci
FALCONARA — L'incidente della
"Cosmo", avvenuto tra il 31 marzo e il 1 aprile, ha aperto
il consiglio comunale di ieri. Il Ds Franco Benedettelli ha
introdotto l'argomento, oggetto dell'ultimo punto all'ordine
del giorno da lui stesso proposto, con una interrogazione
urgente. Benedettelli ha chiesto se il Comune disponesse di
notizie precise riguardo all'ultimo sversamento in mare. Ha
risposto l'assessore all'ambiente Scortichini, precisando
che le dichiarazioni circa la quantità di prodotto dispersa
divergono: i 50 litri denunciati dall'Api diventano 200 per
la capitaneria; altra nota dolente riguarda l'allertamento
delle autorità competenti: «la raffineria ha avvisato la
capitaneria di porto, ma non il Comune e l'Arpam».
L'argomento è stato ripreso a fine consiglio con la
richiesta del gruppo consiliare dei Ds affinché promuova una
proposta di legge che vieti l'ingresso nelle acque
territoriali a tutte le "carrette del mare". Sono inoltre
sollecitati controlli più frequenti, maggiori interventi
della capitaneria di porto e l'innalzamento ad 1 miliardo di
euro del fondo di garanzia in caso di incidente. Gli
emendamenti più consistenti sono stati quelli di Astolfi (An)
e Maiolini (Psdi). Entrambi hanno evidenziato l'illogicità
della proposta: a breve entrerà infatti in vigore un decreto
ministeriale che va nella stessa direzione. |
Giancarli: "Rinnovo scontato"
Per il presidente della
Provincia è fondamentale stabilire in tempi rapidi
condizioni e durata del via libera
Concessione Api, manca un
piano e non c'è alternativa
di Marina Minelli
"In questo momento non si può
pensare al non rinnovo della concessione, e in questi giorni
stiamo discutendo all'interno della maggioranza proprio i
termini di questa condizione". Secondo il presidente della
Provincia di Ancona, Enzo Giancarli a questo punto è
fondamentale "stabilire le condizioni e la durata di questo
rinnovo costruendo un confronto aperto con tutta la società
civile, le istituzioni, i comitati e le associazioni
ambientaliste". Insomma nessuna difficoltà per la giunta
provinciale, ma molte discussioni ed un intenso lavoro su
"un percorso già avviato da molto tempo" in vista
dell'incontro del 17 aprile che potrebbe essere decisivo.
"Penso che le decisioni debbano essere prese in fretta -
spiega Giancarli - perché non è possibile andare avanti con
queste incertezze che creano disagi a tutti i livelli, ma
ribadisco la necessità di un forte coinvolgimento di tutti i
soggetti interessati". Quanto all'ipotesi di rinnovo per
Giancarli è questione di tempi, "non esiste uno studio
completo per la dismissione e la riconversione, c'è il
problema del mantenimento dei livelli occupazionali, ci sono
situazioni non ancora chiarite". "Comunque - precisa
Giancarli - le posizioni della Provincia sono sempre molte
aperte e secondo noi è fondamentale lavorare insieme, con
Comune di Falconara e Regione, per trovare una soluzione".
Sul rinnovo della concessione il consiglio provinciale si
dovrà esprimere quanto prima; l'argomento per adesso non è
all'ordine del giorno della seduta di lunedì prossimo, ma il
presidente non esclude un'aggiunta all'ultimo minuto. "Per
noi - afferma l'assessore all'ambiente del Comune di
Falconara Giancarlo Scortichini - il punto di partenza sono
le due delibere del 29 e del 31 marzo, da lì si può iniziare
a costruire un progetto che per forza di cose sarà complesso
ed articolato in quanto la situazione non è certo semplice".
Continua dunque a tener banco il rinnovo della concessione
Api. Un rinnovo che sembra non essere messo in discussione
da nessuno ad eccezione del Comune di Falconara in assenza
di un vero piano di riconversione e di mantenimento dei
livelli occupazionali. Ecco dunque che si sta andando verso
la possibile firma di rinnovo anche se con molti distinguo e
paletti che vanno dalla sicurezza interna ed esterna, alle
bonifiche dei siti inquinati ad una maggior collaborazione
tra i vertici della raffineria e le istituzioni sia locali
che regionali. Fino ad ora l'Api ha incassato un "si" al
rinnovo da parte dell'Autorità portuale e un secco no da
parte dell'Amministrazione comunale di Falconara.
Petroliere in consiglio
Approvato un ordine del
giorno presentato da Benedettelli (Ds)
Via libera all'elezione del
consigliere straniero
di Marina Minelli
Approvato ieri in consiglio
comunale (con l'astensione di Maiolini dello Sdi) l'ordine
del giorno del consigliere diessino Franco Benedettelli
sulla questione delle navi con carichi pericolosi. "Quando
una nave cisterna cola a picco con il proprio carico di
combustibile - ha spiegato Benedettelli - provoca una
catastrofe ecologica di proporzioni inaudite e in Adriatico
le conseguenze di un tale disastro sarebbero irreversibili
per l'economia di intere regioni, per la pesca, per il
turismo e per tutto l'ecosistema marino. Da ciò la necessità
di promuovere efficaci regole di tutela ambientale per
questo settore che invece il business del petrolio
ostacola". Lo stesso Benedettelli in apertura di seduta ha
presentato una interrogazione urgente per conoscere i
dettagli dell'incidente dei giorni scorsi al pontile della
raffineria Api. "Siamo stati fortunati - ha detto - lo
sversamento in mare poteva essere una tragedia ed avere
conseguenze disastrose sulle attività balneari in un momento
in cui gli operatori stanno investendo moltissimo per
migliorare ed adeguare le attrezzature, ma adesso occorre
prendere provvedimenti seri". I dati in merito, già diffusi
dalla Capitaneria di Porto sono stati illustrati
dall'assessore all'ambiente Giancarlo Scortichini secondo il
quale però "al di là del fatto in sé e delle procedure
esiste un atteggiamento di rispetto reciproco ancora una
volta dimenticato. "Il rapporto fra azienda e territorio -
ha ribadito l'assessore - è fortemente carente e a questo
punto mi sembra sia necessario un protocollo di
comportamento attraverso il quale si arrivi alla
segnalazione di qualsiasi anomalia avvenga all'interno della
struttura. "Siamo stati noi ad allertare l'Arpam - ha
proseguito Scortichini - e questo non mi sembra corretto,
non deve essere il Comune ad inseguire informazioni che
dovrebbero arrivare subito dall'azienda. L'Arpam poi ha
ritenuto l'incidente addirittura di primo livello con tutti
gli obblighi connessi". Per l'assessore adesso è
fondamentale fare chiarezza onde evitare che gli inevitabili
riflessi esterni di questi fatti eccezionali provochino
panico ed agitazione fra i cittadini. Il consiglio comunale
ha poi approvato in via definitiva la modifica parziale
dello Statuto comunale limitatamente all'inserimento
dell'articolo 11/bis con il quale si darà via libera
all'elezione del consigliere aggiunto. "Un appuntamento
importantissimo - aveva dichiarato l'assessore Susanna
Cimarelli - e molto atteso dai tanti immigrati residenti a
Falconara perché darà finalmente una voce ufficiale agli
stranieri che abitano nella nostra città". L'assemblea
civica inoltre ha espresso voto favorevole al progetto di
affidare al consorzio Zipa la parte tecnica legata alla
copianificazione territoriale delle aree destinate alle
attività produttive nell'ambito del protocollo d'intesa
firmato con i comuni della zona. Falconara continua dunque a
parlare dell'incidente all'Api di alcuni giorni fa e punta
l'indice non tanto sul problema che di per se stesso ha
avuto una scarsa rilevanza ma sul fatto della mancanza di
informativa di quanto stava succedendo alle istituzioni da
parte dell'Api |