RASSEGNA STAMPA 10.04.2003

 

MESSAGGERO
Oscurata la televisione di strada

Se trasmette rischia il sequestro del materiale l’emittente fondata da Enea Discepoli: «Ma il 1° giugno partiamo»

«Non avete la concessione». Il ministero diffida “Disco Volante"

di MARCELLO PAGLIARI

«Se andante in onda vi sequestriamo il materiale». Una diffida bella e buona quella di un funzionario anconetano del ministero delle comunicazioni che lo scorso primo aprile ha fatto visita negli studi di “Disco Volante", la prima televisione di strada della provincia di Ancona perché ritenuta illegale. La televisione di strada, conosciuta anche come Tv di strada (telestreet), nasce appunto come televisione di quartiere per la sua limitatissima diffusione e si interessa di piccole, e al tempo stesso grandi, problematiche della vita cittadina. «Non si è trattato di uno scherzo - commenta il responsabile della tv di strada Enea Discepoli riferendosi alla data dell'ispezione ministeriale - dato che il funzionario è stato molto preciso. Subito dopo la visita ho attivato il “tam tam" del circuito telestreet e già siamo assistiti da un ufficio legale». Le tv di quartiere secondo il ministero sarebbero illegali perché prive di concessioni. Di tutt' altro avviso chi opera nel settore e la prima “autorizzazione" giungerebbe dal primo comma dell'articolo 21 della Costituzione Italiana che sancisce : «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni forma di attività». Il fondatore di Disco Volante aggiunge: «Esiste un vuoto normativo per quegli spazi (conosciuti tecnicamente come coni d'ombra, ndr) tra una frequenza televisiva e l'altra. Proprio in questi spazi va ad inserirsi la televisione di strada. La problematica dei coni d'ombra è oggetto di discussione in Parlamento». Enea Discepoli non ha dubbi sulla propria ragione e annuncia: la trasmissione numero uno di Disco Volante andrà in onda il primo giugno. «Una striscia quotidiana di 4 ore. Copriremo il quartiere porto e il centro storico. L' antenna sarà posizionata sul campanile della chiesa parrocchiale. La sede sarà quella dello studio Zelig e l'investimento sarà di 2500 euro». Lo studio Zelig è un gruppo ricreativo di intervento dove persone con handicap mentali si cimentano nell'arte, artigianato e molte altre iniziative. Enea Discepoli ha anche tenuto a precisare che telestreet non è finanziata dal Comune di Senigallia. «Lo Studio Zelig ha rapporti con il comune esclusivamente per suoi progetti per il sociale». Tutt' altra storia è Disco Volante che è autofinanziato: «Disco Volante è un televisione di servizio. Avremo materiale del circuito telestreet ma molte saranno le produzioni di casa nostra. Tutto andrà in onda in presa diretta senza montaggio (ecco perché vengono abbattuti i costi) con un operatore che girerà per la città e per il quartiere. Tra le nostre intenzioni ad esempio quella di diffondere le sedute del Consiglio Comunale per coloro che non possono muoversi da casa ma hanno l'interesse a sapere cosa viene discusso oppure spiegare alla cittadinanza e anche agli extracomunitari quali procedure seguire per pratiche burocratiche». Grande l'attenzione al senso civico: «Siamo in contatto con numerose scuole della città per iniziative importanti per gli adulti di oggi e di domani. La prima iniziativa che ci è venuta in mente è quella di far lasciare a dei ragazzi dei fac-simile di contravvenzione sui parabrezza delle automobili parcheggiate in malo modo, e purtroppo a Senigallia sono molte».

 
IL RESTO DEL CARLINO
Carrette del mare: «Più controlli»

di Alessandra Pascucci

FALCONARA — L'incidente della "Cosmo", avvenuto tra il 31 marzo e il 1 aprile, ha aperto il consiglio comunale di ieri. Il Ds Franco Benedettelli ha introdotto l'argomento, oggetto dell'ultimo punto all'ordine del giorno da lui stesso proposto, con una interrogazione urgente. Benedettelli ha chiesto se il Comune disponesse di notizie precise riguardo all'ultimo sversamento in mare. Ha risposto l'assessore all'ambiente Scortichini, precisando che le dichiarazioni circa la quantità di prodotto dispersa divergono: i 50 litri denunciati dall'Api diventano 200 per la capitaneria; altra nota dolente riguarda l'allertamento delle autorità competenti: «la raffineria ha avvisato la capitaneria di porto, ma non il Comune e l'Arpam». L'argomento è stato ripreso a fine consiglio con la richiesta del gruppo consiliare dei Ds affinché promuova una proposta di legge che vieti l'ingresso nelle acque territoriali a tutte le "carrette del mare". Sono inoltre sollecitati controlli più frequenti, maggiori interventi della capitaneria di porto e l'innalzamento ad 1 miliardo di euro del fondo di garanzia in caso di incidente. Gli emendamenti più consistenti sono stati quelli di Astolfi (An) e Maiolini (Psdi). Entrambi hanno evidenziato l'illogicità della proposta: a breve entrerà infatti in vigore un decreto ministeriale che va nella stessa direzione.

 
CORRIERE ADRIATICO
Giancarli: "Rinnovo scontato"

Per il presidente della Provincia è fondamentale stabilire in tempi rapidi condizioni e durata del via libera

Concessione Api, manca un piano e non c'è alternativa

di Marina Minelli

"In questo momento non si può pensare al non rinnovo della concessione, e in questi giorni stiamo discutendo all'interno della maggioranza proprio i termini di questa condizione". Secondo il presidente della Provincia di Ancona, Enzo Giancarli a questo punto è fondamentale "stabilire le condizioni e la durata di questo rinnovo costruendo un confronto aperto con tutta la società civile, le istituzioni, i comitati e le associazioni ambientaliste". Insomma nessuna difficoltà per la giunta provinciale, ma molte discussioni ed un intenso lavoro su "un percorso già avviato da molto tempo" in vista dell'incontro del 17 aprile che potrebbe essere decisivo. "Penso che le decisioni debbano essere prese in fretta - spiega Giancarli - perché non è possibile andare avanti con queste incertezze che creano disagi a tutti i livelli, ma ribadisco la necessità di un forte coinvolgimento di tutti i soggetti interessati". Quanto all'ipotesi di rinnovo per Giancarli è questione di tempi, "non esiste uno studio completo per la dismissione e la riconversione, c'è il problema del mantenimento dei livelli occupazionali, ci sono situazioni non ancora chiarite". "Comunque - precisa Giancarli - le posizioni della Provincia sono sempre molte aperte e secondo noi è fondamentale lavorare insieme, con Comune di Falconara e Regione, per trovare una soluzione". Sul rinnovo della concessione il consiglio provinciale si dovrà esprimere quanto prima; l'argomento per adesso non è all'ordine del giorno della seduta di lunedì prossimo, ma il presidente non esclude un'aggiunta all'ultimo minuto. "Per noi - afferma l'assessore all'ambiente del Comune di Falconara Giancarlo Scortichini - il punto di partenza sono le due delibere del 29 e del 31 marzo, da lì si può iniziare a costruire un progetto che per forza di cose sarà complesso ed articolato in quanto la situazione non è certo semplice". Continua dunque a tener banco il rinnovo della concessione Api. Un rinnovo che sembra non essere messo in discussione da nessuno ad eccezione del Comune di Falconara in assenza di un vero piano di riconversione e di mantenimento dei livelli occupazionali. Ecco dunque che si sta andando verso la possibile firma di rinnovo anche se con molti distinguo e paletti che vanno dalla sicurezza interna ed esterna, alle bonifiche dei siti inquinati ad una maggior collaborazione tra i vertici della raffineria e le istituzioni sia locali che regionali. Fino ad ora l'Api ha incassato un "si" al rinnovo da parte dell'Autorità portuale e un secco no da parte dell'Amministrazione comunale di Falconara.

Petroliere in consiglio

Approvato un ordine del giorno presentato da Benedettelli (Ds)

Via libera all'elezione del consigliere straniero

di Marina Minelli

Approvato ieri in consiglio comunale (con l'astensione di Maiolini dello Sdi) l'ordine del giorno del consigliere diessino Franco Benedettelli sulla questione delle navi con carichi pericolosi. "Quando una nave cisterna cola a picco con il proprio carico di combustibile - ha spiegato Benedettelli - provoca una catastrofe ecologica di proporzioni inaudite e in Adriatico le conseguenze di un tale disastro sarebbero irreversibili per l'economia di intere regioni, per la pesca, per il turismo e per tutto l'ecosistema marino. Da ciò la necessità di promuovere efficaci regole di tutela ambientale per questo settore che invece il business del petrolio ostacola". Lo stesso Benedettelli in apertura di seduta ha presentato una interrogazione urgente per conoscere i dettagli dell'incidente dei giorni scorsi al pontile della raffineria Api. "Siamo stati fortunati - ha detto - lo sversamento in mare poteva essere una tragedia ed avere conseguenze disastrose sulle attività balneari in un momento in cui gli operatori stanno investendo moltissimo per migliorare ed adeguare le attrezzature, ma adesso occorre prendere provvedimenti seri". I dati in merito, già diffusi dalla Capitaneria di Porto sono stati illustrati dall'assessore all'ambiente Giancarlo Scortichini secondo il quale però "al di là del fatto in sé e delle procedure esiste un atteggiamento di rispetto reciproco ancora una volta dimenticato. "Il rapporto fra azienda e territorio - ha ribadito l'assessore - è fortemente carente e a questo punto mi sembra sia necessario un protocollo di comportamento attraverso il quale si arrivi alla segnalazione di qualsiasi anomalia avvenga all'interno della struttura. "Siamo stati noi ad allertare l'Arpam - ha proseguito Scortichini - e questo non mi sembra corretto, non deve essere il Comune ad inseguire informazioni che dovrebbero arrivare subito dall'azienda. L'Arpam poi ha ritenuto l'incidente addirittura di primo livello con tutti gli obblighi connessi". Per l'assessore adesso è fondamentale fare chiarezza onde evitare che gli inevitabili riflessi esterni di questi fatti eccezionali provochino panico ed agitazione fra i cittadini. Il consiglio comunale ha poi approvato in via definitiva la modifica parziale dello Statuto comunale limitatamente all'inserimento dell'articolo 11/bis con il quale si darà via libera all'elezione del consigliere aggiunto. "Un appuntamento importantissimo - aveva dichiarato l'assessore Susanna Cimarelli - e molto atteso dai tanti immigrati residenti a Falconara perché darà finalmente una voce ufficiale agli stranieri che abitano nella nostra città". L'assemblea civica inoltre ha espresso voto favorevole al progetto di affidare al consorzio Zipa la parte tecnica legata alla copianificazione territoriale delle aree destinate alle attività produttive nell'ambito del protocollo d'intesa firmato con i comuni della zona. Falconara continua dunque a parlare dell'incidente all'Api di alcuni giorni fa e punta l'indice non tanto sul problema che di per se stesso ha avuto una scarsa rilevanza ma sul fatto della mancanza di informativa di quanto stava succedendo alle istituzioni da parte dell'Api

 
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