Doppio schiaffo, Carletti
incassa
Il sindaco aveva chiuso
l’aeroporto ai militari. Maninchedda: «E’ abnorme». Oggi
assemblea in raffineria
Il prefetto gli annulla
l’ordinanza pacifista. Lavoratori Api, nuova rivolta
di ROBERTA MACCAGNANI
FALCONARA - La Prefettura di
Ancona emanerà un provvedimento idoneo ad annullare, anche
formalmente, l'ordinanza con la quale giorni fa il sindaco
di Falconara, Giancarlo Carletti, ha vietato l'eventuale uso
a fini bellici dell'aeroporto “Raffaello Sanzio", che ha
anche una parte militare. Lo si è appreso al termine della
riunione di ieri del comitato per l'ordine e la sicurezza
pubblica. Sollecitato sull'argomento, il prefetto Giulio
Maninchedda ha definito l'atto firmato da Carletti «abnorme
sotto l'aspetto giuridico, perché contrario ai principi
dell'ordinamento» e, come aveva già detto giorni addietro,
ha ribadito che «esso non ha effetto». «Penso - ha aggiunto
- che emaneremo un provvedimento idoneo ad annullare anche
formalmente l'ordinanza sindacale». Ma non è l’unica
scoppola per il sindaco Carletti. Di nuovo sul piede di
guerra operai Api e autotrasportatori. La posizione del
Comune di Falconara sul rinnovo della concessione Api al
centro del dibattito dei lavoratori. Questa mattina alle
11.30, infatti, è prevista una riunione della Rsu con le
rappresentanze provinciali dei sindacati. Oggetto: le
recenti prese di posizioni del Comune sulla questione
raffineria. L’approvazione del prg prima, l'espressione del
parere sull’incompatibilità della raffineria, dopo. Questi i
punti che preoccupano i lavoratori. All’interno
dell’azienda, infatti, sembra stia crescendo il clima di
incertezza e preoccupazione. «Vorremo sapere - spiega Paolo
Polonora della Rsu Filcea Cgil - se è possibile adeguare il
prg di Falconara, dopo l’approvazione della Provincia, al
rinnovo della concessione su cui deve decidere la Regione.
Poi, non capiamo questa fretta nell’approvazione di questo
strumento urbanistico. Ci ha lasciato perplessi anche la
vicenda verificatasi in commissione, in Provincia, con
Brandoni che non si è presentato e i conseguenti problemi
sorti. Senza contare che, ormai, il tempo stringe, c’è
rimasto poco per decidere del nostro futuro. E vogliamo
chiarezza, a questo punto. Noi operai non sappiamo neanche
se possiamo affrontare, in famiglia, spese più consistenti,
oppure no. Non condividiamo l’atteggiamento del Comune, ma
anche quello dell’azienda. E’ immobile. Se il Comune chiede
soldi per farci restare che l’Api dica se e quanti ne può
dare. Ma non devono mettere davanti noi operai: non siamo
cavie». Nella riunione di questa mattina verranno decise
anche eventuali iniziative da intraprendere. «Le ultime
uscite del sindaco in riferimento all’incompatibilità
dell’azienda - ribadisce Andrea Fiordelmondo della Uil Cem -
ci hanno lasciato perplessi. Per questo abbiamo bisogno di
un colloquio interno. Dopodomani, Rai3 ci ha invitati alla
Tribuna Politica che andrà in onda lunedì. Saremo presenti
insieme ad alcuni membri dell’opposizione e della
maggioranza del Comune. Sarà una possibilità di confrontarci
direttamente». Per Stefano Mastrovincenzo (Cisl) saranno
determinanti i prossimi venti giorni. «Prima di Pasqua
abbiamo in programma un appuntamento con la Regione per fare
il punto della situazione. Cercheremo, quindi, di
concretizzare gli intenti e capire che direzione prende
questa vicenda». Anche Marco Amagliani, assessore regionale
all’ambiente, ci conferma questo incontro coi sindacati,
mentre ancora è in attesa dell’invio del parere della
Provincia sul rinnovo della concessione Api, previsto per il
22 marzo, poi slittato. Intanto, sempre sul fronte Api sono
pronti a scendere in campo gli autotrasportatori, di cui è
in programma un’assemblea domenica prossima alle 10, presso
la Caf di Falconara. Alla manifestazione, promossa dalla
Filt Cgil per i dipendenti, aderirà anche Confartigianato
Trasporti per stabilire insieme iniziative da attuare per
difendere i posti di lavoro. |
Cgia pronta
alla mobilitazione
FALCONARA — E' pronta la
Confartigianato trasporti a battersi per il rinnovo della
concessione alla raffineria Api. Lo farà, con molte
probabilità, attraverso una mobilitazione che verrà
programmata nell'assemblea degli autotrasportatori di
domenica prossima. «La decisione assunta senza alcuna
concertazione dal Comune di Falconara — dice la cgia —
secondo cui la permanenza della raffineria Api è
incompatibile con la previsione del Prg, prevedendo fin da
ora la sostituzione dell'attività di raffineria con attività
eco compatibili è inaccettabile». Gli autotrasportatori —
spiega la Cgia — che operano nella raffineria sono quasi 300
con oltre 350 addetti che hanno investito per i soli
automezzi 600 milioni di euro, mettendo in campo tecnologie
avanzatissime per garantire la sicurezza. Ripercorrono, poi
gli investimenti fatti dalla raffineria sempre per garantire
la sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente circostante.
«Investimenti — aggiunge la Confartigianato — che hanno
coinvolto le professionalità del settore, dalle maestranze
interne alla raffineria agli addetti delle imprese
subfornitrici e manutentrici a quelle dell'autotrasporto.
Inoltre, la riqualificazione di tutta l'area di Fiumesino ha
già comportato lo spostamento di diverse imprese che avranno
"effetti negativi" sull'economia della zona». Per questo la
Cgia Trasporti chiede alla Provincia e alla Regione Marche
di emettere pareri che consentano il rinnovo della
concessione alla raffineria Api, per salvaguardare le
migliaia di posti di lavoro e per consentire alle Marche e
all'Italia centrale di avere le necessarie fonti
energetiche, ribadendo che «per scelte così importanti è
determinante la concertazione con le parti sindacali ed
economiche». La Cgia annuncia quindi la mobilitazione degli
autotrasportatori rinviando le decisioni alle valutazioni
che emergeranno nell' assemblea indetta alla Caf di
Falconara nell' ambito della manifestazione promossa dalla
Filt Cgil.
Api, le Rsu si riuniscono
FALCONARA — Alle 11 di questa
mattina le Rsu e le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e
Uil torneranno a parlare di rinnovo della concessione alla
raffineria Api. Lo faranno alla luce degli ultimi
avvenimenti che hanno caratterizzato la vicenda, con
particolare riguardo al no del Comune. Infatti tema
dell'incontro sono proprio le recenti disposizioni
dell'amministrazione in merito al rinnovo della concessione
all'impianto petrolifero.
Acque di scarico nel fiume
Esino: un'ordinanza di Carletti le blocca
FALCONARA — Dovrà sospendere
immediatamente lo scarico delle acque reflue industriali nel
fiume Esino il titolare di una ditta a Rocca Priora. Ad
intimarlo proprio il sindaco Carletti con la relativa
ordinanza. La sospensione dello scarico delle acque dovrà
avvenire fino al rilascio dell'autorizzazione da parte della
Provincia. Il primo cittadino ha anche stabilito che entro
15 giorni dal ricevimento dell'ordinanza dovranno essere
ripristinati i luoghi provvedendo alla pulizia e allo
smaltimento dei rifiuti dispersi nell'ambiente. Il titolare
dovrà contestualmente al Comune, una copia del Fir
(formulario di identificazione dei rifiuti) sui rifiuti
avviati allo smaltimento. All'origine del provvedimento
sindacale la presenza di uno scarico di acque reflue
industriali di colore biancastro in acque superficiali.
Inoltre il mancato rinnovo dell'autorizzazione allo scarico
delle acque reflue e che lo scarico risulta privo di
adeguato sistema di decantazione. Infine, il fatto che lo
scarico continua a sversare nell'Esino acque contenenti
polveri di marmo. |