RASSEGNA STAMPA 24.03.2003

 

MESSAGGERO
Falconara, il segretario dei Ds bacchetta la Cgil

FALCONARA — Serve senso di responsabilità e bidogna evitare inutili, anzi dannosi, atteggiamenti demagogici. Lo sostiene il segretario dei Ds rispondendo alla Cgil. «Senso di responsabilità e spirito costruttivo - scrive infatti - sono principi indispensabili per affrontare le questioni legate al rinnovo della concessione Api. Per questo occorre che i limiti delle competenze e delle responsabilità siano chiaramente indicati e rispettati. Il procedimento per il rinnovo della concessione prevede che il Comune, secondo quanto prescritto all’art. 4 comma 8 del Dpr 420\1994, esprima una valutazione di conformità alle previsioni del Prg. Il Prg, adottato dal Consiglio comunale di Falconara il 17 dicembre 1999 e approvato definitivamente dal Consiglio provinciale il 19 scorso, esclude che l’area attualmente occupata dalla raffineria venga in futuro destinata ad usi industriali. Quindi la delibera criticata con toni allarmistici dagli autotrasportatori della Cgil è un atto tecnicamente dovuto ed assolto nel rispetto delle competenze che la legge riconosce al Comune. Forzarne l’interpretazione e drammatizzare la realtà non serve a fare passi avanti nella ricerca di nuovi equilibri per un territorio che intende con determinazione guardare al futuro nel rispetto delle scelte volute democraticamente dai cittadini. La preoccupazione per la salvaguardia e lo sviluppo dei livelli occupazionali è parte integrante delle scelte che il Prg intende attuare attraverso programmi che per la loro complessità hanno carattere pluriennale di medio e lungo periodo. Questi sono gli elementi reali da cui partire mettendo da parte facili demagogie che non aiutano nessuno».

 
IL RESTO DEL CARLINO
Il Sanzio rischia il blocco

Andrea Massaro

ANCONA — L'ordinanza firmata dal sindaco di Falconara Giancarlo Carletti con la quale viene vietato agli aerei militari di atterrare sulla pista dell'aeroporto «Raffaello Sanzio» di Ancona-Falconara fino alla fine della guerra in Iraq, sta diventando un caso nazionale. L'atto, nonostante anche la Prefettura abbia chiarito che il primo cittadino non ha competenze in materia, è tuttora in vigore e paradossalmente ora rischia di compromettere l'attività civile e commerciale dello scalo. Il «Sanzio» è infatti uno aeroporto militare aperto al traffico civile. Se per ipotesi domani mattina la Nato decidesse di utilizzarlo per operazioni militari, nessuno si potrebbe opporre. Non c'è vicinanza di raffineria che tenga. Questo lo sanno bene sia il direttore dello scalo Giuliana Guazzati sia il dirigente dell'area tecnica Eugenio Pasquali. E non è un caso che i rappresentanti locali dell'Enac (Ente nazionale aviazione civile) abbiano subito scritto alla direzione centrale di Roma. «Abbiamo interpellato anche lo Stato maggiore dell'Aeronautica — ha detto Pasquali — per capire che cosa dobbiamo fare. A questo punto, con l'ordinanza in vigore, potrebbero anche dirci di voler utilizzare l'aeroporto a fini militari e nessuno potrebbe aprire bocca. Il rischio c'è». Lo scenario è inquietante. A Falconara tutti si augurano che ciò non accada mai. Ma i presupposti ci sono. Specie se il provvedimento di Carletti non dovesse essere annullato in tempi brevi. Sembrerà incredibile, ma le sorti del nostro aeroporto si stanno giocando proprio in queste ore.

 
 
 
 
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