Ambiente e affari, non c’è da
stare allegri
RIPARTITO da Ancona il Treno
Verde. Non è che ci abbia rassicurato un granché, anzi.
Benzene in eccesso e rumore da spaccare i timpani. Mentre
altrove fischiano le bombe, sembrano bazzeccole. Ma se non
ripuliamo l'aria di casa nostra va a finire che ci abituiamo
e anche gli ordigni batteriologici non ci faranno né caldo
né freddo. Il Comune di Falconara delibera l'incompatibilità
della raffineria col suo territorio e punta al mancato
rinnovo della concessione-Api. Addotte ragioni di sicurezza
e di inquinamento. Bene, che l'Api non abbia tra le sue
prerogative quella di profumare l'atmosfera circostante mi
pare assodato. E che sui reali effetti della sua centrale
turbogas non si sappia tutto quel che c'è da sapere è
altrettanto vero. I rischi non mancano, occorre vigilare. Ma
nessuno riuscirà mai a convincermi che tolta di mezzo la
raffineria vivremo in una specie di eden. Avevo 8 anni,
tornavo dal mio primo mese vissuto lontano da casa con
addosso la paura che il treno non arrivasse mai a
destinazione. A un certo punto il finestrino inquadrò un
bagliore che le gocce di pioggia scioglievano nell'orizzonte
cupo della notte: era la fiaccola con lo stemma del
cavallino. Respirai a pieni polmoni. Sì, quella era proprio
la sana, insopportabile puzza dell'Api. Potevo stare
tranquillo, ero davvero a casa mia. Da allora sono passati
più di quarant'anni e non mi fa lo stesso effetto. Non mi
sdilinquisco più all'odore di greggio e di gpl. Ma penso che
la raffineria sia un formidabile alibi per chi non vuole o
non sa mettere in pratica un'autentica politica di
ecocompatibilità. Passa il prg di Falconara in consiglio
provinciale. Polemiche all’arsenico sulla lottizzazione
all’ex Montedison. Si parla di risanamento e di
riqualificazione: alberghi e quant’altro sulla spiaggia dei
veleni. I dubbi più consistenti sul tipo di bonifica che
verrà attuato. Il super perito Biancani avverte: uno scavo
profondo scatenerebbe il blob chimico. Catastrofismo? Può
darsi. Se a una marcia ho mai partecipato fu per reclamare,
tanti anni fa, l'istituzione del Parco del Conero. Oggi mi
chiedo a cosa è servito. Si pensa a sfrattare i fagiani e le
lepri perché pare danneggino il delicato habitat. Ma si
approvano lottizzazioni a go go sul monte con la benedizione
di leggi abborracciate. Non vado in sollucchero per uno
sfondo degradato come quello di una raffineria. Ma quel
panorama, almeno, è sempre lo stesso. Se però al posto del
verde da proteggere ci mettono il cemento, mi preoccupo di
più. Perché il panorama cambia: in peggio. Poveri fagiani,
povere lepri, poveri noi.
Quattro ore di stop per i
camion Esso
Riuscito l’embargo pacifico,
un manifestante ha tentato di entrare nella raffineria ma è
stato bloccato. Alcuni camionisti hanno solidarizzato
I Disobbedienti hanno
bloccato le autocisterne all’Api, tensione con un conducente
di CLAUDIA PASQUINI
FALCONARA – L’embargo “dal
basso" è riuscito. Ieri notte i Disobbedienti delle Marche
hanno bloccato per quattro ore l’ingresso e il rifornimento
delle autocisterne alla raffineria Api. E’ stata una
manifestazione pacifica alla quale hanno partecipato un
centinaio di persone. Unici momenti di tensione quelli
durante la discussione con un autotrasportatore che voleva
passare a tutti i costi e quando uno dei manifestanti ha
tentato di entrare nello stabilimento ed è stato
immediatamente fermato dai suoi stessi compagni. Per il
resto molti camionisti, dopo le iniziali proteste, sono
scesi dai tir e si sono messi a chiacchierare e a ballare
insieme ai manifestanti. Ora i No war stanno pensando ad
altre iniziative di disturbo e si dichiarano pronti al
blocco nell’eventualità che mezzi militari dovessero passare
nella regione. Il blitz è cominciato alle tre e trenta di
notte. I Disobbedienti si sono dislocati davanti ai cancelli
della raffineria e hanno attaccato i loro striscioni. No
blood for oil si leggeva, no al sangue per il petrolio. I
no-war hanno optato per il blocco totale, nonostante il loro
obiettivo principale fossero i mezzi della Esso. La
compagnia petrolifera infatti, fa capo all’americana
ExxonMobil che ha vinto l’appalto per la fornitura di
carburanti alle forze armate Usa. Nel giro di due ore nella
corsia di emergenza della statale Adriatica si è formata una
lunga fila di tir. Il blocco è proseguito fino alle 7.45.
Prima di andarsene il gruppo ha compiuto un ulteriore gesto
dimostrativo. Un giovane, munito di cavi e ganci da
alpinista, ha scalato il palo di un cartello stradale per i
mezzi diretti all’Api ed ha issato una bandiera della pace
sulla cima. Alla fine della manifestazione i Disobbedienti
hanno raccolto tutta la spazzatura sparsa per terra: i resti
di cibo e delle bevande che li avevano aiutati ad affrontare
il freddo della notte. A quel punto le autocisterne si sono
rimesse in moto e sono entrate nella raffineria. Nonostante
il rifornimento di carburante alla fine sia stato
effettuato, i Disobbedienti si considerano soddisfatti. «Il
blocco è riuscito – ha spiegato Paolo Cognini – perché
nessuno è entrato nello stabilimento. Molte autocisterne
inoltre, sono state deviate dalla polizia prima di Falconara
per evitare che la statale rimanesse bloccata. In più si è
verificato un effetto a catena. Le quattro ore di ritardo
accumulate a Falconara, hanno generato una serie di ritardi
che non potranno essere facilmente recuperati visto che
domani (oggi per chi legge, ndr) è domenica e i mezzi
pesanti non possono circolare. Riteniamo che al di là delle
manifestazioni e dei cortei, queste iniziative più mirate
siano molto efficaci. Per questo ne proporremo altre finchè
durerà la guerra. Nelle Marche ci sono parecchi “obiettivi"
che possono essere colpiti. D’altra parte – conclude Cognini
- stiamo tenendo sotto costante controllo anche la ferrovia,
il porto e l’aeroporto. Non permetteremo che mezzi militari
passino attraverso la nostra Regione. Siamo pronti al blocco
in qualsiasi momento». I Disobbedienti alcuni giorni fa
erano riusciti a piazzare una bandiera con i colori
dell’arcobaleno di dimensioni enormi, circa 25 metri
quadrati, su un costone lungo la strada che conduce alle
industrie del gruppo Merloni a Fabriano.
«E se arriva un missile?»
Lo stop ai velivoli militari
delegittimato da Maninchedda provoca la reazione del sindaco
Carletti al prefetto:
«L’ordinanza è legittima». Critiche di Fi e Udc
FALCONARA - Non è piaciuta
affatto ai gruppi consiliari di Forza Italia e dell' Udc di
Falconara marittima l' ordinanza del sindaco Carletti
(peraltro priva di effetti giuridici stando alla Prefettura)
mirata a vietare l' atterraggio in aeroporto di velivoli
militari dei Paesi in guerra con l' Iraq. In una nota
congiunta, FI e Udc falconaresi «manifestano la più viva
preoccupazione per l' evolversi degli eventi bellici e,
confermando la propria decisa volontà di salvaguardia della
pace, auspicano una giusta e pronta soluzione del
conflitto», ma censurano allo stesso tempo l'iniziativa del
sindaco. Viziata, a loro dire, da motivazioni «inaccettabili
perchè assunte in dispregio delle sovrane decisioni del
Parlamento italiano», e presumibilmente ispirata «da motivi
settari ed ideologici». A Carletti i due gruppi di
opposizione chiedono di relazionare «sulle reali ed
effettive cause che hanno dato origine all' ordinanza». Ma
Carletti insiste «E se un missile lanciato contro un aereo
“belligerante" in Iraq colpisse l'Api?». È questa una delle
ragioni «di fatto» che hanno indotto il sindaco Carletti ad
emettere l'ordinanza. Lo spiega lo stesso primo cittadino in
una lettera al prefetto Giulio Maninchedda, secondo il quale
l' ordinanza è priva di presupposti giuridici. Carletti non
la pensa così, e insiste, citando presupposti «di fatto e di
diritto». I presupposti di fatto: l' aeroporto di Falconara
- scrive il sindaco - è ubicato a poche decine di metri
lineari dalla Raffineria Api, estesa per circa 74 ettari;
dunque, a suo avviso, «un eventuale missile od altro ordigno
diretto contro aerei avversari posti, a seguito di
atterraggio, nell' aeroporto di Falconara, può, con minimo
errore, colpire la raffineria causando un catastrofico
disastro». Altro presupposto: «L' Italia ha dichiarato la
propria non belligeranza, ma nel contempo ha rappresentato
che aerei dei paesi belligeranti possano fruire di
atterraggio negli aeroporti italiani; di conseguenza, è
possibile che aerei militari di paesi belligeranti atterrino
nell' aeroporto di Falconara divenendo così obiettivi degli
avversari che possono verso gli stessi indirizzare missili
ed altri ordigni con le catastrofiche conseguenze». Quanto
ai presupposti di diritto, Carletti ricorda che «l' art.
654, comma 2, del D. Lgs n. 267/2000 stabilisce che spetta
al Sindaco, quale ufficiale di governo, di emettere
ordinanza di divieto quando possano insistere elementi di
grave pericolo per l' incolumità dei cittadini». Ma ad
agitare Carletti è anche la polemica sul prg. Poco prima
delle 17 nella sede dei Carabinieri ha querelato per
diffamazione l’esponente di Forza Italia Enrico Cesaroni per
la frase diffamatoria riportato sul Messaggero dal titolo
“Concessione Api, Cgil contro Carletti" in cui lo stesso
afferma «Carletti continua a recitare e cercare di spostare
attenzione sull’Api per coprire e nascondere le oscure
manovre sul sito ex Montedison». |
(L'ordinanza del Sindaco Carletti)
Per il Sindaco Carletti
l'ordinanza da lui emessa poggia su presupposti per la
salvaguardia e l'incolumità dei cittadini. Nella risposta al
prefetto motiva il provvedimento emanato due giorni fa in
virtù della vicinanza tra l'aeroporto di Falconara e la
raffineria Api. «Un eventuale missile od altro ordigno
diretto contro aerei avversari posti, a seguito di
atterraggio, nell'aeroporto Sanzio — spiega — può, con
minimo errore, colpire la raffineria causando un
catastrofico disastro. L'Italia ha dichiarato la propria non
belligeranza, ma nel contempo ha concesso che aerei dei
paesi belligeranti possano fruire di atterraggio negli
aeroporti italiani. Di conseguenza, è possibile che aerei
militari atterrino all'aeroporto divenendo così obiettivi
degli avversari che possono verso gli stessi indirizzare
missili ed altri ordigni. Da considerare poi i presupposti
di diritto: dall'articolo 654, comma 2, del D. Lgs n.
267/2000 — conclude il sindaco — si evince che spetta al
sindaco, quale ufficiale di governo, emettere ordinanza di
divieto quando possano insistere elementi di grave pericolo
per l'incolumità dei cittadini che, come sopra illustrato,
sono pesantemente presenti».
'Sanzio', Forza Italia e
Udc censurano Carletti
FALCONARA — L'ordinanza del
primo cittadino di Falconara dove si vieta l'uso
dell'aeroporto 'Raffaello Sanzio' ad aerei impegnati in
azioni militari, seppur apprezzata da molti dal punto di
vista ideologico, viene censurata da Forza Italia e Udc. I
due gruppi consiliari manifestano la più viva preoccupazione
per l'evolversi degli eventi bellici e confermano la decisa
volontà di salvaguardia della pace e auspicano una giusta e
pronta soluzione del conflitto in atto tra le parti
belligeranti. Ritengono però che nell'ordinanza del sindaco
Carletti manchino «i presupposti di legge e di fatto tali da
renderla applicabile». Rilevano, inoltre, che le motivazioni
addotte dal primo cittadino siano «inaccettabili perché
assunte in dispregio delle sovrane decisioni del parlamento
italiano». Pertanto Forza Italia e Udc considerano il
provvedimento «una illegittima iniziativa presumibilmente
ispirata da motivi settari ed ideologici». «Carletti —
dicono i due gruppi — dovrà necessariamente relazionare ai
nostri gruppi sulle reali ed effettive cause che hanno dato
origine all'ordinanza in questione. Un provvedimento che
legittima comportamenti arbitrari — spiegano — che possono
concretizzarsi in un rilevante danno economico per i
lavoratori e la città quali il blocco avvenuto la scorsa
notte alla raffineria Api. Proprio questa manifestazione ha
infatti impedito le operazioni di carico del prodotto per
alcune ore. In difetto di convincenti ed esaurienti
spiegazioni da parte del primo cittadino — concludono —
impegneremo il prefetto per ottenerle suo tramite e
solleciteremo provvedimenti per far cessare gli eventuali
effetti di tale ingiusto ed illegittimo provvedimento
sindacale». |