MESSAGGERO |
Falconara, il prg ritorna a
Carletti
Ok del Consiglio provinciale
con modifiche. Ridotta a monte la lottizzazione ex Enichem
Lo strumento urbanistico
dovrà subire un ampio lifting, ma il “contenimento" dell’Api
passa. Rifondazione si è astenuta
di GIAMPAOLO MILZI
Falconara volta pagina. Da
quella in bianco e nero di una vivibilità ben poco
ecocompatibile, a quella del verde di uno sviluppo
sostenibile. E' accaduto alle 22 di ieri, quando il nuovo
Prg cittadino ha passato l'ultimo esame, quello del
Consiglio provinciale (con 16 sì, 5 no, 2 astenuti su 23
votanti). E il candidato ha decisamente superato “la
sufficienza", visto che le norme che dovrebbero disegnare
una riqualificazione a 360° del territorio e rilanciare le
sue potenzialità inespresse sono state approvate anche nei
nodi più controversi: pollice verso sulla questione Api,
visto che, fatta salva “l'esigenza della crescita
occupazionale", per l'area d'attività di raffinazione e
Turbogas si punta “al contenimento" e per la fascia a
ridosso di Villanova la “riqualificazione"; “ampio e
condiviso" poi - come ha detto l'assessore provinciale
Casagrande - anche l'esito favorevole dell' istruttoria
operata dal Comitato del territorio e dalla Commissione
urbanistica della Provincia sui «significativi aspetti della
riqualificazione ambientale e degli spazi urbani e del
potenziamento dei servizi pubblici». Il Prg, dunque, è parso
superare di slancio il “6 politico". Un voto "portato a
casa" con soddisfazione dal sindaco Carletti, dopo aver
tanto sofferto e denunciato i «ritardi dell'iter in
Provincia». Ma perché, sebbene di slancio, il Prg ha forse
superato «solo un 6 politico»? Non solo perché ha pesato
l'astensione di Rifondazione, soddisfatta dell'operato della
Provincia, ma non tanto di alcune parti del programma
urbanistico. Non tanto perchè il Prg dovrà tornare al Comune
di Falconara per un vigoroso “lifting" migliorativo sia sul
piano giuridico (per essere del tutto adeguato alle norme
dei Piani provinciali e regionali) e sia su quello dei
contenuti (tra le «scelte che per la Provincia vanno
approfondite, i nodi nuovo scalo merci, spostamento di
ferrovia e casello autostradale, modifiche viarie). Ma
soprattutto perchè il Prg si porta dietro il “peso velenoso"
di una scelta rischiosa: quella per l'espansione
turistico-edilizia nell'area contaminata dell'ex Montedison.
Con la possibilità per i proprietari di quell'area, ancora
inquinatissima dalle scorie di 60 anni di produzione di
concimi chimici, di costruire residence e hotel non solo a
monte del capannone industriale dismesso (dove è passato un
emendamento della maggioranza che limita al 33% del totale
le cubature di espansione edilizia); ma anche
sull'antistante “spiaggia dei veleni". Ipotesi che,
nonostante la condizione preventiva di una profonda bonifica
dell'area posta dalla maggioranza, non è stata digerita da
parte dell'opposizione. Che - sventolando la sua
incompatibilità col Piano territoriale di coordinamento
(emendamento dei consiglieri An Mencarelli e Bello), e con
gli esiti dello studio ambientale del perito giudiziario
Biancani, che raccomanda una destinazione a verde
(emendamento di Cesaroni di Forza Italia) si è battuta senza
successo per il pieno “rispetto ambientale dell'area".
Cesaroni (che puntava piuttosto ad aumentare le volumetrie a
monte) ha stigmatizzato il “sì" all'espansione dei cantieri
in riva al mare definendolo «non una licenza edilizia, ma
una licenza di uccidere», chiedendo provocatoriamente ai
consiglieri «se tra loro c'è chi acquisterebbe una casa in
quella zona ancora zeppa dei veleni Montedison». Bocciato
l'altro emendamento di Fi che premeva per lo stralcio dal
Prg di un'area della raffineria Api e di posticiparne la
discussione dopo la decisione della Regione (a giugno) sulla
richiesta di rinnovo della concessione petrolifera. Ora,
sempre secondo Fi, il Prg rischia di essere impugnato al Tar
perchè viziato di illegittimità per mancato rispetto degli
indirizzi programmatici statali e regionali. Ma sul tema del
rinnovo della concessione Api il confronto tornerà acceso
già oggi, con la riunione del Comitato portuale di Ancona.
L'organismo è stato chiamato dal Ministero ad esprimere un
suo parere in merito, visto che la movimentazione merci
legata all'Api ha un indotto molto rilevante per lo scalo
dorico. Favorevoli al rinnovo della concessione Cgil e
agenti marittimi. Contrario l'assessore del Comune di
Falconara Pesaresi.
Stato d’allerta. Falconara
pensa ad un’ordinanza: «Niente aerei militari»
Controlli rafforzati,
riflettori sul porto
ANCONA - Sono già state
intensificate a tela di tutti gli obiettivi sensibili e
strategici - a cominciare dal porto, dall' aeroporto e dalla
Raffineria Api - le misure di sorveglianza coordinate dalla
Prefettura di Ancona alla scadenza dell'ultimatum per
l'attacco angloamericano all'Iraq. Il prefetto Giulio
Maninchedda ha confermato che sono in arrivo ad Ancona più
militari dell'esercito (il numero non è stato ancora reso
noto) e un contingente di forze di polizia da altre zone
della regione. I rinforzi verranno redistribuiti a presidio
dei luoghi virtualmente più a rischio di una possibile
rappresaglia terroristica. Primo fra tutti il porto dorico,
“finestra" sui Balcani, e quasi ogni giorno meta di
tentativi di sbarco di piccoli gruppi di clandestini, che si
nascondono a bordo dei traghetti di linea provenienti da
Grecia, Albania, e Croazia. Fra di loro - in uno scenario
del tutto ipotetico - potrebbero tentare di confondersi
cellule terroristiche. Mentre automezzi condotti da corrieri
di esplosivo o armi potrebbero tentare di accodarsi alle
centinaia di tir in transito dallo scalo. In questo caso
però una prima barriera è rappresentata dalle ispezioni
radiografiche dei carichi e dal fiuto dei cani poliziotto,
oltre che dai controlli di polizia di frontiera, Guardia di
finanza e Dogana. Ma anche l'aeroporto (da dove decollano e
arrivano anche voli con Spagna, Gran Bretagna ed Egitto) la
ferrovia, gli acquedotti e, fra i principali luoghi di
culto, le sinagoghe, vengono vigilati con particolare
attenzione all' approssimarsi dell' 'ora x', secondo le
direttive del piano per la sicurezza nazionale messo a punto
da tutti i ministeri interessati, e con modalità operative
che possono cambiare a seconda delle necessità. Per il
Sanzio, in particolare, il sindaco di Falconara Carletti sta
pensando di vietare l’eventuale uso militare dell’aeroporto
con un’ordinanza. Prefettura e vertici delle forze di
polizia sono in contatto costante, ma finora non sono emersi
segnali di preoccupazione. Anche l' eventualità «assai
remota» - ha detto Maninchedda - di un attentato chimico o
batteriologico è contemplata dal piano nazionale, che
stabilisce specifiche procedure di allertamento. |
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IL RESTO DEL
CARLINO |
Via libera
al «futuro» della città
di Maria Gloria Frattagli
FALCONARA — Il piano
regolatore di Falconara è stato approvato. Bocciati tre
emendamenti di Alleanza nazionale, uno ritirato, respinti
anche quelli di Forza Italia. Si è concluso così un capitolo
di storia falconarese colorito da polemiche, da incontri
vivaci e scambi di idee apparentemente tenui. Terminato lo
'screening' dello strumento urbanistico, redatto nel 1999, è
stata raggiunta ieri, in tarda serata, la decisione per il
sì definitivo. Preceduto da forti polemiche sui tempi, senza
mai mettere in discussione l'operato degli amministratori e
dei tecnici provinciali, anche se maliziosamente si era
pensato a qualche ostruzione appositamente voluta per
bloccare i progetti del Comune, il Prg nella seduta
consiliare di ieri è riuscito a catturare l'attenzione di
pochi. Veramente pochi. A parte la presenza di molti
esponenti politici locali della maggioranza e
dell'opposizione falconarese la restante parte, quella con
potere decisionale, è apparsa distratta e quasi non curante
verso le linee adottate prima dal Comune, poi rivisitate,
corrette e approvate dallo stesso Consiglio. Per oltre due
ore dall'inizio, il dibattito tra maggioranza e opposizione
è stato monopolizzato dalla presentazione di un ordine del
giorno proposto dal vice presidente Giancarlo Sagramola
contro la guerra all'Iraq. Un dibattito sfociato subito in
polemica attraversando scampoli di storia che hanno cambiato
l'Italia. Poi l'apposizione, all'interno dell'aula
consiliare, della bandiera della pace da parte dei gruppi di
Rifondazione comunista e dei Ds. Per non essere da meno
Milva Magnani (Fi), in risposta, ha esibito quella
americana. Uno 'sfoggio' di posizioni politiche e ideali
conclusosi con la richiesta del presidente del Consiglio di
eliminare dall'aula entrambe le bandiere. Tornando al Prg,
la Provincia ha approvato le linee guida
dell'amministrazione per i prossimi anni rimettendo la
valutazione della realizzazione di determinate opere
infrastrutturali a un consenso partecipe di tutte le parti
in causa, non solo del Comune. «Capisco le preoccupazioni di
Carletti — ha detto il presidente Giancarli — perchè il Prg
rappresenta un grande strumento di riqualificazione e di
tutta l'area circostante. E' una sfida — ha ribadito —
perché favorisce lo sviluppo sociale e ambientale della
città».
Grandi progetti, il Comune
dovrà cooperare con gli enti
di Maria Gloria Frattagli
FALCONARA — Un piano
regolatore generale tarato sulla prevista crescita della
popolazione di due mila unità. Questa, sicuramente,
l'incongruenza riscontrata ai più nel Prg. La crescita,
naturalmente, si intende nel periodo di vigenza media di un
normale piano regolatore (perlomeno decennale).
Raffineria Api - Ritenuto non
vincolante il parere dell'amministrazione sulla raffineria
Api, ma solo un obiettivo, sono stati confermati gli intenti
del Comune che prevede «una riconversione ecocompatibile
delle attività esistenti mediante lo studio, la
predisposizione, di piani, progetti e programmi volti al
risanamento ambientale. Nel frattempo, in attesa del
'giudizio' definitivo della Regione, si provvederà ad un
contenimento dell'area occupata dagli impianti connessi
all'attività di raffinazione all'interno dell'attuale limite
dell'Api. Prevista anche la riqualificazione di Villanova e
la riduzione dei rischi anche del rione di Fiumesino. Questo
l'altro passaggio 'giudicato' in contrasto con l'idea di
riprogettazione della città.
Area ex Montedison - Anche in
questo caso sono stati ratificati, in larga massima, gli
obiettivi del Prg: valorizzazione della risorsa spiaggia,
razionalizzazione e potenziamento della viabilità
territoriale, recupero e riuso dell'ex Montedison. Per
quanto riguarda la possibilità di creare insediamenti
commerciali, la Provincia ha ritenuto di demandare
l'inserimento della voce solo ad una fase successiva,
proprio per permettere processi di co-pianificazione. E'
stata poi confermata la riqualificazione
urbanistico-edilizia purché avvenga senza incremento delle
volumetrie esistenti. Quindi, sì agli insediamenti
abitativi, senza la possibilità di espansione. Per quanto
riguarda, infine, l'area a monte della provinciale è stato
dato il nullaosta alla riconversione dell'area in zona
ricreativa ad alto tasso di verde. Prevista quindi
l'eliminazione degli allevamenti avicoli dando un nuovo
aspetto anche alle zone circostanti.
Tutte le altre aree - Nella
restante parte della città sono stati sottoscritti gli
obiettivi dell'amministrazione che prevedono una
rivisitazione delle zone fulcro della città. Ovunque è
previsto l'ampliamento delle aree verdi e dove non ce ne
sono via libera alla realizzazione. Dare un nuovo volto a
Falconara è il filo conduttore dello strumento urbanistico.
Ormai ci resta da vedere cosa il sindaco riuscirà a
realizzare. m. g. f.
Carletti pronto a vietare
il «Sanzio» agli aerei da guerra
FALCONARA — Alle otto e mezzo
di ieri sera il sindaco, Giancarlo Carletti, spiazza tutti:
«Considerata la presenza della raffineria Api nel territorio
comunale nonchè la estrema vicinanza alla stessa
dell'aeroporto, si sta valutando la necessità di emettere
un'ordinanza di divieto di atterraggio ad aerei militari dei
paesi belligeranti, al fine di prevenire ed eliminare gravi
pericoli che possano minacciare i cittadini».
Rafforzata la sorveglianza
su tutti gli obiettivi sensibili
ANCONA — Sono già state
intensificate a tutela di tutti gli obiettivi sensibili e
strategici - a cominciare dal porto, dall' aeroporto e dalla
raffineria Api di Falconara - le misure di sorveglianza alla
scadenza dell' ultimatum per l'attacco angloamericano all'
Iraq, coordinate dalla Prefettura di Ancona. Il prefetto
Giulio Maninchedda ha confermato che sono in arrivo in città
più militari dell' esercito (il numero non è stato ancora
reso noto) e un contingente di forze di polizia da altre
zone della regione. I rinforzi verranno redistribuiti a
presidio dei luoghi virtualmente più a rischio di una
possibile rappresaglia terroristica. Primo fra tutti il
porto dorico, «finestra» sui Balcani, e quasi ogni giorno
meta di tentativi di sbarco di piccoli gruppi di
clandestini, che si nascondono a bordo dei traghetti di
linea provenienti da Grecia, Albania, e Croazia. Fra di loro
- in uno scenario del tutto ipotetico - potrebbero tentare
di confondersi cellule terroristiche. Mentre automezzi
condotti da corrieri di esplosivo o armi potrebbero tentare
di accodarsi alle centinaia di tir in transito dallo scalo.
In questo caso però una prima barriera è rappresentata dalle
ispezioni radiografiche dei carichi e dal fiuto dei cani
poliziotto, oltre che dai controlli di polizia di frontiera,
Guardia di finanza e Dogana. Ma anche l'aeroporto (da dove
decollano e arrivano anche voli con Spagna, Gran Bretagna ed
Egitto) la ferrovia, gli acquedotti e, fra i principali
luoghi di culto, le sinagoghe, vengono vigilati con
particolare attenzione all'approssimarsi dell'«ora x»,
secondo le direttive del piano per la sicurezza nazionale
messo a punto da tutti i ministeri interessati, e con
modalità operative che possono cambiare a seconda delle
necessità. Prefettura e vertici delle forze di polizia sono
in contatto costante, ma finora non sono emersi segnali di
preoccupazione. Anche l'eventualità «assai remota» - ha
detto Maninchedda - di un attentato chimico o batteriologico
è contemplata dal piano nazionale, che stabilisce specifiche
procedure di allertamento. Intanto I Disobbedienti delle
Marche, in caso di attacco all' Iraq, effettueranno un
presidio d'emergenza probabilmente in Piazza Roma ad Ancona.
Per i prossimi giorni sono previsti invece collegamenti via
Internet e con Global Radio non solo per essere informati, e
informare la cittadinanza, sugli sviluppi della guerra, ma
per conoscere e coordinare le varie iniziative dei no war
nelle altre città della regione, dove peraltro si stanno
organizzando dei presidi. Questa sera è previsto poi un
incontro, anche con i sindacati e altri interessati, per
individuare percorsi comuni nell'organizzazione delle
manifestazioni contro la guerra. Il Comitato per la pace ha
intanto annunciato una manifestazione che si terrà alle 18
del giorno in cui dovesse scoppiare la guerra, con un
coordinamento in Piazza Roma.
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CORRIERE ADRIATICO |
Il PRG
supera l’esame in Provincia
E’ stato
approvato in serata a grande maggioranza dal consiglio
Su 23
presenti 16 i voti a favore, cinque contrari e due astenuti.
Bocciati tutti gli emendamenti proposti dall'opposizione.
Polemiche in aula.
di Marina
Minnelli
Si è
concluso ieri sera con il voto del coniglio provinciale il
lungo iter del Piano Regolatore Generale di Falconara
iniziato nel dicembre del 1999 con l'adozione,
successivamente passato in Provincia per la valutazione
della conformità al PPAR. Un passaggio in consiglio più
lungo del previsto conclusosi a tarda serata con la
dichiarazione del presidente Giancarli che ancora una volta
ha ribadito l'importanza di questo strumento urbanistico
attraverso il quale "potrà essere avviato il processo di
riqualificazione della città di Falconara". Il via libera è
stato ottenuto con i voti della stragrande maggioranza dei
consiglieri deII’assise. Dei 23 presenti nell'aula del
palazzo di corso Stamina, sedici i voti a favore del Prg
falconaresi, cinque i contrari (Forza Italia ed Alleanza
Nazionale) ed astensione finale dopo un lungo dibattito dei
due rappresentanti di Rifondazione Comunista, Brandoni e
Amagliani. Il nostro giudizio sul lavoro del Comitato per il
Territorio - ha dichiarato Brandoni - è del tutto positivo,
e la stessa commissione urbanistica ha proposto un
emendamento su un'area importante come quella agricola dl
fronte alla ex Montedison, resta però il parere negativo di
RC a livello locale che a-suo tempo ha votato contro il Prg
e per noi la posizione più coerente resta astensione".
Bocciati nel corso della seduta tutti gli emendamenti
proposti dall'opposizione nonostante le forti polemiche
sollevate da Enrico Cesaroni di Forza Italia e da Ennio
Mencarelli di Alleanza Nazionale. In particolare i
consiglieri di Forza Italia avevano chiesto di "stralciare
dal Prg l'area della raffineria Api invidiata con Sat B2 Zud
1 e rimandare la discussione dopo la decisione della
concertazione sull'eventuale rinnovo della concessione". "E'
chiaro - ha detto Cesaroni - che il problema della
raffineria Api per la quale è in atto una concertazione fra
Provincia, Comune e Regione la quale si dovrà esprimere in
un breve periodo di tempo sul innovo della concessione
supera sia il Prg di Falconara che il Ptc". Introdotta
dall'assessore all'urbanistica Patrizia Casagrande che ha
parlato anche di tempi e modi di analisi del Prg finalizzati
"ad una valutazione la più ampia e condivisa possibile”, la
relazione sullo strumento urbanistico del comune di
Falconara ha preso in esame tutte le valutazioni del
Comitato per il Territorio sugli obiettivi del piano. In
particolare sono stati esaminati la qualificazione degli
ambienti e dello spazio extraurbano, lo sviluppo e la
qualificazione del sistema di accessibilità, la
qualificazione tipologica, morfologica, funzionale ed
estetica dello spazio urbano, il riuso ed il riassetto delle
parti dell'insediamento non complete ed incompiute, dimesse
o da dimettere connesse ad opportunità di sviluppo
socio-economico, l'elevazione della qualità del settore
abitativo, l’aumento dei servizi pubblici ed il
miglioramento di quelli esistenti e l'aumento della qualità
ambientale, ottenuta tramite il perseguimento di undici
azioni specifiche. II Prg, secondo i tecnici della Provincia
(che come ha sottolineato l'assessore Casagrande, "hanno
lavorato in stretta collaborazione con quelli del comune di
Falconara") elenca "azioni di carattere generale e "azioni
di carattere specifico" le quali non riguardano la
ripartizione dello spazio urbano ed extraurbano, ma le
azioni da mettere in essere per le trasformazioni
prefigurate ed in generale questa ripartizione definita dal
Prg 99 è funzionale alle azioni elencate. Quanto alle scelte
sovracomunali affrontate all'interno del Prg e riguardanti
soprattutto le infrastrutture (scalo merci, svincolo SS16,
raccordo ferroviario, aeroporto, metropolitana di
superficie) il Cpt si è espresso a favore di "procedure di
copianificazione". Una buona notizia per la città di
Falconara e per il sindaco Carletti, che aveva chiesto di
ridurre i tempi di approvazione dello strumento urbanistico.
Nel segno
dell'ambiente
Prevista la
riqualificazione dell’area che ospita la raffineria
Importanti
novità in vista anche per Castelferretti
di Marina
Minnelli
Numerosi e
distribuiti su tutto il territorio comunale gli interventi
previsti dal nuovo Prg, destinati soprattutto alla
riqualificazione della città dal punto di vista urbanistico,
viario ed ambientale. Nella zona centro oltre al
miglioramento degli standard abitativi è in previsione la
realizzazione di un collegamento stradale fra via Italia e
via Buozzi, mentre per la zona del cimitero dovrebbe essere
aperto un nuovo accesso nella zona superiore con adeguato
parcheggio. Per la strada panoramica che congiunge Torrette
con Falconara attraverso Barcaglione il Prg prevede
"riqualificazione ed ampliamento" per un'arteria da
acquisire al patrimonio pubblico. Dalla zona Tesoro si
prevede la delocalizzazione degli insediamenti produttivi e
la creazione di un nuovo sistema viario con il collegamento
alla via delle Saline. Importanti anche le azioni su
Castelferretti con il recupero e la valorizzazione di tutto
il complesso di Montedomini (collina, terreni agricoli, case
coloniche e villa), la creazione di un bosco urbano e la
ristrutturazione del sottopasso pedonale/ciclabile in via
dell'aeroporto. Quanto al la raffineria Api il Prg prefigura
a livello strategico una "riconversione ecocompatibile delle
attività esistenti, mediante lo studio, la predisposizione,
l'adozione e l’attuazione di piani, progetti e programmi
volti al risanamento ambientale che tengano conto delle
imprescindibili esigenze della salvaguardia dei livelli
occupazionali". Nel frattempo il piano dà l'indicazione per
"il contenimento delI'area occupata dagli impianti”, |
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