RASSEGNA STAMPA 20.03.2003

 

MESSAGGERO
Falconara, il prg ritorna a Carletti

Ok del Consiglio provinciale con modifiche. Ridotta a monte la lottizzazione ex Enichem

Lo strumento urbanistico dovrà subire un ampio lifting, ma il “contenimento" dell’Api passa. Rifondazione si è astenuta

di GIAMPAOLO MILZI

Falconara volta pagina. Da quella in bianco e nero di una vivibilità ben poco ecocompatibile, a quella del verde di uno sviluppo sostenibile. E' accaduto alle 22 di ieri, quando il nuovo Prg cittadino ha passato l'ultimo esame, quello del Consiglio provinciale (con 16 sì, 5 no, 2 astenuti su 23 votanti). E il candidato ha decisamente superato “la sufficienza", visto che le norme che dovrebbero disegnare una riqualificazione a 360° del territorio e rilanciare le sue potenzialità inespresse sono state approvate anche nei nodi più controversi: pollice verso sulla questione Api, visto che, fatta salva “l'esigenza della crescita occupazionale", per l'area d'attività di raffinazione e Turbogas si punta “al contenimento" e per la fascia a ridosso di Villanova la “riqualificazione"; “ampio e condiviso" poi - come ha detto l'assessore provinciale Casagrande - anche l'esito favorevole dell' istruttoria operata dal Comitato del territorio e dalla Commissione urbanistica della Provincia sui «significativi aspetti della riqualificazione ambientale e degli spazi urbani e del potenziamento dei servizi pubblici». Il Prg, dunque, è parso superare di slancio il “6 politico". Un voto "portato a casa" con soddisfazione dal sindaco Carletti, dopo aver tanto sofferto e denunciato i «ritardi dell'iter in Provincia». Ma perché, sebbene di slancio, il Prg ha forse superato «solo un 6 politico»? Non solo perché ha pesato l'astensione di Rifondazione, soddisfatta dell'operato della Provincia, ma non tanto di alcune parti del programma urbanistico. Non tanto perchè il Prg dovrà tornare al Comune di Falconara per un vigoroso “lifting" migliorativo sia sul piano giuridico (per essere del tutto adeguato alle norme dei Piani provinciali e regionali) e sia su quello dei contenuti (tra le «scelte che per la Provincia vanno approfondite, i nodi nuovo scalo merci, spostamento di ferrovia e casello autostradale, modifiche viarie). Ma soprattutto perchè il Prg si porta dietro il “peso velenoso" di una scelta rischiosa: quella per l'espansione turistico-edilizia nell'area contaminata dell'ex Montedison. Con la possibilità per i proprietari di quell'area, ancora inquinatissima dalle scorie di 60 anni di produzione di concimi chimici, di costruire residence e hotel non solo a monte del capannone industriale dismesso (dove è passato un emendamento della maggioranza che limita al 33% del totale le cubature di espansione edilizia); ma anche sull'antistante “spiaggia dei veleni". Ipotesi che, nonostante la condizione preventiva di una profonda bonifica dell'area posta dalla maggioranza, non è stata digerita da parte dell'opposizione. Che - sventolando la sua incompatibilità col Piano territoriale di coordinamento (emendamento dei consiglieri An Mencarelli e Bello), e con gli esiti dello studio ambientale del perito giudiziario Biancani, che raccomanda una destinazione a verde (emendamento di Cesaroni di Forza Italia) si è battuta senza successo per il pieno “rispetto ambientale dell'area". Cesaroni (che puntava piuttosto ad aumentare le volumetrie a monte) ha stigmatizzato il “sì" all'espansione dei cantieri in riva al mare definendolo «non una licenza edilizia, ma una licenza di uccidere», chiedendo provocatoriamente ai consiglieri «se tra loro c'è chi acquisterebbe una casa in quella zona ancora zeppa dei veleni Montedison». Bocciato l'altro emendamento di Fi che premeva per lo stralcio dal Prg di un'area della raffineria Api e di posticiparne la discussione dopo la decisione della Regione (a giugno) sulla richiesta di rinnovo della concessione petrolifera. Ora, sempre secondo Fi, il Prg rischia di essere impugnato al Tar perchè viziato di illegittimità per mancato rispetto degli indirizzi programmatici statali e regionali. Ma sul tema del rinnovo della concessione Api il confronto tornerà acceso già oggi, con la riunione del Comitato portuale di Ancona. L'organismo è stato chiamato dal Ministero ad esprimere un suo parere in merito, visto che la movimentazione merci legata all'Api ha un indotto molto rilevante per lo scalo dorico. Favorevoli al rinnovo della concessione Cgil e agenti marittimi. Contrario l'assessore del Comune di Falconara Pesaresi.

Stato d’allerta. Falconara pensa ad un’ordinanza: «Niente aerei militari»

Controlli rafforzati, riflettori sul porto

ANCONA - Sono già state intensificate a tela di tutti gli obiettivi sensibili e strategici - a cominciare dal porto, dall' aeroporto e dalla Raffineria Api - le misure di sorveglianza coordinate dalla Prefettura di Ancona alla scadenza dell'ultimatum per l'attacco angloamericano all'Iraq. Il prefetto Giulio Maninchedda ha confermato che sono in arrivo ad Ancona più militari dell'esercito (il numero non è stato ancora reso noto) e un contingente di forze di polizia da altre zone della regione. I rinforzi verranno redistribuiti a presidio dei luoghi virtualmente più a rischio di una possibile rappresaglia terroristica. Primo fra tutti il porto dorico, “finestra" sui Balcani, e quasi ogni giorno meta di tentativi di sbarco di piccoli gruppi di clandestini, che si nascondono a bordo dei traghetti di linea provenienti da Grecia, Albania, e Croazia. Fra di loro - in uno scenario del tutto ipotetico - potrebbero tentare di confondersi cellule terroristiche. Mentre automezzi condotti da corrieri di esplosivo o armi potrebbero tentare di accodarsi alle centinaia di tir in transito dallo scalo. In questo caso però una prima barriera è rappresentata dalle ispezioni radiografiche dei carichi e dal fiuto dei cani poliziotto, oltre che dai controlli di polizia di frontiera, Guardia di finanza e Dogana. Ma anche l'aeroporto (da dove decollano e arrivano anche voli con Spagna, Gran Bretagna ed Egitto) la ferrovia, gli acquedotti e, fra i principali luoghi di culto, le sinagoghe, vengono vigilati con particolare attenzione all' approssimarsi dell' 'ora x', secondo le direttive del piano per la sicurezza nazionale messo a punto da tutti i ministeri interessati, e con modalità operative che possono cambiare a seconda delle necessità. Per il Sanzio, in particolare, il sindaco di Falconara Carletti sta pensando di vietare l’eventuale uso militare dell’aeroporto con un’ordinanza. Prefettura e vertici delle forze di polizia sono in contatto costante, ma finora non sono emersi segnali di preoccupazione. Anche l' eventualità «assai remota» - ha detto Maninchedda - di un attentato chimico o batteriologico è contemplata dal piano nazionale, che stabilisce specifiche procedure di allertamento.

 
IL RESTO DEL CARLINO
Via libera al «futuro» della città

di Maria Gloria Frattagli

FALCONARA — Il piano regolatore di Falconara è stato approvato. Bocciati tre emendamenti di Alleanza nazionale, uno ritirato, respinti anche quelli di Forza Italia. Si è concluso così un capitolo di storia falconarese colorito da polemiche, da incontri vivaci e scambi di idee apparentemente tenui. Terminato lo 'screening' dello strumento urbanistico, redatto nel 1999, è stata raggiunta ieri, in tarda serata, la decisione per il sì definitivo. Preceduto da forti polemiche sui tempi, senza mai mettere in discussione l'operato degli amministratori e dei tecnici provinciali, anche se maliziosamente si era pensato a qualche ostruzione appositamente voluta per bloccare i progetti del Comune, il Prg nella seduta consiliare di ieri è riuscito a catturare l'attenzione di pochi. Veramente pochi. A parte la presenza di molti esponenti politici locali della maggioranza e dell'opposizione falconarese la restante parte, quella con potere decisionale, è apparsa distratta e quasi non curante verso le linee adottate prima dal Comune, poi rivisitate, corrette e approvate dallo stesso Consiglio. Per oltre due ore dall'inizio, il dibattito tra maggioranza e opposizione è stato monopolizzato dalla presentazione di un ordine del giorno proposto dal vice presidente Giancarlo Sagramola contro la guerra all'Iraq. Un dibattito sfociato subito in polemica attraversando scampoli di storia che hanno cambiato l'Italia. Poi l'apposizione, all'interno dell'aula consiliare, della bandiera della pace da parte dei gruppi di Rifondazione comunista e dei Ds. Per non essere da meno Milva Magnani (Fi), in risposta, ha esibito quella americana. Uno 'sfoggio' di posizioni politiche e ideali conclusosi con la richiesta del presidente del Consiglio di eliminare dall'aula entrambe le bandiere. Tornando al Prg, la Provincia ha approvato le linee guida dell'amministrazione per i prossimi anni rimettendo la valutazione della realizzazione di determinate opere infrastrutturali a un consenso partecipe di tutte le parti in causa, non solo del Comune. «Capisco le preoccupazioni di Carletti — ha detto il presidente Giancarli — perchè il Prg rappresenta un grande strumento di riqualificazione e di tutta l'area circostante. E' una sfida — ha ribadito — perché favorisce lo sviluppo sociale e ambientale della città».

Grandi progetti, il Comune dovrà cooperare con gli enti

di Maria Gloria Frattagli

FALCONARA — Un piano regolatore generale tarato sulla prevista crescita della popolazione di due mila unità. Questa, sicuramente, l'incongruenza riscontrata ai più nel Prg. La crescita, naturalmente, si intende nel periodo di vigenza media di un normale piano regolatore (perlomeno decennale).

Raffineria Api - Ritenuto non vincolante il parere dell'amministrazione sulla raffineria Api, ma solo un obiettivo, sono stati confermati gli intenti del Comune che prevede «una riconversione ecocompatibile delle attività esistenti mediante lo studio, la predisposizione, di piani, progetti e programmi volti al risanamento ambientale. Nel frattempo, in attesa del 'giudizio' definitivo della Regione, si provvederà ad un contenimento dell'area occupata dagli impianti connessi all'attività di raffinazione all'interno dell'attuale limite dell'Api. Prevista anche la riqualificazione di Villanova e la riduzione dei rischi anche del rione di Fiumesino. Questo l'altro passaggio 'giudicato' in contrasto con l'idea di riprogettazione della città.

Area ex Montedison - Anche in questo caso sono stati ratificati, in larga massima, gli obiettivi del Prg: valorizzazione della risorsa spiaggia, razionalizzazione e potenziamento della viabilità territoriale, recupero e riuso dell'ex Montedison. Per quanto riguarda la possibilità di creare insediamenti commerciali, la Provincia ha ritenuto di demandare l'inserimento della voce solo ad una fase successiva, proprio per permettere processi di co-pianificazione. E' stata poi confermata la riqualificazione urbanistico-edilizia purché avvenga senza incremento delle volumetrie esistenti. Quindi, sì agli insediamenti abitativi, senza la possibilità di espansione. Per quanto riguarda, infine, l'area a monte della provinciale è stato dato il nullaosta alla riconversione dell'area in zona ricreativa ad alto tasso di verde. Prevista quindi l'eliminazione degli allevamenti avicoli dando un nuovo aspetto anche alle zone circostanti.

Tutte le altre aree - Nella restante parte della città sono stati sottoscritti gli obiettivi dell'amministrazione che prevedono una rivisitazione delle zone fulcro della città. Ovunque è previsto l'ampliamento delle aree verdi e dove non ce ne sono via libera alla realizzazione. Dare un nuovo volto a Falconara è il filo conduttore dello strumento urbanistico. Ormai ci resta da vedere cosa il sindaco riuscirà a realizzare. m. g. f.

Carletti pronto a vietare il «Sanzio» agli aerei da guerra

FALCONARA — Alle otto e mezzo di ieri sera il sindaco, Giancarlo Carletti, spiazza tutti: «Considerata la presenza della raffineria Api nel territorio comunale nonchè la estrema vicinanza alla stessa dell'aeroporto, si sta valutando la necessità di emettere un'ordinanza di divieto di atterraggio ad aerei militari dei paesi belligeranti, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che possano minacciare i cittadini».

Rafforzata la sorveglianza su tutti gli obiettivi sensibili

ANCONA — Sono già state intensificate a tutela di tutti gli obiettivi sensibili e strategici - a cominciare dal porto, dall' aeroporto e dalla raffineria Api di Falconara - le misure di sorveglianza alla scadenza dell' ultimatum per l'attacco angloamericano all' Iraq, coordinate dalla Prefettura di Ancona. Il prefetto Giulio Maninchedda ha confermato che sono in arrivo in città più militari dell' esercito (il numero non è stato ancora reso noto) e un contingente di forze di polizia da altre zone della regione. I rinforzi verranno redistribuiti a presidio dei luoghi virtualmente più a rischio di una possibile rappresaglia terroristica. Primo fra tutti il porto dorico, «finestra» sui Balcani, e quasi ogni giorno meta di tentativi di sbarco di piccoli gruppi di clandestini, che si nascondono a bordo dei traghetti di linea provenienti da Grecia, Albania, e Croazia. Fra di loro - in uno scenario del tutto ipotetico - potrebbero tentare di confondersi cellule terroristiche. Mentre automezzi condotti da corrieri di esplosivo o armi potrebbero tentare di accodarsi alle centinaia di tir in transito dallo scalo. In questo caso però una prima barriera è rappresentata dalle ispezioni radiografiche dei carichi e dal fiuto dei cani poliziotto, oltre che dai controlli di polizia di frontiera, Guardia di finanza e Dogana. Ma anche l'aeroporto (da dove decollano e arrivano anche voli con Spagna, Gran Bretagna ed Egitto) la ferrovia, gli acquedotti e, fra i principali luoghi di culto, le sinagoghe, vengono vigilati con particolare attenzione all'approssimarsi dell'«ora x», secondo le direttive del piano per la sicurezza nazionale messo a punto da tutti i ministeri interessati, e con modalità operative che possono cambiare a seconda delle necessità. Prefettura e vertici delle forze di polizia sono in contatto costante, ma finora non sono emersi segnali di preoccupazione. Anche l'eventualità «assai remota» - ha detto Maninchedda - di un attentato chimico o batteriologico è contemplata dal piano nazionale, che stabilisce specifiche procedure di allertamento. Intanto I Disobbedienti delle Marche, in caso di attacco all' Iraq, effettueranno un presidio d'emergenza probabilmente in Piazza Roma ad Ancona. Per i prossimi giorni sono previsti invece collegamenti via Internet e con Global Radio non solo per essere informati, e informare la cittadinanza, sugli sviluppi della guerra, ma per conoscere e coordinare le varie iniziative dei no war nelle altre città della regione, dove peraltro si stanno organizzando dei presidi. Questa sera è previsto poi un incontro, anche con i sindacati e altri interessati, per individuare percorsi comuni nell'organizzazione delle manifestazioni contro la guerra. Il Comitato per la pace ha intanto annunciato una manifestazione che si terrà alle 18 del giorno in cui dovesse scoppiare la guerra, con un coordinamento in Piazza Roma.

 
CORRIERE ADRIATICO

Il PRG supera l’esame in Provincia

E’ stato approvato in serata a grande maggioranza dal consiglio

Su 23 presenti 16 i voti a favore, cinque contrari e due astenuti. Bocciati tutti gli emendamenti proposti dall'opposizione. Polemiche in aula.

di Marina Minnelli

Si è concluso ieri sera con il voto del coniglio provinciale il lungo iter del Piano Regolatore Generale di Falconara iniziato nel dicembre del 1999 con l'adozione, successivamente passato in Provincia per la valutazione della conformità al PPAR. Un passaggio in consiglio più lungo del previsto conclusosi a tarda serata con la dichiarazione del presidente Giancarli che ancora una volta ha ribadito l'importanza di questo strumento urbanistico attraverso il quale "potrà essere avviato il processo di riqualificazione della città di Falconara". Il via libera è stato ottenuto con i voti della stragrande maggioranza dei consiglieri deII’assise. Dei 23 presenti nell'aula del palazzo di corso Stamina, sedici i voti a favore del Prg falconaresi, cinque i contrari (Forza Italia ed Alleanza Nazionale) ed astensione finale dopo un lungo dibattito dei due rappresentanti di Rifondazione Comunista, Brandoni e Amagliani. Il nostro giudizio sul lavoro del Comitato per il Territorio - ha dichiarato Brandoni - è del tutto positivo, e la stessa commissione urbanistica ha proposto un emendamento su un'area importante come quella agricola dl fronte alla ex Montedison, resta però il parere negativo di RC a livello locale che a-suo tempo ha votato contro il Prg e per noi la posizione più coerente resta astensione". Bocciati nel corso della seduta tutti gli emendamenti proposti dall'opposizione nonostante le forti polemiche sollevate da Enrico Cesaroni di Forza Italia e da Ennio Mencarelli di Alleanza Nazionale. In particolare i consiglieri di Forza Italia avevano chiesto di "stralciare dal Prg l'area della raffineria Api invidiata con Sat B2 Zud 1 e rimandare la discussione dopo la decisione della concertazione sull'eventuale rinnovo della concessione". "E' chiaro - ha detto Cesaroni - che il problema della raffineria Api per la quale è in atto una concertazione fra Provincia, Comune e Regione la quale si dovrà esprimere in un breve periodo di tempo sul innovo della concessione supera sia il Prg di Falconara che il Ptc". Introdotta dall'assessore all'urbanistica Patrizia Casagrande che ha parlato anche di tempi e modi di analisi del Prg finalizzati "ad una valutazione la più ampia e condivisa possibile”, la relazione sullo strumento urbanistico del comune di Falconara ha preso in esame tutte le valutazioni del Comitato per il Territorio sugli obiettivi del piano. In particolare sono stati esaminati la qualificazione degli ambienti e dello spazio extraurbano, lo sviluppo e la qualificazione del sistema di accessibilità, la qualificazione tipologica, morfologica, funzionale ed estetica dello spazio urbano, il riuso ed il riassetto delle parti dell'insediamento non complete ed incompiute, dimesse o da dimettere connesse ad opportunità di sviluppo socio-economico, l'elevazione della qualità del settore abitativo, l’aumento dei servizi pubblici ed il miglioramento di quelli esistenti e l'aumento della qualità ambientale, ottenuta tramite il perseguimento di undici azioni specifiche. II Prg, secondo i tecnici della Provincia (che come ha sottolineato l'assessore Casagrande, "hanno lavorato in stretta collaborazione con quelli del comune di Falconara") elenca "azioni di carattere generale e "azioni di carattere specifico" le quali non riguardano la ripartizione dello spazio urbano ed extraurbano, ma le azioni da mettere in essere per le trasformazioni prefigurate ed in generale questa ripartizione definita dal Prg 99 è funzionale alle azioni elencate. Quanto alle scelte sovracomunali affrontate all'interno del Prg e riguardanti soprattutto le infrastrutture (scalo merci, svincolo SS16, raccordo ferroviario, aeroporto, metropolitana di superficie) il Cpt si è espresso a favore di "procedure di copianificazione". Una buona notizia per la città di Falconara e per il sindaco Carletti, che aveva chiesto di ridurre i tempi di approvazione dello strumento urbanistico.

Nel segno dell'ambiente

Prevista la riqualificazione dell’area che ospita la raffineria

Importanti novità in vista anche per Castelferretti

di Marina Minnelli

Numerosi e distribuiti su tutto il territorio comunale gli interventi previsti dal nuovo Prg, destinati soprattutto alla riqualificazione della città dal punto di vista urbanistico, viario ed ambientale. Nella zona centro oltre al miglioramento degli standard abitativi è in previsione la realizzazione di un collegamento stradale fra via Italia e via Buozzi, mentre per la zona del cimitero dovrebbe essere aperto un nuovo accesso nella zona superiore con adeguato parcheggio. Per la strada panoramica che congiunge Torrette con Falconara attraverso Barcaglione il Prg prevede "riqualificazione ed ampliamento" per un'arteria da acquisire al patrimonio pubblico. Dalla zona Tesoro si prevede la delocalizzazione degli insediamenti produttivi e la creazione di un nuovo sistema viario con il collegamento alla via delle Saline. Importanti anche le azioni su Castelferretti con il recupero e la valorizzazione di tutto il complesso di Montedomini (collina, terreni agricoli, case coloniche e villa), la creazione di un bosco urbano e la ristrutturazione del sottopasso pedonale/ciclabile in via dell'aeroporto. Quanto al la raffineria Api il Prg prefigura a livello strategico una "riconversione ecocompatibile delle attività esistenti, mediante lo studio, la predisposizione, l'adozione e l’attuazione di piani, progetti e programmi volti al risanamento ambientale che tengano conto delle imprescindibili esigenze della salvaguardia dei livelli occupazionali". Nel frattempo il piano dà l'indicazione per "il contenimento delI'area occupata dagli impianti”,

 
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