RASSEGNA STAMPA 14.03.2003

 

MESSAGGERO
L’Api svela alla Regione le strategie per ridurre l’impatto ambientale

di Roberta Maccagnani

FALCONARA - Presentato in anteprima alla Regione il rapporto annuale sulle strategie del gruppo Api. E’ accaduto ieri alla sede della Regione dove Marco Amagliani, assessore all’ambiente, con alcuni tecnici, ha partecipato all’illustrazione in anteprima del rapporto che, di solito, l’Api presenta nel corso di un evento pubblico ad aprile. Un momento questo, per l’azienda, importante per fare il punto sulle sue attività e sugli scenari futuri, considerando anche la scadenza della concessione, sul cui rinnovo sarà appunto la Regione a decidere entro giugno. A spiegare gli obiettivi del petrolifero c’erano Franco Bellucci, direttore dello stabilimento, e Clemente Napolitano, amministratore delegato. Soddisfazione per entrambi, dopo la conclusione dell’incontro. Ambiente, sicurezza e futuro dell’azienda sono stati i punti cardine della discussione. «Un cordone ombelicale tra il gruppo e la Regione Marche» così è stata definita l’Api raffineria di Ancona, che intende porsi come polo energetico sviluppabile in armonia alle esigenze del territorio e in corretta interazione con esso. E per il futuro diversi i programmi in cantiere, come l’uso razionale dell’energia e l’efficienza energetica. Primo obiettivo è l’incremento dell’efficienza dei processi produttivi, la riduzione dell’impatto ambientale dei processi produttivi grazie alla riduzione delle emissioni gassose, liquide ed acustiche. Quindi, c’è da pensare che si stia lavorando all’insonorizzazione dell’Igcc, come richiesto dea tempo anche dal Comune. Infine, è prevista anche l’applicazione del know-how acquisito con la realizzazione dell’Igcc per lo sviluppo di iniziative energetiche complementari alla raffinazione e di interesse regionale, in primis la produzione di energia elettrica e poi la massificazione di biomasse. L’Api, comunque, sembra voler puntare anche sullo sviluppo di fonti rinnovabili e dell’adeguamento delle infrastrutture aziendali allo sviluppo di progetti sperimentali (applicazioni foto-voltaiche e il rifornimento di veicoli elettrici).

A Falconara il bilancio è soft

Inalterata l’imposta sui fabbricati ma aumenta la tassa rifiuti per far fronte alle spese di trasporto dopo la chiusura della discarica di via del Tesoro

Pronta la manovra economica per il 2003. L’Ici resta invariata

di ROBERTA MACCAGNANI

FALCONARA — «Un bilancio rigoroso che fa fronte ad una situazione difficile senza farla pesare sui cittadini». Così Roberto Pesaresi, assessore al Bilancio, descrive lo strumento finanziario del Comune. Il bilancio, che verrà discusso nel Consiglio comunale in programma il 31 marzo, questa volta rispetta il patto di stabilità, come tengono a precisare in Comune: «Nel 2001 su tre parametri imposti dal patto di stabilità – spiega Pesaresi – il Comune non ne ha rispettato uno, mentre nel 2002 siamo in linea, senza ricorrere ad escamotage contabili». Le entrate previste per il 2003 ammontano a 47.528.547 euro, pari da altrettante uscite. Mentre sul fronte delle imposte, con soddisfazione di Pesaresi, non ci sono aumenti consistenti: l’Ici sulla prima casa rimane al 4,50 per mille, anche perché la quota è già tra le più alte della Regione. Rimangono invariate anche l’Ici sulla seconda casa e i fabbricati, mentre aumenta la tassa dei rifiuti. «Siamo stati costretti a questa manovra – insiste l’assessore – non per problemi interni ma a causa della chiusura della discarica di via del Tesoro. Ora i rifiuti vanno conferiti in un altro sito e, quindi, trasportati. L’aumento del 40% sulla tassa rifiuti serve, di conseguenza, alla copertura di questo ulteriore costo. Inoltre, per rendere la pressione fiscale più equa, abbiamo deciso di anticipare l’entrata in vigore del decreto Ronchi che prevede di conteggiare per il computo sulla tassa rifiuti, oltre ai metri quadri di abitazione, anche le persone del nucleo familiare». Introdotta da quest’anno una nuova tassa per i commercianti, quella sull’occupazione del suolo pubblico per tutto l’anno che, con un aggravio del 30% in più sulla tassa già in vigore (valida solo per l’estate), consentirà di avere un’area esterna per i clienti. Grave problema del 2003 sarà, però, la revisione degli estimi catastali. Falconara era tra i Comuni i cui valori erano di molto superiori alle rendite reali delle abitazioni. Una differenza che è probabile si faccia sentire in maniera pesante sulle entrate comunali. «Pensiamo di compensare col recupero dell’evasione fiscale - sottolinea l’assessore - Non faremo condoni e intensificheremo i controlli, recuperando così le perdite dovute alla revisione catastale». Pesaresi ricorda anche che «Falconara è una città critica sotto l’aspetto ambientale, della sicurezza e delle infrastrutture. Una realtà, quindi, che genera criticità anche nei servizi erogati perché ne servono molti. Ma nonostante questo intendiamo mantenere gli attuali standard». Nel piano di investimenti 2003-2005 il Comune prosegue coi progetti ancora in fase di attuazione, realizzandone anche altri. Il debito dell'amministrazione nei confronti degli istituti di credito privati arriva a circa 32 miliardi di lire per quest'anno, 19 miliardi nel 2004 e altri 19 nel 2005, potendo contare su un contributo statale di 102 mila euro, su uno regionale residuo di 415 mila euro e regionale effettivo di 35 mila euro. Una situazione che però non preoccupa, assicura Pesaresi: «Potrebbe generarsi rigidità, ma si cercherà di reperire liquidità con fondi comunitari e governativi grazie alla presentazione di progetti, come per Villa Montedomini». Una delle spese più evidenti è quella per la manutenzione delle strade e dei marciapiedi: circa 4 miliardi nel 2003, un miliardo e 400 milioni nel 2004 e altrettanto per il 2005.

 
IL RESTO DEL CARLINO
«Più sicurezza allo scalo merci»

di Alessandra Pascucci

FALCONARA — Esistono efficienti sistemi di sicurezza ed antincendio nello scalo merci ferroviario di Falconara e, se sì, vengono adeguatamente applicati? A chiederlo è il "Comitato dei cittadini residenti a Villanova", in un esposto indirizzato al Noe dei carabinieri di Ancona. I dubbi al riguardo sono stati esacerbati dall'incidente del 3 marzo scorso, quando andò a fuoco la cabina di un autotreno che, all'interno dello scalo merci, era in attesa di trasbordare sigarette dai carri ferroviari. L'incendio si era sviluppato a pochi metri dalle abitazioni e gli stessi cittadini, armati di estintori, avevano tentato di contenere le fiamme in attesa dell'arrivo dei vigili del fuoco, sopraggiunti mezz'ora dopo. I testimoni affermano che, prima dell'intervento dei pompieri, nessun addetto di Trenitalia aveva tentato di soffocare l'incendio. Il comitato ipotizza quindi l'inesistenza o, quantomeno, l'inadeguatezza di un sistema di sicurezza all'interno della struttura, dove viene movimentato materiale infiammabile a pochi metri dalle abitazioni. L'associazione di Villanova chiede dunque al Noe di verificare l'esistenza di presidi antincendio e il grado di sicurezza generale in tutto lo scalo merci, nonché l'individuazione di responsabilità dei controlli. Dal 1996 ad oggi, gli abitanti del quartiere hanno rivolto interrogativi analoghi alla prefettura di Ancona ed al comune di Falconara.

l'esposto integrale presentato al NOE

 

Il bilancio guarda al sociale e all'ambiente

Maria Gloria Frattagli

FALCONARA — «L'attenzione del bilancio 2003 è rivolta al sociale, allo sviluppo del territorio e alla cultura e sport. Insomma al viver bene». L'assessore al bilancio, Roberto Pesaresi ha presentato ieri l'importante documento amministrativo per gestire la politica del sindaco Carletti. Uno strumento che al di là delle cifre punta a dare un nuovo volto alla città e per questo — ha detto Pesaresi — «è stato necessario investire per recuperare una nostra identità». Sacrifici economici che l'amministrazione ha cercato e cercherà di tamponare utilizzando mezzi di finanza straordinaria: contratto di quartiere e Prusst attingendo, anche, dai mezzi messi a disposizione dall'Unione europea. «Questo bilancio — ha spiegato Pesaresi — fuga definitivamente ogni dubbio e perplessità su chi ci aveva accusato di avere problemi. Ed anche per questo motivo che abbiamo indetto gli incontri pubblici con la cittadinanza. Da considerare, poi, che gli elementi di criticità che affrontiamo ci mettono di fronte a costi sensibilmente maggiori». Un Pesaresi dallo sguardo soddisfatto ha spiegato, poi, come siano stati rispettati i tre principi dettati dal patto di stabilità. «La revisione degli estimi catastali — ha aggiunto — ci ha permesso di risollevare una situazione critica. Lasceremo inalterata l'aliquota Ici perché combatteremo l'evasione e non utilizzeremo la soluzione del condono». Come già annunciato l'elemento che andrà a gravare nelle tasche dei cittadini sarà quello della tassa dei rifiuti che aumenterà proprio per il nuovo calcolo stabilito dalla normativa: una base fissa secondo i metri quadrati dell'abitazione e una variabile secondo il numero dei componenti il nucleo familiare che comporterà aumenti soprattutto per gli esercizi di ortofrutta, pescheria, macelleria, ristoranti e bar. Nel bilancio, rispetto a quello dello scorso anno, va considerata la creazione dell'istituzione allo sport a cui verranno affidate risorse e quella di prossima costituzione dei servizi sociali. Passando al dettaglio le cifre del bilancio saranno destinati alla gestione e al controllo dell'amministrazione oltre 6 milioni di euro, 1.289 mila euro alla polizia locale, 1482 mila euro all'istruzione pubblica, 733.470 mila euro alla cultura, 482.801 mila euro allo sport, 181.828 mila euro al turismo, oltre un milione di euro alla viabilità e quasi 5 milioni di euro al territorio e all'ambiente. Infine, oltre tre milioni di euro al settore sociale.

 
 
 
 
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