L’Api svela alla Regione le
strategie per ridurre l’impatto ambientale
di Roberta Maccagnani
FALCONARA - Presentato in
anteprima alla Regione il rapporto annuale sulle strategie
del gruppo Api. E’ accaduto ieri alla sede della Regione
dove Marco Amagliani, assessore all’ambiente, con alcuni
tecnici, ha partecipato all’illustrazione in anteprima del
rapporto che, di solito, l’Api presenta nel corso di un
evento pubblico ad aprile. Un momento questo, per l’azienda,
importante per fare il punto sulle sue attività e sugli
scenari futuri, considerando anche la scadenza della
concessione, sul cui rinnovo sarà appunto la Regione a
decidere entro giugno. A spiegare gli obiettivi del
petrolifero c’erano Franco Bellucci, direttore dello
stabilimento, e Clemente Napolitano, amministratore
delegato. Soddisfazione per entrambi, dopo la conclusione
dell’incontro. Ambiente, sicurezza e futuro dell’azienda
sono stati i punti cardine della discussione. «Un cordone
ombelicale tra il gruppo e la Regione Marche» così è stata
definita l’Api raffineria di Ancona, che intende porsi come
polo energetico sviluppabile in armonia alle esigenze del
territorio e in corretta interazione con esso. E per il
futuro diversi i programmi in cantiere, come l’uso razionale
dell’energia e l’efficienza energetica. Primo obiettivo è
l’incremento dell’efficienza dei processi produttivi, la
riduzione dell’impatto ambientale dei processi produttivi
grazie alla riduzione delle emissioni gassose, liquide ed
acustiche. Quindi, c’è da pensare che si stia lavorando all’insonorizzazione
dell’Igcc, come richiesto dea tempo anche dal Comune.
Infine, è prevista anche l’applicazione del know-how
acquisito con la realizzazione dell’Igcc per lo sviluppo di
iniziative energetiche complementari alla raffinazione e di
interesse regionale, in primis la produzione di energia
elettrica e poi la massificazione di biomasse. L’Api,
comunque, sembra voler puntare anche sullo sviluppo di fonti
rinnovabili e dell’adeguamento delle infrastrutture
aziendali allo sviluppo di progetti sperimentali
(applicazioni foto-voltaiche e il rifornimento di veicoli
elettrici).
A Falconara il bilancio è
soft
Inalterata l’imposta sui
fabbricati ma aumenta la tassa rifiuti per far fronte alle
spese di trasporto dopo la chiusura della discarica di via
del Tesoro
Pronta la manovra economica
per il 2003. L’Ici resta invariata
di ROBERTA MACCAGNANI
FALCONARA — «Un bilancio
rigoroso che fa fronte ad una situazione difficile senza
farla pesare sui cittadini». Così Roberto Pesaresi,
assessore al Bilancio, descrive lo strumento finanziario del
Comune. Il bilancio, che verrà discusso nel Consiglio
comunale in programma il 31 marzo, questa volta rispetta il
patto di stabilità, come tengono a precisare in Comune: «Nel
2001 su tre parametri imposti dal patto di stabilità –
spiega Pesaresi – il Comune non ne ha rispettato uno, mentre
nel 2002 siamo in linea, senza ricorrere ad escamotage
contabili». Le entrate previste per il 2003 ammontano a
47.528.547 euro, pari da altrettante uscite. Mentre sul
fronte delle imposte, con soddisfazione di Pesaresi, non ci
sono aumenti consistenti: l’Ici sulla prima casa rimane al
4,50 per mille, anche perché la quota è già tra le più alte
della Regione. Rimangono invariate anche l’Ici sulla seconda
casa e i fabbricati, mentre aumenta la tassa dei rifiuti.
«Siamo stati costretti a questa manovra – insiste
l’assessore – non per problemi interni ma a causa della
chiusura della discarica di via del Tesoro. Ora i rifiuti
vanno conferiti in un altro sito e, quindi, trasportati.
L’aumento del 40% sulla tassa rifiuti serve, di conseguenza,
alla copertura di questo ulteriore costo. Inoltre, per
rendere la pressione fiscale più equa, abbiamo deciso di
anticipare l’entrata in vigore del decreto Ronchi che
prevede di conteggiare per il computo sulla tassa rifiuti,
oltre ai metri quadri di abitazione, anche le persone del
nucleo familiare». Introdotta da quest’anno una nuova tassa
per i commercianti, quella sull’occupazione del suolo
pubblico per tutto l’anno che, con un aggravio del 30% in
più sulla tassa già in vigore (valida solo per l’estate),
consentirà di avere un’area esterna per i clienti. Grave
problema del 2003 sarà, però, la revisione degli estimi
catastali. Falconara era tra i Comuni i cui valori erano di
molto superiori alle rendite reali delle abitazioni. Una
differenza che è probabile si faccia sentire in maniera
pesante sulle entrate comunali. «Pensiamo di compensare col
recupero dell’evasione fiscale - sottolinea l’assessore -
Non faremo condoni e intensificheremo i controlli,
recuperando così le perdite dovute alla revisione
catastale». Pesaresi ricorda anche che «Falconara è una
città critica sotto l’aspetto ambientale, della sicurezza e
delle infrastrutture. Una realtà, quindi, che genera
criticità anche nei servizi erogati perché ne servono molti.
Ma nonostante questo intendiamo mantenere gli attuali
standard». Nel piano di investimenti 2003-2005 il Comune
prosegue coi progetti ancora in fase di attuazione,
realizzandone anche altri. Il debito dell'amministrazione
nei confronti degli istituti di credito privati arriva a
circa 32 miliardi di lire per quest'anno, 19 miliardi nel
2004 e altri 19 nel 2005, potendo contare su un contributo
statale di 102 mila euro, su uno regionale residuo di 415
mila euro e regionale effettivo di 35 mila euro. Una
situazione che però non preoccupa, assicura Pesaresi:
«Potrebbe generarsi rigidità, ma si cercherà di reperire
liquidità con fondi comunitari e governativi grazie alla
presentazione di progetti, come per Villa Montedomini». Una
delle spese più evidenti è quella per la manutenzione delle
strade e dei marciapiedi: circa 4 miliardi nel 2003, un
miliardo e 400 milioni nel 2004 e altrettanto per il 2005.
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«Più
sicurezza allo scalo merci»
di Alessandra Pascucci
FALCONARA — Esistono
efficienti sistemi di sicurezza ed antincendio nello scalo
merci ferroviario di Falconara e, se sì, vengono
adeguatamente applicati? A chiederlo è il "Comitato dei
cittadini residenti a Villanova", in un esposto indirizzato
al Noe dei carabinieri di Ancona. I dubbi al riguardo sono
stati esacerbati dall'incidente del 3 marzo scorso, quando
andò a fuoco la cabina di un autotreno che, all'interno
dello scalo merci, era in attesa di trasbordare sigarette
dai carri ferroviari. L'incendio si era sviluppato a pochi
metri dalle abitazioni e gli stessi cittadini, armati di
estintori, avevano tentato di contenere le fiamme in attesa
dell'arrivo dei vigili del fuoco, sopraggiunti mezz'ora
dopo. I testimoni affermano che, prima dell'intervento dei
pompieri, nessun addetto di Trenitalia aveva tentato di
soffocare l'incendio. Il comitato ipotizza quindi
l'inesistenza o, quantomeno, l'inadeguatezza di un sistema
di sicurezza all'interno della struttura, dove viene
movimentato materiale infiammabile a pochi metri dalle
abitazioni. L'associazione di Villanova chiede dunque al Noe
di verificare l'esistenza di presidi antincendio e il grado
di sicurezza generale in tutto lo scalo merci, nonché
l'individuazione di responsabilità dei controlli. Dal 1996
ad oggi, gli abitanti del quartiere hanno rivolto
interrogativi analoghi alla prefettura di Ancona ed al
comune di Falconara.
l'esposto integrale presentato al NOE
Il bilancio guarda al
sociale e all'ambiente
Maria Gloria Frattagli
FALCONARA — «L'attenzione del
bilancio 2003 è rivolta al sociale, allo sviluppo del
territorio e alla cultura e sport. Insomma al viver bene».
L'assessore al bilancio, Roberto Pesaresi ha presentato ieri
l'importante documento amministrativo per gestire la
politica del sindaco Carletti. Uno strumento che al di là
delle cifre punta a dare un nuovo volto alla città e per
questo — ha detto Pesaresi — «è stato necessario investire
per recuperare una nostra identità». Sacrifici economici che
l'amministrazione ha cercato e cercherà di tamponare
utilizzando mezzi di finanza straordinaria: contratto di
quartiere e Prusst attingendo, anche, dai mezzi messi a
disposizione dall'Unione europea. «Questo bilancio — ha
spiegato Pesaresi — fuga definitivamente ogni dubbio e
perplessità su chi ci aveva accusato di avere problemi. Ed
anche per questo motivo che abbiamo indetto gli incontri
pubblici con la cittadinanza. Da considerare, poi, che gli
elementi di criticità che affrontiamo ci mettono di fronte a
costi sensibilmente maggiori». Un Pesaresi dallo sguardo
soddisfatto ha spiegato, poi, come siano stati rispettati i
tre principi dettati dal patto di stabilità. «La revisione
degli estimi catastali — ha aggiunto — ci ha permesso di
risollevare una situazione critica. Lasceremo inalterata
l'aliquota Ici perché combatteremo l'evasione e non
utilizzeremo la soluzione del condono». Come già annunciato
l'elemento che andrà a gravare nelle tasche dei cittadini
sarà quello della tassa dei rifiuti che aumenterà proprio
per il nuovo calcolo stabilito dalla normativa: una base
fissa secondo i metri quadrati dell'abitazione e una
variabile secondo il numero dei componenti il nucleo
familiare che comporterà aumenti soprattutto per gli
esercizi di ortofrutta, pescheria, macelleria, ristoranti e
bar. Nel bilancio, rispetto a quello dello scorso anno, va
considerata la creazione dell'istituzione allo sport a cui
verranno affidate risorse e quella di prossima costituzione
dei servizi sociali. Passando al dettaglio le cifre del
bilancio saranno destinati alla gestione e al controllo
dell'amministrazione oltre 6 milioni di euro, 1.289 mila
euro alla polizia locale, 1482 mila euro all'istruzione
pubblica, 733.470 mila euro alla cultura, 482.801 mila euro
allo sport, 181.828 mila euro al turismo, oltre un milione
di euro alla viabilità e quasi 5 milioni di euro al
territorio e all'ambiente. Infine, oltre tre milioni di euro
al settore sociale.
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