«Impresa, centro dello
sviluppo»
FALCONARA — La permanenza o
meno della raffineria Api sul territorio ha, in un certo
senso diviso la città tra chi crede all'indissolubile legame
tra la raffineria e Falconara e chi pensa invece a forme
nuove di sviluppo. Il presidente di Confindustria Marche,
Carlo Lucarelli formula al Carlino delle considerazioni
sugli scenari che si prospettano, sulla possibilità di
collaborare per trovare una soluzione in grado di soddisfare
entrambe le parti (impresa e in questo caso il Comune).
«E' necessario anzitutto fare
una premessa — dice Lucarelli —. Le imprese sono il centro
propulsore per lo sviluppo economico, sociale e ambientale
di un territorio. Altrettanto fondamentale è che le aziende
e le autorità rispettino le regole, queste non possono e non
devono essere cambiate durante il gioco».
Che impegni prende
un'azienda?
«Le imprese investono in un
settore con notevoli sforzi economici che ammortizzeranno
nel tempo. E' proprio sulla base dei permessi, delle
concessioni che si sviluppa una strategia imprenditoriale
basata sul tempo disponibile».
E nel caso della raffineria?
«L'Api è un'impresa del
territorio che contribuisce con il versamento tributario, a
cominciare dalle tasse sull'insegna, fino a quella dei
rifiuti. Per non parlare poi dell'Irap dove siamo
supertartassati. E' per questo che chiedere altri
contributi, come mi è sembrato che sia stato fatto è
sicuramente domandare troppo».
Cosa fa l'Api per l'ambiente?
«Anche se si è spesso detto
che la raffineria avrebbe dovuto fare di più, l'Api si è
sempre interessata a conseguire degli standard di sicurezza
ogni volta più elevati migliorando quindi le tecniche di
produzione. Queste, infatti, sono rivolte a diminuire
l'impatto con l'ambiente circostante».
Un esempio è anche il master?
«Certo. E' un passo avanti
per cercare di risolvere i problemi ambientali. Ed è dunque
un segno di collaborazione».
Cosa ne pensa
dell'incompatibilità sancita dal Prg?
«Dico che la valutazione di
compatibilità o meno debba essere fatta in base alle regole
al momento dell'insediamento e non solo per raggiungere il
miglioramento di un territorio».
E se volessero stabilire
nuove regole?
«Allora dico che si devono
fare su principi verificati, ma non si deve trattare di
regole modificative di un'attività».
Cosa ne pensa del Prg di
Falconara?
«E' molto positivo che un
Comune studi soluzioni nuove. Deve però valutare le
opportunità». |