RASSEGNA STAMPA 28.02.2003

 

IL RESTO DEL CARLINO
«Impresa, centro dello sviluppo»

FALCONARA — La permanenza o meno della raffineria Api sul territorio ha, in un certo senso diviso la città tra chi crede all'indissolubile legame tra la raffineria e Falconara e chi pensa invece a forme nuove di sviluppo. Il presidente di Confindustria Marche, Carlo Lucarelli formula al Carlino delle considerazioni sugli scenari che si prospettano, sulla possibilità di collaborare per trovare una soluzione in grado di soddisfare entrambe le parti (impresa e in questo caso il Comune).

«E' necessario anzitutto fare una premessa — dice Lucarelli —. Le imprese sono il centro propulsore per lo sviluppo economico, sociale e ambientale di un territorio. Altrettanto fondamentale è che le aziende e le autorità rispettino le regole, queste non possono e non devono essere cambiate durante il gioco».

Che impegni prende un'azienda?

«Le imprese investono in un settore con notevoli sforzi economici che ammortizzeranno nel tempo. E' proprio sulla base dei permessi, delle concessioni che si sviluppa una strategia imprenditoriale basata sul tempo disponibile».

E nel caso della raffineria?

«L'Api è un'impresa del territorio che contribuisce con il versamento tributario, a cominciare dalle tasse sull'insegna, fino a quella dei rifiuti. Per non parlare poi dell'Irap dove siamo supertartassati. E' per questo che chiedere altri contributi, come mi è sembrato che sia stato fatto è sicuramente domandare troppo».

Cosa fa l'Api per l'ambiente?

«Anche se si è spesso detto che la raffineria avrebbe dovuto fare di più, l'Api si è sempre interessata a conseguire degli standard di sicurezza ogni volta più elevati migliorando quindi le tecniche di produzione. Queste, infatti, sono rivolte a diminuire l'impatto con l'ambiente circostante».

Un esempio è anche il master?

«Certo. E' un passo avanti per cercare di risolvere i problemi ambientali. Ed è dunque un segno di collaborazione».

Cosa ne pensa dell'incompatibilità sancita dal Prg?

«Dico che la valutazione di compatibilità o meno debba essere fatta in base alle regole al momento dell'insediamento e non solo per raggiungere il miglioramento di un territorio».

E se volessero stabilire nuove regole?

«Allora dico che si devono fare su principi verificati, ma non si deve trattare di regole modificative di un'attività».

Cosa ne pensa del Prg di Falconara?

«E' molto positivo che un Comune studi soluzioni nuove. Deve però valutare le opportunità».

 
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