«Enea e
Arpam ci danno ragione»
Api: «Gli studi effettuati hanno
confermato la situazione che avevamo già delineato»
Lo Svim deve realizzare
un’indagine su cui si baserà il progetto del piano di
risanamento della Regione Sul suo ruolo no comment della
raffineria
FALCONARA - Count down
serrato. Il 15 giugno la Regione deve decidere il futuro
della raffineria e dei suoi 400 lavoratori diretti, 2000
unità con l’indotto. Si gioca, allora, una nuova carta -
quella da più parti richiesta - l’avvio del comitato
istituzionale, presieduto da Marco Amagliani, assessore
regionale all’ambiente, che coinvolge, oltre a Provincia e
Comuni, forze politiche e sociali, come la Cgil. Tra gli
obiettivi del comitato c’è anche quello di verificare i
risultati degli adempimenti tecnici affidati ad Arpam ed
Enea, che per primi hanno prodotto studi sul territorio
occupato della raffineria. Ricordiamo che lo studio
dell’Enea riguarda i potenziali rischi industriali in caso
di incidenti rilevanti, mentre quello dell’Arpam verte sui
rischi ambientali, come inquinamento di suolo, acqua, aria e
rumori. Si tratta di piani sinergici all’analisi che ora è
stata affidata allo Svim, che deve integrarli con la
possibilità di risanamento dell’area. Sono fondamentali per
concludere l’iter dello studio sull’area ad alto rischio,
dove la raffineria è un elemento di rilievo. L’Enea ha
individuato nella raffineria aspetti complessi, ma non
gravissimi. L’Arpam, invece, si è concentrata sulle matrici
ambientali. Ma cosa pensa la raffineria, la diretta
interessata e protagonista, di queste due analisi? «Entrambi
gli studi, Enea ed Arpam – risponde in una nota l’azienda -
hanno una loro importante valenza tecnico-ambientale
nell’aver preso in esame attraverso scrupolose analisi e
monitoraggi le aree di relativa competenza. Per quanto
riguarda nello specifico la raffineria, gli studi hanno
confermato la situazione delineata dalla stessa azienda,
tanto dal punto di vista degli scenari di sicurezza che
sotto l’aspetto dell’impatto ambientale». Quindi per lo
stabilimento petrolifero nessun problema, anzi condivisione
per gli studi Enea ed Arpam, che vanno nella stessa
direzione di quanto sempre affermato dall’azienda. Nessun
commento, invece, sul nuovo incarico affidato dalla Regione
allo Svim, che dovrà indicare le possibilità per il
risanamento dell’area. «Prendiamo atto – ha detto l’azienda
– di questo ulteriore passo intrapreso dalla Regione». E si
tratta di un passo decisivo se si considera che il gruppo
tecnico della Regione Marche partirà da questo studio
consuntivo Svim per realizzare il progetto preliminare del
piano di risanamento dell’area ad alto rischio ambientale.
Stupisce, però, che la Regione non lo consideri vincolante
per il rinnovo, come sottolineato dai Verdi. Positivo,
comunque, il giudizio del presidente regionale Wwf, Andrea
Dignani, che ha preso parte al Comitato promosso dalla
Regione. «Occorre – ha scritto - che la scelta sul futuro
dell’area a rischio si fondi sugli elementi di compatibilità
ambientale senza trascurare la percezione che i cittadini
hanno sull’Api rispetto alla qualità della vita». Intanto il
comitato di Fiumesino segnala disturbi notturni provenienti
dall’Igcc e dalla fiaccola tra il 26 Gennaio e il 17
Febbraio, di cui chiedono chiarimenti agli enti.
Il nuovo prg compatibile
al piano della Provincia
FALCONARA - La variante al
Prg di Falconara, ovvero il “nuovo Prg" che “farebbe a
pugni" con il complesso Api, è compatibile al Piano di
coordinamento territoriale della Provincia. La valutazione
l'ha espressa ieri la Giunta provinciale, che in una nota
definisce il suo voto all'unanimità «prettamente tecnico, in
quanto, tenuto conto della valenza della stessa variante
generale, gli approfondimenti strategici, gestionali e
politico-istituzionali, saranno effettuati in seno alla
competente Commissione consiliare». Quali dunque i nuovi
passaggi dell'iter d'adeguamento al Piano paesistico
ambientale regionale? «Il percorso, rapido è complesso è
stato già programmato - d'intesa con la Giunta, dal
presidente della Commissione, il consigliere Giuliano
Brandoni»: il passaggio in Commissione urbanistica dovrebbe
impiegare due o tre sedute, ed esaurirsi entro la fine del
mese. Poi la variante generale sarà sottoposta all'esame del
Consiglio provinciale per la approvazione definitiva, nel
corso della prima seduta utile (probabilmente quella del 10
marzo). Anche le valutazioni del Consiglio dovrebbero essere
di tipo tecnico-normativo, e non di merito, con il risultato
(al di là di colpi di scena politici dell'ultim'ora) che il
Prg del Comune di Falconara entri pienamente in vigore così
com'è, e cioè puntando sul contenimento e sulla destinazione
a “terziario ecocompatibile" (strutture di servizio,
commerciali e turistiche) dell'area vasta attualmente
occupata da raffineria e centrale Turbogas fino alla
scadenza della concessione industriale. |
Comitati contro la raffineria: «Troppe emissioni rumorose»
FALCONARA —Il comitato dei
residenti del quartiere di Villanova e Fiumesino ha
segnalato alla Procura della Repubblica, al prefetto, al
sindaco di Falconara e all' Arpam l' ennesimo episodio di
emissioni rumorose provenienti dalla Raffineria Api. «Le
emissioni — denunciano i Comitati — sono state percepite da
molti cittadini, nell' ambito del quartiere, in maniera
molto fastidiosa, addirittura anche con una certa
apprensione, soprattutto in concomitanza delle grandi
dimensioni della fiaccola, momenti in cui il rumore era più
cupo». Viene stilata una lista degli episodi più
significativi dell' ultimo periodo: il 27 e 28 gennaio,
dalle 21 in poi, il 15 e il 16 febbraio. |