RASSEGNA STAMPA 19.02.2003

 

MESSAGGERO
«Enea e Arpam ci danno ragione»

Api: «Gli studi effettuati hanno confermato la situazione che avevamo già delineato»

Lo Svim deve realizzare un’indagine su cui si baserà il progetto del piano di risanamento della Regione Sul suo ruolo no comment della raffineria

FALCONARA - Count down serrato. Il 15 giugno la Regione deve decidere il futuro della raffineria e dei suoi 400 lavoratori diretti, 2000 unità con l’indotto. Si gioca, allora, una nuova carta - quella da più parti richiesta - l’avvio del comitato istituzionale, presieduto da Marco Amagliani, assessore regionale all’ambiente, che coinvolge, oltre a Provincia e Comuni, forze politiche e sociali, come la Cgil. Tra gli obiettivi del comitato c’è anche quello di verificare i risultati degli adempimenti tecnici affidati ad Arpam ed Enea, che per primi hanno prodotto studi sul territorio occupato della raffineria. Ricordiamo che lo studio dell’Enea riguarda i potenziali rischi industriali in caso di incidenti rilevanti, mentre quello dell’Arpam verte sui rischi ambientali, come inquinamento di suolo, acqua, aria e rumori. Si tratta di piani sinergici all’analisi che ora è stata affidata allo Svim, che deve integrarli con la possibilità di risanamento dell’area. Sono fondamentali per concludere l’iter dello studio sull’area ad alto rischio, dove la raffineria è un elemento di rilievo. L’Enea ha individuato nella raffineria aspetti complessi, ma non gravissimi. L’Arpam, invece, si è concentrata sulle matrici ambientali. Ma cosa pensa la raffineria, la diretta interessata e protagonista, di queste due analisi? «Entrambi gli studi, Enea ed Arpam – risponde in una nota l’azienda - hanno una loro importante valenza tecnico-ambientale nell’aver preso in esame attraverso scrupolose analisi e monitoraggi le aree di relativa competenza. Per quanto riguarda nello specifico la raffineria, gli studi hanno confermato la situazione delineata dalla stessa azienda, tanto dal punto di vista degli scenari di sicurezza che sotto l’aspetto dell’impatto ambientale». Quindi per lo stabilimento petrolifero nessun problema, anzi condivisione per gli studi Enea ed Arpam, che vanno nella stessa direzione di quanto sempre affermato dall’azienda. Nessun commento, invece, sul nuovo incarico affidato dalla Regione allo Svim, che dovrà indicare le possibilità per il risanamento dell’area. «Prendiamo atto – ha detto l’azienda – di questo ulteriore passo intrapreso dalla Regione». E si tratta di un passo decisivo se si considera che il gruppo tecnico della Regione Marche partirà da questo studio consuntivo Svim per realizzare il progetto preliminare del piano di risanamento dell’area ad alto rischio ambientale. Stupisce, però, che la Regione non lo consideri vincolante per il rinnovo, come sottolineato dai Verdi. Positivo, comunque, il giudizio del presidente regionale Wwf, Andrea Dignani, che ha preso parte al Comitato promosso dalla Regione. «Occorre – ha scritto - che la scelta sul futuro dell’area a rischio si fondi sugli elementi di compatibilità ambientale senza trascurare la percezione che i cittadini hanno sull’Api rispetto alla qualità della vita». Intanto il comitato di Fiumesino segnala disturbi notturni provenienti dall’Igcc e dalla fiaccola tra il 26 Gennaio e il 17 Febbraio, di cui chiedono chiarimenti agli enti.

Il nuovo prg compatibile al piano della Provincia

FALCONARA - La variante al Prg di Falconara, ovvero il “nuovo Prg" che “farebbe a pugni" con il complesso Api, è compatibile al Piano di coordinamento territoriale della Provincia. La valutazione l'ha espressa ieri la Giunta provinciale, che in una nota definisce il suo voto all'unanimità «prettamente tecnico, in quanto, tenuto conto della valenza della stessa variante generale, gli approfondimenti strategici, gestionali e politico-istituzionali, saranno effettuati in seno alla competente Commissione consiliare». Quali dunque i nuovi passaggi dell'iter d'adeguamento al Piano paesistico ambientale regionale? «Il percorso, rapido è complesso è stato già programmato - d'intesa con la Giunta, dal presidente della Commissione, il consigliere Giuliano Brandoni»: il passaggio in Commissione urbanistica dovrebbe impiegare due o tre sedute, ed esaurirsi entro la fine del mese. Poi la variante generale sarà sottoposta all'esame del Consiglio provinciale per la approvazione definitiva, nel corso della prima seduta utile (probabilmente quella del 10 marzo). Anche le valutazioni del Consiglio dovrebbero essere di tipo tecnico-normativo, e non di merito, con il risultato (al di là di colpi di scena politici dell'ultim'ora) che il Prg del Comune di Falconara entri pienamente in vigore così com'è, e cioè puntando sul contenimento e sulla destinazione a “terziario ecocompatibile" (strutture di servizio, commerciali e turistiche) dell'area vasta attualmente occupata da raffineria e centrale Turbogas fino alla scadenza della concessione industriale.

 
IL RESTO DEL CARLINO
Comitati contro la raffineria: «Troppe emissioni rumorose»

FALCONARA —Il comitato dei residenti del quartiere di Villanova e Fiumesino ha segnalato alla Procura della Repubblica, al prefetto, al sindaco di Falconara e all' Arpam l' ennesimo episodio di emissioni rumorose provenienti dalla Raffineria Api. «Le emissioni — denunciano i Comitati — sono state percepite da molti cittadini, nell' ambito del quartiere, in maniera molto fastidiosa, addirittura anche con una certa apprensione, soprattutto in concomitanza delle grandi dimensioni della fiaccola, momenti in cui il rumore era più cupo». Viene stilata una lista degli episodi più significativi dell' ultimo periodo: il 27 e 28 gennaio, dalle 21 in poi, il 15 e il 16 febbraio.

 
 
 
 
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