MESSAGGERO |
Cam
Bonifiche, srl contro i mali di Falconara
Paolo Angeloni è
l’amministratore della società presentata ieri in Comune. Si
occuperà di risanare aree inquinate
FALCONARA - Una società per
studiare, progettare ed attuare bonifiche di siti inquinati
a livello di suolo, acqua e rumori. Un business legato
all’inquinamento ed alla sua estirpazione. E’ la prerogativa
della neonata Cam–Bonifiche di Falconara, 95% proprietà Cam
e 5% Comune di Camera Picena. La società, una srl, situata
in via Marsala 42, ha come amministratore unico il dottor
Paolo Angeloni, dirigente dell’ufficio ambiente del Comune,
e sta già lavorando alla bonifica dell’ex Montedison e di
via Monti e Tognetti. Mentre con l’Api ancora non ci sono
accordi, ma Angeloni non li esclude in futuro. Obiettivo di
Cam-Bonifiche: lavorare sia per il pubblico che per il
privato, ritagliandosi un ruolo di primo piano nel quadro di
quegli enti e associazioni che si occupano dei servizi
collegati a complesse problematiche di tutela e salvaguardia
igienico–ambientale, anche gravemente compromesse. Hanno
partecipato alla presentazione della società anche
l’assessore regionale all’ambiente Marco Amagliani, il
sindaco di Falconara, Giancarlo Carletti, il presidente del
Cam, Gianni Marescia, alcuni assessori della giunta comunale
e diversi operatori del settore. «Cam Bonifiche – ha
spiegato Angeloni – si è dotata di una struttura agile, dove
lavorano professionisti, ingegneri e geologi, per ora
quattro unità nel settore acqua/suolo e tre per l’acustico.
Ci occuperemo di studi di caratterizzazione per individuare
le problematiche dei siti, poi passeremo alla redazione dei
progetti di bonifica, infine alla fase operativa vera e
propria. Tutta la trafila prevista dal decreto ministeriale
471/99 sulle procedure per le bonifiche. Per lo step
esecutivo utilizzeremo il potenziale mezzi e dipendenti del
Cam, ma anche ditte specialistiche e multinazionali del
settore, soprattutto per il know-how tecnico. Prevediamo
anche di impiegare gli studenti del master di 2° livello,
attivato in città, in “Progettazione degli interventi di
bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati" che
svolgeranno tirocinio all’interno di Cam Bonifiche». Questo
master, presentato sempre ieri, nasce a seguito di una
convenzione tra Falconara e l’Università di Camerino,
rappresentata ieri dal rettore, professor Ignazio Buti. Il
modulo per l’iscrizione, che scade il 28 febbraio 2003, è
scaricabile dal sito internet: www.unicam.it/discite
/master/modulistica.doc. Dalla messa in sicurezza di siti
inquinati, di discariche e di impianti di smaltimento
rifiuti alla bonifica di serbatoi interrati e non, dagli
interventi finalizzati alla risoluzione delle problematiche
di inquinamento di aria, acqua, suolo e sottosuolo al
dragaggio, escavazione e recupero dei sedimenti marini.
Dalla realizzazione di progetti per la zonizzazione acustica
dei Comuni alle indagini ambientali. Questo il raggio di
azione di Cam Bonifiche che non si limiterà ad operare solo
nel territorio di Falconara, ma dove ce ne fosse bisogno.
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IL RESTO DEL
CARLINO |
Siti
inquinati, c'è Cam bonifiche
FALCONARA — «Una società che
camminerà su due gambe». Così il dirigente Paolo Angeloni ha
descritto la Cam Bonifiche s.r.l., alludendo ai due settori
sui quali punterà l'attività del nuovo organismo societario:
quello inerente la contaminazione di suolo e acqua e quello
dell'inquinamento acustico. Costituita da Cam e Comune di
Camerata Picena, la s.r.l., con sede in via Marsala 42, ha
designato amministratore unico Paolo Angeloni che ieri
mattina, al centro comunale 'Più', ne ha illustrato funzioni
e modus operandi. Il target della Cam Bonifiche è sia
pubblico che privato ed i servizi offerti sono raggruppabili
in tre fasi: studio, progettazione e intervento. L'organico
dell'azienda conta, per ora, 7 tecnici specializzati,
laureati in geologia ed ingegneria. Agli specialisti
spetterà il compito di analizzare le situazioni prospettate
e, in base ai dati ricavati, formulare le linee guida degli
interventi. Il know-how tecnico verrà supportato dalla
consulenza di multinazionali specializzate, mentre l'aspetto
operativo sarà curato avvalendosi del potenziale umano e
strumentale del Cam. Nello specifico, la società si
occuperà, tra l'altro, di messa in sicurezza e bonifica di
siti inquinati, discariche e impianti di smaltimento
rifiuti.
Referendum popolare, piace
l'idea di esprimere il proprio parere
FALCONARA — Una popolazione
divisa in due quella falconarese. Lacerata tra coloro che
sono favorevoli alla raffineria Api e quelli contrari e che,
quindi, ipotizzano uno sviluppo diverso per la città. Sono
tanti i cittadini a chiedere l'utilizzo dello strumento
referendario per contribuire alla decisione finale. In stand
by, ancora, l'approvazione del piano regolatore generale da
parte della provincia. Tutto ancora in gioco. Più di quattro
mesi ci sono poi per la decisione definitiva della Regione.
«Sono favorevole allo svolgimento di un referendum popolare
— ha detto Massimo Ragaglia, cittadino falconarese — perché
è l'espressione della volontà dei cittadini».
L'amministrazione comunale, intanto, non sembra essere
propensa allo svolgimento di un referendum per sondare il
volere della cittadinanza sulla questione della raffineria.
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LA SICILIA |
Due
direttori Agip chiedono di patteggiare
Il wwf parte civile nei
processi per reati ambientali
Gela. Va in porto un altro
dei processi pendenti in Tribunale che vedono l'Eni e le
associazioni ambientaliste darsi battaglia. Un ex direttore
ed un direttore in carica hanno chiesto ieri il
patteggiamento della pena nell'ambito di un processo per
reati ambientali. L'ing. Renato Monelli direttore della
raffineria fino al 2000 e l'attuale direttore ing. Gaetano
De Santis sono finiti sotto processo per non avere
installato dei rilevatori di acido fluoridico nell'impianto
di alchilazione ed inoltre di avere smaltito con
incenerimento a terra, l'Aso,un residuo oleoso della
raffinazione del petrolio. Quest'attività di smaltimento è
stata realizzata senza le prescritte autorizzazioni. Su
questa vicenda dello smaltimento dell'Aso i legali di
Monelli e De Santis hanno preferito patteggiare. Ieri c'è
stata la richiesta di applicazione della pena per i due
vertici della raffineria: tre mesi di reclusione da
tramutare in pena pecuniaria e seimila euro di ammenda. Ora
si attende la decisione del giudice dott. Emanuela Attura.
Nell'ambito di questo processo si è registrata una novità:
oltre che Amici della Terra con l'avv. Salvo Macrì ed Italia
nostra, per la prima volta in un procedimento che riguarda
il petrolchimico gelese si è avuta la costituzione del Wwf,
l'associazione ambientalista guidata da Fulco Pratesi che ha
scelto come suo legale l'avv. Salvatore Morreale, lo stesso
che rappresenta Italia Nostra. La presenza di un'altra
associazione ambientalista è stata salutata positivamente.
«E' un segno della volontà del Wwf di essere presente nel
territorio gelese seguendo da vicino la battaglia per
l'ambiente - dice l'avv. Morreale - ed inoltre il Wwf ha un
supporto di tecnici e consulenti che potrebbero aiutare il
fronte ambientalista nelle sue lotte a favore della
popolazione». Ieri intanto sono iniziate al petrolchimico, a
cura di consulenti dell'Ausl di Venezia, gli stessi che
hanno seguito le vicende di Porto Marghera, le operazioni
peritali nell'ambito del procedimento sulla presenza di
amianto. |
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