RASSEGNA STAMPA 14.02.2003

 

MESSAGGERO
Cam Bonifiche, srl contro i mali di Falconara

Paolo Angeloni è l’amministratore della società presentata ieri in Comune. Si occuperà di risanare aree inquinate

FALCONARA - Una società per studiare, progettare ed attuare bonifiche di siti inquinati a livello di suolo, acqua e rumori. Un business legato all’inquinamento ed alla sua estirpazione. E’ la prerogativa della neonata Cam–Bonifiche di Falconara, 95% proprietà Cam e 5% Comune di Camera Picena. La società, una srl, situata in via Marsala 42, ha come amministratore unico il dottor Paolo Angeloni, dirigente dell’ufficio ambiente del Comune, e sta già lavorando alla bonifica dell’ex Montedison e di via Monti e Tognetti. Mentre con l’Api ancora non ci sono accordi, ma Angeloni non li esclude in futuro. Obiettivo di Cam-Bonifiche: lavorare sia per il pubblico che per il privato, ritagliandosi un ruolo di primo piano nel quadro di quegli enti e associazioni che si occupano dei servizi collegati a complesse problematiche di tutela e salvaguardia igienico–ambientale, anche gravemente compromesse. Hanno partecipato alla presentazione della società anche l’assessore regionale all’ambiente Marco Amagliani, il sindaco di Falconara, Giancarlo Carletti, il presidente del Cam, Gianni Marescia, alcuni assessori della giunta comunale e diversi operatori del settore. «Cam Bonifiche – ha spiegato Angeloni – si è dotata di una struttura agile, dove lavorano professionisti, ingegneri e geologi, per ora quattro unità nel settore acqua/suolo e tre per l’acustico. Ci occuperemo di studi di caratterizzazione per individuare le problematiche dei siti, poi passeremo alla redazione dei progetti di bonifica, infine alla fase operativa vera e propria. Tutta la trafila prevista dal decreto ministeriale 471/99 sulle procedure per le bonifiche. Per lo step esecutivo utilizzeremo il potenziale mezzi e dipendenti del Cam, ma anche ditte specialistiche e multinazionali del settore, soprattutto per il know-how tecnico. Prevediamo anche di impiegare gli studenti del master di 2° livello, attivato in città, in “Progettazione degli interventi di bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinati" che svolgeranno tirocinio all’interno di Cam Bonifiche». Questo master, presentato sempre ieri, nasce a seguito di una convenzione tra Falconara e l’Università di Camerino, rappresentata ieri dal rettore, professor Ignazio Buti. Il modulo per l’iscrizione, che scade il 28 febbraio 2003, è scaricabile dal sito internet: www.unicam.it/discite /master/modulistica.doc. Dalla messa in sicurezza di siti inquinati, di discariche e di impianti di smaltimento rifiuti alla bonifica di serbatoi interrati e non, dagli interventi finalizzati alla risoluzione delle problematiche di inquinamento di aria, acqua, suolo e sottosuolo al dragaggio, escavazione e recupero dei sedimenti marini. Dalla realizzazione di progetti per la zonizzazione acustica dei Comuni alle indagini ambientali. Questo il raggio di azione di Cam Bonifiche che non si limiterà ad operare solo nel territorio di Falconara, ma dove ce ne fosse bisogno.

 

 
IL RESTO DEL CARLINO
Siti inquinati, c'è Cam bonifiche

FALCONARA — «Una società che camminerà su due gambe». Così il dirigente Paolo Angeloni ha descritto la Cam Bonifiche s.r.l., alludendo ai due settori sui quali punterà l'attività del nuovo organismo societario: quello inerente la contaminazione di suolo e acqua e quello dell'inquinamento acustico. Costituita da Cam e Comune di Camerata Picena, la s.r.l., con sede in via Marsala 42, ha designato amministratore unico Paolo Angeloni che ieri mattina, al centro comunale 'Più', ne ha illustrato funzioni e modus operandi. Il target della Cam Bonifiche è sia pubblico che privato ed i servizi offerti sono raggruppabili in tre fasi: studio, progettazione e intervento. L'organico dell'azienda conta, per ora, 7 tecnici specializzati, laureati in geologia ed ingegneria. Agli specialisti spetterà il compito di analizzare le situazioni prospettate e, in base ai dati ricavati, formulare le linee guida degli interventi. Il know-how tecnico verrà supportato dalla consulenza di multinazionali specializzate, mentre l'aspetto operativo sarà curato avvalendosi del potenziale umano e strumentale del Cam. Nello specifico, la società si occuperà, tra l'altro, di messa in sicurezza e bonifica di siti inquinati, discariche e impianti di smaltimento rifiuti.

Referendum popolare, piace l'idea di esprimere il proprio parere

FALCONARA — Una popolazione divisa in due quella falconarese. Lacerata tra coloro che sono favorevoli alla raffineria Api e quelli contrari e che, quindi, ipotizzano uno sviluppo diverso per la città. Sono tanti i cittadini a chiedere l'utilizzo dello strumento referendario per contribuire alla decisione finale. In stand by, ancora, l'approvazione del piano regolatore generale da parte della provincia. Tutto ancora in gioco. Più di quattro mesi ci sono poi per la decisione definitiva della Regione. «Sono favorevole allo svolgimento di un referendum popolare — ha detto Massimo Ragaglia, cittadino falconarese — perché è l'espressione della volontà dei cittadini». L'amministrazione comunale, intanto, non sembra essere propensa allo svolgimento di un referendum per sondare il volere della cittadinanza sulla questione della raffineria.

 
LA SICILIA
Due direttori Agip chiedono di patteggiare

Il wwf parte civile nei processi per reati ambientali

Gela. Va in porto un altro dei processi pendenti in Tribunale che vedono l'Eni e le associazioni ambientaliste darsi battaglia. Un ex direttore ed un direttore in carica hanno chiesto ieri il patteggiamento della pena nell'ambito di un processo per reati ambientali. L'ing. Renato Monelli direttore della raffineria fino al 2000 e l'attuale direttore ing. Gaetano De Santis sono finiti sotto processo per non avere installato dei rilevatori di acido fluoridico nell'impianto di alchilazione ed inoltre di avere smaltito con incenerimento a terra, l'Aso,un residuo oleoso della raffinazione del petrolio. Quest'attività di smaltimento è stata realizzata senza le prescritte autorizzazioni. Su questa vicenda dello smaltimento dell'Aso i legali di Monelli e De Santis hanno preferito patteggiare. Ieri c'è stata la richiesta di applicazione della pena per i due vertici della raffineria: tre mesi di reclusione da tramutare in pena pecuniaria e seimila euro di ammenda. Ora si attende la decisione del giudice dott. Emanuela Attura. Nell'ambito di questo processo si è registrata una novità: oltre che Amici della Terra con l'avv. Salvo Macrì ed Italia nostra, per la prima volta in un procedimento che riguarda il petrolchimico gelese si è avuta la costituzione del Wwf, l'associazione ambientalista guidata da Fulco Pratesi che ha scelto come suo legale l'avv. Salvatore Morreale, lo stesso che rappresenta Italia Nostra. La presenza di un'altra associazione ambientalista è stata salutata positivamente. «E' un segno della volontà del Wwf di essere presente nel territorio gelese seguendo da vicino la battaglia per l'ambiente - dice l'avv. Morreale - ed inoltre il Wwf ha un supporto di tecnici e consulenti che potrebbero aiutare il fronte ambientalista nelle sue lotte a favore della popolazione». Ieri intanto sono iniziate al petrolchimico, a cura di consulenti dell'Ausl di Venezia, gli stessi che hanno seguito le vicende di Porto Marghera, le operazioni peritali nell'ambito del procedimento sulla presenza di amianto.

 
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