LA PROVINCIA E
L’IDEA DELL’ING. CHIESI
Binci: «Puntiamo ad
arretrare la Ferrovia»
«Lo spostamento della
Ferrovia dalla costa per ora è nel libro dei sogni, ma
potrebbe trasformarsi in realtà». L’assessore provinciale ai
trasporti Massimo Binci prende spunto dal progetto
presentato nei giorni scorsi sul Messaggero da Nino Chiesi
(vedi cartina, in prartica una quarta soluzione tipo uovo di
Colombo dopo le ipotesi “nord ovest", “nord" e asse
attrezzato a sud) per parlare delle intenzioni della
Provincia per la viabilità dei prossimi dieci anni. Il
progetto di Chiesi propone appunto l’arretramento dei binari
fino all’A14, l’unificazione delle stazioni di Ancona e
Falconara nei pressi di Camerata Picena e l’utilizzo del
tratto di ferrovia tra il porto e Varano come strada di
scorrimento per i tir in entrata e in uscita da Ancona
attraverso l’uscita sud della A14. «Non mi esprimo sul
progetto presentato da Chiesi perché non lo conosco nei
particolari – spiega l’assessore Binci – , ma posso comunque
dire che l’arretramento della ferrovia è un dato di fatto e
che nelle prossime settimane sarà protagonista del dibattito
tra Provincia e Regione». Entro febbraio infatti si svolgerà
il tavolo tecnico dove gli enti si esprimeranno riguardo al
progetto del by pass dell’Api per far uscire finalmente i
treni dalla raffineria. «Siamo contrari – spiega ancora
Binci – all’ipotesi del passante corto che pregiudicherebbe
l’idea del Corridoio Adriatico». Per quanto riguarda le
linee ferroviarie il piano territoriale di coordinamento
della Provincia infatti definisce “difficilmente
compatibile" il by pass proposto dall’ente Ferrovie che
dovrebbe collegare la stazione di Chiaravalle con una
bretella in direzione di Montemarciano con il criterio di
favorire la riqualificazione e la ricucitura ambientale
dell’area. Sempre secondo il Ptc «non sembra una soluzione
valida nel lungo periodo perché diretto a privilegiare
esclusivamente il raccordo tra la Ancona-Roma ed il tratto
settentrionale della dorsale adriatica, mentre trascura la
priorità di assegnare alla continuità in senso nord-sud di
quella dorsale». «Per queste motivazioni – aggiunge
l’assessore Binci – è da preferire un progetto più organico,
inserito nella prospettiva definita dagli studi di
fattibilità del Corridoio Adriatico che prevede il futuro
spostamento della linea adriatica all’interno a ridosso
dell’autostrada A 14 in un tratto che va da Senigallia fino
a Loreto. Il passante corto inoltre chiuderebbe in un
recinto i quartieri di Fiumesino e Villanova andando ad
aggravare notevolmente la situazione già difficile di quella
zona». |