RASSEGNA STAMPA 10.02.2003

 

MESSAGGERO
LA PROVINCIA E L’IDEA DELL’ING. CHIESI

Binci: «Puntiamo ad arretrare la Ferrovia»

«Lo spostamento della Ferrovia dalla costa per ora è nel libro dei sogni, ma potrebbe trasformarsi in realtà». L’assessore provinciale ai trasporti Massimo Binci prende spunto dal progetto presentato nei giorni scorsi sul Messaggero da Nino Chiesi (vedi cartina, in prartica una quarta soluzione tipo uovo di Colombo dopo le ipotesi “nord ovest", “nord" e asse attrezzato a sud) per parlare delle intenzioni della Provincia per la viabilità dei prossimi dieci anni. Il progetto di Chiesi propone appunto l’arretramento dei binari fino all’A14, l’unificazione delle stazioni di Ancona e Falconara nei pressi di Camerata Picena e l’utilizzo del tratto di ferrovia tra il porto e Varano come strada di scorrimento per i tir in entrata e in uscita da Ancona attraverso l’uscita sud della A14. «Non mi esprimo sul progetto presentato da Chiesi perché non lo conosco nei particolari – spiega l’assessore Binci – , ma posso comunque dire che l’arretramento della ferrovia è un dato di fatto e che nelle prossime settimane sarà protagonista del dibattito tra Provincia e Regione». Entro febbraio infatti si svolgerà il tavolo tecnico dove gli enti si esprimeranno riguardo al progetto del by pass dell’Api per far uscire finalmente i treni dalla raffineria. «Siamo contrari – spiega ancora Binci – all’ipotesi del passante corto che pregiudicherebbe l’idea del Corridoio Adriatico». Per quanto riguarda le linee ferroviarie il piano territoriale di coordinamento della Provincia infatti definisce “difficilmente compatibile" il by pass proposto dall’ente Ferrovie che dovrebbe collegare la stazione di Chiaravalle con una bretella in direzione di Montemarciano con il criterio di favorire la riqualificazione e la ricucitura ambientale dell’area. Sempre secondo il Ptc «non sembra una soluzione valida nel lungo periodo perché diretto a privilegiare esclusivamente il raccordo tra la Ancona-Roma ed il tratto settentrionale della dorsale adriatica, mentre trascura la priorità di assegnare alla continuità in senso nord-sud di quella dorsale». «Per queste motivazioni – aggiunge l’assessore Binci – è da preferire un progetto più organico, inserito nella prospettiva definita dagli studi di fattibilità del Corridoio Adriatico che prevede il futuro spostamento della linea adriatica all’interno a ridosso dell’autostrada A 14 in un tratto che va da Senigallia fino a Loreto. Il passante corto inoltre chiuderebbe in un recinto i quartieri di Fiumesino e Villanova andando ad aggravare notevolmente la situazione già difficile di quella zona».

 
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