RASSEGNA STAMPA 20.12.2002

 

MESSAGGERO
Il Comune fa il punto sui rinnovi delle concessioni Api, Prg e modelli di sviluppo

 «L’azienda paghi la bonifica»

FALCONARA - Rinnovo concessioni Api, Prg, modelli di sviluppo. Se ne parlerà domani alle 12 al cinema Sport in occasione del "Discorso alla città" del sindaco Carletti. Ma su questi temi il Comune di Falconara ha intanto riaffermato la propria posizione in un documento ratificato dalla giunta. «Il Prg ’99 è fortemente improntato ad una riqualificazione generale del territorio e allo sviluppo di attività e vocazioni direzionali/terziarie/turistiche, abbandonando con ciò un modello essenzialmente condizionato dalla presenza di una grande industria come l’Api» afferma il documento. Fra gli obiettivi primari indicati si sottolinea la «valorizzazione delle funzioni di “gate internazionale" di Falconara; configurazione di un luogo destinato agli scambi e agli affari; apertura della città al mare attraverso l’eliminazione degli scali ferroviari; la realizzazione di un porto turistico/commerciale in corrispondenza del nuovo centro della città; sviluppo turistico della zona nord mediante la creazione di un nuovo polo del tempo libero riutilizzando strutture dismesse(ex Montedison)». Il Comune rileva inoltre la necessità di tutelare «l’integrità del territorio» e per questo indica quali azioni irrinunciabili la gestione diretta del «monitoraggio all’interno della raffineria; del controllo, sorveglianza e messa a punto di prescrizioni e interventi che rimuovano le condizioni di rischio; della progettazione e realizzazione delle bonifiche sull’intera area». Attività queste «necessarie per offrire garanzie credibili alla comunità locale» il cui «relativo costo sociale non può essere sopportato dalla comunità e va pertanto finanziato dal soggetto che utilizza il territorio per fini produttivi ed economici. Per gli esiti della vicenda e nel momento in cui l’argomento di un possibile rinnovo della concessione alla raffineria diventa attuale, di grande importanza saranno l’atteggiamento e gli impegni che l’azienda sarà in grado di assumere».

 
RESTO DEL CARLINO
Ripensare il territorio

FALCONARA — Ripensa il territorio il Comune di Falconara e nei conti fatti più volte a tavolino mettendo nero su bianco le condizioni per la permanenza della raffineria Api sul territorio, è stato stilato un lungo documento di posizione. «L'Api — è scritto nel progetto — rappresenta un vincolo e un condizionamento sociale, culturale, dell'attività istituzionale, per le scelte urbanistiche, le attività economiche, portuali, di assetto viario e infrastrutturale e una limitazione nell'utilizzo di ampie zone limitrofe alla struttura». Questi condizionamenti per il Comune si traducono in cifre, ovvero costi per la comunità. «L'eventuale permanenza della raffineria — continua — va subordinata all'eliminazione dei vincoli all'azzeramento dei costi per la comunità e alla tutela diretta dell'integrità del territorio». Il Comune chiede insomma il monitoraggio all'interno della raffineria, il controllo e la sorveglianza degli interventi che rimuovano i rischi e la progettazione delle bonifiche.

Consiglio infuocato, in 12 abbandonano l'aula

FALCONARA — Burrasca in Consiglio comunale tanto che 12 consiglieri di opposizione hanno abbandonato l'aula per eludere la votazione della variazione straordinaria inserita nell'ordine del giorno del capitolo riguardante i finanziamenti ai quartieri di Villanova e Fiumesino. Forza Italia, Rifondazione comunista, Verdi, Alleanza nazionale e lista Chiari e Coerenti hanno fortemente consestato la decisione del Comune perché considerano l'inserimento tardivo in violazione di legge. L'aministrazione ha sottolineato come si trattasse di una mera «decisione contabile». All'inserimento tardivo in bilancio si era già opposto il ragioniere del Comune, mentre i Revisori dei conti avevano dato il nullosta proprio per il carattere della straordinarietà.

Scalo merci: altre proteste

FALCONARA — Dopo la diffida del Comune, i cittadini dei Comitati residenti a Villanova hanno segnalato, al sindaco, all'assessore all'ambiente regionale, a quello della Provincia, al prefetto e al responsabile del servizio Igiene e Sanità pubblica della Ausl 7, l'«insostenibile situazione ambientale e igienica» che stanno vivendo. Il documento firmato dai residenti del condominio di via Bassi 7 denuncia la «difficile situazione ambientale» a cui dicono di essere sottoposti dal mese di novembre a causa dei lavori svolti nello scalo merci ferroviario nella zona Castellaraccia.

 
CORRIERE ADRIATICO
In un documento il modello di sviluppo ecocompatibile

Il comune traccia il futuro

FALCONARA - Riqualificazione generale dei territorio, sviluppo di attività e vocazioni direzionali-terziarie-turistiche e soprattutto abbandono di un modello essenzialmente condizionato dalla presenza di una grande industria come l'Api. Ecco le linee base del nuovo modello di sviluppo sostenibile del Comune, contenute nel Prg adottato dal consiglio comunale nell'99. "In estrema sintesi –spiega un documento della giunta presentato in questi giorni - vanno ricercatele compatibilità tra le funzioni esistenti consolidate e le altre previste dal modello di sviluppo". Ciò "sostituendo le funzioni obsolete con altre innovative e ripensando il territorio per raggiungere obiettivi di grande rilevanza quali la valorizzazione delle funzioni di gate internazionale di Falconara nei confronti dell'Europa e del Mediterraneo, (peraltro già riconosciute dal Pit), stante la presenza dell'aeroporto in forte sviluppo, dell'autostrada A 14 e di linee ferroviarie nazionali, e ciò in stretta connessione con il porto di Ancona e l'Interporto di Jesi". Di fondamentale importanza l'apertura della città al mare attraverso la eliminazione degli scali ferroviari e la realizzazione di un porto turistico-commerciale e passeggeri in corrispondenza dei nuovo centro della città. Insomma l'obiettivo finale del Prg del'99, sì può riassumere nella definizione "Città compatibile", un processo da attuarsi attraverso un processo di azioni condivise, coerenti e convergenti e strumenti procedurali e risorse finanziarie adeguate. “Il Prg - prosegue il documento - relativamente all'Api, dichiara l'incompatibilità urbanistica delle attività che questa svolge con il territorio e la città di Falconara. Proprio per tale ragione il Prg si pone l'obiettivo strategico di medio-lungo periodo, della riconversione eco-compatibile delle attività esistenti per conseguire il risanamento ambientale e la trasformazione urbanistica dell'area che consentano la salvaguardia e la crescita degli attuali livelli occupazionali e il deciso miglioramento della qualità urbana". In ogni caso, in via transitoria, fino alla scadenza delle concessioni amministrative in atto ( oggi rispettivamente 2008 per la raffineria e 2020 per l'Impianto Igcc), il Prg consente, all'interno dell'area della raffineria Api, le sole operazioni di miglioramento della sicurezza interna ed esterna e gli interventi di manutenzione ordinaria degli impianti. L'Api è ritenuta, sotto i profilo delle fonti energetiche, un complesso industriale di rilievo regionale e nazionale ed è pertanto ragionevole pensare che la sua riconversione possa non essere di immediata attuazione. Tuttavia - si legge ancora nel documento della giunta, che pubblichiamo alla vigilia del discorso alla città del sindaco Giancarlo Carletti al cinema Sport - è indubitabile che essa, nel contesto urbano in cui è collocata, rappresenta un vincolo ed un condizionamento sociale, un condizionamento culturale, un detrattore ambientale e un condizionamento per lo sviluppo delle attività economiche. Questi condizionamenti costituiscono un costo per la comunità locale che attualmente se ne fa carico attingendo dalle proprie risorse, da qui discendono scelte anche le fortemente condizionate per quanto riguarda il nuovo tracciato della linea ferroviaria, il nuovo tracciato della strada statale, una diversa collocazione del nuovo centro urbano e una diversa impostazione dell'apertura della città al mare. Per tutelare direttamente l'integrità del territorio occorre che il Comune, si sostiene nel documento. gestisca tutte le attività necessarie per offrire credibili garanzie alla comunità locale, ma il relativo costo sociale non può essere sopportato dalla comunità e va pertanto finanziato da chi utilizza il territorio per fini produttivi ed economici.

 
inizio pagina   rassegna stampa