Scalo-merci
meno rumoroso
FALCONARA — Diminuiscono i
rumori in via della Castellaraccia. A comunicarlo è
l'ufficio ambiente comunale, che aveva diffidato Trenitalia
in seguito alle numerose segnalazioni di cittadini che
protestavano contro i rumori provocato dallo scalo- merci.
Nei giorni scorsi la problematica dell'inquinamento acustico
provocato dai carri impegnati nella movimentazione delle
merci all'interno dello scalo ferroviario di via
Castellaraccia è stata affrontata e discussa nel corso
dell'incontro svoltosi tra il dirigente dell'ufficio
ambiente Angeloni e il responsabile dello scalo-merci di
Falconara Desiderio. A seguito dell'incontro Trenitalia ha
individuato alcune prescrizioni alla cui osservanza sono
tenuti gli operatori dello scalo. Si tratta di «evitare in
maniera assoluta l'arresto di convogli sul binario 1° ovest
lato via Aspromonte» e di «inibire per qualsiasi
comunicazione, anche di lavoro, l'uso degli altoparlanti
nelle ore notturne». Vi sono poi altri provvedimenti assunti
da Trenitalia, con lo scopo preciso di evitare il più
possibile rumori molesti ai cittadini residenti nei pressi
dello scalo-merci sia dal lato di via Castellaraccia, sia da
quello di via Aspromonte. Innanzitutto c'è il «divieto
assoluto delle manovre a spinta sul piazzale riordino e sul
binario 1° ovest, evitando urti violenti tra i respingenti
in fase di accostamento». Poi è stato deciso «il divieto
categorico di ogni sosta anche temporanea di materiali da
carico con motori refrigeranti attivi e di carri con
traversine impregnate». Infine, c'è «il divieto di tenere il
motore acceso durante la fase di rifornimento di gasolio ai
mezzi in manovra».
Ambiente Entro 6 mesi
piano di risanamento
FALCONARA — Entro sei mesi
saranno pronti gli strumenti per la realizzazione del Piano
di risanamento dell'area Ancona, Falconara, Bassa Valle
dell'Esino. Il preliminare al Piano prenderà presto il via
grazie alla decisione della Giunta regionale di affidare
l'incarico a uno staff regionale multidisciplinare, i cui
componenti saranno individuati all'interno del Dipartimento
territorio e ambiente. «Un atto che metterà in condizione il
Governo regionale di misurarsi correttamente con le
previsioni della "Dichiarazione di Area ad alto rischio" -
ha detto l'assessore all'ambiente Amagliani - e passare alla
fase di pianificazione e, poi, a quella operativa, avendo le
giuste coordinate per un uso ambientalmente compatibile di
quel territorio in funzione della sua auspicabile
riconversione». I tempi previsti per la definizione del
preliminare sono stati fissati in sei mesi e gli oneri
finanziari, a carico in gran parte della Regione, sono di
circa 380 mila euro.
Api Vertice tra D'Ambrosio
Giancarli e il sindaco Carletti
FALCONARA — La triade è
tornata ad incontrarsi. Il sindaco Carletti, il presidente
della Regione Vito D'Ambrosio e quello della Provincia Enzo
Giancarli, ieri, hanno effettuato una prima verifica di
quelle che sono le azioni conseguenti il protocollo d'intesa
stilato lo scorso 5 novembre. Si è parlato ancora di
raffineria Api e del rinnovo della concessione. E' stato
ribadito che il problema non potrà essere esaminato solo
sotto un profilo esclusivamente burocratico. L'argomento,
infatti, dovrà essere affrontato tenendo conto delle scelte
urbanistiche compiute dal Comune e del bilancio dei costi
ambientali, sociali ed economici che la presenza della
grande industria comporta per il territorio. Gli Enti hanno
sottolineato che di grande importanza sarà l'atteggiamento e
gli impegni che l'azienda sarà in grado di assumere nei
confronti del territorio e della comunità locale. Intanto la
Giunta comunale ha preparato un documento sulle
problematiche legate all'Api.
Fiumi e terremoti, zona a
rischio
ANCONA — Un territorio ad
alto rischio idrogeologico, nonché sismico. E' quanto emerge
dal nuovo piano provinciale di emergenza della Protezione
Civile, realizzato in questi mesi grazie alla collaborazione
istituzionale della prefettura e della Provincia e con
l'ausilio dei vigili del fuoco e della Regione. A livello
nazionale si tratta del primo piano di emergenza unico che
offra un quadro completo circa le calamità naturali ed i
loro possibili effetti sul territorio provinciale ed è stato
presentato ieri mattina alla presenza del presidente della
provincia Enzo Giancarli, del prefetto Giulio Maninchedda,
dell'assessore provinciale alla Protezione Civile Stefano
Gatto, del dirigente del servizio Protezione Civile della
Regione Roberto Oreficini e del comandante provinciale dei
vigili del fuoco Leonardo Denaro. Sono ben trenta le
località della provincia a rischio idrogeologico, alcune
delle quali in una situazione già preoccupante. Mentre un
po' tutte le zone potrebbero essere coinvolte in eventi
sismici di vaste proporzioni. A determinare la gravità della
situazione è la presenza più o meno cospicua di persone o
infrastrutture in prossimità dei terreni a rischio. Circa i
dissesti idrogeologici il piano distingue due
sotto-categorie: una relativa all'esondazione dei fiumi e
un'altra ai movimenti franosi. Tra i trenta comuni
eventualmente soggetti a inondazioni, da tenere sott'occhio
senz'altro Senigallia, dove nei pressi del fiume Misa oltre
settemila persone potrebbero venire travolte da un possibile
smottamento. A seguire c'è Montemarciano, in cui è l'Esino a
destare perplessità: qui in ballo c'è l'incolumità di quasi
quattromila cittadini. E poi tutte le altre località, tra
cui Falconara e Chiaravalle con quasi duemila persone
coinvolte. Per quanto riguarda invece le frane, sono trenta
i comuni interessati da eventuali fenomeni e cinque le zone
in cui sono presenti più di 500 residenti: Falconara con
1200, Osimo e Camerano con circa mille, Ancona con oltre
settecento e Senigallia con quasi seicento. Il piano espone
le modalità di intervento per fronteggiare l'emergenza. Tra
le novità, c'è la prossima apertura di una sala operativa
unica provinciale che dalla prefettura si sposterà nella
sede dei vigili del fuoco. Da qui, rimanendo in stand by in
attesa di ordini, collaborerà con la sala regionale della
Protezione Civile attiva ventiquattro ore su ventiquattro.
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Prima verifica
del protocollo tra Regione, Provincia e Comune
Patto di ferro, avanti
così
FALCONARA - Saranno
intensificati i rapporti e gli incontri tra Regione
Provincia e Comune di Falconara al fine di garantire una
puntuale e tempestiva attuazione di tutti gli obiettivi
contenuti nel protocollo d'intesa siglato all’inizio di
novembre per creare un tavolo istituzionale permanente con
funzione di coordinamento. Lo hanno ribadito i diretti
interessati nel corso di una riunione svoltasi ieri mattina
a cui hanno partecipato Vito D'Ambrosio, presidente della
giunta regionale, Enzo Giancarli, presidente della giunta
provinciale e Giancarlo Carletti, sindaco di Falconara. Si è
trattato di una prima verifica dopo la firma del protocollo
per valutare le azioni intraprese e quelle da realizzare.
"Dopo aver positivamente valutato il progresso compiuto
nella definizione in particolare delle problematiche
infrastrutturali - riferisce una nota diffusa al termine
dell'incontro - D'Ambrosio, Giancarli e Carletti hanno
convenuto di intensificare i rapporti e gli incontri al fine
di garantire una puntuale e tempestiva attuazione di tutti
gli obiettivi contenuti nel protocollo. Sul merito della
questione inerente la richiesta della Raffineria Api per il
rinnovo della concessione - prosegue la nota - è stato
ribadito che il problema non potrà essere esaminato solo
sotto un profilo squisitamente burocratico. L’argomento
infatti dovrà essere trattato tenendo conto delle scelte
urbanistiche compiute dal Comune di Falconara Marittima e
del bilancio dei costi ambientali, sociali ed economici che
la presenza della grande industria comporta per il
territorio. Per gli esiti di questa vicenda, nel momento in
cui l'argomento di un possibile rinnovo della concessione
alla Raffineria diventerà attuale - è scritto ancora nella
nota - i vertici
istituzionali di Regione, Provincia e Comune convengono che
di grande importanza saranno l'atteggiamento e gli impegni
che l'azienda sarà in grado di assumere nei confronti del
territorio e della comunità locale". Nel frattempo la
Giunta Comunale di Falconara Marittima sta predisponendo un
documento sulle problematiche della raffineria con il
territorio che sarà reso pubblico quanto prima. Una
settimana intensa quindi per il professor Carletti che
sabato, alle 12 terrà il “discorso alla città" presso il
Cinema Sport. |