RASSEGNA STAMPA 19.11.2002

 

RESTO DEL CARLINO
«Ora basta: servono le scogliere»

MONTEMARCIANO — Oltre due chilometri di spiaggia ingoiati dal mare. E' questo il triste bilancio di tre giorni di mareggiate che si sono abbattute sul litorale di Montemarciano. Ed ora si contano i danni, quelli che più volte si è trovato costretto a constatare il sindaco Gerardo Cingolani. Ieri ha effettuato l'ennesimo sopralluogo con i tecnici dell'amministrazione e come è ormai routine in questi anni si è trovato di fronte il solito scenario: una spiaggia che è solo un vecchio ricordo. Al suo posto solamente i rimasugli di una mareggiata devastante. Sono anni che si ripete sempre la stessa scena. Attività commerciali distrutte e spiaggia inesistente. Nonostante gli innumerevoli interventi a protezione della costa questi sono stati solo dei palliativi per attenuare la forza del mare che nei periodi di burrasca si scaglia contro il litorale. Il sindaco Cingolani si è quasi sgolato nel sostenere che è divenuta ormai indispensabile la realizzazione di scogliere emerse che frenino l'urto violento delle onde. Le altre alternative, di certo di minor impatto ambientale come le barriere sommerse, non hanno sortito gli effetti desiderati. L'unica certezza, in quello che può essere tranquillamente visto come un disastro ambientale e commerciale (sono in molti a non investire più sulla spiaggia di Montemarciano e gli stabilimenti balneari vivono periodi di crisi) è che le scogliere soffolte (che però necessitano di controlli e ricarichi periodici perché con il tempo si abbassano facendo venire meno la loro funzione) e quelle a pettine non risolvono la situazione. Le mareggiate degli scorsi giorni sono arrivate a lambiere persino dei tratti di marciapiedi e in alcuni punti anche la carreggiata. Mostra tutta l'amarezza per una situazione ormai allo sbando il sindaco Cingolani. Parole dure e incisive verso la Regione, in cui trova alcuni sostenitori. «Spero solo che la mozione che verrà presentata al Consiglio regionale di mercoledì 27 — dice il sindaco — riesca ad ottenere il nullaosta per quei provvedimenti di cui tanto abbiamo bisogno. E' necessario che la Regione prenda a cuore questa situazione. Non voglio fare polemica con nessuno ma il problema è cominciato molti anni fa, 20 o 30, quando la raffineria Api ha realizzato la piattaforma alla foce dell'Esino. E comunque sono tante le soluzioni ipotizzabili anche a basso impatto ambientale». Il vicino Comune di Senigallia, infatti, sarebbe contrario alle scogliere emerse per il drastico impatto con l'ambiente circostante. «Bisogna studiare delle soluzioni — replica il sindaco — in cui non si danneggi la spiaggia di velluto. Ma è venuto il momento che anche Senigallia pensi un po' a noi».

 
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