RASSEGNA STAMPA 18.11.2002

 

MESSAGGERO
MONTEMARCIANO/IL SINDACO ACCUSA

«Stanno uccidendo il lungomare»

MARINA DI MONTEMARCIANO — «Il lungomare di Marina non esiste praticamente più, è stata la mareggiata peggiore degli ultimi venti anni». Il sindaco di Montemarciano Gerardo Cingolani, dopo aver eseguito un sopralluogo su ciò che rimane dei cinque chilometri di lungomare della cittadina, è amareggiato. E anche arrabbiato. Molto. Nel giro di poche ore il mare ha mangiato la spiaggia e addirittura la strada aprendo ampie voragini e rendendo il lungomare impraticabile. «Se è stato deciso di far morire il nostro lungomare - attacca Cingolani - sicuramente questa è la strada giusta. A partire dalla Regione per arrivare ai Enti pubblici e privati confinanti non viene fatto nulla per aiutarci. Una delle cause principali di questo disastro è il pontile della raffineria Api di Falconara. Inoltre il Comune di Senigallia è passato da vittima dell'erosione a oppositore affinché si trovi una soluzione per Marina». Cosa chiede alla Regione?: «Serve uno studio che dia una soluzione definitiva. Uno studio che si interessi dei litorali di Senigallia e Marina di Montemarciano con la previsione di scogliere emerse per il nostro litorale». Nel ricordare che la spiaggia ghiaiosa di Marina non è solamente dei residenti ma anche dei Comuni nell'immediato entroterra, Cingolani sottolinea che oltre al danno ambientale esiste anche quello economico patito dalle attività che insistono sul tratto interessato dall'erosione. Insomma, bisogna fare presto qualcosa di concreto. Ma il mondo politico si muove? «Il consigliere regionale Silvana Amati mi ha annunciato che il 27 novembre presenterà una mozione in Consiglio. Il mio predecessore Raffaelli ha presentato la situazione anche in Consiglio provinciale». Danni, anche se di minore entità, sono stati registrati anche sulla spiaggia di velluto. Le scogliere a nord del litorale senigalliese hanno retto alla furia del mare che però ha colpito in una zona meno protetta all'altezza della frazione Cesano. In alcune strutture, e in particolare un garage, sono state allagate da grandi quantità di acqua che hanno messo in discussione perfino la stabilità delle strutture stesse.

 
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