RASSEGNA STAMPA 13.11.2002

 

MESSAGGERO
Bonifica all’ex Enichem. C’è ancora una chance

Dopo aver bocciato tutti gli emendamenti bocciati(?) da Marco Lion per il finanziamento della bonifica ambientale dell’ex stabilimento Enichem c’è ancora un filo di speranza per ottenere i finanziamenti: «E’ legato - ha spiegato ieri lo stesso on. Lion - all’odg firmato in compagnia dei deputati Abbondanzieri, Duca e Giacco, documento che è stato accolto ieri come raccomandazione dal governo». In pratica si tratta dell’impegno a garantire la piena applicazione dell’articolo 113 della legge finanziaria 2001 che prevedeva una compartecipazione ai tributi erariali sulla produzione e stoccaggio di carburanti, per interventi con finalità ambientali a favore degli enti locali sedi degli impianti di raffinazione.

 
RESTO DEL CARLINO
«Sull' area a nord solo critiche pretestuose»

FALCONARA — «Si strilla per non cambiare nulla». Riguardo alla vicenda di un nuovo assetto dell'area nord di Falconara, interviene il coordinatore comunale della Margherita Marco Salustri. «Stiamo assistendo ad una serie di attacchi ingenerosi e strumentali nei confronti dell'amministrazione comunale ed in particolare del sindaco Carletti» afferma l'esponente politico della Margherita. «Invece di assecondare, con proposte costruttive, l'enorme impegno che il sindaco ed i suoi collaboratori stanno profondendo per modificare l'attuale situazione riconosciuta da tutti di estrema precarietà ambientale, si lanciano proclami e slogan che toccano aspetti marginali e settoriali del problema senza entrare nel merito del progetto complessivo che l'amministrazione si è data per ricreare le condizioni di un nuovo sviluppo ecocompatibile per tutta l'area compresa nel triangolo Villanova-Fiumesino, ex Montedison, zona aeroportuale. Si prende a pretesto l'ipotesi di arretramento della linea ferroviaria per sollevare polemiche e fare congetture inserendo nel dibattito il problema del rinnovo della concessione all'Api (in scadenza nel 2008 solo l'impianto di raffinazione, mentre l'impianto di IGCC ha già l'autorizzazione fino al 2020) come se le questioni fossero interdipendenti e una soluzione escludesse l'altra. Non è così e tutti lo sanno, in quanto non si tratta di mettere in discussione una scelta già fatta e condivisa con il Prg che prevede nel medio-lungo periodo "la dismissione della raffineria", ma nella fase transitoria bisogna realisticamente avviare tutti gli interventi necessari per riqualificare e rendere più sicura l'intera area indipendentemente dai tempi che serviranno e che come ben noto non dipendono solo dal Comune di Falconara. A tale proposito, proprio nei giorni scorsi, con il protocollo di intesa sottoscritto dal sindaco e dai presidenti di Regione e Provincia, si è affermato un principio importante e fondamentale che è quello del coinvolgimento costante del nostro Comune, quale soggetto attivo nelle scelte future dell'area riconosciuta ad alto rischio di crisi ambientale, invertendo la tendenza, non tanto nascosta, di decidere a livelli istituzionali superiori alcuni assetti urbanistici del nostro territorio. Come si fa a non riconoscere tali risultati politici importanti, segno del grado di autorevolezza e credibilità che questa amministrazione si è conquistata sul campo ed a non apprezzarli e assecondarli? Il resto è tutta materia di nuova progettualità in fase di elaborazione, sulla quale si potrà discutere pacatamente senza urlare, nella piena consapevolezza che si lavora seriamente per riqualificare e recuperare un'area altamente compromessa e che non si può assolutamente lasciare così com'è. Ai partiti di opposizione Prc e Verdi, che sulla questione si muovono scompostamente su una linea bifronte di "partito di lotta" a Falconara e di "partito di governo" a livello provinciale e regionale, chiediamo più coerenza e meno faziosità. Si facciano proposte concrete e realistiche e non si cavalchino richieste utopistiche per soli tornaconti elettorali che portano ad un solo risultato: lasciare le cose così come stanno. Noi della Margherita siamo disposti a discutere e confrontarci con tutti sulle soluzioni possibili e continuiamo a credere in quel "progetto di cambiare Falconara" ormai avviato e condiviso dalla maggior parte dei cittadini».

 
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