Bonifica
all’ex Enichem. C’è ancora una chance
Dopo aver bocciato tutti gli
emendamenti bocciati(?) da Marco Lion per il finanziamento
della bonifica ambientale dell’ex stabilimento Enichem c’è
ancora un filo di speranza per ottenere i finanziamenti: «E’
legato - ha spiegato ieri lo stesso on. Lion - all’odg
firmato in compagnia dei deputati Abbondanzieri, Duca e
Giacco, documento che è stato accolto ieri come
raccomandazione dal governo». In pratica si tratta
dell’impegno a garantire la piena applicazione dell’articolo
113 della legge finanziaria 2001 che prevedeva una
compartecipazione ai tributi erariali sulla produzione e
stoccaggio di carburanti, per interventi con finalità
ambientali a favore degli enti locali sedi degli impianti di
raffinazione. |
«Sull' area
a nord solo critiche pretestuose»
FALCONARA — «Si strilla per
non cambiare nulla». Riguardo alla vicenda di un nuovo
assetto dell'area nord di Falconara, interviene il
coordinatore comunale della Margherita Marco Salustri.
«Stiamo assistendo ad una serie di attacchi ingenerosi e
strumentali nei confronti dell'amministrazione comunale ed
in particolare del sindaco Carletti» afferma l'esponente
politico della Margherita. «Invece di assecondare, con
proposte costruttive, l'enorme impegno che il sindaco ed i
suoi collaboratori stanno profondendo per modificare
l'attuale situazione riconosciuta da tutti di estrema
precarietà ambientale, si lanciano proclami e slogan che
toccano aspetti marginali e settoriali del problema senza
entrare nel merito del progetto complessivo che
l'amministrazione si è data per ricreare le condizioni di un
nuovo sviluppo ecocompatibile per tutta l'area compresa nel
triangolo Villanova-Fiumesino, ex Montedison, zona
aeroportuale. Si prende a pretesto l'ipotesi di arretramento
della linea ferroviaria per sollevare polemiche e fare
congetture inserendo nel dibattito il problema del rinnovo
della concessione all'Api (in scadenza nel 2008 solo
l'impianto di raffinazione, mentre l'impianto di IGCC ha già
l'autorizzazione fino al 2020) come se le questioni fossero
interdipendenti e una soluzione escludesse l'altra. Non è
così e tutti lo sanno, in quanto non si tratta di mettere in
discussione una scelta già fatta e condivisa con il Prg che
prevede nel medio-lungo periodo "la dismissione della
raffineria", ma nella fase transitoria bisogna
realisticamente avviare tutti gli interventi necessari per
riqualificare e rendere più sicura l'intera area
indipendentemente dai tempi che serviranno e che come ben
noto non dipendono solo dal Comune di Falconara. A tale
proposito, proprio nei giorni scorsi, con il protocollo di
intesa sottoscritto dal sindaco e dai presidenti di Regione
e Provincia, si è affermato un principio importante e
fondamentale che è quello del coinvolgimento costante del
nostro Comune, quale soggetto attivo nelle scelte future
dell'area riconosciuta ad alto rischio di crisi ambientale,
invertendo la tendenza, non tanto nascosta, di decidere a
livelli istituzionali superiori alcuni assetti urbanistici
del nostro territorio. Come si fa a non riconoscere tali
risultati politici importanti, segno del grado di
autorevolezza e credibilità che questa amministrazione si è
conquistata sul campo ed a non apprezzarli e assecondarli?
Il resto è tutta materia di nuova progettualità in fase di
elaborazione, sulla quale si potrà discutere pacatamente
senza urlare, nella piena consapevolezza che si lavora
seriamente per riqualificare e recuperare un'area altamente
compromessa e che non si può assolutamente lasciare così
com'è. Ai partiti di opposizione Prc e Verdi, che sulla
questione si muovono scompostamente su una linea bifronte di
"partito di lotta" a Falconara e di "partito di governo" a
livello provinciale e regionale, chiediamo più coerenza e
meno faziosità. Si facciano proposte concrete e realistiche
e non si cavalchino richieste utopistiche per soli
tornaconti elettorali che portano ad un solo risultato:
lasciare le cose così come stanno. Noi della Margherita
siamo disposti a discutere e confrontarci con tutti sulle
soluzioni possibili e continuiamo a credere in quel
"progetto di cambiare Falconara" ormai avviato e condiviso
dalla maggior parte dei cittadini». |