RASSEGNA STAMPA 12.11.2002

 

MESSAGGERO
Il Prg in Provincia per l’ok Ancora attesa per la bretella

FALCONARA - Si sono incontrati ieri Furio Durpetti, dirigente settore urbanistica del Comune, e l’Anas per affrontare una serie di problematiche note come la bretella alla statale 16 per cui già sono pronti 60 mila euro, sborsati dal governo, oltre a quelli destinati al by pass ferroviario Api. Ma due rimangono i nodi da sciogliere prima di partire con la fase progettuale: dove collocarla. L’idea è che corra a lato dell’autostrada, innestandosi sul raccordo di Castelferretti in direzione Senigallia e poi da lì valutare come proseguire. E poi la funzione di questa nuova arteria di collegamento: chi ci transita. In base a questa decisione si scioglierà anche il quesito precedente, ossia dove metterla. Nei prossimi giorni sulla questione arriveranno novità, ma per ora nessuno intende sbilanciarsi. Intanto domani l’ufficio urbanistica invierà il piano regolatore alla provincia per la visione delle controdeduzioni e l’approvazione definitiva. Nell’arco di un paio di mesi al massimo l’iter dovrebbe essere concluso. Il documento urbanistico è considerato importante per lo sviluppo della città, tanto che per il suo miglioramento è stata richiesta la consulenza dell’architetto spagnolo Oriol Bohigas. Il professionista si è concetrato sullo studio della parte a nord del territorio, in particolare Villanova, Fiumesino, la raffineria e l’ex Montedison. Anche su questi argomenti sono attese novità a partire dalla prossima settimana.

 
RESTO DEL CARLINO
Api: confronto sulle prospettive tecnologiche

FALCONARA — La raffineria Api come modello industriale all'avanguardia nel settore energetico. È' questo il senso del simposio «Progress in Petroleum Refining Technology», organizzato dalla Chimec, azienda leader in Italia nella fornitura di additivi chimici, la cui settima edizione è stata ospitata proprio nello stabilimento falconarese. Nell' arco di due giornate sono stati sviluppati interventi e dibattiti sulle nuove prospettive tecnologiche del settore, sulle strategie dell'industria petrolifera nei prossimi anni, sul concetto di responsabilità sociale, sulle tematiche del rischio industriale e dell' evoluzione degli impatti ambientali. La terza giornata del simposio è stata dedicata interamente alla visita della raffineria Api, «considerata un sito particolarmente significativo proprio relativamente a queste tematiche, considerando le soluzioni tecnologiche adottate e le logiche gestionali impiegate, soprattutto nel campo della sicurezza e dell'ambiente». Più di trenta gli ospiti interessati a conoscere da vicino la raffineria, dei quali oltre il 70 per cento proveniente da Francia, Belgio, Gran Bretagna, Grecia, Olanda, Siria. Larga presenza anche delle altre raffinerie italiane, tra cui la Ies di Mantova, la Saras, l' Agip Petroli. In particolare, il progetto Igcc, le certificazioni Iso 14001 (ambiente) e Ohsas 18001 (sicurezza), la produzione di bitume — di cui Api Raffineria è tra i market leader italiani — hanno imposto all'attenzione dei partecipanti lo stabilimento di Falconara, diventato nel giro di un decennio un modello di «raffineria bianca». Attraverso l' impianto Igcc, che trasforma gli idrocarburi pesanti — utilizzati quale materia prima — in energia elettrica «pulita», e con la produzione di bitumi, l'Api ha eliminato gli oli combustibili ad alto tenore di zolfo (Atz), proponendone un reimpiego positivo a bassissimo impatto ambientale, proponendosi così come modello di raffineria — si legge nel comunicato dell'azienda falconarese — «capace di coniugare efficienza produttiva e rispetto dell'ambiente, proprio come prevedono le Bat (Best Available Tecnique), le migliori tecnologie disponibili a livello internazionale, di cui l'Igcc rappresenta un significativo esempio». A completare il quadro, il recente traguardo delle due certificazioni, il cui iter, con la preparazione che ha comportato e il modo di affrontare le verifiche esterne, ha rappresentato una testimonianza importante, soprattutto perchè si tratta di un risultato che costituisce un primato a livello nazionale e uno fra i primi casi in Europa. Partito dalla presentazione del Sistema di Gestione Integrato con i vantaggi e le ottimizzazioni sperimentate rispetto ai singoli sistemi di gestione, l'incontro ha permesso un confronto tra gli ospiti sul cambiamento culturale e sui benefici che questo ha comportato all'interno dell'organizzazione.

 
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