Il Prg in
Provincia per l’ok Ancora attesa per la bretella
FALCONARA - Si sono
incontrati ieri Furio Durpetti, dirigente settore
urbanistica del Comune, e l’Anas per affrontare una serie di
problematiche note come la bretella alla statale 16 per cui
già sono pronti 60 mila euro, sborsati dal governo, oltre a
quelli destinati al by pass ferroviario Api. Ma due
rimangono i nodi da sciogliere prima di partire con la fase
progettuale: dove collocarla. L’idea è che corra a lato
dell’autostrada, innestandosi sul raccordo di Castelferretti
in direzione Senigallia e poi da lì valutare come
proseguire. E poi la funzione di questa nuova arteria di
collegamento: chi ci transita. In base a questa decisione si
scioglierà anche il quesito precedente, ossia dove metterla.
Nei prossimi giorni sulla questione arriveranno novità, ma
per ora nessuno intende sbilanciarsi. Intanto domani
l’ufficio urbanistica invierà il piano regolatore alla
provincia per la visione delle controdeduzioni e
l’approvazione definitiva. Nell’arco di un paio di mesi al
massimo l’iter dovrebbe essere concluso. Il documento
urbanistico è considerato importante per lo sviluppo della
città, tanto che per il suo miglioramento è stata richiesta
la consulenza dell’architetto spagnolo Oriol Bohigas. Il
professionista si è concetrato sullo studio della parte a
nord del territorio, in particolare Villanova, Fiumesino, la
raffineria e l’ex Montedison. Anche su questi argomenti sono
attese novità a partire dalla prossima settimana. |
Api:
confronto sulle prospettive tecnologiche
FALCONARA — La raffineria Api
come modello industriale all'avanguardia nel settore
energetico. È' questo il senso del simposio «Progress in
Petroleum Refining Technology», organizzato dalla Chimec,
azienda leader in Italia nella fornitura di additivi
chimici, la cui settima edizione è stata ospitata proprio
nello stabilimento falconarese. Nell' arco di due giornate
sono stati sviluppati interventi e dibattiti sulle nuove
prospettive tecnologiche del settore, sulle strategie
dell'industria petrolifera nei prossimi anni, sul concetto
di responsabilità sociale, sulle tematiche del rischio
industriale e dell' evoluzione degli impatti ambientali. La
terza giornata del simposio è stata dedicata interamente
alla visita della raffineria Api, «considerata un sito
particolarmente significativo proprio relativamente a queste
tematiche, considerando le soluzioni tecnologiche adottate e
le logiche gestionali impiegate, soprattutto nel campo della
sicurezza e dell'ambiente». Più di trenta gli ospiti
interessati a conoscere da vicino la raffineria, dei quali
oltre il 70 per cento proveniente da Francia, Belgio, Gran
Bretagna, Grecia, Olanda, Siria. Larga presenza anche delle
altre raffinerie italiane, tra cui la Ies di Mantova, la
Saras, l' Agip Petroli. In particolare, il progetto Igcc, le
certificazioni Iso 14001 (ambiente) e Ohsas 18001
(sicurezza), la produzione di bitume — di cui Api Raffineria
è tra i market leader italiani — hanno imposto
all'attenzione dei partecipanti lo stabilimento di
Falconara, diventato nel giro di un decennio un modello di
«raffineria bianca». Attraverso l' impianto Igcc, che
trasforma gli idrocarburi pesanti — utilizzati quale materia
prima — in energia elettrica «pulita», e con la produzione
di bitumi, l'Api ha eliminato gli oli combustibili ad alto
tenore di zolfo (Atz), proponendone un reimpiego positivo a
bassissimo impatto ambientale, proponendosi così come
modello di raffineria — si legge nel comunicato dell'azienda
falconarese — «capace di coniugare efficienza produttiva e
rispetto dell'ambiente, proprio come prevedono le Bat (Best
Available Tecnique), le migliori tecnologie disponibili a
livello internazionale, di cui l'Igcc rappresenta un
significativo esempio». A completare il quadro, il recente
traguardo delle due certificazioni, il cui iter, con la
preparazione che ha comportato e il modo di affrontare le
verifiche esterne, ha rappresentato una testimonianza
importante, soprattutto perchè si tratta di un risultato che
costituisce un primato a livello nazionale e uno fra i primi
casi in Europa. Partito dalla presentazione del Sistema di
Gestione Integrato con i vantaggi e le ottimizzazioni
sperimentate rispetto ai singoli sistemi di gestione,
l'incontro ha permesso un confronto tra gli ospiti sul
cambiamento culturale e sui benefici che questo ha
comportato all'interno dell'organizzazione. |