RASSEGNA STAMPA 08.11.2002

 

MESSAGGERO
Il dirigente dell’urbanistica, Furio Durpetti, illustra l’operazione. La linea non taglierà Fiumesino ma passerà a 300 metri

By pass ferroviario, cambia il tracciato

L’innesto alla ex Montedison, poi i binari correranno dietro la Rocca e la Saracini

FALCONARA - Via libera al by pass Api: la ferrovia verrà arretrata per evitare il passaggio all'interno dello stabilimento petrolifero. Questa è una di quelle cose certe, almeno per ora, sul futuro di Falconara. Lo hanno concordato le tre massime istituzioni del territorio, regione, provincia e comune, come conferma il documento firmato dal presidente della regione, Vito D'Ambrosio, quello della provincia, Enzo Giancarli, e il sindaco di Falconara, Giancarlo Carletti. Sembra che D'Ambrosio sia stato quello a premere di più per concludere subito l'accordo, fissando su carta le intenzioni. I soldi già ci sono: 129 mila euro stanziati dal governo nell'ambito della recente firma della regione a Roma, quella del 24 ottobre scorso, sul finanziamento delle infrastrutture. Ebbene il by pass, cosiddetto Api, vi è rientrato. Quali però le tempistiche? «Secondo gli accordi - ci spiega Furio Durpetti, dirigente urbanistica del comune di Falconara - entro il 2004 deve essere cantierabile». Ossia? «Entro due anni va appaltato». Cosa si fa nel frattempo, con che scadenze? «Per la metà del prossimo anno dovrebbe essere ultimato il progetto preliminare, su cui anche il comune dovrà esprimere un parere in merito all'impatto ambientale e la qualità architettonica». Una tappa immagino già prevista, ma come cambia lo scenario dopo l'accordo tra Carletti, Giancarli e D'Ambrosio? «Nella conferenza di servizi la nostra presenza era già programmata, ma ora senz'altro il clima è più collaborativo. Sono state, infatti, recepite le esigenze del Comune». Come prosegue l'iter progettuale? «Dopo i pareri delle parti coinvolte, si passa al progetto definitivo e successivamente esecutivo col conseguente appalto». E i lavori veri e propri a quando? «Con l'aggiudicazione dell'appalto, a partire dal 2004. Ora, un chiarimento. Il sindaco quest'estate aveva ribadito con forza il suo no al by pass ferroviario, anche con un vivace scambio di idee con l'allora assessore regionale Cecchini». Ma adesso condivide la soluzione, cos'è cambiato? «Il tracciato. Rfi, la società delle ferrovie che redige il progetto, l'ha cambiato. Il primo, quello a cui lei si riferisce, passava troppo vicino a Fiumesino e tagliava la caserma Saracini. Non si comprendeva il quadro generale in cui si inseriva. Adesso, invece, il tracciato è stato in parte modificato: non taglia il quartiere di Fiumesino, ma vi passa a distanza di 300 metri e corre dietro la Saracini. Inoltre, così abbiamo la possibilità di eliminare gli scali merci di Villanova e di creare nuovo spazio a nord della foce dell'Esino che rientra nel tentativo di restituire la città al mare». Quindi, in pratica, come è fatta e dove passa questa bretella? «Si innesta all'altezza dell'area ex Montedison, passa dietro la Rocca, a 300 metri da Fiumesino e dietro la Saracini. Il tracciato è quello di una curva che evita il passaggio all'interno della raffineria. In questo caso il piatto della bilancia pesa di più sui pro». Oltre alle ragioni di ordine geografico ne esistono anche di tecniche che avallano il progetto? «Certo, questi tracciati vengono ora realizzati con delle tecniche nuove che prestano maggior attenzione all'uso di materiali leggeri, in armonia con l'ambiente. C'è quindi più sensibilità verso l'impatto col territorio e verso l'inserimento ambientale dell'opera. Anche la permeabilità delle due parti del suolo divise dal tracciato ha la sua importanza. Su questi fronti rispetto all'Europa siamo un po' indietro, l'intervento di Falconara potrebbe essere l'occasione per recuperare».

Fiumesino rompe con Carletti: «Stretta mortale»

Anche il nuovo percorso non convince. In arrivo documento durissimo

FALCONARA - Da oggi nero su bianco le perplessità di Fiumesino sulle trasformazioni del quartiere e la conseguente rottura con Carletti. E' previsto in giornata l'arrivo del documento, destinato alla stampa, scritto dai residenti di Fiumesino e frutto di un'intensa riunione svoltasi mercoledì sera. Quali le questioni cruciali? Il contratto di quartiere, il piano regolatore con lo spostamento di alcune abitazioni di Fiumesino, la realizzazione del by-pass della ferrovia e quello della bretella stradale. In particolare, il comitato di Fiumesino non ha digerito il by pass ferroviario Api la cui collocazione anche nel nuovo tracciato è per i residenti troppo a ridosso delle abitazioni e chiuderebbe il quartiere in una “stretta mortale". Da un lato la raffineria, dall'altro la ferrovia. Una situazione emersa con maggior chiarezza dopo l'incontro a tre dell'altro giorno tra Carletti, D'Ambrosio e Giancarli. I risultati di questo triumvirato riportati anche dal nostro giornale hanno particolarmente colpito i residenti al punto da cambiare un documento già preparato. Su quei temi, infatti, era già stato elaborato un intervento che doveva essere firmato appunto nella riunione di mercoledì. Ma i nuovi elementi che sarebbero emersi dopo il colloquio del sindaco col presidente della regione e della provincia hanno convinto il comitato a rivedere in parte lo scritto, considerato troppo leggero. Se vogliamo troppo indulgente nei confronti delle parti in causa. In primo luogo verso il sindaco Carletti con cui il comitato annuncia una rottura: si sentono traditi. Dal nuovo documento affiorerà con più evidenza il risentimento dei cittadini nei confronti di chi li amministra, mentre sono già in programma alcune azioni. Due o tre manifestazioni pubbliche sono previste nell'immediato, una sicuramente entro dicembre. Ma la loro natura è rigorosamente top secret. Ricordiamo che tra le iniziative di maggior impatto, organizzate dai comitati cittadini, spicca quella nei confronti della proprietà della sponda dell'Esino, a ridosso della raffineria. Allora falconaresi e non si erano diretti in bicicletta fino allo stabilimento petrolifero. Sulla sponda incriminata avevano, poi, fissato alcuni cartelli dove si diceva Vendesi? No grazie, ribadendo così le loro proteste.

 
RESTO DEL CARLINO
Concessione Api, D'Ambrosio valuta

FALCONARA — Il presidente della giunta regionale Vito D' Ambrosio, quello della Provincia di Ancona Enzo Giancarli e il sindaco di Falconara Giancarlo Carletti hanno dunque siglato un protocollo di intesa per il risanamento e lo sviluppo del territorio falconarese. «Era fondamentale trovare una soluzione complessiva — ha detto il presidente D' Ambrosio — per dar seguito alla comunanza di obiettivi fra Regione, Provincia e Comune. D'altronde non c' è un'altra situazione simile a questa. Sciogliere i nodi qui può aiutare a capire le strade da percorrere per eventuali altre emergenze». L' intesa prevede un tavolo tecnico e politico permanente per il coordinamento del risanamento e sviluppo del territorio di Falconara, un territorio ad alto rischio ambientale per l' insistenza di più fattori degenerativi. Si tratta di un patto che unisce la giunta regionale, per la quale erano presenti anche gli assessori Roberto Ottaviani, Luciano Agostini, Lidio Rocchi e Augusto Melappioni, alla Provincia di Ancona e al Comune di Falconara. I temi del protocollo sono: l' elaborazione della proposta di legge regionale sulle aree ad alto rischio, con l' obiettivo di assicurare la sostenibilità ambientale delle attività economiche e regolare la progettazione urbanistica, la Pdl regionale sulle industrie a rischio d' incidente e poi il nodo infrastrutturale di Falconara la cui progettazione verrà finanziata da Regione, Ferrovie e Anas e il rinnovo della concessione Api in scadenza nel 2008. «La concessione — ha concluso D'Ambrosio — non verrà rinnovata al buio».

«Raffineria gran risorsa»

FALCONARA — «Da sempre sono un convinto sostenitore del rinnovo della concessione Api — scrive in una nota Enrico Cesaroni di Forza Italia —. Negli ultimi tre anni, diverse forze politiche hanno speso tante parole e dato tante illusioni ai cittadini senza risolvere alcun problema. Io, al contrario, ho sempre ribadito l'urgenza di spostare la ferrovia e la statale 16 e di tutelare tutti quegli abitanti della zona che hanno visto calare sensibilmente il valore della propria casa. Oggi apprendo con sollievo che avevo ragione: le istituzioni si sono mosse proprio in questo senso, avendo anche a disposizione i finanziamenti del Governo Berlusconi. Dopo lo spostamento della ferrovia e della statale, la Raffineria rimarrà un'area a sé e nello stesso tempo Falconara potrà avere una grande azienda in grado di creare ricchezza ed occupazione. A questo punto, però, serve un altro grande sforzo: progettare una nuova zona residenziale per tutte queste sfortunate famiglie che fino ad oggi sono state eccessivamente penalizzate».

 
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