MESSAGGERO |
Regione e
Provincia siglano l’intesa-Falconara
Nessuna schiarita sul futuro
dell’Api, che ha presentato una richiesta di rinnovo della
concessione per altri vent’anni. Ma a Falconara
l’arretramento della ferrovia è a portata di mano: ci sono
129 milioni di euro per realizzare il by-pass dello
stabilimento petrolchimico. E’ emerso nel corso
dell’incontro tra il sindaco Carletti, il presidente della
Regione D’Ambrosio e il presidente della Provincia Giancarli.
Soddisfatto Carletti: «Il futuro dell’Api sarà condizionato
dalla nostra volontà».
FALCONARA — Non si sa ancora
se nel futuro di Falconara c'è l'Api, ma l'arretramento
della ferrovia sì: è chiamato il by pass Api. E’ quanto
emerso durante il faccia a faccia tra il sindaco Carletti,
il presidente della Regione D'Ambrosio e il presidente della
Provincia Giancarli. Doppia firma quindi ieri per Carletti.
Una con Regione e Provincia per costituire un tavolo
permanente sulle questioni dell’area ad alto rischio e delle
infrastrutture. L'altra anche coi comuni di Chiaravalle,
Montemarciano, Agugliano, Camerata Picena, Monte S. Vito e
Montemarciano per la promozione di azioni a salvaguardia
dell'ambiente. Ma nessuno si è sbilanciato sul futuro della
raffineria. «Dipende - ha detto il presidente della Regione
D'Ambrosio - sia dal nuovo contenzioso aperto dall'Api
sull'annullamento della concessione anticipata rilasciata
dal ministero, anche se credo che difficilmente l'esito sarà
diverso, sia dalla richiesta di rinnovo presentata dalla
raffineria alla Regione. Un nodo però lo abbiamo chiarito:
la regione dovrà comunque dare la sua risposta all'Api,
entro marzo 2003. E riguarderà la richiesta di rinnovo per
vent'anni». Soddisfatto, dal canto suo, il sindaco Giancarlo
Carletti, che giovedì festeggia anche 67 anni. Un traguardo
per lui importante perché mette a segno un nuovo colpo nella
strategia dei rapporti con l'Api, il cui futuro d'ora in poi
è condizionato anche alla volontà del Comune. La raffineria
dovrà tenerne conto. Nel documento firmato ieri, infatti,
sul rinnovo della concessione c'è scritto che verrà
affrontata anche in sintonia con le legittime aspirazioni
del governo locale del territorio, indicate dal comune di
Falconara. Un riconoscimento che Falconara attendeva da
tempo. In questo incontro ha detto il sindaco è emersa la
volontà di decidere insieme. Piccolo giallo, invece, per la
Provincia. Prima della firma sembra che Giancarli, ma non lo
ha confermato, abbia chiesto di eliminare il collegamento
tra rinnovo concessione Api e la risoluzione della questione
nell'ambito del fabbisogno energetico. Al di là dei meriti,
il documento definitivo non prevede quella connessione che
avrebbe dato già quasi per certo il rinnovo della
concessione all'Api. Stesso dubbio lo potrebbe sollevare il
by pass ferroviario. 129 i milioni di euro approntati dal
governo per questa trasformazione della linea ferroviaria
che da Montemarciano prevede una bretella verso Fiumesino,
evitando il passaggio dentro la raffineria. Per D'Ambrosio
però non c'è un collegamento stretto. In sintonia Carletti,
che però ammette il dubbio potrebbe essere lecito. «Sull'Api
decidiamo insieme e il ruolo del comune per la prima volta
sarà attivo». |
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RESTO DEL
CARLINO |
Firmato il
futuro di Falconara
FALCONARA — Creare un tavolo
tecnico e politico per affrontare le tematiche più
importanti che riguardano il territorio di Falconara. Non
senza imprevisti però. Infatti, sono state apportate delle
modifiche al documento affinché fosse messa nero su bianco
la volontà di tutte le parti in causa, disturbate da alcuni
punti del documento. Il presidente della Regione, Vito
D'Ambrosio, il presidente della Provincia, Enzo Giancarli, e
il sindaco di Falconara, Giancarlo Carletti hanno
sottoscritto l'impegno di assicurare la maggiore
sostenibilità ambientale delle attività economiche presenti
nel territorio e di regolare la futura progettazione in
campo ambientale attraverso le migliori tecniche e
tecnologie disponibili. Un 'trattato' dove la maggior parte
dei punti descritti hanno finalità ambientali. Infatti,
l'altra finalità è quella di disciplinare gli adempimenti
amministrativi attraverso l'individuazione delle autorità
competenti, delle modalità istruttorie e di controllo. Per
ultimo la volontà di adottare interventi di salvaguardia
ambientale. Per quanto riguarda invece il nodo
infrastrutturale di Falconara lo scopo è quello di
verificare lo stato di avanzamento e i risultati della
progettazione finanziata dalla stessa Regione, dalle
Ferrovie (Rfi) e dall'Anas per risolvere i nodi
infrastrutturali a nord della città. Tutto questo tenendo
conto anche degli obiettivi del Comune nonché dalle
condizioni di maggiore sicurezza della raffineria Api con il
territorio circostante. Il punto 'd' dell'epocale
provvedimento tratta del rinnovo della concessione Api
«anche in sintonia con le legittime aspirazioni del Governo
locale, indicate appunto dal Comune di Falconara». A
conclusione il piano integrato di risanamento ambientale e
di sviluppo che «tenendo conto del vasto sistema di
interessi pubblici e privati definisca per il medio termine
i caratteri strutturali dell'assetto economico-territoriale
delle aree interessate con particolare riferimento alle
peculiarità del Comune di Falcoanra. Un incontro di volontà
importante, quello di ieri, dove molto cautamente si
progetta una Falconara prima, durante e dopo Api. In sintesi
il presidente D'Ambrosio ha evidenziato i due aspetti che da
sempre caratterizzano la sussistenza dell'impianto
petrolifero sul territorio falconarese: quello della valenza
economica della struttura, non solo per Falconara ma per
tutta la Regione e dall'altro il fatto che comunque la
raffineria compromette lo sviluppo sotto certi punti di
vista. Un passo importante è vero, ma dove è sempre più
marcata l'incertezza sul futuro di Falconara se sia con o
senza Api.
Assemblea generale a
Fiumesino Comitati contro i nuovi progetti
FALCONARA — Il Comitato
cittadino di Fiumesino ha indetto per questa sera alle 20.30
al circolo Arci del quartiere un'assemblea generale per
discutere sui recenti progetti resi noti
dall'amministrazione comunale. Dapprima quello del contratto
di quartiere che più li interessa da vicino e quindi lo
stanziamento di 4 mila euro. Poi, uno dei punti del nuovo
piano regolatore generale di prossima approvazione che
prevede la realizzazione del by-pass ferroviario. E per
ultimo la creazione di una bretella stradale per il traffico
veicolare. «Da alcuni incontri recentemente avuti con alcuni
amministratori — dice il delegato del Comitato Franco Budini
— abbiamo la netta sensazione che questi interventi anziché
essere migliorativi della nostra situazione vadano non solo
a svantaggio della nostra vivibilità, ma addirittura a
svantaggio delle nostre proprietà e quindi dei risparmi di
ognuno di noi». |
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