Fondi
erariali sempre più vicini
FALCONARA — Le consultazioni di
Carletti con i singoli rappresentanti di tutti i gruppi
politici di maggioranza e di opposizione potrebbero portare
alla veloce approvazione dell'emendamento all'articolo 113.
Un numero che si traduce in cifre con tanti zeri se vogliamo
parlare ancora in lire. Ora l'amministrazione comunale è
sempre più vicina a ricevere questi contributi ed è proprio
il Comune ad annunciare che la prossima settimana l'articolo
verrà discusso. Il governo falconarese si è reso promotore
fin dall'inizio della necessità del progetto e quanto questo
potesse rappresentare per un Comune fortemente compromesso
dalla presenza di strutture sede di impianti petroliferi.
Questo permetterebbe alla città di avere risorse economiche
che aiuterebbero a sviluppare tutti i progetti che possano
permettere di realizzare programmi di salvaguardia e di
sviluppo ecocompatibile del territorio. Questa proposta,
firmata da tutti gli altri sindaci il cui territorio è sede
di impianti di produzione e di stoccaggio di prodotti
assoggettati ai suddetti tributi, è stata inoltrata
indistintamente a tutti i gruppi parlamentari proprio a
dimostrazione che occorre un'unità di intenti per permettere
alla città il raggiungimento di legittimi obiettivi per
riqualificare l'intero territorio. Un passo decisivo
potrebbe essere quindi compiuto proprio nella prossima
settimana. Dopo quello riguardante la viabilità questo
potrebbe essere il tassello a completamento di un progetto
di riconversione dell'intero territorio. Ed è proprio
l'attuazione del progetto che potrebbe spiegare
l'affrettarsi di Carletti a trovare fili di comunicazione
con le altre componenti politiche. Il sindaco ha sostenuto
in più occasioni che per il raggiungimento di questo grande
traguardo «occorre aprire il colloquio con tutte le forze e
cercare di renderle partecipi alle grandi decisioni». Di qui
i recenti incontri con i gruppi di Alleanza nazionale e
Forza Italia. Qualora i fondi fossero stanziati si
formerebbe un gruppo di lavoro composto appunto dai partiti
della maggioranza e da quelli dell'opposizione. E lo scambio
sta proprio in questo. I due gruppi parteciperebbero al
tavolo delle decisioni interagendo a nome del Governo.
Sarebbero quindi fautori assieme all'amministrazione del
tanto prospettato cambiamento. In questo così come è stato
in altri casi sarebbero il giusto anello di congiunzione tra
il comune e il Governo centrale. |