RASSEGNA STAMPA 23.10.2002

 

RESTO DEL CARLINO
FALCONARA — Si trova a Roma una delegazione dell'amministrazione comunale per discutere assieme alla dirigenza di Trenitalia gli ultimi dettagli per la creazione della bretella ferroviaria e lo spostamento della stazione di Falconara nei pressi dell'ex caserma Saracini. Un progetto in parte annunciato anche se non si pensava che la via del nullaosta fosse così vicina. Non si tratterà solo di uno spostamento ma al contrario il progetto scaturisce dall'esigenza di liberare la città dall'enorme quantità di traffico che ormai proviene da ogni direzione. «Vogliamo accrescere il ruolo di Falconara — ha detto il dirigente Furio Durpetti — guardando all'intensificazione della linea ferroviaria verso Roma». Al posto dell'attuale stazione centrale verrà creato un ulteriore sentiero verso il mare che permetterà di allungare la parte marittima verso nord. «Si tratta di un altro passo verso la valorizzazione della spiaggia locale — ha aggiunto Durpetti — sancita dalla necessità di rendere Falconara più appetibile dal punto di vista turistico». Eppoi, da non trascurare lo sgombero dell'attuale scalo merci che renderà all'amministrazione, una parte di territorio molto consistente e mai utilizzato. Lo spostamento della stazione ferroviaria è stata pensata proprio per l'esigenza di avvicinare e in un certo concentrare i servizi alle infrastrutture. In tal modo, aeroporto, autostrada, strada statale e ferrovia costituirebbero un gruppo unitario di comunicazione. Quindi, la città pensata sta prendendo forma. Soldi stanziati permettendo, la costituzione della bretella ferroviaria dovrebbe avere inizio entro breve tempo. «Una squadra di persone professionalmente competenti — ha confidato il dirigente — sta seguendo l'intero progetto quotidianamente. Stiamo investendo forze e uomini per lo studio dello spostamento di quel tratto di ferrovia». Intanto, nel mese di novembre gli architetti spagnoli torneranno a Falconara, non più per progettare, ma per attuare.

FALCONARA — I Comitati dei quartieri di Villanova, Fiumesino e 25 Agosto (in tutto 50 falconaresi) si sono costituiti parte offesa per i fatti accaduti nell'agosto del 2000. «In piena emergenza ozono — spiegano i Comitati — interrompemmo il traffico veicolare nel quartiere di Villanova, non fecero però altrettanto i dirigenti dell'Api, secondo cui l'ordinanza sindacale prevedeva l'attuazione di tutti quegli interventi per una drastica riduzione delle emissioni rumorose». Proprio per quella che loro ritengono una disparità di trattamento e per i danni che hanno riportato a seguito della mancata attuazione della prescrizione che si sono costituiti parte offesa. Al tempo come è nello stile dei Comitati, le associazioni presentarono un esposto alla magistratura.

 
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