RASSEGNA STAMPA 19.10.2002

 

MESSAGGERO
Faccia a faccia Carletti-Ciccioli, verso incontro bis con Baldassarri

FALCONARA - Presto di nuovo insieme una strana coppia: Giancarlo Carletti, (Ds), sindaco di Falconara, e Gilberto Baldassarri, (An), vice ministro all'economia. Dopo il colloquio di quest'estate, al massimo tra qualche settimana potrebbe essere fissato un altro incontro per affrontare i problemi infrastrutturali della città di Falconara. Nel faccia a faccia precedente era emersa una posizione chiara di Baldassarri: l'importanza strategica nelle Marche, dal punto di vista energetico, della raffineria Api. Per questo, il vice- ministro non si era mostrato molto sensibile all'ipotesi di chiusura dell'impianto e della sua riconversione, se non a lungo termine. Ora, il tavolo del confronto sarà diverso, anche se l'Api farà sempre da sfondo. Le questioni da risolvere saranno lo spostamento della ferrovia, che ora attraversa la raffineria, e l'ottimizzazione della strada statale 16. L'obiettivo è decongestionare Falconara dalla loro presenza e dal carico veicolare che comportano per migliorarne la viabilità e, di conseguenza, la qualità della vita. Di questo ha parlato ieri, per oltre un'ora, Giancarlo Carletti, coadiuvato da Antonio Graziosi, assessore ai lavori pubblici, e Furio Durpetti, dirigente urbanistica, con Carlo Ciccioli, capogruppo regionale An. L'esponente del partito di Fini avrà il compito di contattare di nuovo Baldassarri, ora in America, e organizzare al più presto un incontro. Ma perché Carletti, diessino, retto da una maggioranza di centro- sinistra, si rivolge ad una forza politica dell'opposizione? «I principi generali vanno condivisi» spiega il primo cittadino. «Il nostro è un progetto di area vasta e per questo vanno coinvolte tutte le forze politiche. Anche perché è necessario individuare le procedure per reperire i finanziamenti». Lo stesso Ciccioli concorda, sposando il progetto della revisione del sistema infrastrutturale nell'ottica di un passo dovuto ai cittadini. «Falconara - dice - è in una situazione di emergenza che va risolta. Quindi, serve l'apporto di tutte le forze politiche ad ogni livello, come è stato fatto per il terremoto di Ancona. Nelle casse della Provincia sono da tempo disponibili 43 miliardi delle vecchie lire per il raddoppio della variante alla SS16. L'ipotesi da vagliare è di inserire un'uscita per Falconara, invogliando le persone a limitare il transito sulla statale. Il progetto dovrebbe essere simile a quello delle ferrovie. Innesto a partire da Marina per proseguire in direzione Ancona». L'ultima parola, però, spetterà a Baldassarri.

 
RESTO DEL CARLINO
Sì alla bretella ferroviaria

FALCONARA — In primis lo spostamento della ferrovia, poi, la creazione del porto e i problemi che più in generale riguardano il traffico. Questi gli argomenti affrontati ieri dal sindaco Carletti e dal capogruppo in Regione di Alleanza nazionale, Carlo Ciccioli. Un colloquio per accrescere il confronto intrapreso qualche mese fa dallo stesso sindaco e diventato necessario dall'ampiezza gestionale dei progetti che intende mettere in atto. By-pass ferroviario L'amministrazione falconarese sembra aver ricevuto l'ok al progetto della bretella e la prossima settimana andrà a discuterne con le stesse Ferrovie a Roma. «Sono ben lieto — ha detto Ciccioli — che il sindaco abbia cercato anche il nostro coinvolgimento. Sono state affrontate molte tematiche e di rilevante importanza. La mia funzione era anche quella di portavoce del governo — ha aggiunto — e quindi interlocutore con i ministeri interessati dai cambiamenti territoriali, soprattutto quelli infrastrutturali». Alla domanda se Alleanza nazionale intenda o meno appoggiare i progetti del sindaco, Ciccioli ha risposto: «Un'apertura su più fronti politici e una discussione seria sulle tematiche che riguardano non solo Falconara, necessita la costituzione di un Comitato di gestione che dia spazio allo stesso modo a tutte le voci». L'amministrazione Cerca consensi e appoggi governativi in grado di dare il via finanziario a quei progetti che renderebbero la città più competitiva e più appetibile sotto molti punti di vista. La sede distaccata dell'università potrà in breve tempo far decollare il mercato immobiliare e il nullaosta economico alla creazione di nuove strutture sicuramente renderebbe il territorio molto più vivibile rispetto a prima. All'incontro di ieri hanno preso parte anche l'assessore ai Lavori pubblici, Antonio Graziosi e il dirigente Furio Durpetti. Dunque, lo spostamento della ferrovia, la realizzazione di uno spazio portuale e l'ottimizzazione della viabilità stradale sono impegni precisi che necessitano di un ampio consenso considerando l'imponenza nonché l'importanza delle opere già in attuazione.

 
CORRIERE ADRIATICO
Il sindaco Giancarlo Carletti manda un segnale di apertura.

“La convivenza con l'Api passa per la fondazione”

FALCONARA - La Raffineria può convivere con la città. Purché venga stilato una sorta di patto. L'idea porta la firma del sindaco Giancarlo Carletti. Che i ragazzi dello staff chiamano Re Carletti. Sarà un caso, ma il primo cittadino ha il suo ufficio ai piani alti dei Castello. E dalla finestra si scorge l'intero territorio cittadino. E' tutto a portata di vista.

L'Api ha ottenuto il riconoscimento internazionale per la sicurezza dell'impianto. Cambia qualcosa, questo, nei rapporti tra il Comune e l'azienda?

“Che l'Api abbia ottenuto la certificazione di sicurezza è il minimo che potesse ottenere. Ma questo non risolve il probIema".

L'impianto è proprio incompatibile?

"La raffineria non occupa solo lo spazio fisico in cui si trova, ma anche gli spazi che la circondano, che non possono essere utilizzate. La ferrovia che l'attraversa dovrà essere spostata e questo significherà utilizzare un'altra porzione di territorio. Ecco, la raffineria limita l’uso del territorio alla popolazione. In questo senso abbiamo dichiarato la sua incompatibilità. Ma questo deve essere il punto di partenza per risolvere il problema. Nessuno pensa a una cacciata ... “.

Cioè, la permanenza della raffineria è possibile?

“Vanno trovati gli strumenti che rendano compatibile questa presenza. Gli strumenti progettuali a disposizione, la prospettiva dell'intervento governativo e la disponibilità della stessa raffineria a condividere i progetti relativi alla gestione della compatibilità, inducono l'amministrazione a ritenere possibile che la raffineria va inserita nel contesto come risulta dagli indirizzi della scuola di Barcellona, di Boigas, e cioè come componente del tessuto economico della città. Questo però ha un prezzo"

Un prezzo di che tipo?

"La struttura deve urbanizzarsi. Deve essere presente attraverso un contributo alla vita sociale. Un congruo contributo”

Ma parla di un contributo economico?

"Un contributo economico, sì. Penso a una fondazione che si gestisca una serie di iniziative. La nuova università, i servizi sociali, la politica per gli anziani, la cultura”.

Falconara è cuscinetto tra Senigalliese, Vallesina e Ancona. E risente dei problemi legati al traffico anche del porto. Come uscirne?

“Falconara è l'uscita a nord di Ancona. E non si possono risolvere i problemi di un comune senza condividere quelli dell'altro. Ma ad essere i posizione strategica è Falconara, non Ancona. Qui passa il traffico aereo, quello stradale, quello marittimo, legato al porto, e quello ferroviario, che a mio avviso è un errore imbottigliare ad Ancona".

Ha un'idea alternativa?

"Credo che l'idea giusta sia quella di una stazione a Falconara, soprattutto per il traffico merci, tenendo presente che qui vicino c'è l'interporto. Abbiamo già progettato il cambiamento della linea ferroviaria e lo spostamento della stazione in un'area adiacente l'aeroporto. Il 25 abbiamo un incontro a Roma con le Ferrovie".

Di che si tratta?

"E' il progetto di un'area internodale che sia d'appoggio all'interporto, che sarà centro di smistamento, e che sia legata al porto. Per questo serve il raccordo con gli altri enti. Il mese prossimo abbiamo un incontro con il presidente della Regione. Il progetto libera l'intera area ferroviaria".

Si, ma si tratta di un progetto molto costoso e a lungo termine...

"Si parla in un intervento pubblico-privato. L'interesse economico è rilevante".

Parliamo di sicurezza. Negli ultimi giorni si sono registrati atti di vandalismo...

“Birichinate che si traducono in atti di dispetto infantile. Niente a che fare con la sicurezza. La criminalità dei furti e delle rapine, di questa sì bisogna aver paura. Ma questa paura non c'è. Da parte nostra abbiamo messo in campo tutti gli strumenti possibili ad evitare problemi. La scorsa estate ci sono stati furti nelle ville. Ma le persone in cerca di scorciatoie sono sempre esistite. Falconara è comune di transito: è facile entrare, è facile sfuggire

"E' vero che vuol fare un altro rimpasto?

"La giunta è un organismo dinamico che deve adattarsi alle novità. Un assessore può terminare la sua funzione ed essere sostituito da un altro".

Quindi, tutti sono avvisati?

“Penso sia una cosa normale. Il Comune ha realizzato una struttura che consente questo, basata sulla scelta dei tecnici. Gli assessori sono chiamati in causa nel momento di raccordo con il sindaco. La giunta è organismo politicamente rappresentativo. Si chiede alle forze politiche la presenza di collaboratori opportunamente scelti, che rappresentino il partito. Margherita. Ds...”.

Chiederà ai partiti delle indicazioni?

“L'ho già fatto. Penso che prima della fine dell'anno potrebbero esserci cambiamenti”

Dopo di noi l'agenda del sindaco Carletti prevede un appuntamento con Carlo Ciccioli, presidente del gruppo di An in Regione. Come mai un incontro con Ciccioli, tra l'altro per parlare di infrastrutture?

"Sulle questioni di un certo rilievo è necessaria una condivisione. Se si vuoi fare una politica del quotidiano, bene... Ma se si vuoi intraprendere una politica di trasformazione del territorio non si può prescindere da realtà più vaste. Al Governo c'è una configurazione politica diversa dal centrosinistra e questo non si può ignorare. Dobbiamo far filtrare i nostri progetti".

Per questo di recente ha voluto incontrare il vice-ministro Baldassarri?

"Avremo anche un altro incontro con Baldassarri, persona molto sensibile al tema delle infrastrutture”.

E a sinistra, che succede?

"Voglio fare un appello alla sinistra: torni ad occuparsi di politica, perché la politica è importante”.

Ha la sensazione che da quando c'è lei Falconara ha un'immagine più vivace?

"Si è creato l'interesse per i problemi. Non c'è più l'assuefazione alle ombre dell'esistente, a ciò che non c'è. Questo è senz'altro un risultato".

 
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