RASSEGNA STAMPA 06.09.2002

 

MESSAGGERO
A Falconara si impara a controllare l’ambiente

FALCONARA — Falconara ospita da quest'anno accademico un nuovo corso di laurea che si articolerà in due orientamenti, "Tecniche del controllo ambientale" e "Protezione civile". Di durata triennale, il corso prevede insegnamenti comuni ai due orientamenti nel primo anno, con materie come metodi matematici e statistici, etica ambientale, chimica generale ed organica, biologia e informatica, e corsi sempre più mirati agli sbocchi futuri nel secondo anno, come ecotossicologia e impatto ambientale, topografia e cartologia. Nel terzo anno verranno divisi i due orientamenti: protezione civile, e controllo e recupero ambientale con insegnamenti come geologia applicata, geotecnica e monitoraggio ambientale, e rischio biologico ambientale. «Non a caso - dice il sindaco Giancarlo Carletti - Falconara ospiterà un corso che riguarda un tema fondamentale come quello di tecniche ambientali. Il contenuto scientificamente interessante è associato a ottimi sbocchi professionali, soprattutto nella nostra zona. La raffineria Api verrà coinvolta per quel che riguarda le sue problematiche di rischio ambientale. L'Api costituirà un laboratorio a cielo aperto. Sarà un elemento utile a fornire gli elementi necessari per capire quello che sta succedendo sul territorio. Abbiamo bisogno di esperti sul posto». Il corso di laurea sonda tutti gli aspetti della tematica ambientale, per questo prevede ore di tirocinio e in laboratorio. Alla fine del terzo anno di studi si terrà la prova finale. «L'iniziativa - spiega il rettore dell’università di Ancona Marco Pacetti - si inserisce in una strategia più ampia di decentramento, quella di costruire presidii là dove il luogo presenta delle peculiarità». «Si tratta di un nuovo corso di laurea - aggiunge il preside Ettore Olmo - che affronta una tematica sempre più attuale. Il problema del recupero e gestione del rischio ambientale verrà sviluppato con carattere pratico». La facoltà non è a numero chiuso. Le iscrizioni sono già cominciate e saranno aperte fino al 5 novembre. L'inizio dei corsi è fissato per il primo ottobre, con sede nel vecchio Comune in piazza del Municipio. Per informazioni rivolgersi alla Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali con sede in via Brecce Bianche di Ancona, tel. 071.220 4511-4512- 4645. Sito internet www.scienze.unan.it

 
RESTO DEL CARLINO
«Il Prg sarà approvato nel mese di dicembre»

FALCONARA — Saranno pronte il prossimo 17 settembre le controdeduzioni presentate dal Comune, alle obiezioni formulate dalla Provincia sul nuovo piano regolatore. Ed entro i primi giorni di dicembre l'importante strumento urbanistico dovrebbe essere approvato. «Terminato il nostro lavoro — ha detto il sindaco Carletti — ci riuniremo con la giunta provinciale e laddove sono state effettuate delle obiezioni cercheremo di rispondere. Potremo fare anche qualche passo indietro verso ciò che realmente non ci interessa e che è stato però motivo di opposizione. In tal modo — ha sottolineato il sindaco — dovremo riuscire ad accellerarne l'approvazione». Carletti ha comunque tenuto a precisare che le eccezioni promosse dalla Provincia non riguardano la parte sostanziale del progetto. Con l'approvazione del piano regolatore generale si avvierà quella fase di sviluppo concreto avviato da diverso tempo dall'amministrazione comunale.

Laurea breve, via alle iscrizioni

FALCONARA — Sono ufficialmente aperte le iscrizioni per la laurea triennale (180 crediti) sulle tecniche di controllo ambientale e protezione civile. Ad ospitare gli studenti (dal primo ottobre) e, quindi, la sede universitaria sarà il Comune di Falconara nella ex residenza municipale di piazza del Municipio. Le lezioni si svolgeranno nella grande sala consiliare: l'unica, per il momento, adatta numericamente a contenere gli studenti del nuovo corso, ideato inzialmente come «master». «Una svolta importante per la ridefinizione del tessuto di Falconara» l'ha definita il sindaco Carletti. «Un ampliamento dell'ateneo dorico che cerca di entrare nelle singole realtà marchigiane» è l'intento del rettore Marco Pacetti. L'importante sodalizio tra la città di Falconara e l'Università di Ancona è stato presentato pubblicamente, ieri, assieme alle diverse prospettive che si propone di raggiungere il nuovo corso senza eguali in Italia. Inutile dire che il centro propulsore per la creazione di questo indirizzo di studi è la presenza della raffineria Api sul territorio falconarese che rappresenta, appunto, un vero e proprio «laboratorio». Insomma, in via del Municipio le lezioni teoriche e a pochi passi la pratica, soprattutto per materie come l'impatto ambientale. Anche Falconara si va ad inserire, quindi, tra quelle città delle Marche (Fermo, Fabriano, Pesaro e Jesi) dove l'Università di Ancona ha applicato il principio del cosiddetto decentramento. Che poi altro non è che il rafforzamento dei distretti produttivi. Non ci sono dubbi, l'alta scientificità delle materie che si svolgono nei tre anni di corso richiede il meglio che può offrire il panorama del mondo degli insegnanti dell'ateneo dorico, «ma non è escluso che nell'importante lavoro gli studenti vengano coadiuvati da professori provenienti anche da fuori regione», ha tenuto a precisare il rettore. «Creare quella professionalità che serve, in soli tre anni». E' questo l'obiettivo che ha sottolineato il preside Ettore Olmo. Durante i tre anni saranno opportunamente miscelati corsi teorici e pratici, stage aziendali e attività di laboratorio. Il tutto per garantire quell'elasticità mentale e la padronanza della materia che corsi puramente teorici non sono in grado di fornire. E' sottointenso che i periodi di tirocinio formativo non sono altro che il primo passo verso il mondo del lavoro e forse la prima «vetrina» per dimostrare realmente quali sono le proprie capacità.

Presto una fondazione per il sostegno economico

FALCONARA — Quanto graverà l'istituzione del nuovo corso di studi sulle casse comunali? Tanto, a giudicare dal sospiro che il primo cittadino di Falconara si è fatto sfuggire alla domanda rivolta dai giornalisti. Circa 800 milioni di vecchie lire per un ciclo triennale di studi. Ma il Comune non sarà solo nell'erogare l'importante somma: molti saranno anche i parteners economici che contribuiranno a mantenere in vita la nuova Facoltà. «Stiamo costituendo una fondazione — ha detto il sindaco Carletti — che finanzi questa iniziativa assieme a quelle che metteremo in atto in campo sociale e culturale». Non è esclusa, tanto che sono stati già avviati i primi contatti, la partecipazione economica, ad ulteriore supporto della raffineria Api. E'quindi tutto pronto per l'esordio della facoltà di Tecniche del controllo ambientale e Protezione civile che assicura sbocchi professionali nella libera professione e nella consulenza ambientale, nel personale di industrie chimiche ed energetiche per la regolamentazione dell'impatto ambientale e nei servizi regionali per l'ambiente. L'orientamento per quanto riguarda il Controllo e recupero ambientale prevede lo studio dell'assetto e la protezione dell'ambiente naturale, il calcolo del rischio biologico e ambientale nonché l'approfondimento della microbiologia ambientale. in quello della Protezione civile, invece, insegnamenti saranno caratterizzati dalla valutazione del rischio ambientale e dallo studio dei sistemi per l'energia e l'ambiente.

 
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