A Falconara
si impara a controllare l’ambiente
FALCONARA — Falconara ospita
da quest'anno accademico un nuovo corso di laurea che si
articolerà in due orientamenti, "Tecniche del controllo
ambientale" e "Protezione civile". Di durata triennale, il
corso prevede insegnamenti comuni ai due orientamenti nel
primo anno, con materie come metodi matematici e statistici,
etica ambientale, chimica generale ed organica, biologia e
informatica, e corsi sempre più mirati agli sbocchi futuri
nel secondo anno, come ecotossicologia e impatto ambientale,
topografia e cartologia. Nel terzo anno verranno divisi i
due orientamenti: protezione civile, e controllo e recupero
ambientale con insegnamenti come geologia applicata,
geotecnica e monitoraggio ambientale, e rischio biologico
ambientale. «Non a caso - dice il sindaco Giancarlo Carletti
- Falconara ospiterà un corso che riguarda un tema
fondamentale come quello di tecniche ambientali. Il
contenuto scientificamente interessante è associato a ottimi
sbocchi professionali, soprattutto nella nostra zona. La
raffineria Api verrà coinvolta per quel che riguarda le sue
problematiche di rischio ambientale. L'Api costituirà un
laboratorio a cielo aperto. Sarà un elemento utile a fornire
gli elementi necessari per capire quello che sta succedendo
sul territorio. Abbiamo bisogno di esperti sul posto». Il
corso di laurea sonda tutti gli aspetti della tematica
ambientale, per questo prevede ore di tirocinio e in
laboratorio. Alla fine del terzo anno di studi si terrà la
prova finale. «L'iniziativa - spiega il rettore
dell’università di Ancona Marco Pacetti - si inserisce in
una strategia più ampia di decentramento, quella di
costruire presidii là dove il luogo presenta delle
peculiarità». «Si tratta di un nuovo corso di laurea -
aggiunge il preside Ettore Olmo - che affronta una tematica
sempre più attuale. Il problema del recupero e gestione del
rischio ambientale verrà sviluppato con carattere pratico».
La facoltà non è a numero chiuso. Le iscrizioni sono già
cominciate e saranno aperte fino al 5 novembre. L'inizio dei
corsi è fissato per il primo ottobre, con sede nel vecchio
Comune in piazza del Municipio. Per informazioni rivolgersi
alla Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali con
sede in via Brecce Bianche di Ancona, tel. 071.220
4511-4512- 4645. Sito internet www.scienze.unan.it |
«Il Prg sarà
approvato nel mese di dicembre»
FALCONARA — Saranno pronte il
prossimo 17 settembre le controdeduzioni presentate dal
Comune, alle obiezioni formulate dalla Provincia sul nuovo
piano regolatore. Ed entro i primi giorni di dicembre
l'importante strumento urbanistico dovrebbe essere
approvato. «Terminato il nostro lavoro — ha detto il sindaco
Carletti — ci riuniremo con la giunta provinciale e laddove
sono state effettuate delle obiezioni cercheremo di
rispondere. Potremo fare anche qualche passo indietro verso
ciò che realmente non ci interessa e che è stato però motivo
di opposizione. In tal modo — ha sottolineato il sindaco —
dovremo riuscire ad accellerarne l'approvazione». Carletti
ha comunque tenuto a precisare che le eccezioni promosse
dalla Provincia non riguardano la parte sostanziale del
progetto. Con l'approvazione del piano regolatore generale
si avvierà quella fase di sviluppo concreto avviato da
diverso tempo dall'amministrazione comunale.
Laurea breve, via alle
iscrizioni
FALCONARA — Sono
ufficialmente aperte le iscrizioni per la laurea triennale
(180 crediti) sulle tecniche di controllo ambientale e
protezione civile. Ad ospitare gli studenti (dal primo
ottobre) e, quindi, la sede universitaria sarà il Comune di
Falconara nella ex residenza municipale di piazza del
Municipio. Le lezioni si svolgeranno nella grande sala
consiliare: l'unica, per il momento, adatta numericamente a
contenere gli studenti del nuovo corso, ideato inzialmente
come «master». «Una svolta importante per la ridefinizione
del tessuto di Falconara» l'ha definita il sindaco Carletti.
«Un ampliamento dell'ateneo dorico che cerca di entrare
nelle singole realtà marchigiane» è l'intento del rettore
Marco Pacetti. L'importante sodalizio tra la città di
Falconara e l'Università di Ancona è stato presentato
pubblicamente, ieri, assieme alle diverse prospettive che si
propone di raggiungere il nuovo corso senza eguali in
Italia. Inutile dire che il centro propulsore per la
creazione di questo indirizzo di studi è la presenza della
raffineria Api sul territorio falconarese che rappresenta,
appunto, un vero e proprio «laboratorio». Insomma, in via
del Municipio le lezioni teoriche e a pochi passi la
pratica, soprattutto per materie come l'impatto ambientale.
Anche Falconara si va ad inserire, quindi, tra quelle città
delle Marche (Fermo, Fabriano, Pesaro e Jesi) dove
l'Università di Ancona ha applicato il principio del
cosiddetto decentramento. Che poi altro non è che il
rafforzamento dei distretti produttivi. Non ci sono dubbi,
l'alta scientificità delle materie che si svolgono nei tre
anni di corso richiede il meglio che può offrire il panorama
del mondo degli insegnanti dell'ateneo dorico, «ma non è
escluso che nell'importante lavoro gli studenti vengano
coadiuvati da professori provenienti anche da fuori
regione», ha tenuto a precisare il rettore. «Creare quella
professionalità che serve, in soli tre anni». E' questo
l'obiettivo che ha sottolineato il preside Ettore Olmo.
Durante i tre anni saranno opportunamente miscelati corsi
teorici e pratici, stage aziendali e attività di
laboratorio. Il tutto per garantire quell'elasticità mentale
e la padronanza della materia che corsi puramente teorici
non sono in grado di fornire. E' sottointenso che i periodi
di tirocinio formativo non sono altro che il primo passo
verso il mondo del lavoro e forse la prima «vetrina» per
dimostrare realmente quali sono le proprie capacità.
Presto una fondazione per
il sostegno economico
FALCONARA — Quanto graverà
l'istituzione del nuovo corso di studi sulle casse comunali?
Tanto, a giudicare dal sospiro che il primo cittadino di
Falconara si è fatto sfuggire alla domanda rivolta dai
giornalisti. Circa 800 milioni di vecchie lire per un ciclo
triennale di studi. Ma il Comune non sarà solo nell'erogare
l'importante somma: molti saranno anche i parteners
economici che contribuiranno a mantenere in vita la nuova
Facoltà. «Stiamo costituendo una fondazione — ha detto il
sindaco Carletti — che finanzi questa iniziativa assieme a
quelle che metteremo in atto in campo sociale e culturale».
Non è esclusa, tanto che sono stati già avviati i primi
contatti, la partecipazione economica, ad ulteriore supporto
della raffineria Api. E'quindi tutto pronto per l'esordio
della facoltà di Tecniche del controllo ambientale e
Protezione civile che assicura sbocchi professionali nella
libera professione e nella consulenza ambientale, nel
personale di industrie chimiche ed energetiche per la
regolamentazione dell'impatto ambientale e nei servizi
regionali per l'ambiente. L'orientamento per quanto riguarda
il Controllo e recupero ambientale prevede lo studio
dell'assetto e la protezione dell'ambiente naturale, il
calcolo del rischio biologico e ambientale nonché
l'approfondimento della microbiologia ambientale. in quello
della Protezione civile, invece, insegnamenti saranno
caratterizzati dalla valutazione del rischio ambientale e
dallo studio dei sistemi per l'energia e l'ambiente. |