MESSAGGERO |
FALCONARA
Nemmeno una parola sul caso dell'estate. Il rebus Caglioti
passa sotto silenzio al consiglio comunale. Nella seduta di
ieri, infatti, nessun consigliere ha chiesto spiegazioni
sulla vicenda legata alle dimissioni del comandante della
Polizia municipale che lascia il suo incarico dopo solo
mesi. Lo stesso sindaco nei giorni scorsi non aveva voluto
affrontare l'argomento, ma neanche i consiglieri l'hanno
fatto. Argomento portante, invece, del consiglio č stata una
mozione presentata dal consigliere Di Gioacchino (An) sulla
questione palancolate. Nel documento il consigliere chiedeva
di verificare la proprietą della sponda dell'Esino, di
evitare il restringimento del fiume come conseguenza delle
palancolate (paratie anti-inquinamento) e far ricadere le
spese dell'ufficio ambiente su cui inquina e non sui
cittadini. Della mozione sono stati modificati alcuni punti
e poi č stata approvata a maggioranza, ma Romeo Maiolini
(Margherita) si č astenuto. La seduta č stata anche
caratterizzata dalla consegna di una lettera aperta dei
comitati cittadini a tutti i consiglieri. I comitati, oltre
a rendere noto che la sponda dell'Esino č di proprietą Api
dal 73, periodo in cui la terra č stata sdemanializzata,
messa all'asta e comprata dall'azienda con tanto di decreto
legge, hanno anche puntato il dito contro la palancolata. Si
tratta di una struttura di metallo che verrą conficcata nel
terreno per evitare la fuoriuscita di idrocarburi dallo
stabilimento petrolifero. Secondo i comitati, il nodo da
sciogliere riguarda i dati dell'Arpam relativi a questo tipo
di inquinamento, la sua diffusione e il suo cammino. Solo
con queste notizie si potrą valutare la necessitą e la
validitą della palancolata che, comunque, per i comitati non
rappresenta una soluzione, ma solo un palliativo. «Non
sappiamo se la contaminazione sia arrivata oltre il fiume
hanno scritto i comitati questo č quello che dobbiamo
verificare fin da adesso». |
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