RASSEGNA STAMPA 13.07.2002

 

MESSAGGERO
FALCONARA  Nemmeno una parola sul caso dell'estate. Il rebus Caglioti passa sotto silenzio al consiglio comunale. Nella seduta di ieri, infatti, nessun consigliere ha chiesto spiegazioni sulla vicenda legata alle dimissioni del comandante della Polizia municipale che lascia il suo incarico dopo solo mesi. Lo stesso sindaco nei giorni scorsi non aveva voluto affrontare l'argomento, ma neanche i consiglieri l'hanno fatto. Argomento portante, invece, del consiglio č stata una mozione presentata dal consigliere Di Gioacchino (An) sulla questione palancolate. Nel documento il consigliere chiedeva di verificare la proprietą della sponda dell'Esino, di evitare il restringimento del fiume come conseguenza delle palancolate (paratie anti-inquinamento) e far ricadere le spese dell'ufficio ambiente su cui inquina e non sui cittadini. Della mozione sono stati modificati alcuni punti e poi č stata approvata a maggioranza, ma Romeo Maiolini (Margherita) si č astenuto. La seduta č stata anche caratterizzata dalla consegna di una lettera aperta dei comitati cittadini a tutti i consiglieri. I comitati, oltre a rendere noto che la sponda dell'Esino č di proprietą Api dal 73, periodo in cui la terra č stata sdemanializzata, messa all'asta e comprata dall'azienda con tanto di decreto legge, hanno anche puntato il dito contro la palancolata. Si tratta di una struttura di metallo che verrą conficcata nel terreno per evitare la fuoriuscita di idrocarburi dallo stabilimento petrolifero. Secondo i comitati, il nodo da sciogliere riguarda i dati dell'Arpam relativi a questo tipo di inquinamento, la sua diffusione e il suo cammino. Solo con queste notizie si potrą valutare la necessitą e la validitą della palancolata che, comunque, per i comitati non rappresenta una soluzione, ma solo un palliativo. «Non sappiamo se la contaminazione sia arrivata oltre il fiume hanno scritto i comitati questo č quello che dobbiamo verificare fin da adesso».
 
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